4 vini dei Vignaioli Indipendenti da non perdere: scopri la cantina di Eataly con il 10% di sconto!

4 vini dei Vignaioli Indipendenti da non perdere: scopri la cantina di Eataly con il 10% di sconto!

di Intravino

Esistono tanti modi per raccontare un territorio: attraverso le sue bellezze artistiche, i suoi paesaggi, la sua cultura e anche attraverso i suoi vini. Sì, perché l’assaggio di un buon bicchiere può dire molto del terreno sul quale è nata l’uva, sul clima che ha dato vita al suo gusto e sull’aria nella quale si sono sviluppati i suoi profumi. La FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti – nasce proprio per proteggere i territori italiani tutelando l’attività dei vignaioli. Cioè persone che ogni giorno si impegnano a restituire alla terra quello che la natura regala loro, seguendo con cura e passione tutto il processo di produzione del vino, dalla vigna alla bottiglia. Per questo, i Vini dei Vignaioli Indipendenti hanno un forte attaccamento al territorio: qui sotto ne sveliamo 4 da non perdere, raccontati dai loro produttori, che fanno parte dell’ampio catalogo dello Store Online di Eataly e di Eataly Today. Sei curioso di scoprirlo? Per gli amici di Intravino che effettueranno il primo acquisto c’è uno sconto del 10% su tutti i vini utilizzando il codice* “INTRAVINO10A18”!

Camerlengo Basilicata Rosso IGT 2014

A Rapolla, in provincia di Potenza sulle pendici del Vulture, Antonio Cascarano ha cominciato una seconda vita. Dopo aver lavorato per anni a Roma come architetto, ha deciso di sposare la sua passione per il vino e si è dedicato alla produzione di vini da soli vitigni autoctoni. Così ha fondato due cantine, Camerlengo e Antelio. Antonio, qual è la vostra filosofia?

Per noi produrre vino – racconta Cascarano – significa lasciare che la natura faccia il proprio corso: senza tempi prestabiliti, senza controllare le temperature, senza aggiungere alcuna sostanza chimica, senza filtraggio e chiarificazione e riducendo al minimo i solfiti.

E ora raccontaci come nasce l’Aglianico del Vulture Camerlengo 2014.

Il Camerlengo nasce dalla vigna più vecchia, con quasi 40 anni di storia, a circa 550 metri di altitudine, su un terreno vulcanico con esposizione a sud-est. Qui il clima è temperato, con forti escursioni termiche dal giorno alla notte. Il vino nasce da uve 100% aglianico con una resa di circa 50 quintali per ettaro e viene raccolta a mano con una selezione rigorosa dei grappoli. Dopo la pigiadiraspatura, la fermentazione e una macerazione di circa 25 giorni in tini di castagno, il vino matura in barriques per circa 12 mesi. Infine, viene affinato per almeno 8 mesi in bottiglia, nella nostra cantina che è una grotta di oltre 100 metri scavata nella roccia, e poi imbottigliato con tappi di sughero nazionale di Tempo Pausania: a mio parere, dà il meglio di sé dopo 18-20 anni dall’imbottigliamento.

Quali le sue caratteristiche?

L’Aglianico Camerlengo Basilicata Rosso IGT 2014 è un vino dal colore rosso rubino, con profumi di viola e ribes, dai sentori di vaniglia, tabacco e cacao. Il gusto corrisponde ai profumi: è ampio e morbido, con finale lungo e persistente, ha un titolo alcolometrico del 13% e un’acidità totale di 6 g/l. Nonostante il 2014 non sia stata un’annata eccezionale, con il solo 50% delle uve utilizzate, si tratta di un grandissimo vino, che solitamente vendiamo solo su prenotazione perché abbiamo prodotto solo 2.600 bottiglie.

Raìna Campo di Raína Montefalco Sagrantino DOCG 2013

Francesco Mariani è un vignaiolo e cuoco di Montefalco, in provincia di Perugia. La sua cantina, Raína – dal soprannome del contadino che in precedenza coltivava le sue terre – produce vini biodinamici su 10 ettari di vigneti impiantati tra il 2002 e il 2008 a una quota compresa tra 220 e 300 metri sul livello del mare esposti principalmente a sud-est. Francesco, ci racconti come lavorate?

“La nostra filosofia ci impone di produrre vini biodinamici artigianali con le nostre uve. Produciamo vino senza ricorrere mai ai lieviti selezionati, agli attivanti di fermentazione, né a enzimi estrattori, chiarificanti o altri prodotti che alterano la natura del vino.”

Cosa ci puoi dire del tuo Montefalco Sagrantino DOCG 2013?

“Il nostro obiettivo è quello di produrre un Sagrantino più pronto e con una miglior beva rispetto al solito. Per questo non puntiamo su vendemmie tardive né su grandi macerazioni. Le uve 100% Sagrantino coltivate nel Campo Raína, una vigna di 3 ettari dedicata a questo vitigno. Vengono colte a mano a ottobre. Poi vengono fatte fermentare sulle bucce con i propri lieviti per 15 giorni in vasche di acciaio inox e affinate per 24 mesi in botti grandi di rovere usate, per 12 mesi in acciaio inox e 12 mesi in bottiglia.” Il risultato è un vino dal colore rosso granato cupo, con profumi ricchi di sfumature tra la marasca e la frutta candita e una bocca rotonda dal corpo intenso e dal tannino vivo.

Eataly per Intravino

Vignai da Duline La Duline Friuli DOC Grave Friulano 2015

Lorenzo Mocchiutti ha studiato medicina e ha fatto il musicista. Sua moglie Federica è antropologa. Eppure, dal 1997, sono loro l’anima della cantina Vignai da Duline: troppo forte la passione per il vino e l’amore verso una vigna da custodire per non dedicare tutta la propria vita a questo mestiere. Lorenzo, qual è la storia della vostra cantina?

“La vigna La Duline, nel cuore dei Colli Orientali Friulani, fu piantata dal mio bisnonno nel 1920. Dopo aver prodotto vino sfuso per tanto tempo, dagli anni ‘60 lui fu tra i primi a cominciare a imbottigliarlo, contribuendo a far conoscere questo territorio e il Tocai in tutto il mondo. La sua storia e le sue vigne mi hanno talmente affascinato da farmi cambiare vita e da spingermi a custodire queste viti e questo territorio attraverso la bottiglia, su un suolo che dal 1920 non ha mai visto un diserbante.”

Parliamo ora del Friulano 2016: che vino è?

“Il Friuli DOC Grave Friulano 2015 Vignai da Duline deve le sue caratteristiche distintive alle uve con cui è prodotto: nasce per l’80% da una vigna che ha quasi 100 anni di storia, e questo si riflette in una sapidità fuori dal comune per questa tipologia di vino, ma anche in una grande acidità, struttura e freschezza. La sua unicità sta poi nel fatto che nasce da uve del biotipo tocai giallo, che rispetto al più comune tocai verde ha note speziate e floreali più carnose, vicine alla rosa e agli agrumi. La vinificazione del nostro Friulano è molto semplice: le uve vengono assaggiate e colte a maturazione e fatte macerare per una sola notte. Poi il succo viene raccolto e fatto riposare sui lieviti per 12 mesi in botti di legno e imbottigliato senza essere filtrato. Il vino ha 12,5 gradi e una grande maturità, senza eccedere con il contenuto zuccherino.”

Balter Trento DOC Pas dosè Riserva 2011

Balter ha sede a Rovereto in un castellaio del ‘500. Cioè in una torre costruita con lo scopo di avvistamento e trasmissione delle comunicazioni tra i castelli. I suoi 10 ettari di vigne sorgono a 350 metri di altitudine su un territorio pianeggiante, facilmente lavorabile, esposto a sud. Fondata da Francesco Balter nel 1872, l’azienda è alla terza generazione. A occuparsene oggi sono Nicola, figlio del fondatore, con i due figli Giacomo e Clementina, che ci racconta i segreti della cantina e del Trento DOC Pas Dosè Riserva 2011 Balter. Clementina, come lavora la vostra azienda?

“Siamo un’azienda a conduzione familiare dalle dimensioni ridotte, produciamo circa 70mila bottiglie all’anno. Il fatto che ci viviamo è la migliore garanzia del trattamento che riserviamo ai terreni. I nostri figli e i nostri cani corrono tra i vigneti, e quindi è nel nostro interesse non utilizzare prodotti chimici né altre sostanze nocive. Le nostre vigne sono coltivate in parte a pergola e in parte in stile francese, anche se ci stiamo rendendo conto che la tradizione premia e la pergola ci garantisce risultati migliori. E produciamo solo con le nostre uve.”

Come viene prodotto il vostro Trento DOC Pas Dosè Riserva 2011?

Il vino è prodotto con uve 80% chardonnay, provenienti da un’unica vigna con 33 anni di storia, e 20% pinot nero, in 2.500/3.000 bottiglie. Riposa sui lieviti per almeno 60 mesi – ben più dei 36 previsti dal disciplinare – e il 15% del mosto effettua una fermentazione in piccole botti di legno usate. L’annata 2011 è Pas dosè, ma questa non è una caratteristica distintiva del vino: proprio perché ci piace accettare il responso della natura e i frutti della campagna, di anno in ano scegliamo il modo migliore per fare rendere al massimo il nostro vino, aggiungendo o no zucchero a seconda della necessità e senza imporre alla natura le nostre scelte commerciali.

Quali sono i tratti distintivi del vino?

Nonostante i 60 mesi sui lieviti e la fermentazione in legno, che donano complessità, il vino risulta fresco e dalla buona beva, senza essere eccessivamente impegnativo.

E tu hai mai provato i vini dei Vignaioli Indipendenti? Li puoi trovare tra le bottiglie dello Store Online di Eataly e di Eataly Today. Gli amici di Intravino che effettueranno il primo acquisto avranno diritto a uno sconto del 10% su tutti i vini inserendo il codice* “INTRAVINO10A18” alla cassa virtuale!

* Il codice sconto del 10% è valido su tutti i vini, esclusi prodotti in promo. Utilizzabile esclusivamente online su www.eataly.it e su today.eataly.it da soli utenti registrati. Il codice sconto non si applica all’acquisto di Eventi, Corsi e Eataly Card. Valido dal 12/09/2018 al 31/10/2018.

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