Champagne Lanson Noble Cuvée: una verticale in quattro annate splendide

Champagne Lanson Noble Cuvée: una verticale in quattro annate splendide

di Andrea Gori

Lanson, la celebre maison dalla croce rossa dei Cavalieri di Malta, da sempre nota per la rigorosità dello stile improntato a frutto, forza e freschezza, ha una storia lunghissima e centenaria, ma se guardiamo alla Noble Cuvée scopriamo che sono state solo 10 le vendemmie millesimate.
È un vino che nasce dalle mani di Jean-Paul Gandon nel 1979 che, nel corso dei suoi 43 anni di lavoro, ha dato tantissimo alla maison, compreso ricoprire il ruolo di chef de cave dal 1982 al 2015. La Noble Cuvèe nasce come omaggio allo chardonnay e alla sua freschezza, sempre supportato dal dark side dell’elegante e fresco pinot nero di Verzenay (e talvolta con la ricchezza di quello di Bouzy). Una cuvée dosata sempre pochissimo (quasi mai oltre i 6gr/lt di zucchero) e che ha bisogno di 10-12 anni sui lieviti prima di essere commercializzata. Al Prowein è stata protagonista di una verticale condotta dall’Ambassadeur du Champagne Chiara Giovoni presso il sempre affollatissimo stand della Deutschland Sommelier Association.

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Lanson Noble Cuvée 2002 (70% chardonnay grand cru da Avize, Mesnil sur Oger, Cramant e Oger, 30% pinot noir da Verzenay)
Riflette un’annata felice e ricca, con una bellissima estate e una vendemmia perfetta nella quale l’unico tassello mancante è stata l’acidità, ma non facendo malolattica, meglio così. Naso ricco, raffinato e opulento al tempo stesso, agrumi e vaniglia, spezia di anice, poi noci e menta e note fresche di biancospino e lime. Palato succulento e ricco, bocca sapida e gessosa che sa di pompelmo e scorza di agrumi. Vino solare e di intensità impressionante, salinità percepibile tra il frutto carnoso e lunghezza di gusto che va avanti per moltissimo nel palato. 96

 

Lanson Noble Cuvée 2000
Annata molto buona ma non facile, ottima per stile (nessuna malolattica) ma fu necessaria tanta selezione delle uve raccolte ben mature. Naso e colore con tono dorato di frutto tropicale, vaniglia, cannella, amarene e note di pepe. Lieve sentore fumè, gustoso al palato e pieno fino al bel finale voluttuoso e ruffiano, ma che mantiene una bocca ampia, ricca e vitale, con una nota di amarena che resta a lungo. Stile, gusto e identità Lanson rispettate ma con un tocco di calore in più rispetto al solito. 92

Lanson Noble Cuvée 1998 (70% chardonnay da Avize e Cramant, pinot noir 30% da Bouzy e Verzenay)
Naso sorprendente, puro e cristallino, giovanissimo e opulento tra miele, spezie e zeste di limone. Note di confetto e mandorle, poi zenzero nel finale a rivitalizzare. Sorso succulento a sorprendere il palato, dove note di pasticceria e frutta di bosco emergono in maniera netta e profonda, ma quella che più sorprende è la golosità complessiva del vino e l’equilibrio che unisce annata, stile della maison e godimento vero a livelli altissimi. 95

Lanson Noble Cuvée 1989
Annata calda e ricca e il vino ancora la riflette bene con un bel colore dorato e luminoso. Naso di ginestra e floreale di campo, frutto di pesca matura, lieve tropicale, poi zafferano, miele, noci, canditi e caramello. Anche pepe bianco e solarità di toni ben presenti tra le note ossidative eleganti e complete. Bocca che spinge, disseta e sparge sale ovunque, piacevolmente scattante e capace ancora di sedurre nonostante acidità (altissima) appaia leggermente scissa dal resto. 90

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

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