La prova del marketing. Invasivo

di Slawka G. Scarso

Slawka G. Scarso si occupa di marketing del vino. Conosce gli errori e gli orrori della comunicazione, e li racconta ad Intravino.

aduavilla1I sommelier informatici aumentano. Dalla TV approdano su Facebook e si vede che qualcuno ha spifferato che si possano fare addirittura i soldi. Infatti dall’ufficio stampa di Adua Villa, sommelier di riferimento alla Prova del cuoco, è partito un mailing pubblicitario con oggetto “Nuovi metodi di comunicazione pubblicitaria, il futuro per la Vs. visibilità”, con tanto di listino prezzi ed immagine della fan page. Obiettivo? Promuovere dei banner inseribili a lato della pagina. Il bello è che hanno perfettamente colto il principio dei social network e infatti la comunicazione recita, parole testuali “questo nuovo metodo di comunicazione su social network permette una visibilità più invasiva e diretta verso i consumatori rispetto alle normali pubblicità presenti sui siti internet”. Più “invasiva”? Ancor più dei banneroni di Decanter? Possibile che di tante innovazioni che hanno portato i social network l’unica che sia passata sia quella di offrire un nuovo modo di bombardare il povero consumatore con messaggi pubblicitari? Forse Adua dovrebbe mandare il suo responsabile della comunicazione a fare un corso di aggiornamento di web marketing.

Ecco quindi un’ottima non-regola: quando decidi di fare una pubblicità sui social network, ricordati di fare una pubblicità invasiva. Male che vada, i tuoi prodotti sembreranno invasivi. Pure tu sarai invasivo. Infatti esiste un pulsante apposta, in questi casi, e quasi sempre c’è scritto “ignora”.
I prezzi, però, sono ragionevoli – 10 euro per un mese, 30 per sei.

26 Commenti

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Lizzy

circa 15 anni fa - Link

Villa Adua? quella che ad una degustazione di Amarone della Valpolicella ha spacciato per caratteristica positiva il sentore di un difetto, facendo fare un salto sulla sedia alla sottoscritta, e facendo rizzare i capelli in testa al povero enologo dell'azienda produttrice dell'Amarone? Sì, lei. Un vero genio della comunicazione, decisamente.

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Adua

circa 15 anni fa - Link

Cara Lizzy, visto che hai lanciato il sasso vorrei proprio rispondere a te e al vostro enologo visto che dall'altra parte siete tutti molto bravi a cogliere i lati peggiori delle interpretazioni. A me và benissimo, basta solo poter avere diritto di replica! firmato Il genio della comunicazione Ps..vorrei ricordare che spesso nelle degustazioni le bottiglie sono diverse...e quindi essendo il vino come TU BEN SAPRAI un prodotto molto delicato ed in evoluzione...mi dispiace se a te sia capitata qualche bottiglia "difettata" e cmq le degustazioni sono fatte per il confronto se qst cosa non ti ha fatto dormire la notte e ha fatto quasi rompere 2 costole al povero enologo...come mai lanci giudizi a posteriori e non avete fermato la suddetta ERESIA!!!!???? pronta al confronto.....cara Lizzy

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Lizzy

circa 15 anni fa - Link

Grazie per cortese replica, e pronta al confronto anch'io. Ovviamente il vino che stavamo assaggiando era lo stesso, e la mia bottiglia non era difettata, e presumo nemmeno la sua, cara Adua; probabilmente, era una questione di lessico. Non sono sommelier (sono cresciuta piuttosto alla scuola degli enologi e ho un po' la loro forma mentis), ma una cosa possa dire senza tema di smentite: conosco la tipologia che stavamo assaggiando molto, molto bene. Perchè non abbiamo protestato? hai ragione, cara Adua. Colpa mia e dell'enologo, non abbiamo avuto il coraggio di interromperti/correggerti. Ma ci hai preso alla sprovvista, e il contesto divulgativo-festoso non si prestava a innescare dibattiti tecnici. Ci è rimasto l'amaro in bocca per una descrizione, a nostro avviso, non totalmente corretta, anzi un po' penalizzante. Ma ormai era fatta, la sala si era svuotata, tutti erano passati al buffet e... insomma, sarà per la prossima volta.

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Luca Amodeo

circa 15 anni fa - Link

Adua, porta pazienza e correggi quello l'orrido "và" accentato: scritto su una comunicazione commerciale sarebbe terrificante, ne converrai. :-) Il maestrino dalla penna rossa

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Luca Amodeo

circa 15 anni fa - Link

... ovviamente sopra va letto "quell'orrido": il maestrino si corregge con un tratto di penna. Blu, però :-)

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Franco Ziliani

circa 15 anni fa - Link

appunto Elisabetta, potevi benissimo, visto che non sei l'ultima arrivata ed i vini della Valpolicella e dell'area del Soave li conosci bene, alzare la manina e fare presente ad Adua, che secondo me é bravissima e sa degustare bene, oltre che raccontare i vini, che, secondo te, stava dicendo delle assurdità. Farlo notare ora, nell'ambito di questa campagna (che non conoscessi e stimassi profondamente Fiorenzo mi suonerebbe studiata ad arte per farsi notare) di tiro al bersaglio sul mondo sommellerie-A.I.S. che Intravino ha intrapreso, é francamente, un po' fuori tempo massimo... Ma naturalmente qualche imbecille (il mondo ne é pieno) commenterà che dico così perché sono "al soldo" dell'A.I.S....

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Andrea Gori

circa 15 anni fa - Link

a me pare che nessuno stia facendo più pubblicità (positiva) all'AIS di Intravino. Se leggi questo blog almeno 2-3 volte alla settimana si parla di sommelier, e sempre solo AIS tra l'altro, e di quanto siano ormai, per fortuna, diventati fondamentali in Italia nella comunicazione del vino, molto più di tanti giornalisti. Maniera implicita di sottolineare l'importanza dell'AIS come associazione e come scuola cui tutti qui dentro ci siamo formati. Poi se uno si ostina a vedere il tiro al bersaglio liberissimo di farlo...

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Franco Ziliani

circa 15 anni fa - Link

messaggio per il grande capo Bernardi: Massimo rifornisci di occhiali con lenti ben spesse i tuoi collaboratori. Mi sa che qualcuno abbia, tra l'altro, seri problemi di vista...

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Adua

circa 15 anni fa - Link

Cara Lizzy, potresti ricordarmi dove eravamo? guarda senza tirare fuori l'azienda, altrimenti non vorrei essere tacciata con qst domanda di fare pubblicità occulta!!! dalla cara Scarso. Mi basta luogo, data e annata della bott, soprattutto se era una verticale di amarone. ho sempre dietro di me gli appunti. Voglio credere al fatto che la bottiglia fosse la stessa, ma potrei aver ragione io, ma non ci metto le mani sul fuoco. Sono una professionista, quindi vado sempre in fondo alle cose, prendendomi sia meriti che critiche...ma che siano costruttive per ambo le parti e soprattutto verificabili! ps consiglio? la prossima volta, con chiunque tu pensi stia dicendo qualcosa che possa portarti un colpo aplopettico! abbi la forza di dire la tua opinione, sarebbe stato molto più divertente, per me , per la sala, per le persone che magari non hanno ne la tua e ne la mia conpetenza in materia! Aspetto tue news per replica costruttiva.

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Lizzy

circa 15 anni fa - Link

Assolutamente d'accordo, cara Adua. Ma a differenza di alcuni, non è mio costume ascoltare le persone aspettandomi di coglierle in fallo, non ho i riflessi così pronti da scattare ssubito in piedi e dire: "Scusa! ma il sentore di smalto in un Amarone della Valpolicella invecchiato noi lo consideriamo un difetto, e anche grave, non un pregio!". Mi metto sempre nell'atteggiamento di chi può imparare qualcosa di nuovo, soprattutto quando a condurre la danza è una professionista famosa. Ah, ovviamente l'annata e il vino erano gli stessi, non la bottiglia: per cui può darsi benissimo che il tuo campione avesse un sentore di smalto. Il guaio è che l'hai decantato come se fosse un pregio, non un difetto! Oddio, ora mi dirai che "è" un pregio, e può darsi che tu abbia ragione. Ma alla scuola degli enologi io ho imparato che è un difetto. :) Proposta: la prossima volta che ci incontreremo ad una degustazione, proviamo a metterci d'accordo sulle parole? Così non rischio di interpretarti male.

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Luca Risso

circa 15 anni fa - Link

Qui urge chiarezza. Lo smalto (estere acetato di etile?) è stato espresamente nominato come caratteristico e positivo? Nei nebbioli è sintomo di vino cotto, o dal legno piccolo o da una annata calda. Luk

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Slawka

circa 15 anni fa - Link

Replico qui perché Adua ha risposto al mio post non su questa sua pagina ma sulla sua fanpage e siccome non sono iscritta e quindi non mi è permesso commentare le sue note, lo faccio direttamente qui. (ma visto che la nota è accessibile a tutti la segnalo http://www.facebook.com/note.php?note_id=97464499799&ref=mf ) Ora, contrariamente a quanto ha scritto Adua, io non dico nulla riguardo al fatto che lei voglia sfruttare la sua visibilità online per permettere alle aziende di promuoversi. Fra l'altro, come ho indicato anche nello stesso post, le cifre sono più che ragionevoli: 10 euro per un mese, 30 per sei mesi. Quello che contesto è il messaggio e il modo. Perché ci sono professionisti della comunicazione enogastronomica che si fanno in quattro per permettere alle loro aziende di acquisire visibilità online nel rispetto e nell'interesse loro e dei consumatori, e ci sono tanti e tanti produttori presenti online che curano i loro blog e sono attivi nei social network proprio perché non hanno i soldi per acquistare una pagina pubblicitaria sulla rivista patinata di tutto. Ed è nei confronti loro e nei confronti dei consumatori che vengono già bombardati a destra e a sinistra di messaggi pubblicitari non desiderati che dico che bisogna stare attenti a cercare di promuovere un tipo di "pubblicità più invasiva". I social network servono a ben altro. C'erano tanti altri modi di scrivere la stessa comunicazione ma incitare le aziende a essere più invasive crea confusione ed è solo lesivo per le aziende e la loro immagine. Pubblicità invasiva=azienda invasiva. Questo chiunque si occupa di comunicazione lo sa bene. Piuttosto, cara Adua che vuoi le critiche costruttive, e qui accetto la tua, di critica, invita i produttori a fornire, attraverso i tuoi canali online, contenuti che interessino ai consumatori, invitali a interagire con i consumatori, che ne so, facendo degustare i loro vini ai primi 10 tra i tuoi fan che si iscriveranno e che poi potranno commentare i loro vini sui loro blog e sulla tua fan page. Questo è solo un esempio banale tra tantissimi modi non invasivi e che anzi possono interessare al consumatore per utilizzare i social network nella promozione aziendale. Internet non è un mondo invasivo - se non quando è spam - è un mondo in cui ognuno seleziona i contenuti che gli interessano. Un'ultima cosa: occhio al diritto di replica. Tu lo pretendi ma lo pretendo anch'io e se mi critichi tra i tuoi fan, lì dove tutti ovviamente ti daranno ragione ma dove non posso replicare anch'io, la cosa non è esattamente equilibrata. Scusate la prolissità.

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Sonia

circa 15 anni fa - Link

Cara Slawka, innanzitutto sulla pagina fan di Adua facebook puo' iscriversi CHIUNQUE avendo così la possibilità di commentare e quindi di avere diritto di replica, QUINDI L'EQUILIBRIO DI REPLICA CHE INTENDI TU NON SIGNIFICA NIENTE. Secondo, non credo che tutti i fan siano d'accordo sempre, ognuno ha le sue idee, ..tu sei prevenuta nel dire che le persone iscritte saranno a favore di Adua in tutto e per tutto, dando dei cretini a tutti gli iscritti li: ognuno scrive il suo commento e di certo Adua non rimuove quelli negativi se sono appunto critiche costruttive. La serietà della sua pagina si è dimostrata nel tempo.. sono iscritta da mesi, e le info che ci da sono davvero interessanti. Credo dovresti fare un passo in dietro ed ammettere che il tuo articolo così spudoratamente pregiudiziale in quali pitturi adua come "una che si vuole fare i soldi" sia davvero qualcosa di aberrante.. e.. personalmente, scusa il termine vomitevole.. e poi con le iniziative pro-abruzzo che propone il tuo articolo proprio per me non esiste. Il business su internet è davvero un'altra cosa e invasivo è niente.. non credo che gli sponsor sul vostro sito INTRAVINO siano messi li senza che le aziende non vi paghino qualcosa! Cordiali saluti a tutti S.

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silvia. udine

circa 15 anni fa - Link

condivido anche io sn iscrutta su fb e trovo le iniziative per l'abruzzo molto importanti. Sil ^_^

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Andrea Gori

circa 15 anni fa - Link

giusto una precisazione tecnica, su Intravino non ci sono sponsor e ogni cosa viene fatta completamente aggratisse. E anche su Dissapore, parte dello stesso network, c'è un banner di Negroni con cui paghiamo hosting e affitto web app.

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Gianbattista

circa 15 anni fa - Link

Lavoro nel campo della comunicazione e del marketing, e leggendo il suo articolo noto tanta demagogia e tanto finto perbenismo non so a che scopo, vedo unicamente come scopo quello di attaccare una persona di rilievo mediatico nel mondo del vino ed enogastronomia che esplora nuovi territori e che per questo viene criticata. Come ben specifica i prezzi sono molto vantaggiosi e le posso dire per esperienza che sono praticamente infinitesimali rispetto ai prezzi che comunemente vengono proposti per offrire uno spazio pubblicitario. Il termine "invasivo" cara sig.ra Scarso viene da lei praticamente rimarcato in maniera negativa. Invasivo non è un termine esclusivamente legato allo spam ma viene utilizzato in gergo tecnico tra i pubblicitari e gli ambienti di marketing come tecnica pubblicitaria, distribuita su differenti livelli e. L'invasività che propone da quanto capisco la sig.ra Villa non è completamente attiva e non è di certo spamming, poiché si limita ad offrire spazi sulla propria pagina. Lo SPAM che intende lei significa un invio spropositato di annunci pubblicitari "spalmati" in gergo ad elenchi di indirizzi e-mail. Anzi trovo l'idea della signora Villa lodevole in quanto si è attivata per poter offrire a bassissimi costi degli spazi pubblicitari sulla propria pagina (veicolata dalla sua immagine di persona nota) per dare visibilità a categorie sottovalutate di produttori vinicoli italiani. Il suo articolo mi sembra esageratamente offensivo con lacune nell'utilizzo di particolari termini.

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Martina D.

circa 15 anni fa - Link

Guardi che può benissimo commentare sulla pagina fan di Adua come fanno tutti! E' gratuito iscriversi, non puo' affermare che non ha diritto di replica. Ma lei da quello che leggo deve per forza mettersi le persone contro a sparare cavolate?! buh Forza Adu!!! e per lei.. un po' di rispetto.

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tiposveglio :D

circa 15 anni fa - Link

"...io non dico nulla riguardo al fatto che lei voglia sfruttare la sua visibilità online per permettere alle aziende di promuoversi. " MA SE LE HAI SCRITTO CHE "VUOLE FARSI I SOLDI"?!?!?!! ma tu sei fuori ciao bella :D

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Ucla

circa 15 anni fa - Link

Sono d'accordo con slawca... la pubblicità non mi piace in tv e su interneT! ciau

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Luca Risso

circa 15 anni fa - Link

Ma guarda che fila di soldatini... Luk

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tiposveglio :D

circa 15 anni fa - Link

ci hai mai giocato da piccolo ai soldatini? ;)...

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gianpaolo

circa 15 anni fa - Link

tutti soldatini senza nome e cognome, ci hai fatto caso?

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Slawka

circa 15 anni fa - Link

Sonia, primo #1, mi dici qual è il punto preciso in cui io sto "dando dei cretini" ai fan di Adua? Se me lo citi testualmente (senza parafrasi) mi fai un piacere perché leggo e rileggo e non lo trovo. Primo #2 non vedo perché dovrei fare il gesto ipocrita di iscrivermi alla fan page di Adua per rispondere. Io ho scritto qui, la sua risposta me la sarei aspettata qui. Così si usa. Secondo, dove sta scritto che "qualcuno ha spifferato che ci si possono fare i soldi" implica un giudizio verso chi ci vuole fare i soldi? Ho addirittura detto che Adua chiede davvero poco, ma quando mai si potrebbero fare i soldi chiedendo così poco per un banner! Gianbattista: ho forse detto da qualche parte che quello di Adua è spam? Ripeto, mi citate il punto preciso in cui dite che ho detto le cose che mi attribuite? Tiposveglio, once again, ho scritto "qualcuno ha spifferato che ci si possono fare i soldi." Io "vuole farsi i soldi" non l'ho mai scritto quindi il tuo uso delle virgolette era improprio. Infine, grazie mille ad Adua che ha incollato la mia replica sulla sua fanpage! :)

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gianpaolo

circa 15 anni fa - Link

Slawka, permettimi di ricordarti la 1^ regola sui forum/blog/etc: "don't feed the trolls!" :-)

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Cosimo Errede

circa 15 anni fa - Link

Gentilissimi amici appassionati ed esperti (di vino e di comunicazione), probabilmente si sta incappando in un semplice errore : diverse correnti di pensiero relativo alla comunicazione, tutto qui. Io, personalmente, ABORRO la parola "INVASIVA" riferita alla comunicazione (tantopiù in ambito social media networking). Ciò non toglie che molti possano pensarla diversamente. Il PERMISSION MARKETING di Seth Godin, il LATERAL THINKING di Philip Kotler, non sono assolutisti ed intransigenti; semplicemente prendono spunto dagli errori della maniera convenzionale di fare marketing e la adeguano al XXI secolo, tutto qui ! Se non ci fosse stata la comunicazione INVASIVA, sicuramente non si sarebbero potute cogliere le sue evoluzioni, accordandole con la diversa ricettività dell'uomo medio dei nostri tempi. Un uomo BOMBARDATO da migliaia di messaggi invasivi, che ormai frena senza troppi problemi erigendo ferme e forti barriere mentali. Quindi, sostanzialmente, chi vuole continuare a fare comunicazione invasiva faccia pure ! Meglio per coloro che invece si affidano ad azioni mirate e se possibile 1to1. Gli uni raccoglieranno le briciole, gli altri la torta. Cordialità

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