Istituti professionali dedicati all’enogastronomia: per Coldiretti è “escalation senza freni”

di Fiorenzo Sartore

Nel 1987 l’Italia era nei G5, il quinto paese più industrializzato al mondo. Oggi siamo fuori dai primi nove, avendo ceduto il nostro posto al Brasile. Questa notizia forse non viene data col necessario risalto, nascosta com’è da altre notizie fondamentali come la rinascita di Forza Italia. Per renderci chiari i cambiamenti strutturali in corso nel mondo del lavoro serve allora quanto riportato da Coldiretti: i giovani scelgono scuole legate al mondo dell’enogastronomia, e abbandonano quelle legate ai settori produttivi dell’industria.

Tra le dichiarazioni di Coldiretti riportate oggi da Repubblica si legge che “Quest’anno si sono iscritti alle prime classi degli istituti professionali per le produzioni industriali, la manutenzione e l’assistenza tecnica 21.521 giovani, meno della metà di quelli che hanno optato per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, che sono stati 46.636, mentre sono salite a 13.378 quelle agli Istituti professionali e tecnici di agraria. Quasi un iscritto alle scuole superiori su 10 ha scelto gli Istituti professionali dedicati all’enogastronomia e all’attività alberghiera”. Merita di essere riportato anche il risultato di un sondaggio recente, espresso in termini alquanto spericolati, “secondo cui il 54% dei giovani preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare”.

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Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

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