Barolo 2007 in anteprima | Annata calda, vini pronti e qualche bella conferma

di Alessandro Morichetti

Quelli come me, quando ci sono le anteprime, rosicano da matti e aspettano il responso degli esperti attaccati al pc. La scorsa settimana, ad Alba (Cuneo), c’è stata l’attesissima “Nebbiolo Prima”, presentazione delle nuove annate di Barolo, Barbaresco e Roero. Annata calda ma non torrida, la 2007 a qualcuno ha ricordato annate avvolgenti come 2000 e 2003. Vini già “aperti e leggibili” (Paolo De Cristofaro, Gambero Rosso), talvolta “più larghi che tesi e un po’ slabbrati, senza quell’appeal di sfumature floreali che sono l’indizio del Barolo più convincente” (Giampaolo Gravina, L’Espresso), qua e là “tanto alcol, nasi maturi e tannini astringenti ma anche belle conferme (quali?, ndr) e buoni vini” (Carlo Macchi, Wine Surf). Non sarà l’annata del secolo e, al momento, gli esperti non investirebbero su un invecchiamento importante. Almeno questa non sembra essere l’annata del secolo, ma il Barolo è sempre Barolo.

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

32 Commenti

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Francesco Fabbretti

circa 13 anni fa - Link

Anche nel campo del barolo vedo che si registrano le stesse impressioni del Chianti, del Brunello et similia, relativamente al confronto tra le annate 2006 e 2007. Mi sembra che il refrain che va per la maggiore sia il vino bello e pronto, un po' largo talvolte, da non aspettare una vita. Credo che questa idea però nasca sa una supervalutazione dell'effettiva consistenza dell'annata 2006, annata in cui, a fianco all'indubitabile eleganza, non ho potuto fare a meno di registrare spesso poca "materia". In generale i vari opinion maker, dopo le toppate clamorose prese con i brunelli di montalcino alla ammerregana, sembrano restii a dare un placet pieno ad annate con polpa sostanziosa, preferendo il gusto talvolte troppo essenziale di annate più fresche e, diciamo così, "sicure". Per quanto concerne il Barolo ho notato realtà che hanno saputo cesellare la polpa con grande raffinatezza (il primo che mi viene alla mente è Vietti) ed altre che sulla medesima si sono adagiate; più in generale chi lavora mirando ad una cifra stilistica basata comunque sulla finezza si toglierà delle gran belle soddifsazioni da questa annata

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Carlo Macchi

circa 13 anni fa - Link

Aiuto! prendo le distanze da me stesso, in particolare dalla mia figura e confermo che non farei mai parte di un club dove i partecipanti avessero la mia faccia. Prego il Morichetti di sostituire l'immagine per salvaguardare un qualche minore che, uscendo da siti ultraporno, cascasse inavvertitamente su questa pagina.

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Bel video interessante, una volta tanto senza musica così ci siamo potuti concentrare sulle parole. Mi sembra che i giornalisti italiani siano più compatti e leggermente più categorici dello svizzero, l'olandese e il giapponese. Il senso comune per noi normali mortali é: compratevi comunque i Barolo del 2007 e beveteli presto, senza aspettare anni. Quelli de La Morra sono più "larghi e piatti", quelli di Serralunga e Castiglion Falletto sono più fini ed eleganti. Per me l'aspetto più importante, quello che non viene mai abbastanza sottolineato é che la bellezza del Vino Vero (inteso come prodotto del lavoto congiunto uomo e natura, in cui il primo rispetta ed esalta la seconda) si deve esprimere nella diversità delle vendemmie. Così mi infastidiscono coloro che "aspettano l'annata tale perché é migliore". Se un produttore é serio e le sue vigne sono giuste nel posto giusto, ogni annata vale la pena di essere assaggiata, comprata, bevuta. Per alcune il momento sarà veloce, per altre bisognerà lasciarle crescere. Per tutte, se possibile economicamente, varrà la pena di essere provate più volte, anno dopo anno, per vedere come sono capaci di evolversi.

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Francesca ciancio

circa 13 anni fa - Link

Il video e' della sottoscritta e trovo che Carlo macchi sia in gran forma!

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Giovanni Solaroli

circa 13 anni fa - Link

Allora anch'io ti affido i miei diritti di immagine. Pago con sangiovese romagnolo, clone da stabilire.

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Carlo Macchi

circa 13 anni fa - Link

Francesca! Mi devi un TOT molto alto per la cura dimagrante a cui mi dovrò sottoporre dopo l'ingrassamento da soddisfazione per il tuo commento.

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Mi sembra che manchino alcuni nomi importanti, convenzionali e non, non presenti nel consorzio Albeisa che organizza l'evento. Tre esempi: Paolo Conterno, Giuseppe Rinaldi, Augusto Cappellano. Giuseppe Rinaldi fa forse uno dei migliori barolo "di territorio". Augusto Cappellano è meritevole erede di uno dei pochi baroli ancora a piede franco da sottovarietà Michet. Paolo Conterno fa un'eccellente riserva ginestra affinata in botti grandi (lo so, è ancora presto per le riserve, ma anche il base è ottimo). Sarei curioso di conoscere opinioni in merito ai loro 2007.

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Alessandro Franceschini

circa 13 anni fa - Link

Beppe Rinaldi c'era

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Assaggiato?

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Claudio Rinaldi

circa 13 anni fa - Link

Il Brunate-Le Coste 2006 era strepitosamente buono. Chissà il 2007 (sono solo omonimo non parente :-) ). Complimenti per il blog.

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salva

circa 13 anni fa - Link

Il 2007 di Augusto (sia il Piè Franco che il Rupestris) è ancora in botte grande. Ho avuto il privilegio di provarli entrambi in cantina, così come anche i 2007 di Beppe Rinaldi, e sono già eccezionali....quindi pronti. Invece, il 2006 (in bottiglia) di Cappellano - sempre eccellente - lascia intendere uno stato evolutivo più importante. E' tutto relativo quindi, si intende "pronti" proprio perchè stiamo parlando di Barolo...

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Enzo Zappalà

circa 13 anni fa - Link

scusate...una domanda: ma a cosa servono gli eruditi commenti di questi illustri esperti? A convincere i produttori a fare meglio il vino? Non credo, visto che sbagliano sempre... Ai consumatori? Non credo visto che spesso le parole usate sono incomprensibili anche per gli stessi commentatori. A loro stessi per sentirsi importanti e far vedere che servono a qualcosa? Può darsi... In conclusione. Chi ama il vino lo vada assaggiare direttamente, magari veramente alla cieca se riesce, e faccia a meno dei "guru"... Si accorgerà che di illustri esperti non c'è poi tanto bisogno, anzi...

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Beh... le persone che scrivono su questo blog si scambiano le loro opinioni. Perchè non partecipi anche tu invece di fare il criticone?

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Enzo Zappalà

circa 13 anni fa - Link

caro Massimiliano, io non parlo dei commenti del blog... ma del filmato in cui si parla, si parla, ma per quale reale motivo? Se poi il blog deve partire da quelle esternazioni "ufficiali" per trarre vigore e idee, penso proprio che il vino stia passando un triste momento, non solo per il proibizionismo. Perchè non usare i propri sensi per decidere e valutare? Il piacere e la cultura del vino meritano ben altro che degustatori costruiti a tavolino con la fotocopia...

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Carlo Macchi

circa 13 anni fa - Link

Carò Zappalà, non credevo (e non credo) di essere un degustatore fotocopia. Forse non sarò un grande degustatore ma Le assicuro che i miei pareri sono miei e non sono "condivisi" con altri. Non so se Lei, con il suo commento, voleva offendere. Spero di no, ma credo proprio che non ci sia riuscito. Le faccio un esempio: sono circa 25 anni che giro per il mondo ad assaggiare e conoscere vini, che ci metto del mio, (anche finanziariamente), che cerco di far conoscere i pregi (ed i difetti) di questa grande bevanda storica e mi ritrovo che sono uno "costruito a tavolino con la fotocopia". Mi dispiace che lo abbia detto Lei, di cui ho difeso, sostenuto (e continuerò a sostenere) molte posizioni sicuramente meno grossolane di questa.

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Enzo Zappalà

circa 13 anni fa - Link

caro Macchi, non era mia intenzione offendere. tuttavia, non le sembra che si dicano solo frasi fatte, sempre le stesse, sapendo ovviamente benissimo qual'erano le condizioni climatiche dell'anno? Penso che chiunque avrebbe potuto dire lo stesso, senza però iniziare a gettare ombre e luci sui prodotti e i produttori (vedrete se non succederà molto presto...). Non vi sembra un po' ingrato e megalomane dirigere i gusti di chi -purtroppo- prende come oro colato ciò che dite? Sappiamo che spesso è così: basta che qualche "esperto" lo dica e tutti dietro a crederci (vedi i programmi TV di oggi). Sarebbe molto meglio parlare di vino, della sua cultura antica, dei suoi risvolti storici, dei territori e dei personaggi, delle curiosità e dei microclimi, della geologia e della pedologia, lasciando il giudizio a chi il vino lo compra e lo gusta. Insegniamo a estrarre le meraviglie dal vino e lottiamo per la sua sopravvivenza (e invece silenzio) invece di fare "gossip" e emettere sentenze. Scusate, ma mi fa molto ridere vedere persone normalissime come tutti gli appassionati (non esistono università o centri di studio sulla degustazione enoica) che si chiudono in stanze scure, con un bicchiere che rotea davanti e che con fare serioso scrivono giudizi. Cercate di vedervi dal di fuori e smitizzate il vostro lavoro: apritevi alla vera cultura del vino e cercate di inculcare l'amore, non i vostri soggettivissimi e banalissimi giudizi su un'annata. E tutto ciò non viene solo dalla mia testa, ma dai commenti di una miriade di produttori che non escono allo scoperto solo per paura di vedere immediatamente il loro vino punito nei giudizi e messo alla berlina. E forse qualcuno (non certo lei) se ne approfitta... Vedi, come esempio i barolo di un certo luogo, che sono da un paio d'anni tartassati e giudicati negativamente, sapendo benissimo che ciò si deve solo e soltanto alla resistenza dal farsi plagiare di alcuni produttori. Cerchiamo di essere sinceri, una buona volta... Infine, che lei sia d'accordo o meno con le mie battaglie non può certo esimermi dal dire la mia su un altro tema. Non siamo mica in Parlamento, dove se io ti do questo tu mi devi dare quello...E poi se sostenere vuol dire commentare senza passare all'azione...beh...ne faccio volentieri a meno! Voi che avreste la visibilità, preferite emettere giudizi e non certo lottare a viso aperto contro i veri problemi del vino. Sicuramente è molto più facile e comodo...

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Sara Montemaggi

circa 13 anni fa - Link

Che bello avere le idee chiare come lei, però andare per vini senza l'aiuto di una guida per me sarebbe come andare in una biblioteca e per leggere,prendere un libro a caso. Non fa al caso mio. Poi sui produttori che hanno paura dei giudizi altrui, li lasci perdere. Chi non ama il confronto è meglio che si chiuda in un convento. La saluto.

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Enzo Zappalà

circa 13 anni fa - Link

i produttori vorrebbero anche fregarsene dei commenti altrui, ma i cosiddetti esperti influenzeranno duramente i giudizi di persone come lei che vanno solo dove le guide e i punteggi indicano la giusta strada. Vede che mi da perfettamente ragione? Ho potuto osservare direttamente che, dopo le sceneggiate contro il 2002 e il 2003, molti appassionati pronti a seguire i commenti dei "guru" non volevano nemmeno assaggiare (gratis) i vini di quelle annate, quasi fossero velenosi... Infine, mi scusi? Ma lei usa i suoi naso e palato o quelli delle guide? Forse ha subito una menomazione e ha perso i sensi dell'olfatto e del gusto? In questo caso, mi spiace veramente tanto e le chiuedo umilmente scusa...Si affidi allora ciecamente alle guide (ma quale sceglie dato che l'obiettività e ben lontana dal realizzarsi). Anzi, mandi loro alle degustazioni...

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Caro Enzo, non ti conosco personalmente ma ho letto qualcosa di te online (condividiamo la passione per Galileo :-) ). Ti assicuro che quì caschi male. Non è questo il blog delle "guide" o dei "guru" che comunicano al popolo la loro verità. In questo senso devo anche rompere una lancia in favore di Carlo Macchi, pur non conoscendo personalmente anche lui. Il blog è uno strumento. Tu lo puoi e lo devi usare. Non condividi il post o un'intervista? Bene, lo scrivi. Chiaramente ed anche polemicamente se vuoi, come hai fatto. Questo non è canale 5 o tv sorrisi e canzoni dove sei costretto a sorbirti cavolate senza contraddittorio. Su un blog (libero) tutto è discutibile. Nessuno è infallibile.

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Sara Montemaggi

circa 13 anni fa - Link

Guardi Sig.Zappalà che lei non ha capito un tubo di quello che ho scritto, forse perchè troppo preso a puntellare le sue tesi. Mi ripeto allora: ecco quello che ho scritto: "andare per vini senza l’aiuto di una guida per me sarebbe come andare in una biblioteca e per leggere,prendere un libro a caso". Mica serve una laurea per capire che una guida è una guida e non un vangelo. Una guida serve per orientarsi mentre nel vangelo ci si crede indipendentemente da tutto. E quando parlo di vangelo mi riferisco anche a certe opinioni saldamente ancorata al molo del pregiudizio. Io bevo con la mia bocca ed il fatto che tante volte non mi trovi d'accordo con punteggi o descrizioni non vuol dire nulla, anzi. Abbia pazienza se insisto ma se lei dovesse mai affrontare la lettura, ad esempio, della Divina Commedia, pensa di non aver bisogno del pensiero di altri,magari per capirci meglio? Ciò non toglierebbe nulla all'originalità del suo pensiero critico, ma la pluralità di voci finirebbe per allargare i suoi orizzonti. E credo che lei non voglia rifiutare questo, vero? E sui produttori che non amano sottoporsi al confronto penso che siano liberi di farlo e non ho alcun interesse ad indagarne i motivi. Però penso che facciano male e che siano in torto. Il confronto arricchisce, sempre. Anzi, è l'unica cosa che fa crescere. E per finire sa cosa le dico? Che il Sig. Macchi usa un linguaggio chiarissimo e comprensibilissimo dimostrando così di possedere la rara capacità di esporre i concetti usando parole sempici. Ed in più se mi passa il termine "buca il video" con la sua simpatia. Mi stia bene.

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Enzo Zappalà

circa 13 anni fa - Link

caro Massimiliano, e io non ce l'ho certo con Carlo Macchi(che non conosco personalmente). Tuttavia, converrai, che sentendo le interviste del video vi è una sequela di banalità "televisive" tutte uguali tra loro: annata calda, vini pronti, struttura discreta, ecc., ecc. C'era bisogno degli esperti che si sono rinchiusi nelle loro camere oscure per sapere tutto ciò? Penso che qualsiasi appassionato avrebbe potuto dirle... Tuttavia, non si vedeva nessun contatto diretto con le varie realtà, nessun amore per il vino, ma solo fredda e banale ripetizione... E l'ho solo fatto presente... Tutto qui e sono contento che le risposte non siano stati insulti come in altri blog. Un punto nettamente a favore di Carlo Macchi, che inviterei soltanto ad eliminare le frasi fatte e le interviste del video. Se non è il tipo "standard" di guru (come tu dici) è un bel modo per farlo notare... Le guide sono tante, milioni di milioni, ma il vino è uno solo e ben altro ci vuole per comprenderlo ed amarlo veramente.

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

"Tuttavia, converrai, che sentendo le interviste del video vi è una sequela di banalità “televisive” tutte uguali tra loro" E tu smontale. Funziona così. Parla, scrivi, esprimi la tua opinione. Su intravino il giornalista sei tu. Macchi dice ciò che vuole (mica possiamo mettergli noi le parole in bocca) e noi diciamo la nostra. Questa è libertà.

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Enzo Zappalà

circa 13 anni fa - Link

buona idea, Massimo... sarà un commento un po' lungo, ma... Oggi pomeriggio lo faccio Viva Galileo (chissà se beveva il vino?)

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Enzo Zappalà

circa 13 anni fa - Link

Seguendo il consiglio di Massimiliano ho analizzato in dettaglio il video con i commenti degli esperti. Purtroppo non cambio idea. 1) Carlo Gravina Annata calda che ha fatto la fortuna di alcuni e le difficoltà di altri. Non mi sembra una grande novità per chi è vissuto nel 2007 in questa penisola In particolare nei barolo di La Morra ho fatto fatica a trovare espressioni di eccellenza, di complessità e di misura. Come volevasi dimostrare: sono tre anni che i vini di La Morra sono solo discreti…. Come mai? La risposta potrebbe essere semplice. Ma è meglio che stia zitto… Le esposizioni migliori risentono di una mano leggera nell’interpretazione dell’annata, nella valorizzazione del vino in affinamento. Ho trovato vini spesso più larghi che tesi, slabbrati, senza sfumature floreali che, in questa fase, sono gli indizi di un barolo più convincente. Qualcuno mi spiega cosa vuole dire “mano leggera”, “valorizzazione del vino in affinamento”, “vino teso e slabbrato” ? Chiunque può trovare aggettivi a casaccio che ben poco hanno a che fare con il vino. Non sarebbe meglio cercare di farsi capire? Chi è veramente esperto è solitamente in grado di parlare con parole facili e comprensibili alla “plebe” ignorante. Conclusione: parole volutamente difficili o quanto meno non comprensibili per dire solo ovvietà e attaccare, come al solito, La Morra. 2) Christian Eder Nel 2007 si vede la differenza tra le zone diverse. Il barolo di Barolo è totalmente diverso dal barolo di la Morra. Accidenti, solo nel 2007? E io che pensavo che lo fosse tutti gli anni. Sono proprio un ignorante… Non sono vini con la longevità di un barolo classico. Non è meglio quantificare. O, forse, ancora meglio, aspettare che passino gli anni? Quante volte le previsioni sono state completamente distrutte dalla realtà. I vini di la Morra sono con una struttura molto interessante, ma con gusti molto piacevoli e già pronti da bere tra un paio di anni. E che male ci sarebbe? Conclusione: non si capisce se sono buoni oppure no. L’ovvietà della differenza tra le varie zone è veramente inebriante! Se poi il gentile signore straniero non conosce il barolo, si poteva fare a meno di intervistarlo (e magari anche di invitarlo gratis) 3) Carlo Macchi Porto a casa tanto alcol, nasi maturi, tannini astringenti Da quanto ho potuto sapere la percentuale di alcol non differisce da quella di annate precedenti. I nasi maturi non li ho assolutamente trovati, al limite aperti e balsamici. Che i tannini di un barolo appena imbottigliato -o quasi- siano astringenti è nuovamente un’ovvietà ben nota a tutti. Se fossero già rotondi, penserei male del produttore… Comunque porto anche a casa delle conferme e dei buoni vini Ossia se non piove c’è il Sole o viceversa. Non credo sarà un’annata che invecchierà moltissimo, ma con il barolo non si può mai dire niente Sempre lì… o è zuppa o è pan bagnato. I 2006 sono più di spalla, più ampi, tannini più definiti e più dolci. A parte che non so cosa voglia dire un vino “di spalla” (conosco solo il prosciutto), il resto è una novità eclatante: dopo un anno i tannini si addolciscono e il profumo si apre. Pensavo succedesse il contrario. Conclusione: Parole che mi sembrano del tutto inutili e che non dicono assolutamente niente, ossia tutto e il contrario di tutto. L’ovvietà poi di un vino che migliora dopo un anno di bottiglia mi lascia esterrefatto. 4) Fred Njhuis Traducendo dall’inglese dice che il vino è risultato buono, elegante, di struttura, soprattutto quello di la Morra. Accidenti. Probabilmente non è stato suggestionato… Come può essere che due esperti la pensino completamente all’opposto su La Morra? La soggettività è una gran cosa, ma la possediamo tutti e non abbiamo bisogno di “critici” completamente discordanti. Conclusione: parole semplici, chiare, che rispecchiano le sue preferenze senza condizionamenti. Non che dica cose sconvolgenti, che non siano alla portata di tutti e dei loro gusti, ma, almeno, cerca di non tirarsela.. 5) Isao Miyajima Barolo abbastanza immediato, con differenze tra zona e zona Accidenti che profonda riflessione. La Morra è più calda e quindi ha sofferto di più dell’annata calda, mentre Serralunga e Monforte hanno goduto di più di queste condizioni e hanno un barolo più immediato e aperto. Innanzitutto non capisco perché La Morra deve essere più calda di Serralunga. L’altezza sul livello del mare? Mmmh… dubito. Non sarà mica che le differenze ben conosciute dipendano da un fattore di geologia del terreno? Mi sembra di ricordare qualcosa a proposito di tortoniano e serralunghiano… Poi, fatemi capire, è un bene o un male essere immediati e aperti? Se Serralunga e Monforte hanno goduto di più dell’annata calda e sono immediati e aperti, che cos’è il barolo di La Morra? Chiuso e longevo? A parte che io sapevo vero l’inverso… Conclusione: complimenti per il perfetto italiano e per l’uso di parole semplici, anche se i concetti sembrano pestarsi i piedi. 6) Paolo De Cristofaro Vini equlibrati, immediati, ma che potranno anche essere longevi. Perfetto. Questo lo poteva dire qualsiasi appassionato. Se non piove ci può anche essere il sereno. Magari si sviluppa in orizzontale. Non è il 1999 che ci mette tutti d’accordo. Sviluppo orizzontale? Non fatemi pensare a cose di moda in questi tempi…Passiamo oltre. Per fare capire un vino dagli esperti e non farli dire cose discordanti ci vuole proprio il 1999. E in questi 12 anni che hanno fatto? Conclusione delle conclusioni: banalità, frasi fatte, a volte parole prive di senso enoico. Idee discordanti anche su La Morra (ma chi era contento era straniero…). Domanda: ma questi esimi signori sono anche pagati per venire a degustare e sono anche invitati ai ristoranti, ecc., ecc., per dire queste cose. Purtroppo penso di sì. E non ditemi che questo non è in linea con la TV di oggi… Tutti commentano, parlano, litigano, sono esperti… Il mondo dei tuttologi. I veri esperti non fanno audience (io posso confermarlo solo nel campo scientifico). Io, povero semplice appassionato e amante della cultura del vino e della sua variegata umanità, sono andato a La Morra, ho speso otto euro per avere il bicchiere (poco più che un banale aperitivo) e ho passato due-tre ore ad assaggiare insieme ai produttori, a esprimere dubbi e fare domande, ma soprattutto a chiacchierare, fare nuove amicizie e coltivare sempre più quelle già vecchie.. Una meraviglia e il vino stesso l’ha capito ed è diventato molto più buono. Forse il vino ha un’anima e si fa cattivo con chi sa solo parlarlo e non berlo?Mah… Ai posteri l’ardua sentenza, come per il barolo 2007. Per scaricarmi di insulti potete anche andare sul sito di Tigulliovino dove ho avuto l'ardire di dare il mio giudizio pur non essendo un guru, ma un semplice appassionato di vino...

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Vedi che a stimolarti si ottiene di più? :-) Ma ora mi devi togliere una curiosità: "sono tre anni che i vini di La Morra sono solo discreti…. Come mai? La risposta potrebbe essere semplice. Ma è meglio che stia zitto…", non stare zitto! Dimmi perchè senno non ci dormo stanotte! P.S. Gli insulti te li devi beccare quì, non su un'altro blog.

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Sara Montemaggi

circa 13 anni fa - Link

Vuole un commento originale? Eccoglielo: L'anteprima sui vini Barolo 2007 di La Morra, nella più pura tradizione campana, ci restituisce un quadro dove le problematiche maggiori sono emerse dalla maturazione delle uve Cabernet Sauvignon. Prendiamo il caso di un vigneto famoso,il Brunate. I produttori di Brunate, come si osservava magnificamente dall'alto del belvedere già a fine gennaio, hanno dovuto sudare molto per cavare una buona raccolta dai recenti impianti a merlot. Arresti di maturazione, poi ripartenze da F1, quindi di nuovo pit-stop per il cambio di potature, e di nuovo maturazioni irregolari. Occhi esperti avrebbero già potuto intuire la necessità di avvalersi in vendemmia di numerosi passaggi dove praccoglitori addestrati opportunamente dotati di cuffie, non sarebbero giammai caduti nella trappola tesa dai grappoli. L'uva sirena, infatti, durante la vendemmia, rilascia musiche ammalianti che condizionano il vendemmiatore a raccogliere anche i grappoli non maturi o marci. Tuttavia, tornando al 2007, i risultati, manco a dirlo, non si sono rivelati all'altezza della fama leggendaria di La Morra i cui vini sono sempre stati (eccetto le ultime 3 vendemmie) espressione di vini setosi e avvolgenti, dai tannini magistralmente(qui il riferimento alla Maestra Gondina è d'obbligo) estratti. A breve posterò una valutazione critica dei singoli vini dove eserciterò l'arte divinatoria appresa da mia nonna. Di ogni vino vi saprò dire misura scarpe e vestiti dei proprietari fino al settimo grado parentela, distinguerò i vini mancini dai destri e, cosa mai tentata prima, se sono buoni o no adesso.

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Enzo Zappalà

circa 13 anni fa - Link

statemi bene e divertitevi a seguire le banalità ripetitive... Se mi posso permettere, il vino è altra cosa e non quello descritto precedentemente e nel video... Viva la TV e i reality!!!! caro Massimilano mangiati pure gli insulti... conosco bene i tipi come te... solo quello vogliono, come negli stadi. a mai più risentirci... (e non ne sentirò certo la mancanza).

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link
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Sara Montemaggi

circa 13 anni fa - Link

Ehi massimo, ma a enzo che gli ha morso la tarantola o si è seduto su dei chiodi?

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

E' poco rilassato... il bello dei blog è anche questo. Ora mi rimarrà il dubbio su La Morra (anche se tu "magistralmente" mi hai aperto un occhio). Certo, già il fatto che piacciano di più agli stranieri me li fa immaginare "caberlottizzati" ;-)

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Fabio

circa 13 anni fa - Link

Gli è finito un riccio nelle mutande. Come direbbe faccione: questa è la troppa libertà ;-)

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