Come si riconosce un homegrapper, qualunque cosa significhi

di Davide Cocco

Allambicchi per fare la grappa in casaProdurre birra a casa propria è legale. C’è un esercito di piccoli homebrewers che tentano, con alterni successi, di produrre bionde, rosse o scure in pieno spirito autarchico. Talvolta nascono problemi, perché autolisi, infezioni e puzze varie sono dietro l’angolo. Niente, comunque, che il naso non possa riconoscere e il lavandino accogliere. Ma in Italia c’è un altro esercito silenzioso: gli homegrappers. Esercito perché sono veramente tanti. Silenzioso perché produrre grappa in casa è illegale. Lo dice un decreto ministeriale e si rischia la gabbia.

Il problema è fiscale: lo stato si preoccupa infatti di ricevere una congrua imposta dalla distillazione. Lo si capisce dal testo del decreto, “chiunque fabbrica clandestinamente alcol o bevande alcoliche è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la multa dal doppio al decuplo dell’imposta evasa, non inferiore in ogni caso a 15 milioni di lire”.

Eppure gli homegrappers sono tanti, soprattutto al nord. Che è la patria d’elezione della grappa. Il Veneto poi è infestato da questa “tradizione”. Mi ricordo che mio suocero mi raccontava sempre che la casa dove abitava l’aveva costruita distillando (abusivamente) grappa. Ma lo faceva nascosto nella boscaglia di una valle. La proficua attività si è interrotta perché un fratello si è fatto beccare mentre lo sostituiva nei turni di distillazione. Altri tempi.

Sono poche le occasioni per incontrare un homegrapper, ma ci sono alcuni trucchi che ci possono venire in soccorso. Il primo trucco è quello di farsi invitare a pranzo o a bere il caffè da qualcuno che abita in zone di lunga tradizione vitivinicola. È molto probabile che qualche parente, se non addirittura lo stesso padrone di casa, distilli illegalmente grappa come hobby.

Il secondo è quello di frequentare manifestazioni come “Distillerie aperte”: gli homegrappers sono quelli che sequestrano il mastro distillatore e lo tempestano di domande tecniche. Il terzo è quello di bazzicare le ferramenta e le rivendite agricole. Fra bulloni e fertilizzanti è facile imbattersi in qualcuno venuto a comprarsi un alambicco, che si trova anche a prezzi modici, a partire da 150 euro. Perché distillare è illegale, ma comprare e vendere l’attrezzatura per farlo no.

Una volta identificati, evitateli. La vostra salute vi ringrazierà. Anche il gusto.

Perché la grappa è come un serpente: ha una testa e una coda. E come nel serpente è più pericolosa la testa. Se la coda infatti è più che altro un insieme di puzze varie, la testa è il concentrato di un vecchio amico del mondo enologico italiano: il metanolo. Che può portare alla cecità e anche alla morte se ingerito in grandi quantità.

Ma anche il vostro naso e il vostro palato ringrazieranno. Se la concentrazione alcolica lo permette, infatti, bene che vi vada sarete accolti da profumi come copertone bruciato, aceto, caprone e crauti e vi farete anestetizzare la bocca dalla presenza di alcol che arriva anche a superare il 60%. E se avrete avuto ancora più fortuna scoprirete che il vostro piccolo avvelenatore avrà usato come sigillante dell’alambicco un impasto di letame e cenere.

Se proprio dovete scegliervi un nuovo hobby, mettetevi a fare birra, và.

49 Commenti

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Paolo Ghislandi

circa 14 anni fa - Link

Al di là della legalita o meno, potresti rimanere piacevolmente stupito da cosa sa fare un grapparolo appassionato e competente nel cuore della notte. Concordo sulla pericolosità, l'illegalità e la mancanza di adeguate nozioni di chimica e fisica di molti improvvisati e di conseguenza non alimento e non spingo a farlo, nessuno. Le migliori grappe,d'ogni modo, ma anche altri tipi di distillati, da me degustati, provenivano da "homegrapper" ben consapevoli di quello che fanno e con attrezzature perfette, ma soprattutto che conoscono la materia. Ciao Paolo

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Alessandra

circa 14 anni fa - Link

....mmhhh...da sarda...rappresentando quindi il famoso "fil'e ferru"..vi posso dire che non è mai successo nulla ai mitici e fuori legge produttori...a parte forse di inciampare nei loro nascondigli posticci fatti appunto con il fil di ferro per ricordarsi dove nascondevano il nettare...ma a parte questo...nulla!! e stiamo parlando di una pratica tradizionale da tempo perpetuata.. indi per cui.... A.

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fabrizio scarpato

circa 14 anni fa - Link

La grappa fatta in casa, oltre a tutto quanto già detto, porta problemi di immagine anche alla grappa legale, quella con teste e code ben tagliate. Una volta (e questo è aneddoto che potrebbe andar bene anche per il post precedente) mi trovai a casa di amici in una villa in Lunigiana: castagne, testaroli, panigacci e focaccette, affettati, vino e alla fine non una, ma "le" grappe. Ricordo la sfilata di bottiglie dalle forme e colori i più diversi e disparati, ognuna con una fascetta o pezzetto di carta incollato con scritto il nome del produttore: il nome proprio, Teucre, Giuseppe, Beppe, Giovanni, Alfideo (questo lo ricordo ancora oggi, ma ce ne erano altri strani). Si sa che la convivialità è sacra e,in qualche modo inevitabile, inaggirabile: ricordo che bevvi con una certa fatica tanta era la asprezza e la metallicità alcolica di quei distillati. Una volta sbronzo e decapitato, prima di addormentarmi pesantemente, in modo perentorio e candidamente, come il Totò che mica si chiamava Pasquale, affermai: " Ragazzi vi devo proprio confessare che la grappa non mi piace". Non mi piaceva prima, non mi è mai più piaciuta dopo.

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marco

circa 3 anni fa - Link

hai bevuto cattive grappe! :-)

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Stefano Caffarri

circa 14 anni fa - Link

La verità più vera è che su Dissapore network si sta scrivendo un nuovo vocabolario enogastronomico. Proprio nel senso di raccolta di parole. E ne godo come un orco.

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Lizzy

circa 14 anni fa - Link

@Stefano, scusami, ma stavolta sei criptico anche per me. O forse è perchè vi leggo di lunedì. O anche perchè io la grappa (da veneta mezzosangue) l'ho sempre allegramente detestata. :) L.

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Stefano Caffarri

circa 14 anni fa - Link

fioriscono neologismi contagiosi, una specie di pandemìa. tutto qui ;-)

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Alberto

circa 14 anni fa - Link

Cari miei la grappa, come altri distillati se non e' ben fatta e' molto dannosa per la salute.Hanno ragione sia Cocco che Ghislandi.Il problema e' che tanti homegrappers sono davvero esageratamente,ignari della materia, e solo perche' fatta da loro ritengono sia salutare.Meglio una buona birra artigianale o un limoncello fatto bene.Ci guadagnerete in salute voi e gli amici che invitate. Ciao ciao.

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Davide Cocco

circa 14 anni fa - Link

Grazie Alberto. Grazie per avermi dato ragione, cosa che raramente accade. Ma soprattutto grazie per aver usato la parola homegrappers. Ma attento: queste cose provocano dipendenza. Ciao, Davide

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Alberto

circa 14 anni fa - Link

Ma ti pare, caro Cocco. Hai segnalato un argomento che forse meriterebbe maggior attenzione, proprio a partire da queti "artigiani" della distillazione. Possibile che a volte abbiano proprio i "para ..naso"? Volete farvi la grappa ? Allora cercate di migliorarne il prodotto a vantaggio anche dei vostri ospiti.

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mauro

circa 14 anni fa - Link

... produrre la birra in casa è illegale? ma state dando di matto? chi fa birra in casa sta attento a sterilizzare e sanitizzare tutto quello che utilizza, dalle caldaie ai mestoli ecc per non parlare dei piccoli fermentatori, invece vorrei aprire una parentesi ai vinaroli casalinghi che fanno fermentare uva, insetti e tutto quello che c'è di bello in cantina, vogliamo parlarne? per caso voi sterilizzate il vostro mosto con 60 minuti di bollitura ed aggiungendoci anche il luppolo (fiore contenente radicali liberi e quindi ottimo conservante naturale e tiene al riparo da eventuali infezioni)? capisco che questo articolo è diretto agli homegrappers ma cito "Produrre birra a casa propria è legale. C’è un esercito di piccoli homebrewers che tentano, con alterni successi, di produrre bionde, rosse o scure in pieno spirito autarchico. Talvolta nascono problemi, perché autolisi, infezioni e puzze varie sono dietro l’angolo. Niente, comunque, che il naso non possa riconoscere e il lavandino accogliere." ricordate che tutti i migliori Microbirrifici odierni sono nati dall'homebrewing... ho detto mauro

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Davide Cocco

circa 14 anni fa - Link

Ciao Mauro, dove leggi che produrre birra a casa è illegale? Il pezzo, come hai citato, comincia così: "Produrre birra a casa propria è legale". E io amo gli homebrewers :) Ciao, Davide

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Giulio

circa 14 anni fa - Link

mauro...non so se lo sai ma sterilizzando il mosto porteresti alla morte dei microorganismi che fanno fermentare lo stesso e quindi producono alcol... e poi...credi sia una foglia che cade nel mosto nel momento della pigiatura ad essere dannosa?...fidati...passa una volta al MacDonald o da qualunque kebbabaro e vedi cos'è che fa male..

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Epoc

circa 11 anni fa - Link

Se l'italiano ha ancora un senso "chiunque fabbrica clandestinamente alcol o bevande alcoliche" comprende anche la birra o sbaglio?

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giorgio

circa 10 anni fa - Link

essendo un "homegrapper" per scelta anche per traizione (vivo all'estero ma sono di origini friulane) colgo l'occasione per scrivere due cose: -intanto, dire la grappa "artigianale" (che poi la grappa e comunque artigianale dato che va fatta con alambicchi discontinui e da mastri grappaioli anche nelle industrie) puo essere nociva è come dire che il pane fatto in casa puo essere nocivo: si, è vero, ma lo stesso vale per quello fatto nell panificio. Almeno a casa (oppure da un amico) sei in grado di sapere chi, come ha fatto cosa, e sai se ti devi fidare oppure no; quella industriale invece e una scatola chiusa. Adesso, se una persona crede che puo fidarsi di un organismo con impiegati sconosciuti a lui, tipo "parte terza", ISO, HAASP etc., che degli amici, probabilmente non sa scegliere gli amici.... -io La mia grappa, l'ho sempre mandata a fare delle analisi. Il risultato e che sono sempre all'incirca venti volte sotto i limiti di legge x le sostanze dannose, e sicuramente molto meglio di prodotti commerciali "di marca" (analizzati pure per curiosita) -l'articolo tecnicamente ha molti "errori". Ne cito solo uno, anche perchè non voglio far credere che basta una semplice ricerca su internet per diventare dei "grappaioli" (questo è il termine giusto, no "homegrappers"): Il metanolo non è un prodotto di testa, ma un prodotto di testa, quore e coda. Ma la percentuale piu alta viene fuori come prodotto di coda. Prodotto dannoso di testa invece è l'acetaldeide, ma non solo. -personalmente promuovere la logica "prodotto industriale=buono, prodotto fatto in casa=cattivo" è uno dei motivi che siamo arrivati nella situazione di oggi: in molti potrebbero avere l'orto, ma vanno a comprare la verdura nell supermercato.

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Mev

circa 9 anni fa - Link

Sono millemila volte d´accordo con te giorgio! E quanto mi stanno in culo quelli che vietano cose cosi' per uso personale.. Lo vedo il venticinquenne che va a rompere al vecchio che si fa la grappa da settant anni e a spiegargli che é illegale. Ma si sa come va il mondo, pur di guadagnarci sopra tra un po' diventerá illegale persino il cibo fatto in casa perche' chissá ce uno faccia il pure' stopposo e vada di traverso alla zia... E' chiaro che certe cose vanno fatte con la testa, ma non vedo con che autoritá farlocca si arrivi a vietare alle persone pratiche tradizionali che vengono portate avanti dalla cultura popolare da tempo immemore. E voi inventatevi pure tutte le scuse di questo mondo ma sappiamo tutti benissimo che l'unico vero movente affonda le sue lunghe radici nell'aviditá che non vede altro che euri

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Ciao

circa 7 anni fa - Link

Sono d'accordo. In primo luogo, distillare la grappa non è illegale se fatto in modiche quantità. Inoltre non è mai stato registrato un caso di intossicazione per grappa fatta in casa. Mentre nel 1986 ci sono stati 23 morti e una quindicina di persone che hanno perso la vista a causa del metanolo nel vino di fabbricazione industriale. Come tutte le cose: è necessario sapere di cosa si parla, se il distillato viene sottoposto ad analisi credo che il problema non sussista.

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Alberto

circa 9 anni fa - Link

Il metanolo è un prodotto di testa e la sua evaporazione avviene a una temperatura più bassa del cuore (etanolo) che inizia a evaporare a 78,4° quando è puro, per intenderci a 95_96°, ciò non toglie che il metanolo ce lo trasciniamo sempre e comunque durante il ciclo di una distillazione però, in quantità minore, il grosso viene fuori all'inizio, e le code, a differenza della testa non sono pericolose, sono solo puzzolenti e stomachevoli. Sono perfettamente d'accodo con quanto scrive più sotto Andrea, nella migliore delle ipotesi, sarà l'alcool a fare danni ancor prima che il metanolo possa fare la sua parte. Saluti.

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Claudio

circa 6 mesi fa - Link

Friulano anch'io. Il motivo di tante malattie è il mangiare e bere poco sano. Una volta facevano tutto in casa ed erano forti e resistenti. Ora purtroppo tanti vanno avanti con cibi precotti, vino da 1 euro al litro, olio extravergine da 3 euro etc. Io le ho fatte in casa per hobby ed è impossibile venderle a quel prezzo. Quindi sono schifezze. Preferisco un bicchiere di grappa o di vino fatto da me per la mia salute. Un saluto dal fogolar.

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tommaso

circa 5 mesi fa - Link

Ciao Giorgio, lucida risposta alla conversazione (di ben 10 anni fa!). Mi piacerebbe contattarti, se possibile, per chiederti due cose.. Anchi'io faccio grappa, o meglio, faccio brandy, distillando vino di alta qualità. Ma non sono sicuramente un professionista, anche se il prodotto, non solo a detta mia, sta venendo buono. Pensi sia possibile contattarci? il mio numero è 3280991598 Tommaso

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Andrea

circa 9 anni fa - Link

Buongiorno. La libertà d'opinione è una bella cosa. Tuttavia e in certi casi, un po' di rigore scientifico sarebbe necessario. Innanzi tutto, è bene precisare che il metanolo (o alcol metilico) non è dannoso di per sé, ma lo sono i metaboliti che il nostro corpo produce quando vi entra in contatto. Questi sono la formaldeide e l'acido formico. Queste sostanze, oltre a essere neurotossiche e provocare cecità, possono provocare la morte per arresto cardiorespiratorio. Sì, vero, ma a che dose? Beh, qui andiamo al punto. Questi composti uccidono quando si raggiunge la dose di metanolo di circa 50-250 ml o, parametro più attendibile, più di 50mg/dl di sostanza nel sangue [fonte utilizzata il testo di farmacologia in cui mi sono formato nel corso degli studi universitari (Katzung)], e danno cecità permanente quando si raggiungono dosi di 4-10 ml. Oltre tutto, se assunto assieme a etanolo (come avviene nella realtà), detti fenomeni possono persino non verificarsi, in quanto l'etanolo lega l'enzima alcol deidrogenasi con maggiore avidità rispetto al metanolo (tant'è che in medicina l'etanolo viene utilizzato come antidoto all'intossicazione acuta da metanolo). Ma dove voglio andare a parare? Ve lo dico subito. Ipotizzando che il peggiore degli homegrapper (per usare il neologismo utilizzato qui) dovesse: 1) distillare il peggiore dei vini (anziché vinacce selezionate) contenente la concentrazione massima ammissibile di metanolo (0,25ml ogni 100ml di alcoli), che per un litro di vino a gradazione alcolica 10% equivarrebbe a 0,25ml di metanolo totale; 2) Riuscire a ottenere, con un impianto di distillazione domestico discontinuo, 1 litro di distillato concentrato ogni 8 litri del suddetto vino (che sono solo teorici); 3) Conservare tutto (testa, cuore e coda) ottenendo un litro di distillato contaminato da 2ml di metanolo per litro (cosa possibile solo in teoria); Il nostro homegrapper dovrebbe bere "da 2 a 5 litri" in un solo colpo di distillato per diventare cieco e dovrebbe berne da "da 25 a 125 litri" in un solo colpo per morire di intossicazione acuta da metanolo. L'Utente più attento, però, si sarà reso conto che a questo punto la criticità non sarebbe più quella dettata dal metanolo assunto, quanto da quella di alcol etilico che provocherebbe ben prima il coma etilico e la morte del nostro homegrapper. Ma allora, come mai tanto clamore, se i numeri non ci danno ragione? Grazie a qualcuno che negli anni 80 fece il furbo adulterando il vino con dosi considerevoli di metanolo! Infatti, a causa delle alte concentrazioni di metanolo raggiungibili aggiungendolo ad arte e a causa del fatto che di vino se ne bene molto di più rispetto a un distillato (per ovvie ragioni di gradazioni alcoliche diverse), nel solo nord-Italia si ebbero 19 morti e 11 ciechi permanenti. Da quel momento si diffuse la psicosi. Ma allora, e qui lancio la provocazione, perché non condannare i produttori di aspartame, visto che riscaldato da thè e caffè oltre i 30°C diventa metanolo? E perché non condannare il mercato di quei puzzosi oggetti di uso quotidiano made in China, che esalano nelle nostre case quantità considerevoli di formaldeide (metabolita tossico del metanolo, abbiano detto)? La risposta è facile: perché per queste cose lo Stato non ci perde. Per i distillati SÌ!!!

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lu

circa 9 anni fa - Link

ciao andrea tu hai parlato delle percentuali nei distillati dal vino ma per i distallati provenienti dalle vinacce è la stessa cosa?

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Fabrizio

circa 6 anni fa - Link

Sante parole. Aggiungerei che la preparazione dei sottoli in casa (melanzane, carciofini) può essere, se fatta male, assolutamente e rapidamente letale per la possibile proliferazione di botulino, ma nessuno si sogna di proibire la produzione casalinga di carciofini sott'olio. Solo per la grappa, che è 1000 volte meno pericolosa anche a fare le cose malissimo, lo Stato si preoccupa di venire a vedere cosa faccio a casa mia.

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ziomello

circa 9 anni fa - Link

andrea hai tutta la mia stima e rispetto sinceramente chi scrive contro gli homegrappers è solo perchè non hanno mai vissuto una situazione simile..io sono un homegrappers e sinceramente sono molto attento soprattutto nei tagli..io faccio condensare il vapore solo sopra gli 87°C in modo di essere sicuro che la maggior parte degli odori/sapori forti sparisca e taglio le code sotto i 30°A perchè il sapore cambia troppo bruscamente.. quindi tengo buono cio che esce tra gli 88°C e i 96°C .. solo per uso personale e come dono agli amici piu cari..iniziate a distillare prima di scrivere e parlare..senza copiare da altri forum in giro sul web..

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Giovanni Storto

circa 8 anni fa - Link

Io distillo felicemente grappa da una vita e produco si e no ua bottiglia l'anno per hobby e che consumo esclusivamente in famiglia con gli amici. Se per lo stato sono un evasore (di pochi euro) allora lo stato è ladro perchè mi è debitore di diverse decine di migliaia di Euro in rimborso IVA che sono anni che non restituisce!

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Mauro

circa 7 anni fa - Link

Sono 6 mesi che provo a produrre grappa mi sono costruito l'alambicco con più termometri proprio per controllare le varie fasi della distillazione e quindi avere un prodotto sicuro ma io non solo voglio un prodotto sicuro ma anche buono cosi finora la grappa fatta lo buttata via tutta.Ho difficolta a fermentare la frutta bene alla fine mi sono costruito anche il fermentatore con gorgogliatore L'ultima l'ho ancora buttata ma posso garantirvi che in giro comperate roba anche peggio. Quel che non trovo logico è checon un alambicco artigianale in casa si può produrre poco perché quindi essere multati la multa la si dovrebbe dare a chi ha alambicchi superiori a 30 l di volume anche perché non puo essere pieno e vi sono gli scarti si mettono dentro 15 kg di frutta e escono 3 litri di grappa anche meno e non si puo fare sovente proprio per la reperibilità della materi prima (la frutta per l'acquavite) e il tempo di fermentazione ciao Mauro

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PIERANGELO

circa 5 anni fa - Link

Salve Io distillo le mie vinacce da molti anni, Non so se questo blog sia ancora attivo ma vi scrivo lo stesso il mio protocollo. magari puo' servire a qualcuno per migliora e a me per ricevere consigli. alambicco da 25 litri storico in rame del nonno di mia moglie. fuoco diretto (gas) e serpentina in rame autocostruita. sul fondo metto una doppia rete metallica a maglia fine per evitare il contatto della vinacce con il fondo. vinacce per 3/4 (15 litri 6/7 kg) ricopro tutto con vino (di risulta della vinificazione o avanzato dell'anno precedente) in mancanza d vino acqua. Termometro sul cappello esterno (tipo da acquari (1/2 euro) occorre calcolare che la temperatura segnata e' inferiore a quela esterna. sigillo con cenere impastata con acqua ( ho visto usare anche la polenta) ma mio suocero faceva cosi. le prime gocce 50 ml le butto ( metanolo le vinacce diraspate ne contengono veramente poco (essendo il metanolo prodotta dalla fermentazione del legno ,cioe' dai raspi) poi separo il distillato in 4 frazioni. 1 ) fino ai 62 gradi da ripassare (potrebbe avere quantita piccole di metanaolo) 2) fino ai 50 gradi la tengo come grappa da invecchiamento senza ripassarla 3) fino ai 35 gradi anche questa da ripassare perche un po torbida 4) fino ai 15 gradi Flemma la aggiungo alla cotta succesiva o la butto, da 15 litri di vinacce e vino ottengo 0.7di 1 frazione 0.5 i seconda ( etichetta registrata secondo quarto produzione annua 3-4 litri 0.8 di terza frazione 0.5 di flemma alla prima e terza frazione aggiungo liquirizia in scagile 50gr per 10litri e lascio in infusione [er 3-4 giorni ) e poi ripasso. terminato pulisco bene l'alambicco e ripasso ( rettifica) la prima e terza frazione. qui butto ancora la testa 100 ml circa e distillo fino a che viene limpido o fino ai 40 gradi e ottengo grappa a circa 70 gradi. a volte separo la prima 80 gradi per utilizzare nei liquori al posto dell alcool. tutta la grappava poi un congelatore per 24 ore. poi filtro con filtro carta. aggiungo acqua ditillato o sant'anna ( basso residuo fisso) fino ad ottenere 50 55 gradi sotto i 50 gradi viene giudicata come grappetta annaquata. la metto ad invecchiare per un decina d'anni poi comincio a bere. sto facendo grappa da lameno 9 anni e non vedo l'ora di poterla assaggiare. Ciao Pierangelo P.S. Non datemi consigli so sbagliare da solo.

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Alex

circa 5 anni fa - Link

Sinceramente non condivido nulla dell'articolo. Storicamente le intossicazioni da metanolo sono state causate prevalentemente da prodotti della grande distribuzione e reperibili nei supermercati. Non di certo dai cosiddetti homegrappers come li definisce lei.

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Pierangelo

circa 5 anni fa - Link

Certo . Anchio sono d'accordo. fare una grappa velenosa e' quasi impossibile. anche perche' l'antidoto del metanolo e' proprio alcool etilico presente in dosi massiccie a meno di distillare legno fermentato. Alex leggi la mia procedura per la grappa e se hai tempo dammi pure consigli, ciao Pierangelo.

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Federico

circa 5 anni fa - Link

Ciao Pierangelo scusa una domanda ma quando ripassi aggiungi acqua? Se si in che percentuale , nel senso da che grado alcolico riparti? Grazie Federico

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PIERANGELO

circa 5 anni fa - Link

40 gradi circa risposta breve e piu in dettaglio. Ecco qua quello che faccio io per la rettifica in media dalle prime distillazione ottengo circa 40 gradi prima e terza frazione aggiungo a volte anche la secanda frazione se non sembra sufficientemente limpida . aggiungo un 10 percento di vino e di vinaccia per rilasciare altri aromi freschi. aggiungere acqua per me non serve se non ad avere una miscela meno alcolica in caso di incidenti (metto sul gas 15 litri di alcool le prima volte mi faceva un po paura.) non penso che il grado alcolico di partenza abbia molta importanza se fai il calcolo gradi litro in pertenza e quello ottenuto e se il tutto e' ben sigillato vedrai che il rendimento e' superiore al 90% un 10% e dato dalla flemma che rimane dall'alambicco. Commentate pure non mi offendo. si puo sembre migliorare Ciao PIerangelo.

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Federico

circa 5 anni fa - Link

Grazie adesso provo

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Federico

circa 5 anni fa - Link

Scusa un ulteriore dubbio , quando esegui la rettifica a che grado alcolico ti fermi la distillazione? Cioè fino a che grado alcolico del distillato continui a distillare?

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Federico

circa 5 anni fa - Link

Grazie Pierangelo. I tuoi consigli mi hanno aiutato a capire tanti piccoli accorgimenti e a risolvere molti dubbi. Ho finito e il risultato è a mio parere ottimo. Grazie saluti Federico

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Federico

circa 5 anni fa - Link

Grazie x i preziosi consigli . Ho finito il distillato secondo me è ottimo.

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Pierangelo

circa 5 anni fa - Link

Nella rettifica in genere sotto i 35-40 gradi il distillato non e' piu' lipido (flemma) e comincia ad avere un sapore aspro. in genere io distillo fino ai 20 gradi (separando il distillato e aggiungendolo alla passata successiva o lo utilizzo per lavare i vetri (mia moglie) Verifica sempre la limpidezza con un contenitore trasparente prima di aggiungerla perche' e facile "sporcare" tutto il prodotto specie durante la prima distillazione, puo' essere opaca per diversi motivi. alimbicco troppo pieno, fiamma troppo forte ,vinaccie con troppi trattamenti a base di rame. per 16 litri a 40 gradi in partenza. (640 gradi litro) dovresti ottenere 0.2 di metanolo a 61 gradi dopo un ora che butti: 4 litri a 80 gradi temp estrena da 68 a 72 in un ora 320 gradi/l: 3 litri a 70 gradi temp esterna da 72 a 76 in 30 minuti 210 gradi/l: 1.5litri a 40 gradi temp esterna da 76 a 82 in 40 minuti 60 gradi/l: 1 litro a 20 gradi in altri 30 minuti che puoi evitare di sprecare gas 20 gradi/l: totale 610 gradi/l come vedi la perdita e' minima. fammi sapere come viene. dipende sembre dall'alambicco dal bruciatore ti consiglio se non c'e nel tuo alambicco di investire in un termometro da acquario con sensore a filo (2 euro su ebay ) Serve anche un po' di esperienza. ma quella non e' in vendita, pero' te la puoi fare' Pierangelo

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Giovanni

circa 5 anni fa - Link

Anche xe illegale me ne fotto! La produco alk grance

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pierangelo

circa 5 anni fa - Link

Aldila dell'ortografia non sono d'accordo con Giovanni. Perche' si puo'ammettere che si produca 5-6 litri di grappa per uso personale, per non sprecare le vinaccie e vini di risulta dalla vinificazione. Ma produrre grappa in modo industriale e vederla e' una cosa ben diversa. Ciao Pierangelo.

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Corrado Campisi

circa 5 anni fa - Link

HO letto ...Interessante discussione e confronto con vari "grapparoli" ! Ho appena comprato un distillatore (cinese) in acciaio inox, sul coperchio vi è installato un manometro ,poi vi è un secondo contenitore sempre inox al cui interno ci sta la serpentina in rame,tubi di silicone (immagino),un tubo a collo di cigno completa il tutto.Però non è incluso nessun termometro!! Premetto che ho fatto l'acquisto più per curiosità che altro . Ho letto i vostri commenti e mi sono reso conto sulla difficoltà operativa soprattutto per quanto riguarda le temperature . Non ho velleità di distillare per ottenere grappa da bere. Posso cimentarmi provando magari con un vino . Magari il prodotto ottenuto lo uso come solvente o detergente .

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Parman

circa 5 anni fa - Link

ma poi... si parla solo di grappe... ma si può distillare mille cose... e il metanolo... è solo nei derivati delle vinacce... il problema è che purtroppo c'è una legge... e va rispettata... non la rispetti? dura lex sed lex... detto questo... anni fa un amico mi disse che era stata proposta dall allora Lega nord una legge che permettesse la produzione a livello casalingo di piccoli quantitativi... e mi spiegò anche che tale legge aveva abrogato la precedente che la bollava come illegale... ma purtroppo all'ultimo passaggio era stata bocciata lasciando così un vuoto legislativo... Mi disse che infatti la precedente era stata abrogata, ma la nuova non era passata e quindi in teoria... molto in teoria... dal 2009 a meno che non creassi problemi a qualcuno (spiate varie per motivi extra mi disse come esempio... che spingessero la finanza o chi per loro a controlli) o che tu non la vendessi... rischi di multe o carcere... non ce ne fossero più... nessuno mi può confermare questa versione?

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pierangelo

circa 5 anni fa - Link

Non saprei
ci vorrebbe un avvocato .
che pero non penso leggano questo blog

mi pare comunque che sia legislazione a livello regionale
al di sotto dei 3 litri solo per distillazione di essenze non ci sono problemi.
pero distillare grappa risulta un po macchinoso con 3 litri.
ultimamente mi sto cimentando con l'idromele
con scarsi risultati . qualcuno ne e' pratico?.

Pierangelo.

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Riccardo

circa 4 anni fa - Link

ma, si è vero ci si può imbattere in qualche grappa di scarsissima qualità. Ma è sulla pericolosità che vorrei fare una piccola parentesi. Quante persone sono rimaste avvelenate dalla grappa prodotta male in Italia negli ultimi dieci anni? la risposta è nessuno. Quindi forse anche i più neofiti della cosa si informano prima di bere qualcosa autoprodotto. Ed è solo una questione fiscale, infatti paghi quello che lo stato ritiene tu abbia evaso producendo alcool. In Italia gira tutto intorno ai soldi. e poi piccolo consiglio, se non vi piace la grappa non bevetela.

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PIERANGELO

circa 4 anni fa - Link

Scarsa qualita ??? abbiamo finora detto in questi anni che fare grappa velenosa e' quasi impossibile, e per fare della grappa cattiva bisogna proprio inpegnarsi. nel frattempo ho provato a distillare l'idromele che non mi sembrava venuto bene , e con sorpresa mi sono trovato un "grappa" favolosa bianca secca con un intenso profumo di miele. forse pero' non la si puo' denomanre grappa perche' non c'e ne vino ne vinacce. a parte il costo 2 kg di miele per litro di "grappa". Se qualcuno ha esperienza o vuole farsela risponda al forum Nota: non distillate i fichi vien una cosa orrenda. Pierangelo

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Andrea

circa 4 anni fa - Link

Pierangelo, ho letto con grande interesse i tuoi post, si capisce che hai esperienza. Stavo proprio approfondendo il tema acquavite di fichi quando ho letto il tuo "non distillare fichi vien una cosa orrenda" ... e allora il Boukha? Cosa ne pensi? Grazie!

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Pierangelo

circa 4 anni fa - Link

Non saprei non conosco il boukha Io avevo semplicemente un surplus di fichi E li ho lasciati fermentare per nonbuttarli Forse serve qualche accorgimento particolare per la fermentazione Anche per le arancie non ho una grande soddisfazione forse bisogna sbucciarle Però ho della grappa di arancie ragalatami niente male ( sono vicino ad Ivrea e per il carnevale le arancie si sprecano)

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Isacco

circa 3 anni fa - Link

Ciao a tutti, spero sia ancora viva la discussione. Volevo fare alcuni appunti e dare alcune dritte. Innanzi tutto l’articolo in questione è veramente deleterio per chi fa la grappa in casa per tradizione; inoltre fin’ora l’unico che ha scritto bene e giusto secondo me è Pierluigi. Sono un ragazzo di 31 anni perito chimico, ho lavorato per 6 anni in laboratorio dove facevo anche analisi vini. Faccio grappa da ormai 7 anni da solo, ma fin dai 16 anni ho sempre aiutato mio nonno a farla, il quale mi ha fatto da mentore e mi ha insegnato tutto. Innanzi tutto io non ho termometri per il mio alambicco e non uso la rete sulla base per depositare le vinacce. Al posto della rete uso la paglia, rende la grappa più aromatizzata e morbida anche se si tengono gradazioni più alte. Come faccio a tagliare la testa e la coda senza termometro? Con un bicchiere Ricordate che i vecchi metodi sono sempre i migliori. Per la testa (innanzitutto bisogna aspettare che la grappa esca “gualiva” ovverosia in modo continuo, da quando inizia ad essere continua bisogna riempire a metà un bicchiere, tapparlo con la mano e scuoterlo; se fa la corona ovvero schiuma leggermente allora è ancora testa. Per la coda invece, sempre con il bicchiere bisogna guardare quando diventa torbida. Chiaro che ci vuole pratica per fare l’occhio, e può anche scapparvi un po’ all’inizio, però ho sempre portato ad analizzare quello che facevo in laboratorio da me ed è sempre venuta fuori giusta senza valori sbagliati. Aggiungo inoltre che lavoro con un alambicco da 80L non a colonna, e solitamente faccio tutte le cotte che ho di vinaccia a disposizione, e alla fine faccio una seconda distillazione con tutto l’ottenuto e acqua fino a livello. Non sto qui a dire che l’ultima distillazione è la più importante e per quanto con un metodo poco ortodosso deve essere il più preciso possibile per la qualità finale. Ultima produzione: prodotto finale una damigiana da 52º. Da questa poi faccio sia bianca sia barricata sia infusione di gusti in bottiglia. Sottolineo un’ultima cosa che viene data molto spesso per scontata, il primo segreto per una grappa buona è la vinaccia buona; io essendo di Verona uso vinacce di Amarone di qualità e sfido chiunque a presentarmi una grappa da 52º morbida come quella mia. Il secondo segreto è il tempo, come detto da Pierluigi servono anni, a mio avviso almeno 3 per la bianca, almeno 6-7 per la barricata. Spero di esservi stato utile...

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Pierangelo

circa 3 anni fa - Link

Ciao. Ecco le mie osservazioni e consigli. Prova nelle prime cotte a estrarre la frazione tra i 60 e 50 gradi E a non ripassarla. Ho sentito parlare della paglia ma penso sia usata unicamente per evitare che attacchi. Qui da noi si usa alloro o rami di ginepro sopra le vinacce non sotto 0che oltre ad ammorbidire evita gli spruzzi di ebollizione a mescolarsi con il vapore. Nella seconda passata (rettifica) Io uso scaglie di bastoncini di liquirizia per infusi. Termometro io uso un termometro per acquario che ha un sensore a filo lungo almeno un metro appoggiato sul cappello con un legno che lo fermi Costa un euro dalla Cina ma non sempre ti mandano anche le pile non sarà la temperatura dei vapori ma da già un ottima indicazione. Filtraggio prova a mettere la grappa in congelatore prima di filtrare .aiuta a condensare gli oli E formaldeide che da un odore sgradevole Le vinacce distillale prima possibile Anche se i "vecchi" le facevano riposare almeno un mese. E Solo perché non avevano tempo . Ora sto distillando Erbaluce Ciao Pierangelo. Non datemi consigli so sbagliare da solo.

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Stefano

circa 2 anni fa - Link

Che bella trasformazione. Un post che nasce con toni divisivi e giudizi negativi poco giustificati, lentamente e dopo tanti anni si trasforma invece in una positivo e utile scambio di insegnamenti. Questa è la via giusta.

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