Daniele Cernilli lascia il Gambero Rosso?

di Antonio Tomacelli

Preoccupati per l’imminente crisi del 52° Governo Berlusconi? Tranquilli, la campagna acquisti procede spedita come al solito e vedrete che il caimano risolverà tutto. Ben altra crisi, invece, pare stia investendo i piani alti del Gambero Rosso e non ci saranno onorevoli da acquistare stavolta. Le voci si rincorrono da giorni e una riunione editoriale fissata per il 16 dicembre scioglierà il nodo: davvero Daniele Cernilli sta per lasciare il Gambero Rosso? Gli addetti ai lavori non lasciano trapelare indiscrezioni ma voci di corridoio danno per imminente la svolta.

Fuori Cernilli, più spazio ai curatori e alla longa manus di quel Carlo Ottaviano che va a braccetto con l’attuale proprietà. Rumors, boatos o qualcosa di più concreto? Ancora nulla di certo ma alle soglie della 25° edizione, la Guida Vini d’Italia potrebbe perdere anche l’altro fondatore (Stefano Bonilli è già fuori da un pezzo) e la crisi d’identità a quel punto sarebbe completa. Senza gli inventori dei Tre Bicchieri la guida non sarà più la stessa e le alternative all’orizzonte scarseggiano. Chi potrebbe rimpiazzare Cernilli, Marco Sabellico, Gianni Fabrizio o Eleonora Guerini? O sarà lo stesso Carlo Ottaviano a dirigere lo staff del Gambero Rosso? E cosa farebbe un disoccupato di lusso come Cernilli? Le stesse voci di corridoio lo danno in partenza per Milano ma è troppo presto per rivelare il nuovo indirizzo del Direttore.

Intanto aspettiamo il 16 dicembre e nel frattempo si accettano scommesse: chi cadrà per primo, Berlusconi o Cernilli? O nessuno dei due?

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

114 Commenti

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Franco Ziliani

circa 13 anni fa - Link

eh no! Faccia quello che vuole ma per favore che non venga a Milano e che se ne resti a Roma. Per me resta il Robert Parker der Tufello, non può diventare ora il Robert Parker della Bovisa o di Porta Ticinese!

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

... neanche se diventasse interista?

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Riccardo I.

circa 13 anni fa - Link

La proprietà gli avrà contestato un'eccessiva cordialità e modestia... 8-)

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kenray

circa 13 anni fa - Link

questi continui attacchi alle istituzioni fanno di voi esacerbati eno-internettiani dei taleban senza controllo. ma che male avranno mai fatto questi signori... su gambero rosso guardavo un signore cicciottello che chiamava di volta in volta personaggi famosi o food-streeter per comporre panini d'autore. dove accidenti è finito? era l'unico programma interessante.

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Mauro Mattei

circa 13 anni fa - Link

quel signore cicciottello si chiama Marco Bolasco ed è attualmente fra le fila di Slow Food :D

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Davide Bonucci

circa 13 anni fa - Link

ehehe... E'una battuta, ma chissà che non nasconda una qualche verità: quello che normalmente si chiama incompatibilità caratteriale ma che potrebbero essere dissidi di natura più seria, chissà. Staremo a vedere...

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Fernanda Contri

circa 13 anni fa - Link

A Roma si dice che Cernilli passerà a Bibenda, rivista e guida dei vini, del suo amico Franco Ricci, e questa attività editoriale si fa nella capitale. A Milano si occuperà di Expo 2015 per quel che riguarda il vino ma non si trasferirà a nord.

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Franco Ziliani

circa 13 anni fa - Link

anvedi... !

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Andrea Gori

circa 13 anni fa - Link

dai, ganzo, vogliamo esserci tutti quando Ziliani parlerà bene di Cernilli perchè pubblicato da Bibenda, un motivo per un brindisi al 2011!

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Franco Ziliani

circa 13 anni fa - Link

questo commento Gori denota tutta la tua poca intelligenza e la tua evidente malafede. Te lo voglio dire chiaramente. Il mio parere su quella persona non cambierebbe di una virgola anche se misteriosamente finisse a scrivere...sul mio blog o su De Vinis. Lo spirito gregario, quello che porta ad allinearsi ai potenti lo lascio a te, a me non appartiene. Io non ho bisogno di tenermi buono Ricci, che sentirò al telefono 2-3 volte l'anno o chissà chi, capito? Queste allusioni di bassa lega, che non ti devi azzardare a definire battute (anche se lo fossero sarebbero di cattivo gusto e mal riuscite) tientele per te...

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kenray

circa 13 anni fa - Link

come direbbe armin kobler, mio carissimo amico almeno da 2 ore "qvste alzaten di skuti a fafore di proprio eco sono il zale della fita. ze proprio folete arcomentaren seriamente sfidatevi in dvello beverecchio dietro konvento Karmelitanen skalzen, pozzo fare da padriden e fornire vino dietre lauten kompenzo".

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Nico aka tenente Drogo

circa 13 anni fa - Link

.... della serie: solo Ziliani può permettersi di scherzare e prendere in giro gli altri mi sa che l'astio reciproco Ziliani/Cernilli origina da una somiglianza di carattere

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Andrea Gori

circa 13 anni fa - Link

eh certo non si sono ancora spenti gli echi della grande protesta sul tuo blog per il premio a Banfi dato da Bibenda come cantina esempio e modello per l'Italia del vino. Molto più dura attaccare Frescobaldi per la classifica di Wine Specator! coraggio da leoni

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Michele Braganti

circa 13 anni fa - Link

secondo me Gianni Fabrizio....

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Fabio Cagnetti

circa 13 anni fa - Link

Beh, se uno volesse leggerci un disegno più audace a Milano ci sarebbe un gruppo editoriale di "una certa" rilevanza che non ha pubblicazioni enogastronomiche...

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stefano bonilli

circa 13 anni fa - Link

Fuori Cernilli e fine di una storia. Di qui in poi il marchio gambero rosso sarà definitivamente un'altra cosa. Ho letto che apriranno la città del gusto a Catania, città centrale dell'economia italiana e questo mi sembra il segno del nuovo corso. Del resto il signor Carlo Ottaviano, che dirige l'attività editoriale di gambero rosso, è siciliano e nella sua isola ha occupato un posto importante come direttore delle relazioni esterne del Gruppo Italimprese, della famiglia Rendo.

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Oreste

circa 13 anni fa - Link

Interessanti risultati che dà la ricerca su internet a proposito della famiglia Rendo...

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Stupore

circa 13 anni fa - Link

Ma a suo tempo lei signor Bonilli con quale cosca camorrista fece accordi per aprire a Napoli la Città del gusto dell'allora ancora suo Gambero rosso?

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Franco Ziliani

circa 13 anni fa - Link

e questo, che propone Bonilli, che al Gambero rosso ha lavorato per anni, é un altro interessante discorso. Un elemento da prendere in seria considerazione...

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Vinogodi

circa 13 anni fa - Link

... mi sembra che Bonilli abbia fatto qualcosa in più per il Gambero Rosso di un semplice "lavorato per anni" ...

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Hans Barth

circa 13 anni fa - Link

Quanto mi manca Bonilli. Ho tutti i numeri del Gambero Rosso dal 1990. Alla sua uscita sono cambiate molte cose (credo in peggio) nel famoso mensile. Faccio fatica a capire Cernilli. Per il resto che dire, amo la carta stampata (libri e quotidiani inclusi)e il blog non ha lo stesso fascino. I blog sono superficiali, nei blog si fa sesso con la notizia. C'è poca serietà e professionalità. Sarà la democrazia ma se questo porta un ragazzo poco più che trentenne che lavora in una gastronomia a parlare con arroganza addirutura di un maestro come Marchesi significa che non è democrazia bensì incosistenza. Resta il fatto che Cernilli farà quello che vuole.

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Alessandro Morichetti

circa 13 anni fa - Link

Ciao Hans, grazie del commento. Evidentemente parli di me ma ora mi sfugge l'ultimo cliente con accento tedesco :-). Hai ragione, i blog sono superficiali e la cosa peggiore è che gente di cultura - che spesso frequenta la ben profonda, riflessiva e risolutiva carta stampata - non solo li legga ma ci scriva anche sù, commenti, intervenga e si accapigli pure, ogni tanto. Quanto al post "Cose mai viste | Difendere le guide ai ristoranti da Gualtiero Marchesi", mi spiace tu abbia letto un'arroganza che non era nelle mie intenzioni: evidentemente la lingua ti fa difetto, nonostante la scrittura corretta. Non serve una laurea in analisi testuale per capire che il mio era un modesto dissenso verso l'approccio dell'ultimo Marchesi. Non trovi che nascondersi dietro a un nickname per screditare un autore del blog che leggi e su cui commenti con assiduità sia poco consono a un uomo di dotte letture come te?

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Hans Barth

circa 13 anni fa - Link

E' il mio nome e cognome. Mica ho scritto pinco pallino. Nulla di peresonale, non volevo certo offenderla. La mia domanda era perchè se uno scrive di vino e fa nomi e cognomi uno non può prima porsi la domanda chi è costui che fa tali "critiche". Non parlo di Astrologia se non ho informazioni a sufficienza. Quindi devo prendere sul serio Tomacelli e poi Lei mi raccomando nulla di personale, vivo nel paese dei crauti (grazie a Dio). Perchè non dare solo informazioni utili al consumatore che ha bisogno di sapere di vino. Solo pettegolezzi e notizie forvianti. Si va a stringere e mai si parla di vino ma solo dei suoi contorni. si apre una polemica e poi si finisce sempre come dite in Itali a taralucci e vino. E' troppo chiedere un pò di serietà? Mi dispiace che lei si sia offeso. Lascio questo bellissimo blog con amarezza. Addio.

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Fabio Cagnetti

circa 13 anni fa - Link

Omonimo del grande scrittore tedesco autore di quella che con un pizzico di ironia si potrebbe definire l'antesignana della guida delle osterie di Slow Food... curiosa omonimia, davvero!

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Hans Barth

circa 13 anni fa - Link

Aveva ragione Andy Warhol:Il problema con i classicisti è che quando guardano un albero non vedono altro e disegnano un albero...

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Alessandro Morichetti

circa 13 anni fa - Link

Leggo solo ora che il sig. Carlo Ottaviano smentisce qualsiasi voce in merito all'abbandono di Daniele Cernilli. La frase "non riesco ad immaginare il Gambero senza Daniele" lascia poco spazio all'immaginazione. In effetti, sarebbe una bella mazzata per il Gambero Rosso. Riporto stralci dell'intervista di Luciano Pignataro:

- Carlo, ho letto Intravino, il cui editore ha un conto in sospeso con voi, che rilancia piaciosamente queste voci sull’imminente divorzio tra voi del Gambero e Daniele Cernilli. Cosa c’è di vero? Nulla. Sono voci che si stanno rincorrendo dalla Val d’Aosta alla Sicilia. Lui è a Hong Kong ai nostri tre bicchieri con Paolo Cuccia. Ti pare che starebbero insieme se ci fosse un divorzio in vista? - Sta per essere fatto fuori? E per quale motivo? Il 2010 del Gambero è da incorniciare, chiudiamo con un fatturato di circa 20 milioni di euro in sostanziale pareggio, con nuove guide come quella dei Foodies, il Canale che ha ripreso a girare. Ti posso dire di più: non riesco ad immaginare il Gambero senza Daniele - E la riunione del Consiglio d’ Amministrazione del 16? Beh, ne faccio parte. Se fosse all’ordine del giorno lo saprei - Guarda che le tue parole le riporto Tranquillo, per quanto ci riguarda è solo una voce - Allora è Daniele Cernilli che vuole andare via? E perché mai? Non mi risulta - Bonilli in un commento al pezzo di Intravino ti cita in maniera non molto carina Beh, con lui il rapporto si è interrotto male. Ho letto, posso solo dire che a Catania non mettevo piedi da dieci anni, uso solo l’aereoporto per andare a trovare i miei a Ragusa. Sarò molto felice invece di occuparmi della Città del Gusto a Milano, dove abito con la famiglia. Questo sì. Ma io non mi arrabbio mai, sono un pacifista. Anzi, spiegami tu le guerre del mondo del vino.
Quanto all'ultima domanda, evidentemente ho letto male il commento sopra di Stefano Bonilli, co-fondatore del Gambero Rosso. A proposito di Ottaviano, dice Bonilli: 1) dirige l’attività editoriale di gambero rosso 2) è siciliano 3) nella sua isola ha occupato un posto importante come direttore delle relazioni esterne del Gruppo Italimprese, della famiglia Rendo. Esattamente, dove sarebbe la citazione poco carina? Bonilli è male informato? Sul cuore del discorso, il tempo sarà galantuomo e vedremo come vanno le cose. Titolo interrogativo del post e testo lasciano necessariamente aperte molte strade: di certo non mi sorprenderei di aver letto un'ennesima smentita che poi sono i fatti a smentire.

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Leonardo Romanelli

circa 13 anni fa - Link

@alessandro Quando fai lo gnorri sei proprio da incorniciare. Dove sta la citazione poco carina? Perché tu saresti contento di essere accomunato ad una famiglia che viene ritenuta vicino alla mafia?Piuttosto aspettiamo il 16, un Gambero senza Cernilli, o meglio, una guida dei vini senza Daniele è difficile da immaginare. Se deciderà lui di andare via, lo farà con la barca risanata e senza debiti, il che gli rende ancor più merito

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Alessandro Bocchetti

circa 13 anni fa - Link

Anche Daniele smentisce ogni cosa da honk long, non metto il link per non scatenare ire di alcuno... :-P Ciao A

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Alessandro Morichetti

circa 13 anni fa - Link

Leonardo, se Bonilli ha detto il vero io non ci vedo per niente una citazione poco carina bensì la realtà dei fatti

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primus

circa 13 anni fa - Link

Contento o non contento è un dato di fatto. Carlo Ottaviano ha lavorato per la famiglia Rendo. C'è chi sostiene che il suo arrivo al Gambero sia imputabile a un certo Totò, amico di...

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primus

circa 13 anni fa - Link

Smentirà pure ma dalla redazione del gambero trapela che ieri Ottaviano fosse particolarmente di buon umore...

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Andrea Ingroia

circa 13 anni fa - Link

La situazione gamberosa mi pare molto complicata sotto più punti di vista: 1) Si diceva che il gambero (Bonilli ha suffragato la cosa in più interventi in vari blog tra i quali il suo) dopo l'uscita di scena del suo primo fondatore fosse nelle mani di Panerai e del gruppo Class e che fosse lì grazie a Daniele Cernilli che aveva raggiunto un buon accordo per salvare i conti traballanti 2) E' tutto un si dice perché le azioni del Gambero sono in mano a una fiduciaria (rileggere le inchieste di Winesurf) che ne detiene la maggioranza. http://www.winesurf.it/index.php?file=onenews&form_id_notizia=379&form_search_key=gambero%20rosso 3) il Presidente è il notaio Cuccia, che sempre i ben informati dipingono come un signore molto ricco ma non tanto da accollarsi investimenti superiori ai 10 milioni di euro (tra acquisto e ripianamento debiti in corso). 4) A questo punto perché Panerai dovrebbe fare fuori il suo uomo e amico Daniele Cernilli? La cosa è molto strana 5) Ultima rivelazione di Bonilli è quella su Carlo Ottaviano e la sua "vicinanza" con i suoi ex datori di lavoro (Romanelli non è vicinanza la sua, ma ex dipendente si...) che getta ancora maggiori ombre sul gruppo romano.... 6) Perché non fare chiarezza definitiva e dire chi sta dietro realmente a sta fiduciaria benedetta? SE è Cuccia come viene dichiarato da Cernilli più volte (lo farà anche quando non sarà più al Gambero?) sarebbe facile per lui dimostrarlo (Macchi di Winesurf lo ha chiesto a gran voce). 7) Al Gambero ci hanno abituato a dire le cose e poi a smentirle dopo poco tempo: vi ricordate Bonilli alla presentazione di Vini d'Italia 2008? "Io e Daniele andiamo d'amore e d'accordo e non ci separeremo mai e lui non mi farà mai le scarpe...". Poi la presentazione del 2009 con Daniele che smentisce le vosi di rottura con Slow Food? Due mesi dopo ha dovuto rimangiarsi le parole appena pronunciate e il tutto mentre erano insieme alla presentazione americana della Guida (quindi valgono poco le parole di Ottaviano che dice che Daniele è ora a Hong Kong e quindi mai se ne andrà)! 8) Se Daniele Cernilli andrà all'Ais si porterà dietro il suo celebre conflitto di interessi? saremmo anche stufi degli altri conflitti (vedi presidente del consiglio), ma il suo guardatelo come volte ma è grosso come una casa... Giudica le aziende (ora anche con i plus) con la moglie che lavora per le stesse... 9) Il mondo delle Guide è comunque in subbuglio: dicono che anche all'Espresso ci sia maretta, la Veronelli è moribonda, per non parlare di Vini Buoni d'Italia... probabilmente il 2010 sarà letale per molti. 10) Chi prenderà il posto di cernilli: Gianni Fabrizio ha lasciato Slow Food per una corazzata che sta affondando, non mi pare abbia avuto spirito visionario in questo... Eleonora Guerini se va via Daniele perde il suo pigmalione... ne vedremo delle belle...

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goffredo

circa 13 anni fa - Link

che tristezza...

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carlo cambi

circa 13 anni fa - Link

Mettiamola così: dopo Bonilli, Cernilli e il Gambero Rosso sarà un'altra cosa. Capita nelle aziende che si chiudano i cicli. Non voglio fare nessuna considerazione né dirvi: tutto questo l'avevo scritto due anni fa. Posso ipotizzare però cosa farà Cernilli: si occuperà dell'Expo 2015 a fianco del sindaco di Milano Letizia Moratti. Sarà lui a fare il suggeritore dei contenuti dell'Expo. L'incarico dovrebbe partire dal primo di gennaio. A propiziare l'incontro Moratti-Cernilli, dicono i bene informati, sarebbe stato Riccardo Cotarella che è l'enologo dei Moratti al Castello di Cicognola. Al posto di Cernilli al Gambero non va nessuno. L'arrivo di Cernilli a Milano è foriero di altre operazioni attorno all'Expo (anche, si dice, di tipo immobiliare per esempio sull'area degli ex Mercati Generali il che giustificherebbe l'investimento dell'editore occulto del Gambero nelle attività di GRH). Ma a questo punto sorgono un interrogativo e una questione (anche politica). L'interrogativo è legato al fatto se il GRH potrà continuare a tenere nascosta la sua compagine azionaria. Se si seguono i movimenti di investimento attorno all'Expo si capisce chi e come mai ha avuto interesse a entrare nel capitale di GRH pur lasciando ufficialmente le azioni al riparo della Compagnia Fiduciaria Nazionale. Ricordo che nel caso in cui il vero proprietario di GRH fosse una società quotata in Borsa la partecipazione in GRH dovrebbe essere iscritta a bilancio. E forse questo è il vero motivo per cui le azioni del Gambero restano parcheggiate in una Fiduciaria. La questione politica è: chi glielo spiega a Carlo Petrini e a Slow Food che dovevano essere gli ispiratori dei contenuti dell'Expo che arriva Cernilli come "direttore artistico"? Vi è un'ulteriore considerazione da fare: a Milano è attivo da tempo un tavolo di consultazione voluto dal Sindaco Moratti di esperti di questioni di mangia e bevi di cui fa parte Carlo Petrini che però si fa rappresentare, com'è giusto, da Burdese. Pare che proprio durante una di queste riunioni Cernilli abbia chiesto a Burdese che ci faceva lì visto che il titolare dell'incarico è Carlin Petrini. Dicono che dalle parti di Bra non l'hanno presa bene. Non voglio tediarvi oltre con altri pseudogossip, ma voglio fa riflettere tutti su una questione che da un po' mi rovella in testa:smettiamo di pensare che l'enogastronomia sia una faccenda di sola passione, di qualità, di degustazioni. Sta diventando un business serio e un gioco di potere altrettanto serio. Dove la posta in gioco non sono i successi di questo o quel vino o di questo o quel produttore, ma partite ben più pesanti che ruotano in gran parte attorno all'Expo (vi lascio immaginare lo scontro politico Formigoni-Moratti e il conseguente scontro Moratti-Pd per l'eventuale esclusione di Slow Food dalla regia dell'Expo). Spero che qualcuno che ne sa più di me voglia smentirmi o voglia fare un po' di chiarezza. Infine - ma questa è proprio una nota a margine - sì risulta che anche dalle parti dell'Espresso ci sia qualche ripensamento sulle guide. In particolare si dice che sia in discussione il rinnovo del contratto a Gentili. Prosit!

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Franco Ziliani

circa 13 anni fa - Link

che scenari inquietanti... Perfetta la domanda posta: "chi glielo spiega a Carlo Petrini e a Slow Food che dovevano essere gli ispiratori dei contenuti dell’Expo che arriva Cernilli come “direttore artistico”?" E se é vero quello che scrive Cambi, ovvero che "L’incarico dovrebbe partire dal primo di gennaio. A propiziare l’incontro Moratti-Cernilli, dicono i bene informati, sarebbe stato Riccardo Cotarella che è l’enologo dei Moratti al Castello di Cicognola", viene da chiedersi: ma un winemaker non dovrebbe occuparsi solo di fare buoni vini? O invece, come pare di capire da quanto scrive Cambi, si occupa anche e soprattutto di altro?

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primus

circa 13 anni fa - Link

Sì, a volte, ad esempio, sembra si sia occupato di pagare consulenze per la propria azienda a un noto giornalista molto indipendente e mooooolto puro. Forse con l'età la memoria va e viene, a seconda di quanto distante nel tempo è il bonifico.

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Franco Ziliani

circa 13 anni fa - Link

si riferisce per caso a me, primus? Mai ricevuto pagamenti per consulenze fornite all'azienda dell'enologo in oggetto. Se la cosa può interessarla posso invece raccontare, non ho alcun problema né nulla da nascondere quale tipo di rapporto abbia avuto con Riccardo Cotarella. Solo che quando racconterò, se lo ritiene opportuno, il suo tentativo di far passare per consulenze aziendali un lavoro puramente editoriale e giornalistico, apparirà un po' meschino... A disposizione...

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primus

circa 13 anni fa - Link

sì sì, proprio a lei. Chiaramente intendevo una consulenza giornalistica. Pensava intendessi una consulenza enologica? Ahahah. Bisognerebbe capirne di vino... Per quanto pure di giornalismo... Piuttosto di moralismo e perbenismo. In quello lei è davvero insuperabile. E com'è possibile che una persona irreprensibile come lei abbia avuto un contatto economico con Riccardo Cotarella? Non mi sarà scivolato nel conflitto di interessi? No, impossibile. Avendo a che fare con se stesso avrà sicuramente un'ottima motivazione. Mi sembra che proprio in quel periodo, quello della consulenza giornalistica, sul suo blog stranamente lei non parlasse mai del signor merlot, fino a poco prima uno tra gli argomenti preferiti.

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cernilli

circa 13 anni fa - Link

Qualche precisazione. 1- io non mi sono dimesso. 2- conosco Letizia Moratti fin da quando era Ministro della Pubblica Istruzione e suo marito Gian Marco anche da prima. Me lo presentò Andrea Mucciolio e non Cotarella, il quale non ha organizzato alcun incontro ed ha solo la "responsabilità" di essere un amico comune.3- può anche darsi che darò qualche consiglio ed anche una mano per l'Expo, ma non sarò il solo nel mondo dell'enogastronomia. Credo molto nell'Expo, ed il successo di quella appena terminata a Shangaj dovrebbe far riflettere. 4- Alessandro Regoli di Wine News e Paolo Trimani di Scatti di Gusto mi hanno interpellato direttamente, noniostante fossi ad Hokg Kong. Tomacelli non lo ha fatto e mi chiedo come mai su Intravino quando c'è qualcosa che mi riguarda non si pensi mai a chiedermi direttamente come stanno le cose. E' un modo di fare informazione che mi lascia alquanto perplesso.

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daniela sani

circa 13 anni fa - Link

Mi scusi, però non ha risposto. In attesa di sapere come mai Tomacelli non l'ha chiamata, potrebbe dire a non che siamo interessati, se lascia il Gambero Rosso? E se è vero che non ha un "buon rapporto" con Carlo Ottaviano?

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primus

circa 13 anni fa - Link

Cernilli, le confesserò che non ho mai avuto simpatia per lei. Più per l'atteggiamento che per altro. La questione del conflitto d'interessi la trovo una gran bufala, per lo meno se lo si tira in ballo riferendosi alle aziende seguite da sua moglie. Non mi risulta vengano trattate poi così bene dalla Guida. Piuttosto qualche perplessità su aziende premiate e che guarda caso partecipano al Road Show... Insomma se conflitto c'è direi che è più per il cassetto dell'azienda che per quello di casa. Comunque tornando a noi. Una preghiera. Se sta davvero pensando di lasciare il gambero ci pensi bene. Senza di lei quegli sciacalli lo porteranno alla morte. E' cosa certa.

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falletto

circa 13 anni fa - Link

Cernilli, lo sa bene che intravino non fa informazione ma gossip. perciò non si meravigli, quando hanno avuto occasione di fare informazione, e poco tempo fa ce n'è stata un'altra, hanno nascosto la testa sotto la sabbia.

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Fiorenzo Sartore

circa 13 anni fa - Link

e.. sarebbe a dire? quale era questa info che mi son perso? [edit del 15 dicembre...] rispondi pure con calma, mi raccomando.

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stefano bonilli

circa 13 anni fa - Link

Falcone è stato ucciso dalla mafia il 24 maggio 1992. Nel 1993 Carlo Ottaviano faceva il capo delle relazioni esterne di Italimprese, della Famiglia Rendo. Fare il capo delle relazioni esterne di un gruppo come quello della Famiglia Rendo vuole dire sposarne tutte le iniziative e difenderle agli occhi della stampa e del pubblico, mica si può dire "non sapevo...". In Sicilia tutti sapevano che i Rendo erano chiacchierati e se ci fosse qualche dubbio su di loro è utile leggere questo articolo che spiega meglio di qualunque discorso chi sono stati i Rendo, Cavaliere del Lavoro Mario Rendo in testa. http://www.claudiofava.it/old/siciliani/memoria/pol/pol31.htm

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francesca ciancio

circa 13 anni fa - Link

lasciamo perdere giovanni falcone, bonilli, per cortesia. non è che si può tirare in ballo come un capo per tutte le stagioni!

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stefano bonilli

circa 13 anni fa - Link

Cara Francesca, che intervento fuori luogo. Falcone l'ho citato perché il 1993 è solo un anno dopo il suo assassinio a Capaci e stare alle dipendenze dei Rendo come responsabile delle relazioni esterne richiedeva un bello stomaco e nel 1993, come riporta il Corriere della sera, Ottaviano faceva dei comunicati in loro difesa. Nel 1993 era cambiato il clima, c'era una rivolta morale non solo nel resto d'Italia ma anche in Sicilia. E i Rendo erano i Rendo.

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francesca ciancio

circa 13 anni fa - Link

io ne difendo la memoria cercando di agire nel personale al meglio che posso. non lo tirerei mai in ballo per fare paragoni pindarici

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carlo cambi

circa 13 anni fa - Link

Ma i Rendo non facevano i costruttori? Ora forse mi rendo conto di cosa potrebbe capitare e Milano. E a veder bene potrebbe anche essere che Cernilli non se ne va dal Gambero, ma viene inviato dal Gambero...E magari mi rendo conto di un risanamento non completato, ma comunque robusto dei conti di GRH. Mah, ci vorrebbe Travaglio. Che ne dice direttore Bonilli?

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primus

circa 13 anni fa - Link

Ma per favore. Addirittura Cernilli spedito a Milano dei Rendo. Siamo al ridicolo. Se Cernilli se ne va dal Gambero lo fa perché non ne può più di guardarsi le spalle, per non dire altro, da Carlo Ottaviano. Che da ben due anni non fa che accreditarsi al mondo come direttore del Gambero. Si mormora soprattutto per non pagare il conto al ristorante. In effetti sembra dirigere davvero la rivista, con risultati a dire poco imbarazzanti. Certo che se oltre alla rivista metterà mano pure alla Guida dei Vini allora il gambero può solo pensare di chiudere, altro che espansioni nel mondo. Ci sarà da ridere, o da piangere, a seconda dei punti di vista. Dopo aver perso Cernilli il Gambero farà di tutto per perdere pure i pochi professionisti che ancora gli rimangono? Bonilli buttato fuori, Bolasco e Cernilli che scappano, rimane davvero poco in quello scatolone.

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Hans Barth

circa 13 anni fa - Link

Lei è un genio. Ottima analisi.

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Cristiana Lauro

circa 13 anni fa - Link

Appunto, mi pare che qui si faccia a gara a chi la spara più grossa. E' vero Primus, l'unico dato certo è che dopo Bonilli licenziato, se lascia pure Cernilli, il Gambero rimane in sedia a rotelle. Carlo Ottaviano credo che questo lo abbia chiaro, almeno spero...

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primus

circa 13 anni fa - Link

Mah, a quanto si dice la sua ansia di potere sembrerebbe essere maggiore della sua intelligenza. D'altronde da uno che crede che basti fare il simpatico nelle aziende - dice un noto produttore piemontese, uno con un certo aplomb, che non poteva credere alla quantità di inesattezze proferite dal direttore fattivo (o qualcosa del genere) - per poter essere accreditato come competente cosa ci si aspetta? Il mondo del vino ride ogni volta che lo vede comparire. Un tronfio ignorantone con la ciambella incorporata. Se Cernilli se ne dovesse andare ci sarà da rimpiangerlo, nonostante la simpatia non sia proprio da annoverare tra le sue qualità. Se tanto mi da tanto poi a ruota saluteranno anche Gianni Fabrizio e la Guerini. Certo su Sabellico il Gambero mi sa che potrà sempre contare...

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falletto

circa 13 anni fa - Link

ma per prima tu non staresti affatto bene se lascoiasse Cernilli.

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Silvana Biasutti

circa 13 anni fa - Link

Ho impiegato qualche secondo a realizzare che "lascoiasse" era "lasciasse". L'ho trovato un meraviglioso lapsus ( mio, ovviamente) frutto del clima che aleggia in tutto il post. Caspita, è davvero quasi natale!

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Antonio

circa 13 anni fa - Link

Allora vediamo il grande complotto giudaico che definisce i destini dell'economia internazionale. Il famoso signor Ugo di cui parla ciancimino Mr pare fosse bonilli in persona. L'interrogatore segreto di moro veronelli. Il gambero rosso è il quarto stadio della mafia. L'aids pare sia stato sintetizzato nei laboratori di bibenda. La sede segreta della Spectre è scavata in una collina delle Langhe e il numero uno sembra sia un famoso winemaker. Al passaggio di Carlin in molti sentono l'odore di rose. Dio è morto e neanche io mi sento molto bene! Ma parlate sul serio? Rileggete prima di postare? :-D

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Franco Ziliani

circa 13 anni fa - Link

@ primus: nessun "conflitto d'interessi" e nessuna ombra su quello che ho fatto. Puro lavoro giornalistico e niente più. E non ho mai smesso, come si può vedere facendo una ricerca su Vino al Vino, di criticare Riccardo Cotarella e larga parte dei vini che sono prodotti con la sua consulenza. Esercitando un diritto di espressione garantito dalla Costituzione italiana. Sa cosa le dico? Che ho fatto un errore a risponderle, che avrei dovuto ignorare il suo tentativo di far apparire poco corretto o contraddittorio il mio modo di operare. E con questo chiudo: non replicherò ad eventuali suoi altri "commenti"

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primus

circa 13 anni fa - Link

Me ne farò una ragione, certo a fatica. Anzio ci ripenso e uèèèèèèèèè, Ziliani non risponde più ai miei commenti... Uèèèèèèèèèè. Ma per favore, proprio lei che nella logica degli attacchi più biechi e delle illazioni più subdole ci sguazza si tira indietro proprio ora? Che sia perché siamo un po' a corto di argomenti? Daltronde la storia insegna di come siano quelli che si dipingono più puri ad avere i cadaveri più puzzolenti negli armadi... Brinderò con un bel Montiano alla sua resa.

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franzrin

circa 13 anni fa - Link

X primus Mi contatti a questa email : franzrin@libero.it che le devo chiedere alcune cose con urgenza. Thank you Franz

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falletto

circa 13 anni fa - Link

Guarda Ziliani hai perso l'ennesima occasione per tacere. Lo sanno tutti di che pasta sei fatto. Scrive bene il Gori, come per anni hai criticato tutto e tutti tranne gli amichetti o quelli che ti foraggiavano. E hai abbozzato deferente ai vari Banfi, cercando doi crearti una poòpolarità con lo scandalo del brunello in cui non hai mai fatto un lavoro giornalistico come ho letto che ti hanno ben detto ultimamnente. ho letto pure quello che hai fatto tentato di attribuirti meriti di altri, guarda che lo sanno tutti che non hai palato. Quelli come te hanno rovinato questo settore.

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lettore critico

circa 13 anni fa - Link

a leggere alcuni dei commenti parrebbe che Cernilli abbia il compito di speculare sulle aree per l'Expo per conto di costruttori siciliani mafiosi collegati alla strage di Capaci (sabato 23-05-1992) il guaio è che non state nemmeno scherzando, decisamente tira una brutta aria da queste parti! pensavo parlaste di vino... ciao

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Antonio

circa 13 anni fa - Link

No è che debbono passare dal camiciaio a ordinare delle camice bianche con le maniche molto lunghe... :-D Certo che sta muta sopra lo smoking da proprio fastidio...

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

E' Domenica, il giorno del riposo, soprattutto mentale. Sono cosi' lontana che il microcosmo italiano del vino, espresso dai vari commentatori di Intravino, mi sembra ancora piu' micro. Ho quasi un po' di nostalgia per questo nostro modo di fare, sempre a cercare a chi puzzano piu' i piedi, sempre a saltare in piedi per dire "Signora Maestra Ciccio mi pizzica!". "Quasi" pero'. Della notizia lanciata da Tomacelli, e ancora in attesa di conferma, l'aspetto rilevante e' che il mondo dell'informazione cambia, i punti di riferimento a cui ci siamo abituati sono diversi. Che Daniele Cernilli lasci la rivista che ha contribuito, nel bene e nel male, a far conoscere alla "massa" il vino italiano mi interessa parzialmente. Se Ottaviano ha un passato malavitoso, se Ziliani e' un venduto, se Cotarella fa il sensale per conto della Moratti non me ne puo' frega' de meno. Quello che mi fara' piacere vedere sara' come si muovera' nei prossimi anni il mondo mediatico del vino, considerando che molti di noi appassionati sono piu' maturi e scafati di qualche anno fa. Lo sono anche i produttori, gli enotecari, e chiunque lavori nel campo. I mezzi di informazione annaspano per starci appresso e se i vari personaggi che in questo mondo operano si perdono nel pettegolezzo e nelle piccole schermaglie reciproche rischiano di perdere il treno. Questo penso io e forse anche buona parte dei 3.449 seguaci di Intravino. Amen

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gianpaolo

circa 13 anni fa - Link

QUOTO

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Silvana Biasutti

circa 13 anni fa - Link

Mi accodo a gianpaolo

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falletto

circa 13 anni fa - Link

é domenica e sono di ritorno da una bella verticale di Giacosa, dunque mi sento allegro. A me non frega un tubo se Ziliani è venduto o se non è un giornalista come di sicuro non è un critico. Mi interessa soltanto che non venga a fare il moralista davanti ai miei occhi: questi personaggi qui per me sono i peggiori e non li posso tollerare. I chiagne e fotte. Penso che ci sia tutta una nuova generazione di critici, in ITalia e in Francia, più che in Inghilterra o Germania o da me in Svizzera, che non sono statoi coinvolti nelle magagagne marchette e sfondoni critici della vecchia generazione. Gente molto più preparata che sta venendo a galla ora. Alcuni sarannop riconosciuti solo fra qualche anno e per ora sono solo nei blog, altri hanno già nuovi spazi inediti dopo aversi fatto il nome nell'esilio, o presiedono guide rinnovate dopo aver fatto gavetta, altri ancora annaspano in ambienti corrotti dove prendono soldi, o fanno altri lavori con la mente sempre nel vino. Ma ci sono. Spero soltanto che troveranno tutti spazio quanto prima. L'Italia è una nazione di vecchi, quindi che i Cernilli se ne vadano pure in pensione. e al più pèresto. tutti i posti di potere danno alla testa, quando soi prolungano per trippo tempo e favoriscono conflitti di interessi che nel caso sono clamorosi.

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carlo cambi

circa 13 anni fa - Link

Reintervengo perché sono stato frainteso o, cosa più probabile, mi sono espresso male. Il mio post voleva solo indicare come oggi il mondo della comunicazione produca interessi che vanno al di là dell'oggetto della comunicazione medesima. Se Cernilli va - come sembra molto probabile - a fare il consulente per la signora Moratti in vista dell'Expo 2015 è un merito d Cernilli e un'opzione della signora Moratti. Che Cotarella abbia favorito questo incontro è un elemento di cronaca. La considerazione attorno ai possibili interessi diversi rispetto alla comunicazione del vino nasce dal fatto che GRH continua a tenere blindata la proprietà. E se - come dice Bonilli - il dottor Ottaviano è stato il comunicatore dei Rendo e oggi acquisisce potere in GRH è lecito domandarsi a fronte di un inspiegabile mistero sulle proprietà azionarie di GRH se non ci siano interessi diversi dall'editoria dietro le attività di GRH in vista di possibili massicci investimenti a Milano per via dell'Expo. Se la faccenda si guarda così probabilmente la critica enologica diventa un de minimis rispetto a tutto questo. Solo per sottolineare che spesso si pensa che certe iniziative editoriali, certe prese di posizione nascano o prosperino a vantaggio dei produttori agricoli ma in realtà i produttori agricoli vengono utilizzati per altri fini economici. Questo volevo dire: niente di più, niente di meno. Noto tuttavia che nei post dei bliog continua ad esserci questa acrimonia nei confronti di chi si è esercitato nella propria professione sulla carta stampata. L'impressione che se ne ricava e che ci sia un inguaribile complesso d'inferiorità. Se non ve ne liberate non avrete mai lucidità di analisi e non sarete in grado di sfruttare al meglio le potenzialità del mezzo internet. Attaccare Ziliani non contribuisce minimamente a capire l'evoluzione della comunicazione attorno al vino. E anche certi richiami giovanilistici: beh i rottamatori non sono buoni per definizione. Sono buoni se hanno idee nuove. E avere nuove idee è anche avere la voglia e di capire se oltre le dispute sulle bottiglie non ci siano, in questo momento in Italia, dei riposizionamenti di potere che all'ombra del "gioioso" worldwine pensano e mirano ad altro. Quanto alle accuse che ogni tanto si sentono lanciare, davvero scenette per bambini bizzosi, sui palati più o meno fini vi ricordo che Peynaud scrive mirabilmente: "la qualità dei vini la determinano i degustatori, ma la qualità dei degustatori chi la fa?". Insomma mi pare che dalle vicende che riguardano Daniele Cernilli (la sua probabile dipartita da GRH) si debba trarre lo spunto per un'analisi profonda, meditata e intelligente su ciò che sta capitando nel mondo della comunicazione. Che - lo ricordo per inciso - è un business in se, ma ha sicuramente un ruolo ancillare verso altri business più consistenti la cui prevalenza economica potrebbe incidere negativamente sulla libertà d'impresa e sull'esistenza stessa dell'impresa agricola. Non è questione da poco, né tanto meno da dispute da Bar Sport. Se la rete è nuova lo dimostri mettendo in campo la sua capacità di indagine e di analisi. E non stiamo parlando di degustazioni alla cieca.

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corrado dottori

circa 13 anni fa - Link

Quoto questo commento. Specie quando si dice: ..."Solo per sottolineare che spesso si pensa che certe iniziative editoriali, certe prese di posizione nascano o prosperino a vantaggio dei produttori agricoli ma in realtà i produttori agricoli vengono utilizzati per altri fini economici"... Mi pare se ne sia parlato a sufficienza qui in queste ultime settimane. Mi pare che citare l'expo sia corretto, soprattutto pensando a ciò che è accaduto e a ciò che accadrà (le prossime elezioni comunali). Per chi volesse approfondire: qualcuno ne aveva già parlato con interventi e riflessioni importanti. Per chi volesse http://www.laterratrema.org/2008/11/la-roncola-dalla-parte-del-manico/

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Valentino

circa 13 anni fa - Link

Che bello sapere da Primus che il conflitto di interessi dei coniugi Cernilli non esiste, anzi è una gran bufala!!! ma lei in quale pianeta vive? io lo trovo drammaticamente attuale e non da oggi, così come trovo strano che in alcune aziende molto vicine sia ai Cernilli che al Bravissimo (lo dico sinceramente) Cotarella, si prendano i Tre Bicchieri sui vini base ma, non è venuto in mente a nessuno che questo possa essere il nuovo business di guide che non aiutano più nei i produttori a vendere e ne i consumatori a comprare? Oggi il sistema guida è fallito e questo lo deve alla poca coerenza e trasparenza delle persone che lo hanno gestito. Per anni le guide e quella dei Tre Bicchieri in particolare, erano un utilissimo strumento in mano al consumatore per districarsi un un mondo dove l'offerta era ed è ampissima, uscivano le pubblicazioni ed i vini premiati erano tutti praticamente introvabili. Poi i produttori hanno cominciato a fare i furbi cercando di prendere vantaggio dai premi con incrementi di prezzi insensati e le guide cosa fanno? Mica si preoccupano di escludere i furbi dalle loro recensioni oppure di avvertire i consumatori della cosa? a modo loro, quasi tutti cercano di entrare nel business per trarne vantaggi, a seconda dell'importanza della propria guida, il consumatore che doveva essere il beneficiario della guida, ne diventa la vittima ed i beneficiari diventano i produttori, oltre ai venditori di consulenze varie!!! nel tempo ho l'impressione che anche il Gambero sia rimasto vittima di questo sistema e quando la guida ha cominciato a non far più vendere (o sarebbe meglio dire stra-vendere) i vini, chi era più commercialmente scafato, ha cominciato a chiedere di avere premiato con il massimo punteggio i vini meno cari perchè oggi solo quelli realmente beneficiano di quel tipo di pubblicità. Per me che ho avviato la mia attività credendo nel massimo rapporto qualità/prezzo fin dal primo giorno, oggi è davvero strano vedere all'estero pubblicità che inneggiano a vini "trebbicchierati" che costano meno di 6 euro al pubblico, così come è strano sapere chi sono i consulenti di queste cantine. Lei Primus non trova strane queste cose??? evidentemente lei non è del settore oppure ha interessi di parte. Di fronte a queste cose attaccare Ziliani è davvero squallido perchè, malgrado non ne ho mai avuto "favori" da lui, non condivido in molte valutazioni enologiche ma, stimo profondamente per coerenza ed onestà. Tutto lei potrà dire a Ziliani ma, non che non abbia un idea chiara e coerente del suo vino preferito, altri giornalisti guidaioli, invece hanno dei gusti che sono ampi quanto le loro simpatie politiche, posso passare ad osannare indifferentemente e contemporaneamente sia un vino modernissimo ad uno tradizionalissimo così come possono passare da testate ed ideologie di estrema sinistra all'estrema destra e viceversa. Se un giorno il settore vorrà realmente interrogarsi sul suo futuro, non deve sperare di farlo come state facendo su questo blog, occorre lasciare perdere i colori delle casacche, mettere in campo un analisi attenta del passato con pregi ed errori per poi capire cosa il lettore vuole da un critico e come darglielo in modo corretto e staccato da ogni interesse personale. Sono certo che la stragrande maggioranza dei produttori sia pronta a metterci del suo e ad astenersi dal tentare con ogni mezzo il giudice affichè questi resti indipendente e possa lavorare solo per l'unico che ha il diritto dovere di pagarlo, con l'acquisto delle pubblicazioni.

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primus

circa 13 anni fa - Link

Io da tempo leggo del conflitto di interessi dei Cernilli's. Così, per non parlare per sentito dire, mi sono spulciato la guida per cercare i favori del marito alla moglie. Ora io probabilmente non sono a conoscenza di tutte le aziende per cui lavora la signora e non ho trovato favoroni. Più agli enologi a dire il vero o, come dicevo, alle aziende che aderiscono alle attività del gambero. Ma lei ne sa di certo più di me perciò attendo con curiosità la lista dei trebicchieri alle aziende seguite dalla mogliera. Non ho ben capito il volo pindarico sui vini base premiati. Che aderiscano maggiormente a un'idea di vino attuale non la sfiora proprio eh? Se non c'è complotto non c'è possibilità di ragionamento. D'altronde che aspettarsi da chi ritiene Ziliani una persona affidabile solo perché lui sbandiera la difesa del tradizionalismo a tutti i costi? E beh? Un ragionamento un po' più complesso no? E poi stiamo ancora parlando di tradizionalisti e modernisti con la scelta di campo? Ma per favore. Sviluppiamoci. Andiamo oltre. E' davvero così impensabile che a una persona possa piacere sia un vino tradizionalista che uno moderno? No. O bianco o nero, o buoni o cattivi. Ma lo sapete che la maggior parte dei tradizionalisti/contadini che tanto si difendono sono stati i peggio inquinatori della terra? Ma dove eravate voi sapientoni negli anni '80 quando in vigna, quelli che adesso idolatrate, buttavano chili di concimi? Memoria debole e ideologie prima di conoscenza e fatti conosciuti.

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Valentino

circa 13 anni fa - Link

Guarda Primus che sei fuori binario, io non sono affatto il tipo di produttore a cui ti riferisci tu. Se vai sul sito di un importatore a caso: www.jacopini.de comincerai a vedere cosa si intende per cose strane nelle guide o in quella che lei definisce Cernilli's Family. Ma le pare normale che tutto ad un tratto alcune aziende smettano di fare bene i vini di gamma e diventano campioni nazionali di vini base? qui addirittura riescono a fare meglio dei vini Top che pure fino a ieri erano idolatrati e premiati. Se lei è del settore ne troverà più di uno di questi campioni. Se stimo Ziliani malgrado lui ritenga i miei vini una cattiva rappresentazione della migliore tradizione enologica, credo di poter essere più credibile di chi lo critica per ragioni di interessi personali. Non sono d'accordo con il suo modo di valutare i vini ed i produttori ma, nessuno è più coerente di lui, basti vedere cosa ha dato e cosa ha ricevuto dal settore!!! pur avendo da epoche non sospette simpatie che non sono di certo per la sinistra, non ha mai avuto, ne avrà, incarichi per l'expo o politici in genere. Possiamo dire la stessa cosa per altri???? Lo sai che per la quasi totalità delle guide la Regione guida per premi è il Piemonte e che, questa regione sta attraversando una delle peggiori crisi di vendita della sua storia? Ci sono contadini in zone nobili del Piemonte che hanno supplicato produttori per farsi comprare le proprie uve a prezzi che poi verranno fissati autonomamente dalle cantine? Di fronte aiu grandissimo problemi del settore, io credo che anche la stampa specializzata possa essere di aiuto ma, per poterlo fare, occorre riprendere a lavorare per i consumatori e non cercare di sfruttarli o sperare di costringerli a comprare i vini che piacciono a giornalisti o che se li devono far piacere. Perdonami la franchezza ma, se i Cernilli & Co. della situazione, vogliono tornare ad essere determinanti per il settore, dovranno pur cambiare qualcosa e riconquistare la credibilità dei consumatori; questa non la si conquista di certo avendo parenti che fanno consulenze alle aziende che poi si devono giudicare e che spessissimo si premiano!!!!!!

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Alessandro Bocchetti

circa 13 anni fa - Link

C'è qualcosa in questo modo di cogiatare che proprio mi sfugge. Lasciamo perdere le illazioni personali su alcune macrocostruzioni che sono da sempre il male del paese... La dietrologia! Scomodare mafie, scenari alla piovra, tirare per la giacchetta poveri martiri. Beh personalmente mi sembra proprio troppo... Ma questo sta alla sensibilità personale e quella si sa che ognuno ha la propria! Ma quello che veramente mi sfugge sono alcuni passaggi più comprensibili ma francamente per me inspiegabili, vediamoli: 1) @ Valentino, ti sembra veramente così strano che possano piacere sia vini moderni che tradizionali? Boh, a me accade esattamente così, penso che il vino sia un contratto che si perfeziona solo all'assaggio e che esistano vini buoni e cattivi in se e non per come vengano fatti, credo che uno dei mali del vino sia sempre stato inseguire uno stile, mode e non rischiare di scegliere e dare veri giudizi. La mania odierna è pari alle manie di qualche anno fa anche se diametralmente opposte e non mi sembra che queste nel complesso abbiano fatto mai bene al vino. 2) i premi ai vini base sono semplicemente nel esprit du tempe. C'è poco da fare, sono vini che incontrano i favori sempre più ampi del pubblico e pertanto le aziende si impegnano a farli molto più buoni. Vedi non è che il base premiato sia in assoluto più buono del fratello maggiore blasonato, ma magari è semplicemente che quello nella tipologia spicca, mentre il fratello maggiore, pur buono, è meno centrato e si impone meno sulla concorrenza. Cosa c'è di strano, sono alcuni produttori che ancora pensano che un vino per essere buono debba avere "due di tutto".3) @Primus, concordo con molto di quello che scrivi, ma concorderei ancora di più con una persona in carne ed ossa e non con un neutro knickname. ;-) Ciao A

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Alessandro Bocchetti

circa 13 anni fa - Link

Boh, Valentino per quanto mi compete so che non ho mai e dico MAI subito pressioni nella mia zona. E per quel che io so nessuna delle aziende premiate quest'anno in Abruzzo (perche di quello parli, vero?) è curata dalla agenzia a cui ti riferisci. Sai Valentino il vino è la mia passione da tanto tempo, non campo di questo. Conosco invece aziende (e non poche) che sicuramente lavorano con la signora Cernilli (per me Marina) e non hanno mai preso i tre bicc Per quanto riguarda i vini base che mi stanno assai più a cuore di beghe ed illazioni, i tre bicc (per come li intendo io) si danno a quei vini che nella loro tipologia spiccano sulla concorrenza... Questo non significa che non si possano commettere errori... Errare è umano. Trovo solo irritante questo continuo "parlare a nuora perché suocera intenda" Per il resto sei padrone di avere le tue convinzioni: ne io, ne nessun altro potranno farti cambiare idea ;-) Ciao A

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falletto

circa 13 anni fa - Link

Per Bocchetti, la tua difesa ostinata, in ogni sito, del tuo compagno del magna-e-bevi Cernilli non sta in piedi. Capiamo che senza Cernilli, ma tutto ha un limite!

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alessandro bocchetti

circa 13 anni fa - Link

per Faletto, ti sbagli io rispondo solo a domande... e a quando mi tirano in ballo, con la mia faccia, può anche non piacere ma è così che sono abituato... capisco che non è usuale, ma così è ;-) e ora per quel che mi riguarda, basta :-D ciao A

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falletto

circa 13 anni fa - Link

che poi a dirla tutta Il capro espiatorio Ziliani non fa testo: dopo alcuni commenti sul suo sito, sono andato rivedermi certe sue valutaazioni in the world of fine wine, e se lui ha una ide certa dei vini che gli piacciono, bisgnerebbe comunicarla anche al suo palato che ha dato 18,5 a vini che nemmeno il gambero rosso avrebbe premiato. Coerenza e onestà stanno a Ziliani, come stanno a Berlusconi, dice bene chi ha commentato prima di me su altri siti. Ripeto a me non interessa un fico di Ziliani, ma proporlo come modello di coerena e onestà, qualcuno ha ricordato la sua consulenza cotarelliana, vuol dire affermare il falso, negare la realtà. Thant's all.

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Valentino

circa 13 anni fa - Link

Alessandro, comprendo il tuo punto di vista e non potrebbe essere diversamente ma, non è possibile giustificare tutto con l'assenza di un filo logico o di una qualsiasi regola oggettiva. Oggi di vini cattivi se ne fanno davvero pochi ed allora diamo Tre Bicchieri a tutti o quasi? Il punteggio di un vino, prima di voi, lo da lo stesso produttore quando dice che ogni suo vino, per lui vale un prezzo differente dall'altro, non puoi dirmi che il produttore non ci ha capito nulla e che solo voi avete scoperto il suo macroscopico errore, soprattutto poi, se vai indietro a vedere le vostre precedenti valutazioni. Io non vorrei comunque parlare dei singoli perchè comunque parliamo di persone che danno ogni giorno il massimo impegno per ottenere il meglio su ogni singolo prodotto. Quello che mi è difficile da comprendere è la licenza che si vuole avere per premiare tutto ed il suo contrario. In ogni caso, sai dirmi quali delle aziende premiate nella tua zona, non ha rapporti di consulenza o di altra natura con l'agenzia della Sig.ra Cernilli? Penso che questa valutazione dia già l'esatta dimensione del presunto problema. Io credo che il requisito fondamentale di un giudice, sia quella dell'imparzialità e già in passato su altri blog ho citato "fatti" che davano l'idea di come questa imparzialità non scricchiolava solamente ma, era schiacciata, dal peso di mega contratti di consulenze. Quello che si vorrebbe maldestramente imputare al sig. Ziliani, che ripeto non ha mai scritto un solo rigo in mio favore anzi, ha dei gusti sicuramente distanti dai miei vini, è un granellino di sabbia nel deserto e, se sono insorto in sua difesa, l'ho fatto solo perchè mi sembrava paradossale paragonare il granellino al deserto!!! So che non sto difendendo un potente e che non sto rendendo un ottimo servigio alla mia azienda ma, lasciami stare in pace con la mia coscienza prendendo le difese di una persona in cui credo e che di sicuro non mi porterà mai premi o attestati ma della quale credo non dovrò mai vergognarmi.

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Alessandro Bocchetti

circa 13 anni fa - Link

La mia risposta a Valentino è stat postata poco sopra... Ciao A

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cernilli

circa 13 anni fa - Link

Signor Sciotti, sa quante aziende sono le aziende delle quali si occupa mia moglie e che sono state premiate quest'anno? Una, Torrevento. Sa quante ne ha premiate l'Espresso? Due, Campo alla Sughera e Tenimenti Angelini. Il fatto è che contrariamente a quanto Lei afferma, io non premio proprio nessuno. Coordino un gruppo di assaggiatori, spesso indipendenti, come Alessandro Bocchetti, che giudicano in totale autonomia, come possono testimoniare tutti i nostri collaboratori. Come vede la cosa è molto semplice. Contemporaneamente, e non per interposta persona, come potrebbe essere mia moglie, un signore che non nomino fa consulenze e viene pagato da un'azienda specifica, cosa, peraltro, non prevista da alcun codice deontologico. Sulla questione dei vini base l'allusione è a Villa Medoro ed al suo Montepulciano d'Abruzzo, che premiamo per la seconda volta quest'anno e che è risultato un vino interessantissimo nella sua categoria. Lo fa Cotarella? E' un dettaglio. L'azienda l'abbiamo premiata anche quando l'enologo era Romeo Taraborrelli e quando la commissione finale era composta anche da assaggiatori di Slow Food. Io provo e chiarire le cose in modo civile, la sola colpa che ho è di essermi innamorato e di avere sposato una persona che fa la p,r, nel mondo del vino da molti anni prima che io la conoscessi. Non credo di dover divorziare per questo. Oppure, secondo lei, sì?

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Franco Ziliani

circa 13 anni fa - Link

chi afferma testualmente "un signore che non nomino fa consulenze e viene pagato da un’azienda specifica, cosa, peraltro, non prevista da alcun codice deontologico" dice cose non vere. Voglio esprimere la speranza che faccia così solo perché é stato male informato e non sappia come siano veramente andate le cose... Lo invito peraltro a cercare tracce di qualsivoglia articolo positivo riguardante quella "azienda specifica" scritto da quel "signore che non nomina". Non ne troverà, né su carta, né su Internet...

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Valentino

circa 13 anni fa - Link

Finalmente ci presentiamo per quello che siamo, non è questione di singole aziende ed a buon ragione parlo al plurale, il cui giudizio lo lascio ad esperti e consumatori, ma di modi. Mi spiace contraddirla ma, se solo si fa una passeggiata sul sito: www.thompsonwinemarketing.com, si risponderà da solo sul fatto che le aziende premiate abbiano/abbiano avuto o meno rapporti con l'agenzia intestata a sua moglie, se poi in sede privata vuole che le mostri una copia di documento contabile (fattura di servizi) che per ovvie ragioni, non è possibile pubblicare, anche per quello sono disponibile, così come se vuole che le mostri il preventivo di spesa e di realizzazione dell'investimento fatto anni orsono dal Consorzio di Tutela dei Vini Colline Teramane, quanto il presidente era un produttore che proprio in quell'anno ricominciò a prendere i Tre Bicchieri unitamente all'altra azienda sponsorizzatrice di quell'assegnazione (fatta in toto per oltre 300.000 Euro all'agenzia Thompson), anche per questo sono a sua disposizione così come, allo stesso modo, le posso dare i nominativi di altre aziende abruzzesi e non, premiate dalla sua guida che hanno rapporti con l'agenzia Thompson. Ovviamente non per tutte sono in grado di darle copie delle fatture ma, se un gruppo di giornalisti viene portato a visitare cantine o se queste cantine partecipano ad eventi dell'Agenzia in questione, ho ragionevoli motivi per pensare che questo avvenga a titolo puramente gratuito. Credo che questa sia una cosa da acclarare una volta per tutte, che poi questo non sia sufficiente per dimostrare la automatica influenza nell'assegnazione dei premi, è un altra cosa, io mi riferisco solo all'aspetto etico della cosa perchè quanto si va a valutare un vino di un azienda che contribuisce al bilancio famigliare in modo più o meno importante, comunque si possono avere dei forti condizionamenti. D'altrone lei non può certo dire di essere estraneo all'attività dell'Agenzia Thopson alla quale alcune volte collabora anche a livello personale. Se poi lei e/o Primus vorreste mettere un servizio professionale di Ziliani (penso di pochi euro), che non fa guide, non da premi e non da punteggi allo stesso livello della sua situazione, io lo trovo semplicemente scorretto e poco rispettoso di una persona che nella sua carriera ha saputo dimostrare di saper perdere molte opportunità pur di mantenere fede ai propri principi e solo per questa ragione gli sono molto solidale. Ripeto, Ziliani non ha mai scritto dei nostri vini e nelle sue attività professionali ha sempre citato i prodotti delle nostre aziende come vini molto distanti dal suo stile ed anche di recente si è rifiutato di portare un gruppo di giornalisti da lui coordinato presso la nostra azienda pugliese perchè non rispondente allo stile dei vini che lui intendeva mostrare. Come vede malgrado tutto io non mi sono risentito ne, mi sono messo a criticarlo, ne mi sono allineato ai suoi gusti. Lui la pensa diversamente da me, mi valuta in modo coerente ai suoi principi e la cosa la rispetto, pur continuando noi a fare vini che ci danno le giuste soddisfazioni. Non credo assolutamente che lei debba divorziare dalla sua Signora (ci mancherebbe altro!), che tra l'altro mi risulta essere un ottima professionista, le basterebbe solo prenderne le distanze dalla sua attività ed incentivarla ad estendere e spostare la sua professionalità in altri settori, d'altronde si tratta di una società attivata dopo che vi siete conosciuti e non è di certo la naturale continuazione dell'attività che svolgeva negli USA e che pure conoscevo ed apprezzavo. In definitiva, lei è libero di lasciare o meno le cose come stanno ma, fermo restante questa situazione, non deve neanche stupirsi che le venga imputato un palese conflitto di interessi. A disposizione per ogni approfondimento, in via privata.

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Alessandro Bocchetti

circa 13 anni fa - Link

Boh, un modo di ragionare che mio lascia sempre più basito... Che dovremmo fare non premiare mai più un territorio (tra i più importanti) per una consulenza data da un consorzio ad un professionista anni fa? Boh, non capisco e quando non capisco mi irrito... Se non sono piu neanche leciti incarichi istituzionali, non so...È sempre più semplice pensare che ci sia "del marcio in Danimarca" piuttosto che i propri vini non piacciano... È un modo di ragionare che mi sembra scazonte e fondamentalmente disonesto, ma tant'è come dicevo prima nessuno ti toglierà le tue convinzioni che debbono essere difese per un errato spirito di bandiera... Nel frattempo Berlusconi ha preso la fiducia per tre voti... Ciao A

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Valentino

circa 13 anni fa - Link

@ Alesssandro Bocchetti scusami Alessandro ma, le cose non stanno proprio come dici tu, non era mia intenzione continuare la polemica ne tantomeno lo è nel tirare in ballo dei produttori che fanno benissimo il proprio lavoro. Si parla di metodo e solo di quello. L'incarico a cui ti riferisci non è stato dato da istituzioni ma da persone ed ha tutta un percorso del quale non è il caso di parlare quì ma, sono sempre disponibile a chiarirtelo in via privata. Per quanto attiene il piacere o meno dei miei vini, non credo che sia onesto da parte tua dire queste stupidaggini, sia per il fatto che non ti sono "MAI" stati inviati per degustarli, sia per il fatto che i consumatori li hanno messi ai vertici comprandoli, sie perchè ben 3 guide sulle 4 alle quali sono stati inviati, li hanno giudicati con il massimo punteggio e sia anche per il fatto che nelle maggiori copetizioni mondiali, dove si degusta alla cieca sono i più premiati tra quelli regionali e sia per il fatto che anche i tuoi prestigiosi colleghi americani si siano espressi in modo chiaro a loro favore! Hai preso una grande cantonata se pensi che ho scrittto per il fatto che i miei vini siano stati giudicati male, e la prendi ancora più grande se pensi che io stia scrivendo contro qualcuno, il mio è solo un post a favore di una persona ingiustamente e misteriosamente attaccata e contro un sistema che non funziona. Se poi vorrai sapere come mai da tanti anni non mandiamo i vini in degustazione alla vostra guida, non mi nascondo ma, dato che si tratta di difendere la mia azienda e non un terzo, te lo spiegherò personalmente quando vorrai saperlo.

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Alessandro Bocchetti

circa 13 anni fa - Link

Vedi Valentino, io parlavo in generale... In quanto non conoscevo la tua identità essendo io qui con nOme e cognome e tu genericamente come Valentino... Cmq a questo punto presumo tu sia Valentino Sciotti di Farnese e ti vorrei ricordare che per anni i tuoi vini sono stati inviati alle nostre degustazioni e come sempre valutati, per la precisione penso sino a due/tre anni fa. Le degustazioni abruzzesi (Perche di quelle sono responsabile) sono sempre state alla cieca come, credo, tutte quelle della guida. Te ne potrai sincerare facilmente essendo state sempre appaltate nella organizzazione delle batterie a somelliere professionisti Di nota fama locale.. Cmq non ho problemi a continuare questa discussione de visu, essendo i miei numeri facilmente reperibili... Se dovesti avere difficoltà mi puoi anche trovare a lareserve.it di cui sono amministratore.... Chiudo qua questa inutile discussione, Perchè non c'è alcun peggior sordo di chi non vuole sentire... Cmq aspetto per qualsiasi ulteriore chiarimento, sono sempre interessato ad un confronto costruttivo per la crescita del nostro territorio! Ciao A Cmq un consorzio per me è un ente pubblico, di cui anche tu fai parte ;-)

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falletto

circa 13 anni fa - Link

Per Valentino: mi spiace che proprio lei che afferma cose verosimili e sensate, con coraggio, debba difendere un tipo come Ziliani.ma capisco che è abbagliato dalla sua amicizia. Come scrive Ziliani: "A seguire l’abruzzese Farnese del mio amico Valentino Sciotti," http://vinoalvino.org/blog/2009/10/oggi-le-comiche-i-migliori-vini-italiani-secondo-maroni.html e vorrei vedere che ne parli pure male! Mi spiace che lei sia finito nelò meccanismo berluscon-zilianico: tutti i miei amici sono bravi e onesti, i nemici disonesti e comunisti. Se è così, torni in prima elementare o vada in parlamento. Non sono tutti impazziti, è lei che proprio non vuole vedere... mi dispiace. se vuole documentazione anche da me, gliela do volentieri.

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Valentino

circa 13 anni fa - Link

@Alessandro il mio nome lo sanno tutti ed il Sig. Cernilli ha chiaramente capito, pertanto non ci sono problemi a parlarne, forse è l'unico modo per farti conoscere la mia verità e non è necessario che ti smentisca su internet perchè non è la polemica a tutti i costi che io cerco, volevo solo difendere quello che ritengo un galant'uomo da un attacco che puzzava di marcio. @ Falletto perdonami ma forse non hai letto il senso ironico dello scritto di Ziliani e se leggi meglio nel suo Bolg, troverai che si arrabbia con quelli che gli parlano del Primitivo Sessantanni (azienda nostra partecipata) come grande vino pugliese. Se a questo ci aggiungi che malgrado la richiesta di responsabili locali ha rifiutato di portare dei giornalisti stranieri a visitare la nostra cantina pugliese (minacciando di andarsene) perchè non rappresentativa del suo modo di intendere il vino, comprenderai subito che io ho pieni titoli per difendere l'uomo Ziliani e di certo non lo faccio per interessi ma, per sincera e spero reciproca stima, pur nella differenza di posizioni. Per quanto attiene l'accostamento politico, in condizioni normali lo considererei gravemente offensivo ma, non sapendo chi sei e cosa sai di me, lo intendo solo come la naturale conseguenza della disinformazione in merito. Io ho la passione per i giornalisti onesti e le guide che la pensano diversamente da me, infatti mando i miei vini tutti gli anni alla guida del Touring Club, malgrado gli stessi non siano nello stile che fino ad oggi, è a loro gradito, ne apprezzo comunque il lavoro e ritengo giusto che facciano il loro lavoro con coscienza giudicandomi male se per loro lo merito. Purtroppo non mi piace partecipare alle gare dove pregiudizialmente viene deciso che io debba perdere, me ne vuoi fare una colpa??? Sono da ritenere un politico per questo? Lasciamo perdere questa disputa che forse non ha senso e quando vuoi passa da me per un brindisi chiarificatore assieme!

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alessandro bocchetti

circa 13 anni fa - Link

il tuo nome evidentemente lo conoscono tutti, meno uno, cmq ora lo so ;-) va benissimo parlare... solo una cosa non mi puoi smentire, semplicemente perchè non è mio costume mentire, sai Valentino sarò pedante, ma l'italiano è una lingua precisa :-D. Al massimo potrai dirmi la tua versione, ma per quel che riguarda quanto ti compete le cose che ti ho detto sono tutte vere e ti prego di non metterlo in dubbio :-) e personalmente non ho mai ataccato nessuno... ciao A

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Valentino

circa 13 anni fa - Link

Alessandro, non volevo mettere in dubbio la tua buona fede, ma anche io confermo parola per parola quanto ho scritto e non intendevo dire che hai mentito, quelle che volevo smentire erano le tua convinzioni, forse dovute al fatto che non sei informato su alcune cose, anche perchè parliamo di eventi in larga parte antecedenti al tuo avvento come degustatore. Se ho dato la preferenza a parlarne in privato è solo per il fatto che non si possono stressare i frequentatori di questo blog con cose che riguardano solo noi. Quando sei in Abruzzo chiamami.

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cernilli

circa 13 anni fa - Link

Ha proprio ragione signor Sciotti, ci presentiamo per quello che siamo. Allora vanno precisate alcune cose. La prima è che, ripeto, io non assegno i Tre Bicchieri. Coordino, e fino al 2009 insieme a Slow Food, delle commissioni di assaggio e partecipo all'assegnazione nelle finali con un solo voto su sette, almeno quello era il numero dei componenti della commissione di finale. Alla quale partecipavano Gigi Piumatti, Giacomo Mojoli, Gianni Fabrizio, Marco Sabellico, Eleonora Guerini, ma forse all'epoca c'erano ancora Ernesto Gentili e Fabio Rizzari. A loro si può chiedere se io ho per caso fatto delle pressioni perché fosse premiato un vino di Dino Illuminati, perché il presidente del Consorzio Colline Teramane allora era lui. Secondo. La Thompson International Marketing venne scelta come agenzia per la promozione del Consorzio sulla base di un confronto fra offerta e costo operato anche su altre agenzie, alcune locali altre no, e la scelta fu operata dall'intero consiglio e non dal solo Illuminati. Terzo. I 300.000 euro non sono stati semplicemente intascati da mia moglie andando a costituire un introito che nella mia vita io non ho mai visto ed a stento riesco a scrivere, ma spesi per pagare stipendi a dipendenti, per un anno di attività, per pagare affitti e bollette dell'ufficio, per pagare trasferte ai collaboratori, per organizzare diversi eventi in Italia ed all'estero con pagamento di spazi in alberghi, per la realizzazione di materiale promozionale, ed infine, per remunerare anche il lavoro di un anno di mia moglie, che è una professionista del settore e che avrà, forse, guadagnato, netto, il 5% della cifra di cui si parla. Quattrini che non sono entrati nel ménage familiare semplicemente perché quasi tutte le maggiori spese le pago io e lei aveva problemi familiari tali (una madre con l'Alzheimer per oltre 10 anni) che non le hanno mai consentito di contribuire più di tanto. Trovo che continuare a parlare di questo, dando informazioni incomplete e malevole, sia di rilevanza penale, ma di questo avremo modo di discuterne altrove. Di contro lei difende a spada tratta un signore che ha di suo emesso ed incassato una fattura nei confronti di un singolo produttore per un lavoro non meglio identificato se non come "lavoro giornalistico". Ora, a me non sembra che la Falesco dei fratelli Cotarella sia una testata giornalistica. Ma forse mi sbaglio.

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cernilli

circa 13 anni fa - Link

Altra precisazione. Mia moglie svloge la sua attività di p.r. dal 1981, quando viveva a Losa Angeles, come possono confermare molti produttori, da Angelo Gaja ad Enzo Boglietti, da Primo Franco a Franco Martinetti, da Lorenza Sebasti a Paolo Coppo, tanto per fare dei nomi. Io l'ho conosciuta nel 1994. Allo stato attuale io non conosco neanche l'elenco dei suoi clienti e non partecipo quasi mai alle manifestazioni che organizza, proprio per prendere le distanze dal suo lavoro. In alcuni casi, e mi è testimone Claudio Tipa, ho persino sconsigliato alcuni produttori dal collaborare con la sua agenzia, proprio per evitare chiecchiere, e quando ci siamo fidanzati lei, di sua iniziativa, abbandonò il settore della consulenza commerciale per l'export negli Usa, che ritenne potenzialmente lesiva della mia immagine. Allora rinunciò a circa 60 milioni di introiti lordi, che non era pochissimo. Quindi chi parla di etica forse potrebbe anche farlo a ragion veduta, chiedendo.

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Hans Barth

circa 13 anni fa - Link

E' vero che hanno arrestato Carlo Petrini?

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Ospite

circa 13 anni fa - Link

Ma quali sono le regole del vostro blog? Pubblicate alcuni e altri li cassate come avete fatto con me?

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Riccardo Campinoti

circa 13 anni fa - Link

La critica enologica italiana e' messa veramente male. Da tutti gli interventi non si puo' che evincere questo. Accuse di mafia, marchette, corruzione varia. Sembra una puntata di anno zero, mancano solo Sgarbi e Travaglio che si offendono. Che pena!!!

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Mara

circa 13 anni fa - Link

Sto per andarmene a letto. Mio marito rompe. Ma il salotto è troooopppo elettrizzante e non riesco a staccare. Meglio di Dinasty e di Uccelli di Rovo, che tutto sommato se salti anche un paio di puntate, puoi sempre riprendere da dove lasciasti e non perdi il filo. Ma qui è diverso: sono ansiosa di sapere cosa replica Hans, accusato di non capire bene la lingua, ma secondo me capisce bene eccome, oppure il Ziliani che, un tantino permaloso, spara aculei come un'istrice. Eppoi aspetto ad andarmene a letto, cosa sognerei se non avessi letto i commenti dei grossi calibri, Cernilli e Bonilli? Per non parlare degli anonimi vari, alla primus, veri e propri fustigatori dei malvezzi nazionali. E poi c'è il giallo Nelle Nuvole (di nome, ma ben salda a terra a fatti). Chi sarà mai? si chiedono alcuni? Dichiaro aperto il toto Nuvola: un doppiobevum di succo di pelmo sciantal a chi la spara più grossa. Inizio io: per me è Minerva che stanca di essere considerata una bustina da Eco, ha deciso di vivere di vita propria. Ora vado dal maritozzo che mi stà a rompere proprio...

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franzrin

circa 13 anni fa - Link

X primus Mi contatti a questa email : franzrin@libero.it che le devo chiedere e comunicare alcune cose con urgenza. Thank you Franz

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enrico togni viticoltore di montagna

circa 13 anni fa - Link

stamane sono a casa, dovrei essere in vigna ma accudisco mia figlia di 2 mesi mentre la mia compagna riposa dopo una notte movimentata,e così ho letto i commenti al post in oggetto. da produttore, da giovane produttore non posso essere che deluso. semnbra che ogni occasione sia buona per sparare a zero su tutti, indipendentemente dall'oggetto del post. ho letto commenti interessanti ed altri che veramente non hanno ragione di esistere, concordo pienamente con nelle nuvole, sempre sobria, gentile e schietta senza scadere nella diplomazia forzata. Non conosco personalmente il sig Ziliani, leggo cosa scrive e cosa scrivono di lui, ciò che però mi interessa sono solo le prime, ma non posso non notare che almeno lui ha il coraggio di pubblicare la sua foto e di scrivere il suo nome e cognome. Ho già perso fiducia nella politica e nelle istituzioni (e credo che dopo il voto alla fiducia ne perderò ancora di più), ogni giorno mi chiedo se gli sforzi e le rinuncie che il mio lavoro mi comporta servano realmente a qualcosa, non fatemi perdere fiducia anche in chi il mio lavoro è chiamato e giudicarlo, tornate "nelle nuvole"

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franrin

circa 13 anni fa - Link

Trovo molto grave l'accuse lanciata contro un giornalista, tale Ziliano, ma ancora piu' grave trovo il fatto che lo stesso non abbia tentato una seppur minima difesa, come mai ? I casi sono due : o Primus è un calunniatore ed un cialtrone, allora sarebbe arrivata la difesa ad oltranza dell'interessato ; oppure Primus non è un visionario e conosce molte cose di cui noi siamo all'oscuro. A questo punto dovremo brindare tutti con un bel Montiano alla resa di tale Ziliano.

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gianpaolo paglia

circa 13 anni fa - Link

In questo post trovo un concentrato di veleni tale che neanche nel cesto delle mele di biancaneve. Sono nauseato da accuse pesanti e infamanti, quasi sempre generiche e lanciate dietro la protezione dell'anonimato. Chi vuol dire che c'e' del marcio in Danimarca lo faccia, ma abbia almeno la coerenza e il coraggio di farci capire chi è che parla (Mario Rossi non basta, tanto per capire).

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Silvana Biasutti

circa 13 anni fa - Link

Quotooooo!

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V per Vendemmia

circa 13 anni fa - Link

Da ciò che si sussurra in ambienti vicini alla redazione pare che la questione "Cernilli si Cernilli no" non sia l'unica a tenere banco. A quanto pare la questione contrattuale crea molti malcontenti in varie aree della Città del Gusto. Qualcuno ci può spiegare quale è la vera situazione della Città del Gusto?

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kenray

circa 13 anni fa - Link

banda di checche isteriche. manco alle riunioni condominiali ci si azzuffa cosi

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Jailbreak

circa 13 anni fa - Link

Caro KENRAY,non offenda le "checche"! Non arriverebbero mai ai livelli di questi sognori!!!

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In vino veritas......

circa 13 anni fa - Link

Ma in che mondo vivono alcuni critici (?) del vino? Si sentono patreterni con i loro giudzi pieni di odio,acredine e di rabbia con il mondo (in parte con ragione vista l'ingenerosità nei loro confronti) Gente che non ha mai sporcato le scarpe in vigna,gente che potrebbe scambiare una vite per un banano o che e' mai uscita dal prorpio guscio andando in giro per il mondo invece che parlarsi allo specchio Gente che sguazza nel gossip Gente convinta che noi produttori seguiamo le loro farneticanti filosofie e non si rendono conto invece che li abbiamo sempre snobbati e non per nostra superbia ma solo per la pochezza e l'evanescenza delle loro proposte intrise di contorsioni mentali che nulla hanno a che fare con il nostro lavoro Gente come Ziliani che accusa un collega di scarsa intelligenza (certo Andrea Gori) solo perche ha espresso un parer diverso dal suo Voglio dire al Sig Gori che se ne faccia un vanto Ho conosciuto tante persone regolarmente ,gratuitamente e immotivatamente attaccate da Ziliani e da altri suoi simili,posso assicuarare che sono tutte di intelligenza sopraffina e di successo professionale straordinario e acclarato.

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franzrin

circa 13 anni fa - Link

Concordo in pieno con il tuo pensiero, questa poi è bellissima e da quello che si legge in giro ci fa capire molto bene di che pasta è fatto il tizio : " Ho conosciuto tante persone regolarmente,gratuitamente e immotivatamente attaccate da Ziliani e da altri suoi simili,posso assicuarare che sono tutte di intelligenza sopraffina e di successo professionale straordinario e acclarato. " P.S. ) Cosi' è piu' delicata e spero di non essere ri-censurato Evviva la democrazia, evviva il web

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Antonio Tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Evviva, soprattutto, la buona educazione.

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franzrin

circa 13 anni fa - Link

Quella sempre

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francesco

circa 13 anni fa - Link

Dai ragazzi... rilassatevi... nessuno è insostituibile... soppratutto nel campo del vino... persone brave c'è ne sono centinaie in Italia... se ne va Cernili? beh? domani c'è nè sara un altro, magari più bravo e con 20 anni di meno (eh si cari... occhio ai giovani... con internet e l'accesso all'informazione, i giovani (professionisti del campo) accumulano esperienza molto più velocemente di quanto ci avete messo voi...) Com'è che non ci sono tanti giovani famosi nel campo enologico? (al contrario della Francia per es.) Forse perchè siamo in Italia, e che queste strutture tipo gambero rosso o qualsiasi gruppo editoriale che edita guide hanno troppi "dinosauri" fossilizati, un po' come in parlamento tutto sommato... Il tempo che scorre fa che le cose cambiano in continuazione... la guida gambero cambia? bene! un po d'aria fresca può fare solo che bene!

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Fabio Cagnetti

circa 13 anni fa - Link

io direi "un po' come in tutto il mercato del lavoro", la generazione dei trentenni stenta a mostrare il proprio valore, ma a mio parere più per motivi sistemici che per la sua inettitudine. Anche se va detto che nei giovani ravviso mediamente poca voglia di mettersi in discussione e soprattutto di investire su se stessi. In ogni caso mi pare che Cernilli, personaggio la cui esperienza e memoria storica costituiscono un patrimonio di rilievo per il mondo del vino italiano, qualche giovane di belle speranze lo stia allevando...

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cernilli

circa 13 anni fa - Link

I nomi? Giuseppe Carrus, 30 anni, Paolo De Cristofaro, 31 anni, Eleonora Guerini, 36 anni, Antonio Boco, 35 anni, Goffredo D'Andrea 30 anni, Lorenzo Ruggeri, 25 anni. Fabio Pracchia, che ora è con Slow Food, sempre sui 35 anni. Poi io ne ho 56 di anni, per andare in pensione mi servono altri 6 o 7 anni.

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Vento di tempesta

circa 13 anni fa - Link

Oltre al discorso sui trebicchieri andrebbe affrontato anche il ruolo di testimonial di Cernilli per i clienti della moglie. Esempio guardate le sue belle foto sul sito christiancallec.com sulla verticale vigna pedale di torrevento. Il problema e' capire se l'uomo gioca per la famiglia o per l'azienda. In entrambi i casi il conflitto di interessi e' palese.

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franzrin

circa 13 anni fa - Link

Azz....ma come l'hai scovata questa foto, sei come un segugio, meglio di un cane da tartufo. Effettivamente fa riflettere. Complimenti

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cernilli

circa 13 anni fa - Link

Ho accompagnato mia moglie a Torrevento e le ho dato, gratuitamente, una mano solo perché stava male in salute e non si reggeva in piedi. E' stata l'unica volta negli ultimi dieci anni e lo rifarò altre volte se si verificheranno simili condizioni. Si chiama solidarietà umana, non conflitto d'interessi.

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Simone

circa 13 anni fa - Link

Conta il giudizio (criticissimo e spietato) del mercato. Il resto è contorno. A volte piuttosto indigesto...

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Viniferatore

circa 13 anni fa - Link

Ma qualcuno mi spiega chi e' sto Ziliani?!?!? Da la spocchia che sgorga da ogni suo intervento si direbbe che abbia scritto libri,trattati,o che magari sia titolare di qualche cattedra universitaria,scriva di vino sul Corr.Sera o sul NY Times o no? Oppure l'attività principale e' quella di scrivere sui blogs solo sparando sentenze su tutto e tutti e poi si incazza se qualcuno scrive di episodi quantomeno dubbi che lo vedono coinvolto? Ho avuto modo di conoscere giornalisti veri che scrivono su testate importantissime come Monica Larner di Wine Entusiast,Galloni di Wine Advocate,Sanderson Di Wine Spectator,gente questa si che ha un seguito importantissimo di lettori e che nonostante siano coscienti di influenzare le scelte dei consumatori si pongono con una educazione e un rispetto con tutti i produttori e non aggressivi,offensivi e inutilmente saccenti come qualche nostro indigeno.

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franzrin

circa 13 anni fa - Link

x Viniferatore Mi sa che tu hai ragione al 100%, quel personaggio è un furbo che si spaccia per duro e puro, mentre ormai lo sanno tutti quali scheletri nasconde nell'armadio. L'invidia, l'accidia, la superbia, l'ira, l'avarizia, la falsità sono le sue doti migliori. Hai tutta la mia solidarietà e condivisione di questo tuo pensiero. Brindiamo al nuovo anno con un Montiano -Falesco

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