Coltivare un hobby aiuta (leggi: 2 vini tra Weather Report e Billy Cobham)

Coltivare un hobby aiuta (leggi: 2 vini tra Weather Report e Billy Cobham)

di Gianluca Rossetti

Stare stretti tra Blade Runner e la käsekuchen. Sognare mirabolanti gesta ed eroiche con la faccia attaccata al poster di Sabrina Salerno e la mano in escandescenze a ore sei. Corse pazze con il Sì Piaggio tra mille sigarette al minuto: chiodi per bara, le chiamava Stephen King. A seguire, le macchine. Già, quelle. Al punto che se i chiodi li metteva l’ammaricano, la bara stavo per mettercela io. Poi d’improvviso la consapevolezza, la maturità, l’aplomb post universitario, quel blob in apparenza mortifero dell’homo sapiens di mezza età. Un alfaprivativo piazzato davanti alla vita. Che però ti fa arrivare ai primi “anta”, mica poco. Ma se nasci scavezzacollo è complicato adattarsi. Fatichi pur stando bene e ti manca sempre qualcosa. Coltivare un hobby aiuta.

Forse anche per questo ho frequentato i corsi da sommelier. Amici veri, incontri memorabili, palato in crescita, tante cose imparate e qualche delusione. Ma ci sta. Vorrei solo dire a chi si avvicina a qualunque associazione che, sì, the real life si svolge altrove. Il punto però è che diventare parte di un fan club non è brutto. Ci sono tanti balordi nei fan club, davvero molti. Becchi sempre il cazzomane di turno. Ma se prendi il buono che c’è e del resto te ne impipi, vivi alla grande. E ti diverti. Come diceva Miles Davis “Impara la tecnica, poi dimenticala”: e venne il Jazz elettrico.

Heavy Weather – Weather Report
Fontalloro 2009 – Fèlsina
Glicine e lampone. Teso, diretto, lungo. Grande volubilità se lasciato in pausa: nel calice si apre a note ferrose e di sottobosco. Misuratissima stretta tannica, un tocco fumé, alcol ma non troppo (13,5%) e chiusura balsamica di rara finezza. Finto semplice, si offre a diverse possibili letture: chi ha fretta è ripagato dalla facilità e piacevolezza di beva, complice la freschezza; per chi invece ha tempo è un vino da leggere con calma, note a margine incluse.

Spectrum – Billy Cobham
In vino veritas 2007 – Tenute Olbios
Muove a modo suo, col suo ritmo, i suoi tempi. Un cenno di ossidazione, due di dolcezza da estratto. Un Vermentino di Sardegna potentissimo, caldo (14,5%), strutturato ma inaspettatamente mobile, a tratti perfino vivace. Vendemmia tardiva e sosta sur lies per trenta mesi. Acciaio e botte piccola. Semi d’anice, miele millefiori e margherita essiccata. Albicocca in confettura, una zaffata di salsedine ed è knock-out tecnico. Tappo in vetro.

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Gianluca Rossetti

Nato in Germania da papà leccese e mamma nissena. Vissuto tra Nord Reno westfalia, Galatina (Le) e Siena dove ho fatto finta di studiare legge per un lustro buono, ostinandomi senza motivo a passare esami con profitto. Intorno ai venti ho deciso di smettere. Sai com'è, alla fine si cresce. Sommelier Ais dal 2012, scrivo abbastanza regolarmente sul sito di Ais Sardegna. Sardegna dove vivo e lavoro da diciotto anni. Sono impiegato nella PA. Tralascerei i dettagli. Poi la musica. Più che suonare maltratto le mie numerose chitarre. E amo senza riserve rock prog blues jazz pur non venendo ricambiato. Dimenticavo, ho un sacco di amici importanti ma non mi si filano di pezza.

1 Commento

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andreuccio

circa 6 anni fa - Link

ahahaha

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