1703, il vino d’alta quota di Enrico Togni
di Giovanni CorazzolIl “1703” è classificato come semplice “vino”, conseguentemente in etichetta non possono comparire vitigno (nebbiolo in purezza) e annata (2017, cercate il lotto). Così, giusto per rendersi più comprensibile, Enrico Togni ha scelto di chiamarlo con un numero, una quota in realtà, quella del Monte Altissimo (Prealpi Bergamasche).
Siamo a Erbanno, in Val Camonica, non il vostro terroir nebbiolesco del cuore, tutt’al più la vostra gita scolastica sfigata, a cercar incisioni rupestri e attenzioni dalla bella compagna del liceo. Esattamente come questo vino, un nebbiolo senza il fascino di un giubbotto di Langa, un ragazzo vestito alla Standa, che piacerà solo alla tipa che legge Sylvia Plath.
Niente affatto male invece sto ragazzotto, argomenti ne ha e robusti: profumi chiarissimi di nebbiolo terragno, fumoso, boschivo, ma con gioiosi strilli fruttati e asprigni. Bocca netta, fresca, armoniosa, gustosissima e coerente, scarsamente tannica a facilitare una bevuta comunque non scontata. Nessuna chiusura e austerità, nessuna stanchezza o difetti da forzare in qualità, anzi bella stoffa e gran beva. In epoca di vini da aspettare, scrutare e mediare, una di quelle bottiglie che finiscono in un amen perché buona, senza note a margine. Da scovare (solo 1800 bottiglie prodotte) e bere subito, già prenotando la 2018.
In vigna: esposizione sud-sud est, 300 m slm, suolo franco sabbioso
Vendemmia: inizio ottobre.
Vinificazione: nebbiolo in purezza diraspato non pigiato, a bacca intera, fermentazione spontanea con piede di fermentazione in tino troncoconico, macerazione di 150 giorni, poi 1 anno di legno e tre mesi di cemento
2 Commenti
Leone zot
circa 4 anni fa - LinkGrande Enrico Togni!
RispondiSamuele Patrizi
circa 4 anni fa - LinkComplimenti Enrico...
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