6 regole per regalare una bottiglia di vino a Natale

di Jacopo Cossater

L’eno-appassionato è un animale strano. Al supermercato si precipita nella corsia degli alcolici e passeggiando col partner passa ore davanti alla vetrina di un’enoteca trascurando la gioielleria accanto. Non bastasse, ama ricevere in regalo bottiglie di vino. Altro che diamanti De Beers, una bottiglia di vino è per sempre anche se te la bevi dopo due giorni. L’appassionato lo sa, è un bene che va oltre il materiale, è un’esperienza, un ricordo. Ecco quindi sei regole auree per scegliere la bottiglia giusta, che Natale è alle porte.

1) A parità di prezzo, non tutte le bottiglie sono uguali | Capisco perfettamente che a guardarle da fuori, così ordinatamente riposte sullo scaffale, sembrino sostanzialmente la stessa cosa, ma non è così. Qualunque sia il budget a disposizione, informatevi sui gusti del predestinato. Chiamate il suo amico di bevute, il suo vicino, il suo ristoratore e fatevi consigliare a proposito di quello che ama ordinare. Scambiare un Trebbiano d’Abruzzo di Valentini con un Cervaro della Sala di Antinori (e viceversa) potrebbe essere fatale.

2) Privilegiare la qualità alla quantità | A parità di budget, meglio regalare una bottiglia “importante” che un cartone da sei di un vino del supermercato. Solitamente, il primo prezzo è un vino da consumare sul breve periodo e, nonostante non sia certo un difetto, l’appassionato ama vini longevi e complessi.

3) Due bottiglie uguali sono meglio di una | Va bene la longevità e tutto il resto ma quando si ha una bottiglia che non si conosce il desiderio di aprirla è troppo forte. Meglio quindi regalare due bottiglie identiche. Una da consumare subito, l’altra da attendere per anni.

4) Potendo scegliere il formato, meglio la magnum | Il formato da 1,5 litri mette tutti d’accordo. Figurone garantito, la magnum sa di festa e nobiltà. Sono più difficili da trovare, spesso la cosa migliore è rivolgersi direttamente alla cantina, ma è regalo cui qualunque appassionato non rimarrà indifferente. Garantito.

5) Non serve spendere un capitale | Indicativamente, la fascia tra i venti e i quaranta euro regala sorprese insuperabili, per tutti i gusti. L’equazione prezzo alto uguale qualità garantità ha così tante eccezioni che non le enumero neanche. Nel dubbio, Fatevi consigliare come al punto uno.

6) Diffidate dei cesti preconfezionati | Salvo eccezioni rare, l’appassionato li trova poco attraenti ed in effetti raramente contengono emozioni. Nelle famose strenne ci possono essere tanto vini quanto prodotti tipici di ogni sorta, dal caviale alla marmellata. Non sono il male ma solo un pensiero piuttosto impersonale. E poi dai, fanno molto regalo aziendale.

La lista è aperta, ogni buon consiglio graditissimo. E poi certo, se a Natale mia zia si presentasse a casa con una magnum di Barolo Brunate-Le Coste di Giuseppe Rinaldi significherebbe che ha letto questo post con molta attenzione. Ed io poi potrei svenire, felice.

Jacopo Cossater

Docente di marketing del vino e di giornalismo enogastronomico, è specializzato nel racconto del vino e appassionato delle sue ripercussioni sociali. Tra gli altri, ha realizzato i podcast Vino sul Divano e La Retroetichetta, collabora con l'inserto Cibo del quotidiano Domani e ha cofondato il magazine cartaceo Verticale. Qui su Intravino dal 2009.

15 Commenti

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Davide Cocco

circa 13 anni fa - Link

Questo si chiama uso privato della rete: di là chiedi la Moleskine, di qua una magnum di Barolo. Ma robe da matti :))) Ciao.davide

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Damoli Vini

circa 13 anni fa - Link

Bel post, complimenti! Chissà se tua zia lo leggerà... c'è probabilità comunque che dopo questo post ti arrivi lo stesso la bottiglia di Barolo tanto desiderata! :-D

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Massimo Cattaneo

circa 13 anni fa - Link

E' vero regalare o ricevere un magnum gratifica ulteriormente. Personalmente amo ricevere le bollicine. Visto il periodo di crisi mi accontenterei anche di un prosecco Frozza Col dell’Orso (capito zia !)

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enzo pietrantonio

circa 13 anni fa - Link

Condividerò questo post sulle bacheche fb di tutti i miei conoscenti i quali mi accusano di essere noioso quando dico di preferire il vino come dono. Anche a De Beers! :)

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Jacopo Cossater

circa 13 anni fa - Link

A questo punto dopo Natale è d'obbligo un post con tutte le bottiglie che abbiamo/avete ricevuto, per vedere se qualcuno ha seguito le sei regole d'oro. ;)

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Daniele Rigillo

circa 13 anni fa - Link

CARO BABBO NATALE, quest'anno sono stato bravo e sotto l'albero vorrei trovare..... bel post, ottimi consigli! anch'io l'ho pubblicato su FB, magari quest'anno ci va bene!

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Daniele Rigillo

circa 13 anni fa - Link

ah, dopo Natale riferiamo!

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sara

circa 13 anni fa - Link

Caro Jacopo, grazie del post. Ho cercato di farlo linkare in appendice alle normali mail che invia mio marito per lavoro, come avvertenza pre natalizia. Sai, sono un produttore di vino. Mio marito, per fortuna, si occupa di altro. Riceve una discreta quantità di regali aziendali dai suoi fornitori per Natale. Insomma, ogni anno la cantina si riempie di bottiglie industriali che non posso neanche riciclare, per ovvi motivi. Purtroppo il maritino non ha accettato l’invito al link. Mi scolerò silenziosamente prosecco, con una lacrimuccia che scende per l’opportunità persa. Grazie per il tentativo comunque. :))

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Vini&Cretini

circa 13 anni fa - Link

Ultima regola per il ricevente: non detta, ma saputa da tutti! Prima di bere vino ignobile e/o non idoneo all'eno-appassionato, meglio "rivendere" il regalo a qualche personaggio antipatico che vi sta intorno, piuttosto che ritrovarselo sul tavolo di cena, magari insieme al parente che lo ha scelto con l'obbligo di sorridere e di fare smorfie di piacere quando bevete!!

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kenray

circa 13 anni fa - Link

la regola 1 è sbagliata io regaalo il vino che piace a me e frega sega se non conosco i gusti del predestinato. al massimo si berrà qualcosa di imprevisto ma sempre di qualità. la regola 2 vale per gli esperti. per i bamba va bene la quantità tanto capiscono un cazzo di vino e tu fai bella figura. rischi di regalare un barolo che poi serve per il brasato. la regola 3 è impegnativa, io di solito regalo 6 bottiglie tutte diverse e faccio una sintesi dell'enomondo mettendoci 1 rosso 1 bianco 1 spumante 1 passito 1 liquoroso tipo anghelu ruju 1 rosè il magnum no, poi se sa di tappo ne butti il doppio il mio eno-budget è per 6 bottiglie 150 euros. (per chi merita il regalo ovviamente) e sotto non scendo. tanti? pochi? chissene. dal mio droghiere con quei soldi compri roba interessante. i cesti confezionati fanno tanto dopolavoro e lotteria di natale. giusto rimbalzarli. se devo sbagliare faccio da solo mi voglio sempre distinguere, lo so

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MEDIALCARS

circa 12 anni fa - Link

Sei un bel personaggio. Devo ammettere che mi ero quasi fatto convincere circa la bontà delle 6 regole d'oro, prima di leggere la tua opinione.In effetti quello che dici non è da sottovalutare. Inoltre il tuo tono, schietto e determinato mi ha fatto riflettere su un concetto basilare che non dovremmo mai sottovalutare: "a caval donato, non si guarda in bocca" I tempi cambiano, le abitudini cambiano, le culture e gli stili di vita cambiano, ma i proverbi, tutti i proverbi sono sempre indice si saggezza. Ciao a tutti guido

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Marco

circa 11 anni fa - Link

Ottimi consigli, davvero!!!

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Michi

circa 8 anni fa - Link

http://www.letitwine.com/5-regole-per-regalare-una-bottiglia-di-vino/ vi copiano e incollano... hanno fatto di meglio, hanno parafrasato. comunque grazie della segnalazia, adesso gli mandiamo la solita fattura da 20 mila euri poi appena pagano facciamo a meta'. [F.]

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