Chi non beve in compagnia non sempre è un ladro o una spia. Magari è uno psicopatico

di Antonio Tomacelli

A che serve la scienza? A spiegarci in trecento pagine quello che mio nonno riassumeva in un proverbio, ovvio. Alzi la mano chi, nello scansare il bicchiere di troppo, non si è mai sentito apostrofare con il solito “chi non beve in compagnia o è un ladro o è una spia”. Io, non volendo passare per inviato del KGB, ho trascorso l’adolescenza sbevazzando senza convinzione la barbera annacquata di mio nonno e oggi scopro che la saggezza popolare ha sempre un fondo di verità.

Sentite questa: secondo una ricerca della Macquarie University (Australia) gli psicopatici avrebbero il senso dell’olfatto alterato che, guarda caso, ha sede nella parte anteriore del cervello, giusto accanto alla zona responsabile di funzioni indispensabili, quali la capacità di pianificazione, il controllo degli impulsi e la capacità di agire seconde le regole della società. Praticamente è la zona in cui risiede il classico freno inibitore. I professori Mehmet Mahmut e Richard Stevenson hanno studiato 79 persone con evidenti patologie psicopatiche e hanno notato in loro una diminuita capacità nel distinguere gli odori.

A questo punto appare chiaro l’uso che i nosti avi facevano del vino, utilizzato come una spia rivelatrice di tendenze criminogene nascoste. Ti piazzavano il bicchiere sotto il naso e aspettavano le tue reazioni: se torcevi il muso disgustato eri segnato a vita come asociale da tenere a distanza. Ora però che ne abbiamo l’evidenza scientifica, potrei suggerirvi di usarlo come test per evitare spiacevoli inconvenienti. Quella brunetta su cui avete puntato gli occhi, per esempio, riesce a distinguere una puzza di tappo da un profumo di mirtilli? E quel torello che vi sta strizza l’occhio da un po’, è l’uomo della vostra vita o il possessore di una sega circolare “multiuso”? Beh, non vi resta che riempire un bicchiere di vino, offrirlo e attendere la reazione. E, nel caso, fuggire a gambe levate.

[Via Vinography]

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

4 Commenti

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tom

circa 12 anni fa - Link

non mi sembra una cosa tanto scontata, o no?

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suslov

circa 12 anni fa - Link

a me non piace bere da solo e' che berrei con il resto della gente se non fossero tutti pazzi

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Alessandro Bandini

circa 12 anni fa - Link

Credo di non essere mai stato psicopatico, ma massicciamente stressato quello sí: in quei momenti, chiamali momenti, ho effettivamente notato che il mio olfatto perdeva di sensibilitá. In realtá non credo che si abbiano difficoltá a percepire i profumi, quanto piuttosto ad associarli ai descrittori.

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batavia

circa 12 anni fa - Link

con la schizofrenia non sarai mai solo (cit.)

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