Comunicati stampa che volevamo ricevere – Antonio Tramacere è il primo sommelier non vedente d’Italia

Comunicati stampa che volevamo ricevere – Antonio Tramacere è il primo sommelier non vedente d’Italia

di Jacopo Cossater

A volte capita nelle nostre caselle di posta elettronica facciano capolino comunicati stampa che appaiono ai nostri occhi come piuttosto rilevanti, che meritano non solo attenzione e confronto redazionale ma anche un post a sé, come in questo caso. Della serie: comunicati stampa che volevamo ricevere.

La notizia riguarda un particolare diploma dell’AIS Lecce che ha visto protagonista un non vedente, il primo a diplomarsi sommelier per l’associazione fondata a Milano nel 1965. Copio e incollo:

Antonio Tramacere, 49 anni, di San Pietro in Lama (Lecce), ha sostenuto l’esame di qualificazione professionale per diventare sommelier la settimana scorsa, superandolo brillantemente nonostante le difficoltà oggettive di approccio alla parte visiva della prova. “È nato tutto per gioco: mia moglie ed io siamo sempre andati per cantine. Poi, parlando con amici di AIS Lecce, mi hanno convinto a fare il corso. Il primo livello è stato facile, perché mi ha fatto tra l’altro conoscere un gruppo di persone fantastiche e ha cambiato il mio modo di considerare il vino. Il secondo è venuto in automatico”.

Il terzo livello, invece, è arrivato dopo una pausa, “perché ho dovuto affrontare una serie di difficoltà tecniche”. Tramacere è riuscito infatti a portare a termine il corso grazie a un team di persone che l’hanno aiutato a superare i suoi limiti. In primis la moglie Rosaria, che ha preso appunti per lui alle lezioni e che ha scritto ciò che Antonio dettava durante la prova d’esame; poi Mauro Carosso e Giuseppe Baldassarre, rispettivamente presidente e componente della Commissione Didattica Nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier, in prima linea per superare tutte le difficoltà del caso e per rendere tecnicamente possibile l’esame; Manuela Cornelii di AIS Abruzzo, “che sta lavorando ad un progetto mirato a consentire la frequenza al corso a tutte le persone nelle mie condizioni, e poi, soprattutto, la delegazione AIS Lecce, con Amedeo Pasquino in testa, che mi hanno fatto sentire un grande affetto intorno”.

Il resto l’ha fatto la possibilità di utilizzare la sintesi vocale di un pc. “Un lavoraccio per cui ho dovuto sospendere tanti altri impegni, attività sportiva compresa. Oggi sono finalmente sommelier, anche se non ho potuto portare a termine la prova visiva dell’esame”, conclude Antonio Tramacere, “perché, come diceva Giacomo Tachis, “L’olfatto è la vista dell’anima e delle emozioni”: una frase che costituisce la mia stella polare”.

Notizia che ci riporta con la mente al bel corso organizzato da Bibenda nel 2014 a Roma e destinato a soli ipovedenti. Complimenti anche da parte di tutto il team di Intravino.

Jacopo Cossater

Docente di marketing del vino e di giornalismo enogastronomico, è specializzato nel racconto del vino e appassionato delle sue ripercussioni sociali. Tra gli altri, ha realizzato i podcast Vino sul Divano e La Retroetichetta, collabora con l'inserto Cibo del quotidiano Domani e ha cofondato il magazine cartaceo Verticale. Qui su Intravino dal 2009.

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