Tra Kirghizistan e Kazakistan c’è un oleodotto clandestino. Ma trasporta vodka
di Fiorenzo SartoreLa polizia di confine del Kirghizistan, durante un controllo, ha scoperto un condotto che attraversa il confine del paese, proveniente dal Kazakistan, sotto il fiume Ču. Sulle prime si è pensato ad una pipeline clandestina destinata al contrabbando di prodotti petroliferi. Con una certa sorpresa, però, gli investigatori hanno constatato che il liquido che vi transitava era vodka. Si calcola che l’oleodotto alcolico, lungo circa mezzo chilometro, abbia fatto pervenire in Kirghizistan svariate migliaia di litri di distillato.
Nel paese asiatico vige una norma che impone un prezzo minimo all’alcol, sul genere della legge che non è passata in alcune aree del Regno Unito. Questo tipo di normazione, aggiunta al fatto che il Kirghizistan non è una nazione ricca, costituisce il tipico carburante (è il caso di dire) che rende vantaggioso il contrabbando. In Italia le accise sempre più alte sul distillato nazionale, la grappa, favoriranno la costruzione di grappadotti clandestini?
[Crediti: Corriere.it]
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