Colli Bolognesi Pignoletto DOCG: la prima orizzontale della storia del grechetto sull’appennino

Colli Bolognesi Pignoletto DOCG: la prima orizzontale della storia del grechetto sull’appennino

di Andrea Gori

Il grechetto gentile è l’uva che anima il più importante cru di vino bianco dell’Emilia Romagna ovvero il Pignoletto dei Colli Bolognesi DOCG che prende il nome dall’omonima località e che oggi è un vino comincia a chiedere sempre più spazio tra i grandi bianchi d’Italia. Non dovrebbe sorprendere l’affermazione se si pensa al fatto che il Pignoletto dei Colli Bolognesi (da non confondere con il Pignoletto DOC e il Pignoletto IGT Emilia) è un vino basato in maniera quasi esclusiva sul grechetto, base portante di grandi e celebrati bianchi italiani in Umbria.

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La sua diffusione è limitata a questi Colli fianco a fianco di sorprendenti rossi a base cabernet (da cui nasce il Rosso Bologna) e insieme alla barbera DOC più a sud della nostra penisola, il tutto per poco più di un milione di bottiglie, per la maggior parte in versione frizzante (ovvero in bottiglia a tappo raso con 2,5 atm).

Per gli amanti delle cifre precise stiamo parlando per la DOCG di un milione e 100mila bottiglie l’anno – di cui 900mila di frizzante  di cui per ora solo il 10% va all’estero con una produzione di uve atte a produrre vino a DOCG attestata a circa 17.500 qt per una superficie vitata di circa 670 ettari. Bologna Rosso e Colli Bolognesi contano invece per circa 400mila bottiglie.

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L’affermazione del Pignoletto come grande vino passa però dai suoi vini bianchi fermi in versione “classico” e “superiore”, dalla loro capacità non solo di invecchiare ma anche di restituire nel bicchiere fragranza, intensità e sapidità dai suoli che da queste colline dalle esposizioni mutevoli sfruttano anche l’indubbia freschezza ventilata che deriva dal fatto di trovarsi a ridosso dell’Appennino con Bologna ai suoi piedi.

Questo ha significato in tempi recenti anche un discreto impulso all’enoturismo di qualità con un serie di aziende capaci di offrire una esperienza di visita di livello altissimo e originale. L’impressione da profano e non abituale visitatore di questi colli è quella di trovarsi in una Toscana appena più selvatica ma meno da cartolina e autenticamente contadina come alcuni frangenti del migliore Oltrepo’, il tutto con il vantaggio di essere ad un passo da Bologna la dotta ma soprattutto la ghiotta con le sue golose specialità a fare da abbinamento perfetto ai vini.

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I nostri assaggi sono suddivisi in versioni frizzanti (con qualità media piuttosto elevata per vini dal consumo quotidiano e semplice) versioni spumanti e metodo classico (sulle quali per il momento c’è ancora da investire per avere qualità soddisfacente) e intriganti versioni secche d’annata o affinate a lungo che in effetti gettano una bellissima luce su questo vino tra i grandi bianchi d’Italia.


Colli Bolognesi Pignoletto Superiore


Cantina Valsamoggia 2020 freschezza, pulizia, sapidità e note appena mentolate, lieve ed esile ma sapido 85
Tenuta Santa Cecilia 2020 sambuco, pepe bianco, anice e lieve miele, corpo, struttura e sale, lieve ossidazione 84
Tenuta Santa Croce 2020 anice e glicine, dolcezza e piacevole balsamico, bocca succosa e pepata, bel finale con tioli intriganti 86
Isola 2020 pepe bianco agrumi, sambuco e robinia, schietto e sapido, bella nota gustativa di fondo e profondità fruttata 87
Gaggioli 2020 floreale e fruttato, piccante e piacevole, balsamico e di notevole struttura 88
Fredizzi 2019 miele e zenzero, lieve ossidazione e buccia, crisantemo, ginestra e mela gialla, finale discreto 87
Podere Riosto 2019 sapido e fine, mela matura, canditi, agrumi, sensazioni belle al palato con finale gessoso 88
Tizzan 2019 roccioso e mentolato, ficcante saporito con centro bocca un poco scarico ma colpo di coda finale intrigante 86
Zanardi 2019 maturità fruttata e pepata, zenzero e miele, ossidazione lieve, struttura quasi tannica, palato di grande ritmo 88
Gaggioli 2019 citrino, roccioso e sapido, iodato, mela verde e in confettura, miele di tarassaco, pompelmo candito e finale di pepe e floreale intenso  89
Gaggioli 2019 arancio e pera williams, agrumi e pepe bianco, sorso spigliato e sottile, grip tannico lieve ma pulsante 90
La Marmocchia 2019 mela golden, pompelmo, lime e gelsomino, sorso con bella scansione sapida, finale di piacevole agrume e intensità 89
Corte d’Aibo Montefreddo 2019 dolcezza di frutto giallo e bianco, pesca nettarina e albicocca, dorato e piccante, zafferano e pepe, finale con tostatura e grillèe piacevoli 91
Montevecchio 2019 mela e pesca bianca, miele e senape, crisantemo e ginestra, sorso piacevole e semplice 86
Nugareto Cantastorie 2019 cedro candito, pompelmo e floreale di ginestra, pepe bianco, maturità rocciosa al palato, finale carnoso 87
Tenuta La Riva Il superiore 2019 crisantemo e camomilla, arancio giallo, miele e zafferano, lieve iodato, finale e sorso di importanza ma non molto eleganti perchè affiora velo di alcol 86


Colli Bolognesi Pignoletto Classico


Isola Vecchie Vigne 2019 floreale di iris, sambuco e glicine, rosa thea, sorso di corpo e piacevolezza non comuni, finale di energia e saporosità diffusa, molto bello e promettente 91
Botti D’Estro 2019 bacche bianche, susina, pera, miele eucalipto, amarognolo e saporito, tannino e importanza, finale di lunghezza e balsamicità 88
La Mancina Terre di Montebudello 2019 intensità floreale spiccatissima, rosa e fiore della vite, glicine e tiglio, zagara, menta e cumino, sorso di piacevolezza umami sapida e gessosa 91
Aldovrandi Federico Alto Vanto Bianco 2019 legno, burro, zolfino, pepe bianco, tostatura e floreale, sorso di bella finezza e profondità con bel duetto legno e vino 90
Lodi Corazza Zigant 2019 canditi e zenzero, piccante e nitido, molto tagliente e citrino, lunghezza discreta in attesa di evoluzione 88
Manaresi 2019 aromaticità floreale incantevole e ruffiana, sambuco, anice e rosa thea, sorso di energia e succosità importanti, finale bello e luminoso 92
Il Monticino 2019 floreale giallo un poco spento, crisantemo e rosa, pepe bianco e nero, sorso importante e succoso, molto su agrumi mediterranei e kumquat, chiude con traccia bergamotto 88
Bonzara Vigna Antica 2018 incenso e bergamotto, lime e arancio giallo, piccante saporito, mela e macedonia bianca, tocco di lytchees, finale di bella armonia 90
Cinti Floriano 2018 tostature, vaniglia, burro e thè al bergamotto, camomilla e floreale sambuco e anice, bocca di profondità ed equilibrio, grande ritmo 91
Tenuta Santa Croce Sit a Motui 2017 susina, miele, senape, salamoia, gesso e pepe bianco, gesso e balsamico, finale roccioso di bellissima lunghezza 92
Orsi Tenuta San Vito Vigna del Grotto 2016 acacia, legno, miele, noci, burro e fico maturo, albicocca e mela candita, ossidazioni controllate ma di ariosità e intensità bellissime, chiude in crescendo sapido e aromatico vorticoso 93


Colli Bolognesi Pignoletto Martinetti Frizzante


Tenuta Santa Cecilia 2020 lime arancio e zest, piacevole e croccante 84
Tenuta Santa Croce 2020 mela e arancio, sorso croccante e fruttato appena dolce 84
Cinci Floriano 2020 floreale balsamico e pepato, sorso carezzevole e acceso 85
Isola 2020 dolcezza e menta, carezzevole e lunghezza, sorso allungato da dolcezza agrumata, finale e corpo saporito 85
Tizzano 2020 florelae ricco ed energico, pepato e croccante, pesca e albicocca nel finale, salato e fruttato allo stesso tempo 86
Il Monticino 2020 sambuco e tiglio, tosa e pesca bianca, bel ritmo al palato e profondità di pera 87
Corte d’Aibo 2019 mela gialle, pera, sapido e fine, sorso secchissimo e intrigante 85
Bonzara Bonzarino Bianco 2019 gesso e lime, tiglio,camomilla e pepe bianco, chiude veloce ma lascia il segno 88
la Marmocchia 2019 vaniglia, gelsomino, zenzero e arancio, caramella e canditi, finale croccante 87
Gaggioli 2019 sambuco e menta, lime, zagara, mandorle, sorso di freschezza di grande impatto 88
Manaresi 2019 mela matura, zafferano e miele, tostature particolari, sorso di buona profondià e d’impatto 86
Nugareto Giullare 2019 maturità e densità, carnoso e profondo, carbonica leggera, ibrido particolare, sorso balsamico e importante 88
Cantina Valsamoggia 2019 sapido e fruttato, lime, zenzero e zagara, stiloso e saporito, bella lunghezza 87
Podere Riosto 2019 alchechengi, tiglio, zagara, sorso di bella struttura e intensità 88
Montevecchio 2019 sambuco, glicine, pesca bianca, anice e pepe, finale di intensità e rotondità piacevole 88
Lodi Corazza Venti 2018 mela gialla, susina, erba aromatica, pepe bianco, rosmarino, deciso il finale non molto brioso 86

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Colli Bolognesi Pignoletto Rifermentato


Tenuta Santa Croce Sur lie 2020 ampio e succoso, susina bianca, fresco, piccante, pepato e succulento al sorso, bello e ampio balsamico 89
Fendrizzi Pignoletto Rifermentato nv miele e pepe bianco, naso susina matura, pesca gialla, anice, kumquat, sorso con floreale giallo e maturità di frutto, finale di energia 87
Tenuta La Riva Pinus Laetus 2016 acqua di colonia, bergamotto, muschio gelsomino, originale e marcante, finale intenso e lungo 90
Zanardi 2019 ricco e agrumato, pepato e stuzzicante, finale con ritorni fruttati e piccanti 86
Botti D’Armonia 2020 sambuco, pera e pesca melba, saporito e stuzzicante, dolcezza che equilibra bene 87
Casetta Belvedere Liliul 2019 pepe bianco e anice, finocchietto e thè al bergamotto, sorso sapido e scattante 87
Il Monticino nv susina bianca, talco, ginestra, zafferano, ispido e tagliente, personale 85
Casetta Belvedere Galium 2019 mela gialla, menta, ginestra e canditi, camomilla, zafferano piccante e soffuso, tostature e mandorle 89
Orsi 2013 gessoso, floreale, saporito, netto e polposo, sorso importante struttura e solidità 90


Colli Bolognesi Pignoletto Spumante


Tenuta Santa Croce 2019 agrumi e piccantezza, floreale bianco, deciso e arcigno 85
Isola 2019 pepe e menta, lieve agrumato, citrino, bocca sapida e incalzante 86
La Mancina Brut 2019 netto e fitto, arancio e sapidità, canfora, aggressività e lime 83
Cantina Valsamoggia 2019 lime zagara, bollicina aggressiva, finale corto 82
Tizzano 2019 mela golden, arancio del Gargano, fragola appena matura, sorso ricco e discreta lunghezza 86
Gaggioli 2018 pepato roccioso e con bel fruttato nitido, sorso di bella compattezza e aromaticità 88
Montevecchio 2018 gelsomino, bergamotto, pepe e resina, stuzzicante dolce e intenso ma molto marcante e speziato 87
Podere Riosto 2018 crisantemo, zagara, mandarino, sorso piacevolmente fruttato, croccante e di bellissima lunghezza 89


Colli Bolognesi Pignoletto Metodo Classico


Gianluca Allegro 2017 nocciole, mandorle, sambuco e menta, sorso tagliente e saporito, gessoso con poco frutto nel finale corto 84
Botti 2017 tostatura, noce moscata, confettura arancio, pepe bianco, discreta finezza anche di bolla 85
Tenuta LA Riva 2016 agrumi zest, zafferano e pesca gialla in confettura, sapido scattante e con finale di nettarina che duetta con incenso e rose, nocciole e frutto della passione 87

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

3 Commenti

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josè pellegrini

circa 3 anni fa - Link

Il Pignoletto e l'Appennino tra Modena e Bologna , grandi sconosciuti.Il tuo post mi ha suscitato una valanga di ricordi e di emozioni personali.Di questi tempi si fa anche un gran paralare di Grignolino.Sono tempi di recupero...Buon lavoro e auguri di altre scoperte .

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Andrea Gori

circa 3 anni fa - Link

sono tempi bellissimi a guardare bene ;-)

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josè pellegrini

circa 3 anni fa - Link

Proprio così!

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