Francesco Guccione e una storia di famiglia che dobbiamo conoscere

di Alessandro Morichetti

Francesco Guccione è intervenuto nel post in cui, ragionando di vino e professione giornalistica, Mauro Erro citava il caso della sua azienda di famiglia. Ci piace dare al commento tutto lo spazio che merita.
Buonasera a tutti, sono Francesco Guccione, e poiché sono stato tirato in ballo su vicende personali che poco riguardano il mio lavoro, per i curiosi e per quanti pensano che sia importante sapere cosa c’è dietro una bottiglia di vino, non mi tiro indietro e ovviamente racconto quella che è la mia verità.
E’ vero i terreni sono stati confiscati a Leoluca Guccione, mio padre. Ormai sono passati circa vent’anni.
Tanto tempo è stato sufficiente per far passare la rabbia di una grave ingiustizia economica e morale. Da mio padre ho imparato quello che so di agricoltura, la passione e il rispetto per la natura e gli uomini. Cerco di vivere in pace e in armonia e ritengo la mia vicenda personale qualcosa che riguardi me, ma mi rendo conto che nonostante siano trascorsi vent’anni, debba tornare a raccontare la sua storia. In sintesi la vicenda di mio padre è quella di un imprenditore agricolo, troppo ingenuo per affrontare il tessuto sociale nel quale viveva ed operava.

Per questo motivo ha subito un processo non processo, tecnicamente un “procedimento di misure di prevenzione”. Per chi non è avvezzo, è un’anomalia del codice Penale, voluta per legge negli anni della lotta alla mafia, in cui il cittadino inquisito, si trova a fronteggiare una difesa, con il carico dell’inversione dell’onere della prova. In questo contesto, sono stati confiscati appunto i tanto citati terreni. Successivamente, segue un processo Penale vero è proprio, con correlata detenzione, e tra un’udienza e l’altra passarono circa tre anni di detenzione cautelare. La sentenza definitiva lo condannava a due anni di detenzione, ma lui in attesa del processo ne aveva già scontati tre. La giustizia gli doveva già un anno di vita. Ma nella speranza di fare chiarezza in appello, un martedì di colloquio in cui andammo con mio fratello come sempre a trovare papà, per comunicargli si che c’era stata una condanna, si che era stata inferiore a quanto già scontato, ma fiduciosi che in appello avremmo fatto chiarezza sulla sua innocenza (attendevamo a quel punto la data dell’appello). Bisognava avere le ultime forze per resistere e ottenere l’assoluzione in formula piena. Ma due giorni dopo, ricevuto l’ennesimo rinvio di quattro mesi, che lo costringeva ad ulteriore detenzione, mio padre non resse, e fu colto da un infarto in piena detenzione, e senza alcun soccorso. Non è mai stata mossa nessuna accusa specifica se non una nebulosa associazione mafiosa in concorso esterno, e credetemi che a tutt’oggi non si comprende il ruolo di mio padre all’interno di non so che o non so cosa.

Possiedo tutti gli atti del processo e a parte due o tre “pentiti” che dichiararono di sapere chi è mio padre e a dimostrazione di ciò riportano solo che era un imprenditore, che possedeva un’azienda agricola e dei cavalli, nella zona di San Giuseppe Jato, l’unico pentito che dichiara di conoscere mio padre era il socio occulto di un socio di mio padre, e dice di conoscerlo e (bontà sua) come persona per bene che di tutte queste cose non sapeva nulla. Ovviamente parlo di cose agli atti. Alla fine mi domando per quanti anni ancora dovrò raccontare la nostra storia? Voi sapete che per lavorare in Sicilia dobbiamo confrontarci con la legge dell’antimafia? Bene questo comporta un certificato antimafia. Dunque se la cantina Guccione esiste esisterà anche il certificato della cantina Guccione. Il feudo di Cerasa è sempre stato della nostra famiglia. I terreni confiscati come il nostro infinito dolore sono rimasti al passato, i vini che produciamo li facciamo con i terreni che siamo riusciti a salvare, per i quali attendiamo ancora il resoconto dell’Amministrazione Giudiziaria. Invito gli amici e tutte le persone che mi hanno conosciuto, frequentato e che hanno frequentato la mia terra, a raccontare chi sono, come vivo, di cosa mi nutro e cosa ci sia dietro i miei vini. La libertà dell’individuo è alla base dell’esistenza, oggi più che mai è per me valore imprescindibile per una vita vissuta in piena coscienza, in un territorio difficilissimo come la Sicilia. Vivo in campagna, sono sempre lì, la mia porta è aperta a tutti, luogo che mi è più consono rispetto a un blog.

Francesco Guccione

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

168 Commenti

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Riccardo

circa 13 anni fa - Link

...che avreste dovuto conoscere prima di scrivere, dico io...

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Mauro Erro

circa 13 anni fa - Link

Caro Riccardo, a Lei sfugge, evidentemente, la presenza di un dato pubblico, presente in una cartella stampa, di un vicino di vigna che si chiama Centopassi. Si accertano i fatti (confermati da Francesco stesso), ma le "notizie" non si scelgono, nè si nascondono. Credo che sia interesse di Francesco Guccione chiarire e dire la sua, io stesso questa mattina l'ho chiamato al telefono - una telefonata serena e cordiale - per chiedergli se voleva rispondere a delle domande in modo tale che potesse dire la sua. Ha preferito, come vedo, intervenire direttamente. Lasci la libertà agli altri di sapere.

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Riccardo

circa 13 anni fa - Link

il discorso è diverso Mauro. Chiamarlo questa mattina dopo aver pubblicato il post di ieri risulta fuori tempo massimo. Sarebbe stato molto più corretto informarsi prima di scrivere quella frase perché se è vero che i terreni siano stati confiscati anni addietro e, soprattutto, che tale informazione compaia su un opuscolo di una azienda agricola che vive con questi sequestri, è altrettanto vero che questa frase dai lei scritta -Poi leggo: “Vigna Cirasa, contrada Cerasa, Monreale, confiscato a Guccione”. Ecco, meglio non farsi troppe domande. Siamo degustatori, critici al massimo, mica giornalisti- pecca di superficialità (meglio non farsi troppe domande!??!) prima di una repentina marca indietro, come testimonia la sua telefonata. Forse Nicoletta ha ragione quando dice che il giornalismo di oggi vive di scoop fine a se stessi perché se per voi fa "ascolto" o "numeri" vedere una lettera di Francesco Guccione che spiega l'accaduto, a lui, con molta probabilità, crea enorme dolore per la perdita di un padre e per delle vicende dolorose che hanno costellato la sua vita per molti anni e che tutt'ora non si riescono a dimenticare dovendole, addirittura, "metterle in piazza". La dignità ed il rispetto per il dolore altrui vengo ben prima di ogni misera informazione. Questa è la mia idea.

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Mauro Erro

circa 13 anni fa - Link

Lei è libero di farsi l'idea e le opinioni che vuole, piuttosto che dare lezioni. Mi faccia solo la cortesia, se non è chiederle troppo, di non attribuire suoi significati alle azioni degli altri. Grazie.

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Riccardo

circa 13 anni fa - Link

Mauro se scrivo ciò e se ho scritto - ieri sera- quello che puoi leggere sul mi sito è perché "gli altri" forse li conosco come conosco la loro storia. Non benissimo, certo, ma sicuramente più di chi l'ha scoperchiata in questo blog. Prego!

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giorgio

circa 13 anni fa - Link

Riccardo Ti quoto al 100%, superficialità e marcia indietro tutta, ecco cosa ha dimostrato il sig. Erro, che in questo caso ha confermato alla grande il cognome che porta, infatti ha errato

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Alessandro Morichetti

circa 13 anni fa - Link

Mauro ha sviluppato un ragionamento ampio nel post precedente e il riferimento a Guccione - di cui abbiamo poi parlato spostando il focus - era funzionale all'analisi. La mafia è un fatto, come lo sono le vigne confiscate, con annessi dolori personali, familiari e sociali della gente di Sicilia e non solo. Conveniamo tutti che interrogarsi sui perché delle cose sia giornalismo e non degustazione. La storia di Francesco Guccione, raccontata da lui stesso, si dipana da un elemento di partenza preciso: vigne confiscate su cui una cooperativa, meritoria come poche, produce vino. Proprio nessuna marcia indietro, quindi. Anzi, direi solo un invito a non leggere significati che non ci sono in certi frasi.

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Mauro Erro

circa 13 anni fa - Link

No caro Vendrame, lei continua a non voler capire la differenza tra fatti e opinioni come le sue, il senso del post di carattere generale che parte da un avvenimento assodato e non lo capisce perché coinvolto emotivamente. Cosa comprensibile il coinvolgimento empatico per un figlio che prende le difese del papà purtroppo deceduto, ma che le fa perdere di vista (e non solo a lei) ciò che ho scritto io e alcune imprecisioni scritte da Francesco nel suo intervento dettate probabilmente dall’emozione. Il codice antimafia prevede che si possano applicare separatamente le misure patrimoniali e personali (legge Rognoni-La Torre 1982, riveduta svariata volte). Prima di arrivare alla confisca definitiva di un bene, c’è un sequestro preventivo, dopo di che si procede ai dibattimenti, alla confisca impugnabile in Appello e in Cassazione, infine, dopo anni e anni, alla confisca definitiva. Per cui in merito a ciò che ho scritto i tre gradi di giudizio ci sono stati. Così come c’è un’altra imprecisione perché nel procedimento a carico personale l’ordinamento giuridico italiano stabilisce all’accusa l’onere della prova mentre è in quello patrimoniale che l’accusato deve dimostrare che i beni immobili o liquidi siano frutto di attività lecite. Ciò vale non solo in questi casi, ma in generale per tutti, per lei o per me, ad esempio se riceviamo una visita da parte dell’agenzia delle entrate. Ripeto, trovo comprensibile e umano il moto empatico che deriva dalla sua amicizia con Francesco e che la condiziona nel giudizio delle cose da me scritte. Trovo altresì incomprensibile, il suo tentativo goffo, superficiale e reiterato, di delegittimare chi ha semplicemente scritto una verità che forse a lei non piace, ma che, accertata oltre ragionevole dubbio, voleva porre domande che pare siano state colte da Montes e pochi altri, ben al di là del caso personale. Tanto le dovevo.

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Riccardo

circa 13 anni fa - Link

Mauro... bravo, continua così! La superficialità fa parte della mia vita... hai ragione!

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maxmagnus

circa 12 anni fa - Link

ho letto il suo post e i suoi vari interventi e tuttora non capisco cosa c'entrasse il suo riferimento a guccione con il resto del discorso. esattamente, cosa voleva dirci?

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Fabio

circa 3 anni fa - Link

Tutto quello che volete.... rimane che i vini di Guccione sono spettacolari

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Fabio

circa 3 anni fa - Link

Rimane che i vini di Guccione sono strepitosi

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Voglio essere il primo a complimentrmi per questa tua scelta, Moricchio. Il giusto spazio, appunto. Bravo. E a Guccione non posso che augurare di continuare a pensare che esiste una Giustizia sola, quella vera, inappellabile, ma che non e' di questa terra e di continuare a crederci e di lavorare con la coscienza pulita dell'agricoltore onesto. Io ho sempre promosso gli aiuti a Libera di Don Ciotti sui terreni confiscati alla mafia e continuero' a farlo, ma proprio per questo vorrei che i tribunali non torturino la gente su basi non accertate fino in fondo, perche' quella non e' lotta alla mafia, ma persecuzione, come con Contrada. Il concorso esterno in associazione mafiosa e' una supposizione, non e' previsto da nessuna legge dello Stato, non e' mai stato approvato da nessun parlamento della Repubblica nata dalla Resistenza, ma e' un obbrobrio giuridico imposto da chi non ha poteri legislatori, cioe' i parrucconi ermellinati che si arrogano il diritto di emettere interpretazioni delle leggi a modo loro, di fatto legiferando (il che non e' nei loro poteri). Coraggio. Spero che ne uscirete fuori puliti oppure che lorsignori dimostrino con estrema certezza irrefutabile le loro accuse e in questo caso sì che sareste debitori nei confronti della collettivita' e sarebbe giusto pagare il debito. Ma si e' innocenti fino a prova contraria. L'onere della prova e' a carico dell'accusa. Il contrario e' solo barbarie giudiziaria, Inquisizione. Grazie ancora a Moricchio ed alla sua sensibilita'.

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Tommaso Farina

circa 13 anni fa - Link

Mario, sei grande.

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Arturo Genduso

circa 13 anni fa - Link

no, guarda che Francesco Guccione non deve uscire proprio da nulla perchè non è sospettato nè inquisito, si tratta di una storia antica del Padre rimasta insoluta in quanto quest'ultimo è morto di crepacuore in galera. Lasciata la moglie con i giovani figli la famiglia non ha fatto ricorso nè riaperto l'inchiesta e non è potuta rientrare in possesso dei beni!!

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Sì, Arturo, sono convinto anch'io come te che non e' lui, infatti ho scritto al plurale "spero che ne uscirete fuori puliti" in quanto l'accusa infamante e la confisca delle vigne riguardano l'onore e il mezzo di sostentamento di una famiglia intera il cui padre e' morto di crepacuore in galera a causa di un assurdo ribaltamento dell'onere della prova, che in una civilta' del diritto e' a carico semmai dell'accusa e non della difesa. Auspico la massima trasparenza e pulizia anche se "si tratta di una storia antica" perche' non puo' passarla liscia chi non dimostra la fondatezza del suo operato, nemmeno se ha la toga, ai danni di un'intera famiglia che fino a prova contraria non puo' essere colpevolizzata sommariamente. Del resto mi sembra che anche nei miei commenti successivi quest'opinione sia stata da me espressa molto chiaramente e ringrazio Francesco per aver sollevato col suo commento un tema di riflessione per tutti e Moricchio per la sua sensibilita' nel dargli il giusto spazio. Se avessi sbagliato e' Francesco, semmai, che avrebbe il diritto di rimproverarmi in questo spazio, ma se non l'ha ncora fatto non e' che aspettasse te, credo piuttosto che abbia letto bene tutto quello che ho scritto anche piu' avanti e abbia capito meglio le mie opinioni.

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Tommaso Farina

circa 13 anni fa - Link

Mi stupisco, Mario, che non sia ancora saltato fuori qualche genio a dire che a me, a te, ad Arturo Genduso e ad altri, visto quello che diciamo, tutto sommato la mafia sta bene. Il clima è questo.

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

No, Tommaso, non ci posso credere. Nel caso la pensino così, non devono fare altro che scrivere direttamente una mail alla Procura, e' quasi gratis, facendo il mio nome, cognome e indirizzo che Morichetti conosce senz'altro perche' sono sull'Agenda dei giornalisti e pubblicisti specialisti della vite e del vino a cura dell'Unione Italiana Vini Editrice, pg. 36 (costo copia 15 euro). Così faranno il loro dovere di cittadini, come Arturo, tu ed io abbiamo sempre fatto. Di solito e' il Giuda di turno semmai che s'impicca.

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Tommaso Farina

circa 13 anni fa - Link

Mario, alla fine i lettori di Intravino non sono cattivi né disonesti, sennò io e te avremmo smesso di commentare da mo'.

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Infatti, in vino veritas vale per tutti. Altrimenti e' soltanto una bibita alcolica tanto per sballare un po'...

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Francesco Amodeo

circa 13 anni fa - Link

Io non ti conosco Francesco, ma conosco i tuoi meravigliosi vini.

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Lido Vannucchi

circa 13 anni fa - Link

sono stato da Francesco, è uno che non si nasconde dietro a nulla, i suoi vini parlano di vita e libertà, è una persona perbene, che vive modestamente la campagna e la sua terra, fa vini eccezionali e con cordialità risponde ad ogni domanda, grazie Francesco per il giorno dedicatomi, un'abbraccio forte Lido.

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Antonio Bongiovanni

circa 13 anni fa - Link

Sono rimasto malissimo! La frase scritta dal signor Erro ha un'unica interpretazione: A M B I G U A ! Molto scorretta ed indubbiamente voluta! La telefonata andava fatta prima e non ci sono scuse. Perfavore voi che scrivete nei blog imparate a documentarvi e che il signor Erro scriva immediatamente delle scuse pubbliche. Guccione è un signore per questo ha avuto una telefonata cordiale ma non scriva che è stata anche "serena" altrimenti non avrebbe mai avuto l'esigenza di dover raccontare la sua storia"! Riguardo ai ragazzi di Centopassi, siamo d'accordo che si voglia scrivere la provenienza dei terreni ma sarebbe anche il caso, ora che sono a conoscenza di questa cosa, che cancellino questa informazione.

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Noveno Colli di Palermo

circa 13 anni fa - Link

Lei sta esagerando. Lei non sa cosa significa vivere sotto il giogo mafioso. Avrei gradito da parte del Sig. Guccione, oltre ad una umana difesa del padre, una aperta condanna della mafia. Il Sig. Francesco Guccione crede che suo padre sia una vittima inconsapevole? Ebbene, allora è una vittima della mafia! Il Sig. Guccione non ha fatto alcuna condanna pubblica della mafia, e questo è gravissimo. I nomi dei mafiosi a cui sono stati sequestrati i terreni vanno fatti! Sempre! E lei Sig. Bongiovanni non dimentichi che il nome di questa cooperativa che gestisce i terreni mafiosi, "I Centopassi", ricorda un eroe che è morto brutalmente lapidato da mano mafiosa: Peppino Impastato! E' lui l'eroe, non chi si nasconde omertosamente nel silenzio della quotidianità! Faccia il Guccione una pubblica condanna della mafia. Ed avrà la mia solidarietà.

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Alessandro Dettori

circa 13 anni fa - Link

Conosco personalmente Francesco e mi basta. Un mafioso di certo non suderebbe le camice come lui per portare avanti la propria azienda. Un giornalista ha il diritto/obbligo di informare ma prima di tutto il dovere di informarsi. Concordo con Bongiovanni, CentoPassi dovrebbe verificare le confische di terreni per i quali ci sia una sentenza passata in giudicato sino all'ultimo grado di giudizio. Alessandro Dettori

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marco arturi

circa 13 anni fa - Link

Voglio fare presente al signor Crosta che il concorso esterno in associazione mafiosa, quello che lui definisce "obbrobrio giuridico" è figlio diretto dell'impegno di tale Giovanni Falcone (non a caso definito l'inventore della norma) e che, di conseguenza, è principalmente a lui che si riferisce - volontariamente o meno - quando parla di "parrucconi ermellinati". Perché va bene che questo è "solo" un blog enoico, va bene che ormai la magistratura è bersaglio sempre utile, va bene che Berlusconi non sta lì a caso ma perché è il degno rappresentante della stragrande maggioranza degli italiani; ma non è che possiate sparare cazzate immani infangando la memoria di una di quelle che, vi piaccia o no, rimane una delle coscienze civili di questo paese.

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Alessandro Dettori

circa 13 anni fa - Link

Non si può neanche infangare la moralità di una persona per qualcosa che non ha commesso. Penso sappia che le confische vengano fatte in via precauzionale e che poi il tutto venga affidato alla burocrazia che purtroppo in molti casi nulla ha a che fare con la Giustizia.

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Noveno Colli di Palermo

circa 13 anni fa - Link

Stai dicendo cavolate! Sei ignorante. Le confische sono ratificate da sentenze esecutive, ed è l'unico strumento valido contro la mafia. E' il motivo per cui Pio La Torre è stato ucciso. Per avere voluto a tutti i costi una legge che consentisse di sequestare i beni ai mafiosi! Le persone ignoranti come te non si rendono conto del danno che fanno con le loro affermazioni superficiali! Vorrei sentire una parola di condanna alla mafia , please!!!

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Alessandro Dettori

circa 13 anni fa - Link

Caro Noveno Colli di Palermo, accetto l'invito a condannare la Mafia. Fanculo la mafia e tutti i mafiosi. La Mafia è uno dei cancri dell'Italia e del Mondo come lo sono gran parte dei politi ed i semplici cittadini che si fanno i fatti loro anziché condannarla. Lei lo fa? Detto ciò...lei predica bene razzola male. Dare dell'ignorante ad una persona che non conosce è un atteggiamento classico da maffioso, che non accetto. Ho titoli per confermarle che le confische possono essere fatte già nel primo grado di giudizio. La Costituzione permette tre gradi oltre al primo (appello e Cassazione). Pertanto può succedere ed è già successo che vengano confiscati beni con la sentenza di primo grado e l'imputato assolto nel secondo grado oppure in Cassazione. Nel frattempo i beni confiscati sono stati assegnati e ritornarne in possesso è molto difficile.

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Antonio Bongiovanni

circa 13 anni fa - Link

Noveno? Noveno? Ci delucidi.

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Noveno Colli di Palermo

circa 13 anni fa - Link

Ripeto: faccia il Guccione una pubblica condanna della mafia. Ed avrà la mia solidarietà.

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Antonio Bongiovanni

circa 13 anni fa - Link

Ma che siamo ad un processo? "Il" Guccione ma che razza di espressione è!

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Noveno Colli di Palermo

circa 13 anni fa - Link

Sono assolutamente d'accordo. Ci sono vergognosi tromboni che dalle loro comode poltrone, davanti a una tastiera di computer, infangano chi ha perso la vita o chi lotta quotidianamente a proprio rischio. Se questi tromboni abitassero in Sicilia, come me, sarebbero proni ed omertosi lacché del potere politico-mafioso. E con questo chiudo.

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Alessandro Morichetti

circa 13 anni fa - Link

Esprimi le tue idee ma impara a moderare i toni: "dici cavolate", "ignorante", "de coccio" sono espressioni molto al limite del dialogo civile e non sono permesse. Di questo passo sei fuori. Prendila come una minaccia di invito alle buone maniere, lo è. Le parole di Francesco Guccione testimoniano dolore e valgono ben più delle condanne "televisive" che chiedi, del tutto inutili.

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marco arturi

circa 13 anni fa - Link

Dettori, non sono volutamente entrato nella questione oggetto del post. La memoria di Falcone si può infangare, mi sta dicendo?

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Antonio Bongiovanni

circa 13 anni fa - Link

Tanto che odio le persone che rigirano le frasi e fanno finta che non capire. Signor Arturi certo che la memoria di Falcone non si può infangare e Dettori dice: neanche quella di un innocente! E vuoi vedere che anche lei è d'accordo su questo?! Insomma la comunicazione via internet toglie tutta la poesia! Diciamo che Erro non intendeva nulla di male, allora chieda scusa! Diciamo poi che i ragazzi di Centopassi non erano informati sulla storia di vigna Cerasa e allora cancellino! Tutto qui!

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Noveno Colli di Palermo

circa 13 anni fa - Link

Ma allora sei de coccio! Non si cancella niente!

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Antonio Bongiovanni

circa 13 anni fa - Link

La poesia è comprensibile a pochi! Francesco spegni il computer, apri una bottiglia di vino e brinda al tuo lavoro!

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Alessandro Dettori

circa 13 anni fa - Link

Perché esiste in Italia qualcuno che può permettersi di infangare la memoria di Falcone? Se ci fosse andrebbe internato. Se lei ha capito questo, ha capito malissimo. Ho scritto che non si può infangare la memoria di Guccione Francesco. Io sto parlando di FRANCESCO GUCCIONE. E' difficile da leggere e capire?

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Antonio Bongiovanni

circa 13 anni fa - Link

Alessandro, si scrive con superficialità, si legge ma non si capisce, ci si fa maestri di vita e di giurisprudenza... l'umiltà non la si conosce. Ti ammiro perchè dici quello che pensi con grande stile. Forza Francesco.

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marco arturi

circa 13 anni fa - Link

Non scriva in stampatello con me, Dettori. Non mi intimidisce :-)))) Scherzi a parte, credo che l'equivoco sia proprio questo: il mio intervento era riferito unicamente al contenuto del commento di Crosta: semplicemente lei sta parlando di Francesco mentre io non ne sto - volutamente - parlando. E' chiaro che il termine usato dallo stesso Guccione in riferimento al concorso esterno, "anomalia", è condivisibile (anche se credo che la valenza che lui attribuisce al vocabolo sia comprensibilmente differente dalla mia), mentre quando Crosta parla di "obbrobrio" davvero non ci siamo, quantomeno a mio modo di vedere; tantopiù che quell'obbrobrio, lo ripeto, è stato tenacemente voluto da Giovanni Falcone e ha consentito di ottenere risultati importanti nella lotta alla criminalità orgnanizzata. Certo, qualcuno potrà considerare "perseguitato" un signore come Bruno Contrada, condannato in via definitiva a dieci anni di reclusione per concorso esterno, ma io faccio davvero fatica a non considerare superficiali certe condanne a prescindere dell'operato della magistratura. Per quanto riguarda l'invito a esprimersi chiaramente sulla mafia, io sono solito fare mie le parole di un siciliano - un compagno, naturalmente - che aveva il vizio di fare domande e a cui è stato spesso detto che parlava troppo: la mafia è una montagna di merda. Cari saluti

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Marco Arturi, lo so che il tuo intervento era riferito ai contenuti del mio e poiche' sei stato sensato nelle tue critiche ho evitato di risponderti subito, impulsivmente, meditando sulle tue parole e sulla tua opinione, che rispetto comunque. Io sono andato via dal nostro Paese dopo che mio fratello mi ha detto che una delle finanziarie che sosteneva lo stabilimento per cui lavoravo, passata di proprieta' alla banca per cui lavorava lui, era certamente in odore di mafia. Proprio per non aver nulla a che fare con la piovra vivo in un altro Paese. Vivo. Non eroe, ma vivo. Mi basta. Quindi ho sempre sostenuto Falcone e Borsellino, anche quando un ex presidente della Camera da Roma mi disse, subito dopo la strage, che adesso avrebbero sicuramente eletto Scalfaro presidente della Repubblica (fino a quella strage sempre osteggiato da chi lo conosceva bene), come se quello fosse l'obiettivo forse non secondario della piovra. Ma rimane un obbrobrio giudiziario il concorseo esterno in associazione (mafiosa, in questo caso), trtato da una prassi borbonica e mai passato per il Parlamento nato dalla resistenza, mai emesso come legge dello stato dopo un discussione ed una votazione delle due camere. Il ribaltamento dell'onere della prova rimane una barbarie giudiziaria. Non si combatte la mafia tagliando le mani a chi e' sospettato, mettendo alla gogna per sentito dire (come nel caso di Enzo Tortora, ricordi?), ma bisogna dimostrarne inconfutbilmente la colpevolezza, a meno di approvare la famigerata "ley de fuga" del Messico prerivoluzionario. Con la quale, forse, di fronte a certe atrocita' criminali, certe volte mi ritroverei d'accordo pure io, impulsivamente, come fanno molti italiani nei confronti della pena di morte specilmente dopo una strage efferata. Rispetto comunque il tuo pensiero, perche' proprio come me (che sono stato impegnato pubblicamente, su Enotime, a sostenere Libera di Don Ciotti e a proporre ai lettori di finanziarla con la dichiarazione dei redditi) sei, si legge, si vede, contro la mafia. Ciao.

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Paolo Rusconi

circa 13 anni fa - Link

A Francesco un abbraccio fraterno. Riesco solo ad immaginare, forse, il suo dolore nel dover metter in pubblica piazza questa storia personale. Qua non è questione che un vino sia da tre bicchieri o faccia cagare, ma di vite vere e vissute. A me non interessa a quale grado di giudizio sia giunta la magistratura, nemmeno mi interessa di vedere il cartello. Non so quanti di voi abbiano varcato la porta di un carcere per visitare un parente, l'ho fatto e non l'auguro a nessuno. Li dentro si muore e basta e quel che forse è peggio si muore nell'indifferenza più totale. A Marco, solo due parole schiette. Non si può dare addosso alla magistratura per in alcuni casi e difenderla a spada tratta in altri. I magistrati sono uomini e come tali soggetti ad errore, sempre sia si tratti di metter al gabbio 2 ragazze notav o di condannare per associazione mafiosa. A tutti: i terreni sono stati sequestrati a Leoluca Guccione, non a Francesco o a suo Fratello Manfredi.

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marco arturi

circa 13 anni fa - Link

Paolo, non ci siamo. Io non ho difeso a spada tratta la magistratura (e dire che mi conosci, Paolo, e sai che non potrei mai per formazione e cultura...) ma la figura di Giovanni Falcone. E' diverso, molto diverso. Detto questo, la magistratura è criticabile ma non è nemmeno giusto darle addosso a prescindere e in maniera superficiale come ha fatto il signor Crosta: vatti a rileggere le sue parole e dimmi se non ti ricordano pari pari la filosofia di qualcuno...

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Marco, ti ho risposto piu' sopra. Io per la lotta alla mafia ho pagato un prezzo, come ti ho spiegato piu' sopra e non rmi dire di piu'. Apprezzo molto gli sforzi fatti in questo post da Massimiliano, che ci suggerisce link davvero in tema. Ma ho un visione dell magistratura diversa. Rispetto la tua, ma io allo stato di Polizia, all'Inquisizione e alla Buoncostume mediatica che prevalgono oggi preferisco quella liberta' vera che la Resistenza ha riacquistato con anni di clandestinita', tre anni al freddo e al gelo e infine un'insurrezione popolare vittoriosa. Ciao, compagno sincero qual sei, anche di buone bevute, come mi dicono gli amici! Non te la prendere se posso avere un parere diverso dal tuo e anche negli eroi posso trovre un tallone d'Achille. Ho subìto, in quel di Novara, troppi processi per il mio antifascismo militante, ho conosciuto Enzo Tortora che abitava sopra il Comitato Vietnam a Milano che frequentavo io e quindi non posso che condannare gli eccessi di repressione sulla base dei sentito dire, dei sospetti e nemmeno un mostro giudiziario borbonico come il concorso esterno in associazione (in questo caso, mafiosa). Certo, potrei raccontarti come si ammisitra la cosiddetta giustizia ("g" minuscola d'obbligo). Se provavi a cantare bandiera rossa alle sette di sera in tre, prima di quel governo D'Alema che bombardo' i Balcani da "pacifista" in testa alle marce di Assisi e presento' i revisionisti come lui, i nuovi arricchiti, come il figliol prodigo della politica, lo sai cosa capitava? Adunata sediziosa (3 o piu' di 3), disturbo della quiete pubblica (dopo il tramonto), incitamento alla rivolta contro le istituzioni dello Stato, insomma se te la cavavi facevi 36 mesi di gattabuia... provare per credere!

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esperio

circa 13 anni fa - Link

Ma come non e' ancora chiaro che quella "Bandiera rossa" e quel comunismo visionario e di stampo tutto italiano sono la causa dello sbando attuale?

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Tommaso Farina

circa 13 anni fa - Link

Condivido le parole di Mario Crosta e Dettori.

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marco arturi

circa 13 anni fa - Link

Che sorpresa. Saluti al suo papà il signor Betulla, consulente dell'emerito ministro Maria Stella Gelmini. Quella del tunnel.

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Alessandro Morichetti

circa 13 anni fa - Link

Artù, minchia! Posso chiederti di commentare le cose e non le persone, con annessi e connessi che qui non ci interessano? Grazie a te e a Tommaso che raccoglierà il mio invito non rispondendoti (vero? verooo??? :-) ). Ca**o, diamo il buon esempio su come si possa contribuire a un dialogo senza farci i dispettini. Se mio/tuo/suo padre sono imperfetti sono affari loro, ai fini del post.

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marco arturi

circa 13 anni fa - Link

Morichetti, io e Farina abbiamo un rapporto straordinario, tant'è che se ci fai caso dei 500 commenti presenti in calce a questo post ha esaltato gli unici due con i quali ho polemizzato io. Lascia fare, se non ti va sbattimi fuori. Non te ne vorrò.

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marco arturi

circa 13 anni fa - Link

E poi minchia, per una volta che vengo a ravvivarti un po' l'ambiente...

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Tommaso Farina

circa 13 anni fa - Link

GNE GNE... ;)

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Tommaso Farina

circa 13 anni fa - Link

Hahah affare fatto.

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marco arturi

circa 13 anni fa - Link

E poi Farina è cattivo. Mi ha bloccato su facebook (e cazzo, senza nemmeno essere amici: è un record) :-)))

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Tommaso Farina

circa 13 anni fa - Link

Pardon, lo gne gne che ho scritto prima era riferito a questo commento. Sigh, essere cattivo mi fa perdere la tramontana... Dai che un giorno ti sblocco, ormai sto diventando una ricotta...

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Si vuole parlare di vino e mafia in Sicilia? Si può e si deve farlo. E' un obbligo morale per tutti. Ma farlo parlando solo di Guccione mi sembra un tantino limitativo. Se vogliamo parlare di vino e mafia dobbiamo andare a vedere le grandi aziende, quelle ricche e forti. Quelle che dettano le regole. Si potrebbe fare una breve ricerca su internet, per esempio, e vedere a quale grande azienda siciliana è stata sequestrata recentemente la cantina e perché. O ci si può semplicemente chiedere in ambito vitivinicolo chi comanda in Sicilia, chi ha comandato negli ultimi anni. Infine mi associo a chi chiede una pubblica condanna della mafia. Prima di qualsiasi polemica e leggittima opinione, credo che una pre-condizione sia una comune condanna della mafia e dei mafiosi come singole persone.

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Alessandro Dettori

circa 13 anni fa - Link

Vogliamo parlare di Vino e Mafia? Parliamo di noi, di ognuno di noi, di chi ci sta vicino. Sempre a giudicare gli altri a parlar male degli altri a vedere il male negli altri. Ma gli altri per altri siamo noi. Commettiamo tanti atti mafiosi ogni giorno molto più dei veri mafiosi. Ogni volta che votiamo chi ci viene consigliato dal nostro datore di lavoro, dal nostro consulente, dal nostro amico d'infanzia dal nostro parroco: è Mafia. Ogni volta che cerchiamo di farci togliere la multa: è Mafia. Ogni volta che andiamo a farci visitare dal primario dell'ospedale perché poi sarà lui ad operarci nell'ospedale pubblico (ma senza aspettare una vita): è Mafia. Ogni volta che vediamo commettere una rapina, un'ingiustizia e non muoviamo un dito: è Mafia. Ogni volta che per la nostra eventuale posizione e/o amicizia otteniamo un privilegio: è Mafia. La raccomandazione: è Mafia. Frequentare persone che possono darci in cambio qualcosa: è Mafia. Il sindacalista/l'avvocato che si mettono occultamente in accordo con la controparte: è Mafia. Il Vigile che a te fa la multa perché non ti conosce e non a quello che è passato dopo di te: è Mafia. Siamo forse troppo italiani per capire questo? Essere convinti che la Mafia sia quella descritta dai Film non ci permette di comprendere il problema e quindi risolverlo. Un virus attecchisce la dove ha vita facile.

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Fabio Italiano

circa 13 anni fa - Link

Bravo Alessandro, l'elenco potrebbe essere tranquillamente più lungo ma hai reso benissimo l'idea. Te lo dice un siciliano doc,che sa benissimo cos'è la mafia.

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Simone e Zeta

circa 13 anni fa - Link

E' la cosa più bella e inteligente che ho letto, complimenti. Aggiungerei che l'REtica non si crea con passione, ma con fatica.

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Alessandro Bandini

circa 13 anni fa - Link

Un pò di Merlot alla faccia del disciplinare é mafia?

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esperio

circa 13 anni fa - Link

La societa' palermitana e limitrofa (Giusto per circoscrivere ), E' malata, non c'e' alcun dubbio. La cosidetta gente comune e' contaminata. A Palermo tutte le attivita' cittadine, anche le piu' banali sono intrise di immoralita' e illegalita'.Lo sapete che per prenotare un ristorante ci si fa' raccomantare? Per entrare in un luogo pubblico a pagamento spesso si menziona un conoscente e si entra gratis, per andare all'ospedale prima si cerca una raccomandazione. Nella sede del consiglio regionale e' vietato fumare, ebbene, le signorine in divisa che controllano l'entrata principale fumano apertamente a tutto spiano, anzi hanno a dipsosizione un braciere che funge da enorme portacenere. Il marcio e' tangibile e dunque' Guccione o no, che differenza fa' tutto questo surriscaldarsi. - Ogni popolo ha la criminalita' che si merita- JFK. Di vino ne parliamo in un altra occasione.

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Alessandro Dettori

circa 13 anni fa - Link

Palermo? Accade in ogni città italiana.

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Il 60% dei siciliani, esperio, te lo assicuro. Il 60% dei siciliani per contiguità, piccoli interessi particolari o semplice omertà, non oppone alcuna resistenza alla mafia e vota sempre le stesse persone. Ma non tutti. C'è una minoranza che fatica a diventare maggioranza. Forse non lo diventerà mai, ma c'è. Te lo assicuro. Questa minoranza è, giustamente, incazzata. Vede oltraggiata la propria sensibilità alla legalità ed il rispetto delle regole. Vive con frustrazione l'assoluta incapacità di avere la meglio su chi si arroga il diritto di decidere la tua vita per te. Vive all'interno di una società che non condivide. E reagisce spesso in modo aggressivo. Ma va compreso il perché. Io mi onoro di fare parte di questa minoranza.

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Aurelio

circa 13 anni fa - Link

"Quanti dicono bene che non sanno fare Quanti, in sur le piazze e in sur le panche Paiono uomini intelligenti Ma che adoperati, riescono ombre [...]" Francesco Guicciardini

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Ruggero Romani

circa 13 anni fa - Link

intervengo da lettore non tecnico.mauro erro riporta una notizia corrispondente a un fatto,fa il suo mestiere di giornalista.francesco guccione risponde con una nobilissima e commovente difesa di suo padre,fa il suo dovere di figlio. a me non rimangono che due strade:laurearmi in legge,procurarmi gli atti del processo in cui fu giudicato il sig. guccione e formarmi la mia opinione;oppure sospendere il giudizio finchè qualche giornalista non scavi più a fondo in questi fatti e non mi dia maggiori lumi. disgrazia vuole che in italia nè giornalisti nè opinione pubblica siano molto interessati a questa operazione.

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Maria Luisa Piazza

circa 13 anni fa - Link

Cari Signori, ho sentito il bisogno di parlare di Francesco Guccione, visto che lui stesso richiede agli amici e a coloro che lo hanno conosciuto di farsi avanti. La mia conoscenza con Francesco, risale a quindici anni fa, ho vissuto in prima persona i suoi primi approcci con l'agricoltura biodinamica, la paura di entrare in un campo pionieristico dei vini così detti naturali,le sue paure. Ma la sua passione per il vino "vero", puro, ha coinvolto tutti quelli che gli stavano vicino. Naturalmente sappiamo che andare controcorrente, spesso ci procura critiche e insicurezze, ma solo la caparbietà e la conoscenza, ci aiutano a guardare avanti con lungimiranza. Tutto questo Francesco lo ha sempre fatto. Sappiamo che chi passa dal biologico al biodinamico deve aspettare anni prima di vederne i risultati e Francesco stringendo i denti pur di ottenere il suo vino ha superato non poche difficoltà, da quelle economiche a quelle psicologiche e tutto questo per costruire qualcosa di suo, riscattando così un passato triste e profondamente ingiusto. Uno dei suoi primi vini è stato il Lolik, dedicato a suo padre Leoluca, da cui ha ereditato la passione per la campagna, luogo dove tutt'ora vive. Certo comprendo che è molto complicato, per chi vive in realtà sociali e geografiche, profondamente diverse da quelle siciliane, giudicare con leggerezza il vissuto di un essere umano. Venite a lavorare voi la terra qui, tra San Giuseppe Jato, Partinico, Corleone... forse solo allora capireste le difficoltà che si possono incontrare. Vicini, confinanti completamente diversi da te, anni fatti di silenzio, di riservatezza, di terrore... Ma nonostante tutto, Francesco è rimasto lì, per amore della sua terra e delle sue vigne. Oggi Francesco ha realizzato un sogno, produce ottimi vini siciliani in agricoltura completamente naturale, ogni etichetta è dedicata ad una persona amata, ad un amico, ad un'amica, per il piacere di condividere insieme a loro tale passione. Quanti di noi, dopo le vicessitudini trascorse, avrebbero gettato la spugna emigrando verso terre più accoglienti, pur di dimenticare il passato? Forse molti, ma noi siciliani siamo ancorati alle nostre radici, alla nostra isola, che difendiamo e proteggiamo anche di fronte a qualche giudizio inconsapevole. Francesco è un puro come i suoi vini, potranno non piacere, ma sono sinceri. Continua così Fra, le persone come te, sono l'unica vera speranza per tutti noi Maria Luisa Piazza

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esperio

circa 13 anni fa - Link

Se veramente i siciliani fossero stati cosi' ancorati alle loro radici, avessero amato veramente la loro terra , i propri corregionali, e giu' di li', questa tuo bel discorsetto, trito e retorico non avrebbe nessun senso. Francesco produce buoni vini? Bravo, non ci interessa altro. Francesco ha fatto la sua parte e ne siamo lieti,continui, sia tenace ma non si aspetti lacrime dagli altri.

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Giuseppe Amato

circa 13 anni fa - Link

Caro Francesco, conobbi il profumo del nome di tuo padre attraverso gli occhi di coloro a cui chiesi, coi miei, a cosa fosse dovuto tanto schietto e profondo rispetto. Non ne parlammo mai, di quel giorno, a San Cipirrello. Ma ora ne risento il profumo. Forse un fiore è sbocciato!

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Alessandro Dettori

circa 13 anni fa - Link

Caro Francesco, ti stimo enormemente. Se tuo padre non ha subito tre gradi di giudizio, per me rimane innocente. Morto in carcera per colpa dello Stato. Ma per i colpevolisti (quale non sono), anche se fosse veramente colpevole, perché un Figlio deve pagare a vita le presunte colpe del padre? Grazie Francesco, per mettere in bottiglia vini che sanno di Gente Siciliana di Terra Siciliana, vini che sanno di Vino. Vini che non si piegano alla Mafia del Mercato. Grazie tanto, per avermi tolto dall'imbarazzo di scegliere vini siciliani al ristorante. Grazie a te ed a pochi altri amici produttori siciliani, non ho più imbarazzo. Alessandro Dettori

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Federico Orsi

circa 13 anni fa - Link

Condivido pienamente.

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Lido Vannucchi

circa 13 anni fa - Link

Grande Alessandro condivido ogni parola, chi conosce Francesco sa, quello che vale, con stima Lido

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Fabio Italiano

circa 13 anni fa - Link

Non conosco Francesco Guccione, e sinceramente non conosco neppure la vera verità della disavventura del padre, forse quella non si saprà mai. Tu ti chiedi... ma anche se fosse veramente colpevole, perché un Figlio deve pagare a vita le presunte colpe del padre? La risposta è semplice. Perché ne ha tratto comunque vantaggi. Quando si parla di mafia, non si può dare la colpa solo al diretto interessato, ma anche a tutto quello che lo circonda, famiglia inclusa. Io sono cresciuto fino all'età di 30 anni in un paese ad alta densità mafiosa, a pochi chilometri da Corleone, San Giuseppe Jato, etc. etc. e queste cose le ho visto. Mio padre, antimafioso nel vero senso della parola, mi ricordo, io ero piccolo 10/11 anni, e mi diceva spesso le seguenti parole... non mi portare mai la figlia di un mafioso a casa, portami anche una prostituta ma non la figlia di un mafioso, o ti butto fuori di casa. Non starò qui a spiegarvi i motivi, ci vorrebbe un libro, ma voglio dirvi solo una cosa... la mafia è un cancro.

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Tommaso Farina

circa 13 anni fa - Link

Ma scusate, ma a che livello siamo arrivati? Cos'è questa, la Corte di Assise? Un tribunale popolare? Ma vi sentite davvero così migliori, a fare questi interventi?

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Alessandro Morichetti

circa 13 anni fa - Link

Fabio, capisco il tuo coinvolgimento emotivo ma non sono d'accordo minimamente con la tua argomentazione. Se "tu" sei una testa di minchia non è scritto da nessuna parte che lo sia anche tuo figlio. Cioè significa che può esserlo come no, e qui NESSUNO ha messo in discussione la moralità di Francesco Guccione. Ma io non discuto nemmeno una sentenza di confisca definitiva di terreni mafiosi, e le due cose sono perfettamente conciliabili.

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roberto gatti

circa 13 anni fa - Link

Credo che nessuno degli intervenuti sia favorevole alla mafia, cosi' come credo nessuno metta in dubbio l'opera di Giovanni Falcone. L'intervento di Francesco Guccione merita rispetto e silenzio, un intervento che trasuda amore e dolore per quanto successo a suo padre. Non possiamo e non dobbiamo entrare nel merito della vicenda giudiziaria in quanto non la conosciamo a fondo e nei dettagli, per questo Francesco merita silenzio e rispetto, il rispetto dovuto ad un figlio che ha perso tragicamente una delle figure piu' importanti della sua vita. I figli non devono o meglio non dovrebbero mai pagare le "eventuali" colpe dei padri. Per quanto riguarda Mauro Erro credo abbia scritto quelle parole in buona fede, estrapolandole dalla brochure aziendale che gli è stata consegnata, se cosi' non fosse dovrebbe scusarsi. @Alessandro Dettori Ogni volta che Ti leggo è una ulteriore conferma, se ce ne fosse bisogno....ma non è necessaria per quanto mi riguarda, della Tua intelligenza e sensibilità, per questo mi onoro della Tua amicizia. Grazie

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Beh, visto che l'attenzione si focalizza solo su Guccione cominciamo a parlare veramente di mafia e vino in Sicilia. Cominciamo da quì http://palermo.repubblica.it/cronaca/2010/06/10/news/le_mani_di_cosa_nostra_sul_vino_doc_blitz_antimafia_a_palermo_19_in_manette-4709991/ ''Arrestato Francesco Lena, il patron del marchio "Abbazia Santa Anastasia", in cima alle classifiche delle guide enologiche. Nel blitz della polizia arrestati anche altri insospettabili manager che avrebbero gestito patrimoni di mafia: il costruttore Vincenzo Rizzacasa e l'imprenditore Filippo Chiazzese, socio del consorzio nazionale "Gap" ''

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Antonio Tomacelli

circa 13 anni fa - Link

È datato 15 giugno 2010. Tu non frequentavi ancora Intravino http://www.intravino.com/primo-piano/preferite-il-vino-biologico-biodinamico-o-vi-basta-che-sia-mafioso/

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Lo conosco benissimo. Non l'ho postato volutamente, preferivo repubblica.

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

E da questo post si intuisce perché anche gli imprenditori vitivinicoli non direttamente collegati alla mafia non fanno nulla per isolarla: business http://blog.rivetto.it/2393-mafia-e-vino

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Oltre a mafia anche un po' di camorra per par condicio http://www.arengario.net/poli/poli411.html Che poi i Casalesi non sono altro che una costola di cosa nostra

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

La mafia da lavoro! La storia di Feudo Arancio ad Acate, Ragusa http://www.ragusanews.com/articolo/16843/ciccio-aiello-le-storie-di-vino-e-di-mafia-ad-acate-i-rizzoli-ricorrono-al-tribunale-della-liberta

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Mettiamo anche questo se no Antonio Tomacelli si incazza http://www.intravino.com/vino/vino-e-mafia-scattano-i-sigilli-per-feudo-arancio/

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giorgio

circa 13 anni fa - Link

Attenzione a scrivere e divulgare certe notizie, qui è uscita una smentita pubblica, per cui io andrei cauto onde non incorrere in querele o denunce

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Quì dove? Metti un link per completezza. Io ho linkato una notizia pubblicata da Ragusa News. Se tu conosci una notizia diversa daccela. Le smentite dei diretti interessati non sono una notizia.

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giorgio

circa 13 anni fa - Link

Eccola qui la notizia dell'assoluzione, ma tu sei per caso uno di quei siciliani abituati a gettare merda su tutto e su tutti ? http://www.ragusanews.com/articolo/21289/truffe-feudo-arancio-gip-trento-archivia-inchiesta-e-accuse Prima di scrivere cazzate allora documentati meglio la prossima volta....plizzz

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Beh, tu prima di scrivere dovresti seguire un corso serale di buona educazione. Viene da chiedersi chi sei realmente tu e che interessi tuteli, visto che in tutti gli altri tuoi commenti che io ho letto su Intravino, ti sei sempre posto dalla parte sbagliata, nonostante le mie educate repliche, e non scrivi mai il tuo nome e cognome (come faccio io invece). Se vuoi farmi capire chi sei dimmi come ti chiami. Io sono uno che sta dalla parte della legalità. Uno che non frequenta personaggi in odor di mafia o politici, che non ha mai fatto un concorso pubblico mendicando raccomandazioni. E non riceve contributi pubblici a nessun titolo. E comunque questa è la notizia completa, un po' più dettagliata, così giusto per farsi un idea. http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2011/04/15/news/il-pm-feudo-arancio-da-archiviare-3944784

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giorgio

circa 13 anni fa - Link

Era riferito a Feudo Arancio il mio commento

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

La legge 109 del 1996. La confisca dei beni alla mafia http://www.liberainformazione.org/news.php?newsid=14032

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

E infine... CENTOPASSI, verso dove? http://www.siciliaonline.it/ultimora/cronaca/7289-vini-il-cento-passi-e-prodotto-in-terre-confiscate-a-mafia Se mi gira scriverò anche qualche sorpresina poco immaginabile su "grandi vecchi" (o meglio su un "Grande Vecchio") ;-) Alessandro, dai l'impressione di scagliare la pietra e nascondere la mano.

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Ah... qua non si parla di mafia, ma è interessante lo stesso. Per capire nelle mani di chi siamo noi bevitori accaniti, per capire cosa può esserci dentro una bottiglia di vino, e perché è coinvolta una grande azienza siciliana http://www.agoramagazine.it/agora/spip.php?article2417&artsuite=0#sommaire_1

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teo

circa 13 anni fa - Link

conosco Francesco e gli sono vicino. non capisco i toni dei commenti ..... la sua lettera mi pare esaustiva. tante volte deglutire in silenzio e calare la testa di fronte ad una storia di dolore e dignità è più ANTIMAFIA che smanettare minchiate a qualsiasi orario davanti a un monitor...

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esperio

circa 13 anni fa - Link

Teo, Ma ti sei accorto che una minchiata l'hai detta proprio tu.

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teo

circa 13 anni fa - Link

no, non me ne sono accorto

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esperio

circa 13 anni fa - Link

Volevo dire a tutti quelli che si sono scandalizzati per le opinioni espresse su Guccione -Lo siete o fate finta di esserlo?- Si stava discutendo di un certo argomento, la discussione, come avvine spesso e' temporaneamente travata su altri argomenti, il nome di Francesco Guccione e' saltato fuori e lui ha voluto far sentire la sua, scrivendo e rendendo pubbblica la sia opinione e vicissitudini. A questo punto, tutta la popolazione mondiale, potenzialmente, avrebbe il diritto di esprimere un opinione sul caso Guccione. Lo stesso interessato ne' ha dato il benestare. Dunque di che cavolo vi lamentate? Dopotutto, quasi tutti gli interventi sono stati solidali con il buon Francesco.

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Marossi

circa 13 anni fa - Link

Il post di Frnacesco Guccione è uno dei più belli mai apparsi su Intravino. Bravo a lui e a Intravino che ha deciso di dargli questo spazio. Fa tristezza che ci siano persone intelligenti che dicano "Tu puoi parlare solo se prima dici 'abbasso la mafia'". Ma cosa abbiamo, tre anni? E allora cosa si dovrebbe rispondere " E tu prima devi dire abbasso le condanne ingiuste?". Per carità. dova andremo a finire. La mafia non è cosa troppo seria per trattarla così?

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Daniela De Gruttola

circa 13 anni fa - Link

Ciao Francesco, leggo solo ora. Un grande abbraccio, ci vediamo al prossimo evento e mi raccomando torna a trovarci perchè ti preferisco a tavola. Anzi fai una cosa, vai a prendere Francesco 'A Vita in Calabria e salite a darci una mano per la vendemmia!!!

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BRUNA FERRO

circa 13 anni fa - Link

:) ..mi è venuta una idea!!:)) dopo la vendemmia in Irpinia..raccogliete ancora qualche amico produttore e venite tutti per una bagna cauda di fine lavoro in vigna in Piemonte...:) ..mi raccomando non scordate di portare il Vino!! Ciao Framcesco!!:))

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Arturo Genduso

circa 13 anni fa - Link

Collegare Francesco Guccione, uomo di rara sensibilità e semplicità, grande lavoratore e produttore, delizia delle nostre gole, alla mafia mi fa venire un vuoto allo stomaco. Come al solito in un contesto difficile come la Sicilia, una colomba spicca il volo, scontrandosi con grandi etichette, mettendo il suo sudore in vigna ed in cantina, dimostrando a tutti i giovani agricoltori che si può essere artisti nel proprio lavoro e si tira fuori la più grande ingiustizia da lui subita, che si è rivelata il suo più grande ostacolo. Forse, si vuole gettare ombra sulla magistratura attiva in Sicilia ? Si, ogni tanto gli uomini possono anche sbagliare! Ma sicuramente non è consuetudine, grazie al pool antiafia la Sicilia si è liberata di gran parte dei suoi pidocchi. Io non ho mai conosciuto Leoluca Guccione so solo che non ha avuto il tempo di difendersi dalle accuse infamanti, conosco comunque quello che è costato e costa ancora oggi ai suoi figli. Io ero a Cinisi il 9 Maggio del 1978, nel 76 ho conosciuto Peppino Impastato, e a lui la gente come Francesco sarebbe piaciuta, paradossalmente la cooperativa che ha in affidamento le terre espropriate al Guccione, limitrofe a quelle di Francesco si chiama CENTOPASSI. Francesco se tu sei mafioso io sono CLEOPATRA. Tutta la mia stima e la mia solidarietà al mio amico produttore Francesco Guccione.. Mafia e Massoneria non ci riuscirete ad eliminare i nostri imprenditoro puliti, state attenti voi, perchè il pool antimafia siciliano già vi ha notati e riconosciuti, !!!!!! A casa di Francesco busseranno solo artisti ed appassionati del buon vino!!

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Tommaso Farina

circa 13 anni fa - Link

Arturo, hai il mio plauso. Ma qui c'è qualcuno a cui prudono le mani, qualcuno che vorrebbe sostituirsi ai tribunali e condannare la gente a piacer suo.

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giorgio

circa 13 anni fa - Link

X IL SIG. MASSIMILIANO MONTES Eccola qui la notizia dell'assoluzione, ma tu sei per caso uno di quei siciliani abituati a gettare merda su tutto e su tutti ? http://www.ragusanews.com/articolo/21289/truffe-feudo-arancio-gip-trento-archivia-inchiesta-e-accuse Prima di scrivere cazzate allora documentati meglio la prossima volta....plizzz

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Beh, tu prima di scrivere dovresti seguire un corso serale di buona educazione. Viene da chiedersi chi sei realmente tu e che interessi tuteli, visto che in tutti gli altri tuoi commenti che io ho letto su Intravino, ti sei sempre posto dalla parte sbagliata, nonostante le mie educate repliche, e non scrivi mai il tuo nome e cognome (come faccio io invece). Se vuoi farmi capire chi sei dimmi come ti chiami. Io sono uno che sta dalla parte della legalità. Uno che non frequenta personaggi in odor di mafia o politici, che non ha mai fatto un concorso pubblico mendicando raccomandazioni. E non riceve contributi pubblici a nessun titolo. E comunque questa è la notizia completa, un po’ più dettagliata, così giusto per farsi un idea. http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2011/04/15/news/il-pm-feudo-arancio-da-archiviare-3944784

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giorgio

circa 13 anni fa - Link

La buona educazione non mi manca di certo, ciò che mi ha dato fastidio è ciò che è trapelato, forse avrò anche frainteso, dai tuoi ripetuti link, sembra quasi che in Sicilia ci siano solo viticoltori conniventi con mamma santissima. Questa proprio non l'ho capita : "Viene da chiedersi chi sei realmente tu e che interessi tuteli, visto che in tutti gli altri tuoi commenti che io ho letto su Intravino, ti sei sempre posto dalla parte sbagliata " Non tutelo gli interessi di nessuno ma solo quelli dei bravi viticoltori, che sono la stragrande maggioranza, poi mi dovresti spiegare qua'è secondo te la parte sbagliata. Sbagliati sono i tuoi continui link di accusa a persone che alla fine sono state prosciolte con formula piena, come nel caso di Feudo Arancio, che è una grande cooperativa che in Sicilia ha portato solo lavoro e benessere o sbaglio ancora dicendo questo, esimio Prof. Montes ? Infine e chiudo questa sterile polemica, non credere che sia solo ed unicamente la tua la parte giusta, dipende sempre da che angolazione si guardano e si commentano gli avvenimenti. Tutta la mia solidarietà a Francesco Guccione, cosi' come all'amministratore di Feudo Arancio TOTALMENTE SCAGIONATO DA OGNI ACCUSA. E' fin troppo facile spargere m@@@a addosso agli altri, poi diventa difficile toglierla. Senza alcun rancore o risentimento, d'altronde siamo qui solo per parlare di vino. E non fare il permaloso

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giorgio

circa 13 anni fa - Link

P.S. ) hai visto che il link che ti ho citato è successivo al tuo o no ?

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Tommaso Farina

circa 13 anni fa - Link

Qual è la parte sbagliata? Quella che dice lei?

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Uno a cui piacciono i vini di Cotarella secondo me sta dalla parte sbagliata. Ma la mia è solo un opinione, non vuole essere una verità universale.

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Vinogodi

circa 13 anni fa - Link

...mò fra un pò salta fuori Beluga e Drogo o Harmattan e sembra una dependance della Piazza del Gambero Rosso ...[img]http://www.vocinelweb.it/faccine/varie/pag3/32.gif[/img]... PS: l'argomento è spinosissimo e do tutta la mia solidarietà a chi la chiede . Vorrà dire che per parlare dei vini di Guccione aspetto che si calmi la smania giustizialista che sta prendendo la mano a tanti , qua dentro ...[img]http://www.vocinelweb.it/faccine/varie/pag4/31.gif[/img]

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Beh, io ho cercato di allontanare l'attenzione da Guccione. Se proprio si vuole parlare di mafia e vino in Sicilia ci sono ben altri spunti che un piccolo produttore naturale.

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Vinogodi

circa 13 anni fa - Link

CITO:"Se proprio si vuole parlare di mafia e vino in Sicilia ci sono ben altri spunti che un piccolo produttore naturale" RISPONDO: ... con un piccolissimo sforzo , anche altri siti di discussione (politica) , ad esempio , ben più specifici . Non che qualsiasi scelta anche quotidiana non sia permeata da un condizionamento ideologico , però ,in tutta sincerità , io che adoro le novità enologiche mi sono fiondato sul thread per carpire qualche new su questo bravo produttore siciliano , già pronto a fiondarmi in qualsiasi enoteca cittadina alla ricerca di comprenderne la sua filosofia e aderenza al territorio mediante quello che mi trasferisce nel bicchiere , per la qual cosa non riesco a non essere grato a chi ha aperto la discussione e redatto l'articolo . Però , sarò io anomalo , dopo qualche schermaglia ormai trita come il caval pist delle mie parti , la tentazione della lametta di avvicinarsi pericolosamente alla vena giugulare o al polso ormai tremante , è una realtà da prendere in considerazione , tenendo conto che sono persona assolutamente rappresentante il lettore medio...

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Daniele

circa 13 anni fa - Link

Strasottoscritto...mi sembra di essere al bar con 2 che litigano.. e il barista che ad un certo punto "E andate a litigare fuori!"

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esperio

circa 13 anni fa - Link

E' palpabile ed evidente la frustrazione e sdegno di Massimiliano Montes nel dover vivere quotidianamente in una societa difficile come quella palermitana e siciliana. Pero'invece di distribuire bella retorica e' andato subito all'attacco. Bravo. Intravino dovrebbe prenderne spunto e promuovere un azione di conoscenza e denuncia tra tutti coloro che partecipano a questo blog.

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Francesco Spadafora

circa 13 anni fa - Link

Salve a tutti, scusatemi ,ma che brutta storia !!! Scusatemi, ma perché per affrontare l'intera storia della Sicilia dal dopo guerra ad oggi, si prende spunto da Francesco Guccione , che se lo conosceste ,vi rendereste conto che la sua passione è solo quella di coltivare la terra ,secondo i suoi principi,e poi, con l'uva prodotta ,di imbottigliarne il vino . Mi collego di tanto in tanto , ma anche io ,qualche volta ,ho l'impressione che fare notizia passi dall' obbligo di calpestare qualcuno . Questa di Francesco ,secondo me ,non è una notizia . Lo si tira in ballo ,così da affrontare dell'altro ,ma facendo del male a qualcuno ed in questo caso non mi sembra proprio il caso . Francesco Spadafora

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Guarda che Moricchio ha fatto del bene a Francesco, dandogli il giusto spazio per un commento proprio di Frncesco che era piu' che un commento, ma un tema di riflessione per tutti. Nessuno ha preso spunto, ma ha risposto di coscienza sua e per parte mia penso che Francesco oggi possa andare a testa ancora piu' alta di come camminava ieri e la mafia a testa ancora piu' bassa. Il male a qualcuno e' stato fatto, sì, ma non certo a francesco, bensì agli incappucciati...

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Alessandro Morichetti

circa 13 anni fa - Link

Nel caso qualcuno si fosse perso nella bolgia dei commenti, riporto qui un commento sostanziale di Mauro Erro, autore del post da cui il ragionamento è scaturito. Alle osservazioni di altri commentatori, Erro risponde:

No caro Vendrame, lei continua a non voler capire la differenza tra fatti e opinioni come le sue, il senso del post di carattere generale che parte da un avvenimento assodato e non lo capisce perché coinvolto emotivamente. Cosa comprensibile il coinvolgimento empatico per un figlio che prende le difese del papà purtroppo deceduto, ma che le fa perdere di vista (e non solo a lei) ciò che ho scritto io e alcune imprecisioni scritte da Francesco nel suo intervento dettate probabilmente dall’emozione. Il codice antimafia prevede che si possano applicare separatamente le misure patrimoniali e personali (legge Rognoni-La Torre 1982, riveduta svariata volte). Prima di arrivare alla confisca definitiva di un bene, c’è un sequestro preventivo, dopo di che si procede ai dibattimenti, alla confisca impugnabile in Appello e in Cassazione, infine, dopo anni e anni, alla confisca definitiva. Per cui in merito a ciò che ho scritto i tre gradi di giudizio ci sono stati. Così come c’è un’altra imprecisione perché nel procedimento a carico personale l’ordinamento giuridico italiano stabilisce all’accusa l’onere della prova mentre è in quello patrimoniale che l’accusato deve dimostrare che i beni immobili o liquidi siano frutto di attività lecite. Ciò vale non solo in questi casi, ma in generale per tutti, per lei o per me, ad esempio se riceviamo una visita da parte dell’agenzia delle entrate. Ripeto, trovo comprensibile e umano il moto empatico che deriva dalla sua amicizia con Francesco e che la condiziona nel giudizio delle cose da me scritte. Trovo altresì incomprensibile, il suo tentativo goffo, superficiale e reiterato, di delegittimare chi ha semplicemente scritto una verità che forse a lei non piace, ma che, accertata oltre ragionevole dubbio, voleva porre domande che pare siano state colte da Montes e pochi altri, ben al di là del caso personale. Tanto le dovevo.
ps: Chi partecipa alla discussione può esprimere le proprie opinioni con civiltà, continenza e rispetto assoluto degli interlocutori. Chi alza troppo la voce, intervenendo compulsivamente o usando toni inadeguati, non ci piace. Il commento è libero ma fino a un certo punto.

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esperio

circa 13 anni fa - Link

Capisco cosa vuoi dire con quel "Non ci piace", pero' suona male. Suona: Noi di qua sul podio e voi di la' in basso. No offesa fatta o subita, solo una piccola riflessione. Saluti.

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Alessandro Morichetti

circa 13 anni fa - Link

Se capisci cosa voglio dire, allora non suona male. "Non ci piace" sta per "a noi che scriviamo, commentiamo e leggiamo su questo blog quotidianamente e che non dimentichiamo le regole della buona educazione e dell'argomentazione civile.. non ci piace chi alza la voce...". Suona meglio, ora.

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Chi alza la voce? Avete gia' messo anche l'audio a Intravino e non mi dite niente, Moricchio? Questa me la lego al dito...

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esperio

circa 13 anni fa - Link

Pensavo che sarebbe stato meglio dire che le cattive maniere non piaccione a tutta la gente per bene, "voi e noi". Con il mio intervento non cercavo certo ne di essere accontentato o di polemizzare. Stammi bene.

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Francesco Spadafora

circa 13 anni fa - Link

Sono d'accordo ,Intravino ha fatto benissimo ad ospitare la risposta di Francesco ,non mi è piaciuta molto la discussione su una notizia che non ha niente a che fare con quello che fa Guccione da produttore . Francesco Spadafora

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Giovanni Corazzol

circa 13 anni fa - Link

Grazie alla benevolenza di Intravino ho avuto il privilegio di scrivere quattro fesserie per questo blog. In una di queste ho parlato di una sentenza (inglesismo) che sintetizzata diceva: "si beve il vino, non il produttore". domani dal sito dell'azienda Guccione, comprerò del vino. Poi valuterò una volta di più se devo fare mia quella frase oppure no. Tanto basta.

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Eleutherius Grootjans

circa 13 anni fa - Link

Lo scopo ultimo delle organizzazioni criminali è il profitto. A un saggio di gran lunga superiore a quello medio attingibile o mediamente conseguito attraverso investimenti sui mercati legali. Ho letto la chiosa di un articolo suggestivo, una chiosa tuttavia capziosa. Poneva un accostamento di sicuro effetto. L'effetto, puntuale, si è scatenato. Lo scopo ultimo di Francesco Guccione è il vino. Io, che rispetto al peggiore dei giornalisti risulto sicuramente un truce podògrafo, che non conosco finezze, facezie, arguzie del mestiere, penso allo scopo del lavoro di Francesco Guccione come alla premessa evasa e mancata di quell'articolo suggestivo. La premessa che non avrebbe precluso alcun dibattito successivo, ma che avrebbe fugato i dubbi sullo scopo stesso dell'articolo (informazione o sensazione), nonché sulla persona chiamata inevitabilmente in causa. Lo scopo ultimo di Francesco Guccione è il vino. Così concepito e posto, quell'accostamento è una dannata forzatura. Un paralogismo.

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Massimo

circa 13 anni fa - Link

Scusate, io torno all'origine, all'articolo di Erro e dico: "Scorrettezza per un po' di share" Non siete degustatori e neanche giornalisti, voi scrivete solo con la speranza di ottenere più commenti possibili, il successo per voi è dato solo da quello! Bravo Erro, adesso trova qualche altro scheletro nell'armadio e scrivi!

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marco arturi

circa 13 anni fa - Link

Ho provato a districarmi nella bolgia dei commenti ma non ne ho il tempo e, lette certe cose superficiali e intrise di ipocrisia, neanche più la voglia. Non trovo ci sia molto da dire, se non che ognuno ha a questo punto materiali a sufficienza per farsi liberamente un'idea riguardo alla questione. E di questo non possiamo che ringraziare il mio amico Mauro Erro, che ha prodotto di fatto libera e corretta informazione, peraltro senza esprimere giudizi o condanne nei confronti di Francesco Guccione nè mancando di sensibilità verso il suo dolore. Se il problema è invece rappresentato dal fatto che Erro, "inciampato" casualmente in un'informazione, avrebbe dovuto tacerla - come mi pare di evincere da alcuni commenti e dalle parole di chi lo accusa di essere stato scorretto -magari sarebbe anche giusto che chi la pensa così ci spiegasse perché.

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Francesco Spadafora

circa 13 anni fa - Link

Io lo avrei anche scritto perché ,basta leggere quello che non solo io ,abbiamo scritto. Ora incomincio dei travasi ,arrivederci Francesco Spadafora

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Riccardo

circa 13 anni fa - Link

"nè mancando di sensibilità verso il suo dolore" .... Arturi sei diventato psicologo ora?

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Arturi psicologo forse non lo e', ma e' sicuramente un compagno affidabilissimo. Mi hanno detto che con lui si puo' bere bene e bbondantemente fino a cascare per terra, perche' sa guidare benissimo quella carriola che vi riportera' incolumi a casa. Spero di poterlo anche appurare di persona, ma la fama e' quella, indelebile.

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Riccardo

circa 13 anni fa - Link

Lo so lo so, ma è proprio il termine "compagno" che mi irrita nei suoi confronti anche se nonostante tutti gli ci voglio bene a quel ragazzo.... oddio, ogni tanto mi fa incazzare ma con un Barolo di Rinaldi riesce sempre a calmarmi :)

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Aggiungici una "n", allora, alla francese: compagnon. L'ideale compagno di bevute. Ai primi di ottobre del 1980, alla Sala, io ho dato del "compagno" perfino al marchese Piero (perche' aveva messo sul tavolo una bottiglia di Sassicaia del '68)... Avercene, comunque, di compagni come Marco Arturi: la sinistra non sarebbe mica lo scendiletto dei poteri forti com'e' diventata bombardando la ex Yuogoslvia...

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Yugoslavia, pardon: a quest'ora anche la tastiera vorrebbe il digestivo ed il caffe'...

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Aurelio

circa 13 anni fa - Link

E certo che andava scritto. Pensate a tutte le persone che giriamo per lavoro intorno a Francesco, agenti, rappresentanti, colleghi, agricoltori, agronomi, selezionatori di formaggi.....Cosa credete che non sappiamo chi è Guccione? Guccione è persona assai per bene. Non fateci così fessi e omertosi in Sicilia e alcuni sforzatevi di affrontare le qestioni in maniera più moderata. La cantina Guccione la trovate pure tra le liste di ADDIOPIZZO, certuni siate più rispettosi. La solidarietà ce l'ha da tutto lo stivale e oltre. Controllate certe cose Grazie

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Giovanni Capnist

circa 13 anni fa - Link

Ammirazione per Francesco Guccione. Per avere vissuto con dignità gli avvenimenti che hanno ferito la sua giovinezza, per l'onestà con cui ne parla ora. Francesco Guccione fa cose oneste. Allora come adesso non ha cercato scorciatoie. Lavora le vigne con intelligenza e con le sue mani fa vino. Vino onesto, come Francesco Guccione, in armonia con la terra, il cielo e le stelle. Se non bastasse il suo sguardo, andiamo a salutarlo fra le sue vigne

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ignazio majo

circa 13 anni fa - Link

conosco Francesco da circa 3 anni ( non conoscevo la sua storia di famiglia ) mi è piaciuta la sua faccia e mi ha ispirato subito simpatia .Mi è subito sembrata una persona limpida e pulita,sensazione che è aumentata man mano che andava avanti la nostra conoscenza.Mi piace il suo modo di lavorare ed amare la terra che lavora e i vini che produce, adoro i suoi vini.Ho conosciuto solo ora la sua storia e mi è sembrata surreale ed ho trovato ambiguo oltre che scorretto ciò che ha scritto il sig. Erro.grazie Francesco per l'amicizia che mi dai e continua ad essere come sei limpido e pulito

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Giovanni Scarfone

circa 13 anni fa - Link

non conosco personalmente la vicenda che ha riguardato il padre dei fratelli guccione. conosco francesco e manfredi che so essere persone oneste che con grande passione hanno intrapreso un'attività non sempre facile da svolgere, tanto meno nella nostra terra. un abbraccio a loro.

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Giulia Angela

circa 13 anni fa - Link

Buongiorno Intravino, Quelle poche righe al termine di quell'articolo volevano produrre, e cosi è stato, uno scoop, la notizia è reale, cruda e nuda nella sua tragicità. Mauro Erro ha informato di una notizia, di un fatto realmente accaduto, non ci sono stati errori giudiziari, la sentenza c'è stata, con condanna in secondo grado, credo corrisponda al reale stato dei fatti accaduti. Ma questo non è un Tribunale. La "notizia", buttata là, da Mauro Erro sarà stata indubbiamente filtrata, vagliata, dal suo editore. Giusto? Volutamente è stata "buttata là" senza alcun approfondimento, come a dire, a voi la "giusta"interpretazione. Quale è stato il messaggio, anzi, quale messaggio voleva comunicare? Questo non l'ho capito. Non comprate i vini della Azienda Guccione? La legge Pio La Torre è uno sbaglio? L'accorata denuncia di Francesco Guccione è quella di un figlio che percorre con dolore una strada di onestà, la domanda più frequente, "quanto tempo ancora dovrà passare perchè le colpe di un padre vengano cancellate dalla memoria?" Non esiste un tempo, purtroppo, è una memoria che seguirà più generazioni e che sarà di insegnamento per figli e nipoti; credo non sia una scelta casuale, quella di Francesco e Manfredi Guccione, dedicare il nome dei vini a componenti della sua famiglia ed amici. Vogliamo ora parlare della MAFIA di "CASA NOSTRA"? Giacchè trattasi di un blog enoico la notizia deve essere, suppongo, rigorosamente legata al mondo del Vino, pertanto, non potrò parlare di Berlusconi & Craxi, di Andreotti e Mino Pecorelli, di Bruno Contrada e Giovanni Falcone. Vogliamo parlare di Zonin? Vogliamo parlare della mafia di Casa Nostra, dove editori rampanti pagano in nero e poco, i propri collaboratori? oppure della manodopera impiegata nell'agricoltura? anch'essa ovviamente pagata in nero e lo stesso "sotto pagata". Possiamo, volendo, anche parlare della "egemonia territoriale" di alcuni enologi nel territorio umbro. Sicuramente è retorica, non dico niente di nuovo. Così è se vi pare.

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Simone e Zeta

circa 13 anni fa - Link

Almeno stavolta, il Morichetti, non potrà dire che il mio era un dubbio non fondato. Leggi Zonin

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Alessandro Morichetti

circa 13 anni fa - Link

Che l'ultima riga del post iniziale volesse produrre uno scoop è una rispettabile opinione da cui dissento. Basti rileggere i primi 20 e più commenti, che hanno colto il senso della domanda del titolo e del ragionamento sviluppato. Poi ci si è focalizzati sull'ultima riga. Mauro Erro non è un cazzone e ha scritto una cosa dopo averla verificata. Il "fatto" accertato è la confisca di terreni e non la presunta mafiosità di qualcuno: come ampiamente ripetuto, due questioni distinte. Non sarò io ad assumermi la responsabilità di cose che non abbiamo detto, scritto, pensato o dato a immaginare da pirati del gossip come qualcuno ci immagina. Chi lo pensa è libero di rimanere della propria idea, basta solo ammettere quando si è a corto di argomentazioni. Il punto è tutto qui: Mauro Erro non doveva chiamare Guccione per un fatto già accertato. Ha fatto le sue verifiche e valgono come tali. Parlare di errore giudiziario o mettere in discussione l'ordinamento giuridico italiano è una libertà di cui si assume la responsabilità chi se la prende. Centopassi gestisce terre che le vengono affidate dallo stato e non ha nessuna posizione da esprimere. E' un dato di fatto che non siamo abituati a certi argomenti e non vedo in giro "vecchi maestri" del vino da cui prendere grande esempio. Non c'è la fila, intendo, in questo come in tanti settori. Noi siamo peones ma cerchiamo di non scrivere minchiate e il giudizio del lettore sappiamo cosa significhi ogni santo giorno. E poi, scusate, ma a questo punto cosa vuol dire "Vogliamo parlare di Zonin?" Che roba è? Che fa Zonin, ma carte alla mano e non a chiacchiere?

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Massimo

circa 13 anni fa - Link

Ma che razza di termini sono "cazzone" e "minchiate" ma bisogna per forza scrivere in questo modo? Insomma la domanda che ora mi faccio è: "A che cosa è servito un articolo del genere da parte di Erro? E perchè telefonarlo dopo? Evidentemente aveva avuto un piccolo rimorso? Altrimenti mica lo chiami!" Ed io che cosa sono ora "Un lettore o un giornalista?" Domani Erro scopre che il padre di un produttore è coinvolto in un giro di mazzette e scriverà: "Siamo giornalisti o degustatori?". Ma vi rendete conto che state davvero esagerando. Dovete scrivere di vino, di vigne, di tutto ciò che ruota attorno alla nascita di un vino ma non dovete mica scrivere frasi che lasciano intendere tutto o niente! Insomma non è stato corretto e qui non c'è nessuno di voi che ha abbastanza coraggio per ammetterlo signor Morrichetti! Lo share... il numero di commenti, che squallore! Tra parentesi l'unico giornalista serio che scrive di vino è Gianluca Mazzella ma lui non scrive frasi che lasciano intendere, scrive la storia. Anche se la notizia di Erro è reale ed è provata lui l'ha voluta comunicare con una frase ad effetto, lasciandoci tutti con il dubbio che il signor Francesco Guccione è un mafioso! Questo ha fatto! Ora me la pubblicate questa risposta?

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Giulia Angela

circa 13 anni fa - Link

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/07/10/cosi-alla-zonin-la-mafia-decideva-le.html

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Giulia Angela

circa 13 anni fa - Link

http://www.myfeudo.it/il-progetto/ Il progetto Da Feudo Principi di Butera: Myfeudo, il primo vino “open source” Myfeudo è il nome in codice del nuovo vino di Feudo Principi di Butera, la tenuta siciliana della famiglia Zonin. Si chiama così perché questo vino un nome ancora non ce l’ha e abbiamo deciso di farlo scegliere a voi con un sondaggio che si terrà su questo sito nelle prossime settimane. Oltre a ciò abbiamo chiamato 13 wine-blogger, ristoratori, giornalisti, esperti per fare con loro un piccolo passo “oltre”, un passo verso un modo di fare vino che in futuro ci immaginiamo sia sempre più legato alle “peer-reviews”, alle opinioni di appassionati, conoscitori e consumatori e non più solo alle opinioni di enologi e produttori. Allora, ecco Myfeudo. Mentre Franco Giacosa e Antonio Cufari finiscono di vegliare sulla nascita del loro vino, i 13 partecipanti a Myfeudo riceveranno una campionatura delle uve che lo hanno generato: Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot, prodotte da cru all’interno della Tenuta Feudo Principi di Butera. Da queste basi, con il kit di assemblaggio che verrà spedito loro, i 13 esperti potranno creare il loro blend personale, che verrà poi imbottigliato – senza affinamento* – dalla tenuta secondo le indicazioni di ogni partecipante. Al Vinitaly 2010 Francesco Zonin e Franco Giacosa inviteranno i 13 partecipanti di Myfeudo a degustare alla cieca e votare i blend proposti assieme al vino “ufficiale” che verrà presentato e messo in commercio in quei giorni. Dalla discussione e sopratutto dal vincitore ci aspettiamo le indicazioni circa la strada da seguire in vigna e in cantina per lo sviluppo qualitativo di questo vino nelle prossime vendemmie. Dopo questo esperimento Myfeudo si ripenserà e cercherà di essere sempre più un laboratorio, uno spazio di confronto per il Feudo e i suoi vini. Attendiamo le vostre critiche, le vostre opinioni e i vostri suggerimenti anche su questo. * I vini inviati non sono stabilizzati perchè la stabilizzazione viene effettuata solo poco prima dell’imbottigliamento (se necessaria). Nella fase finale, si può accertare se risulta opportuno smussare qualche tannino o se è richiesto un periodo di permanenza del vino a bassa temperatura, ciò per evitare eventuali sedimenti in bottiglia.

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Ada Loffredo

circa 13 anni fa - Link

Sono veramente sbalordita dai toni, dall'arroganza, dalla sicumera che caratterizzano tutta questa discussione. Tutti, con grande presunzione, parlano e giudicano di cose che non sanno e che non conoscono. Conosco i Guccione da tutta la vita, Leoluca ha solo avuto la disgrazia di essere stato raggiunto dalla "certa" (cosi' chiamavano la morte nel catanese) troppo presto senza avere potuto concludere le sue vicende giudiziarie e fare valere la sua estraneita'ai fatti contestatigli. A giudicare da quanto leggo, Francesco, figura limpida di perfetto gentiluomo, insieme alla sua famiglia continua a piangerne le conseguenze. Dotato di rara sensibilita' in fatto di vini è riuscito a fare dei prodotti meravigliosi apprezzati e riconosciuti dai migliori intenditori senza aiuto di nessuno, che cosa volete di piu'? Lasciatelo in pace e lasciatelo lavorare che' solo cosi' puo' sperare di dimenticare e sotterrare questa dolorosa vicenda che lo ha colpito appena adolescente. Francesco " non ti curar di loro ma guarda e passa" e sopratutto continua a fare quei meravigliosi vini che conquistano e si fanno bere anche dagli astemi piu' incalliti!!! Con tutta la solidarieta' ADA LOFFREDO

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Ada, userei per lei le stesse parole usate da Moricchio per Fabio: "capisco il tuo coinvolgimento emotivo ma non sono d’accordo minimamente con la tua argomentazione". Se ho capito bene, tutti noi la sbalordiremmo per i toni, l’arroganza, la sicumera, con grande presunzione, parlando e giudicando di cose che non sanno e che non conoscono. Mentre lei sarebbe l'unica, l'eroina, con tutta la solisarieta'. Grazie. Peccato che sia stato proprio Francesco a cercarci con il suo commento, preso a tema di questa discussione, il che dimostra che la sua solidarieta' non gli bastava e che non puo' dimenticare e sotterrare questa dolorosa vicenda, ma ha ancora voglia di spiegarla, di camminare a testa alta e senza ombre strane. E forse sara' proprio il Francesco che ha scelto coraggiosamente di parlarne qui che glielo dira' perfino di persona, a meno che non intervenga lui stesso presso la redazione chiedendo di lascirlo in pace e cancellare tutto, come e' nel suo diritto.

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Giulia Angela

circa 13 anni fa - Link

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/07/10/cosi-alla-zonin-la-mafia-decideva-le.htm

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Aurelio

circa 13 anni fa - Link

http://www.addiopizzo.org/pizzofree_det_sottocateg.asp?id_sottocateg=160

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Giovanni Petriliggieri

circa 13 anni fa - Link

Un caro saluto a Francesco. Mi sono ricordato di avere ancora una bottiglia di Lolik, la stapperò e gusterò in silenzio dimenticando tutti i commenti inutili che ho letto su questo post.

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Bonetta dell'Oglio

circa 13 anni fa - Link

Egregi signori, fino ad ora non sono intervenuta e sono rimasta a guardare. Ma non resisto dal dire certe cose, e credo che nessuno meglio di me, avendo vissuto attimo per attimo al fianco di Francesco, possa descrivere il clima terrificante in cui abbiamo vissuto per molti anni. Il mio intervento vuole in primo luogo esprimere solidarietà a Francesco, mio compagno di vita per 14 anni e padre di mio figlio. Sono stati anni duri, sofferti, vissuti in comunione minuto per minuto, ma certamente alleggeriti dalla fortuna di essere agricoltori, dalla fortuna di essere persone concrete, dalla fortuna di serbare nel cuore una speranza. Questo ha dato a Francesco la possibilità di pensare lui stesso al suo pensare e quindi al suo stesso agire, con lo slancio di un bambino che con la libertà dell'adulto ricomincia ogni giorno a percorrere la sua strada. La giustizia ha macinato lavoro attraverso un sistema a volte folle, che con la morte di Giovanni Falcone ha in taluni casi dato il peggio della sua espressione di potere. Vorrei inoltre chiarire che la legge non prevede che in caso di morte dell’imputato il processo possa andare avanti, dunque in caso di decesso dello stesso, il caso si chiude per sempre. Altrimenti credetemi la famiglia Guccione sarebbe eccome andata avanti. MORS OMNIA SOLVIT Non esiste alcuna sentenza passata in autorità di cosa giudicata, che affermi che Leoluca Guccione fosse mafioso. Per il pazzesco sistema del doppio binario, le misure di prevenzione (L. 1423/1956) hanno un procedimento diverso ed autonomo rispetto al processo volto ad accertare una responsabilità penale. Nei fatti accade ed è accaduto al papà di Francesco, che per motivi spesso indipendenti dalla criminalità accertata dal prevenuto, per esempio per qualche errore procedurale, si subisca la confisca e si venga assolti dall’accusa di essere mafiosi; o viceversa si venga condannati perché mafiosi ma non si subisce alcuna confisca. Per chi ne abbia voglia una breve occhiata agli ultimi vent’anni di giurisprudenza palermitana, confermerà quanto mi è stato detto da amici avvocati. Desidero esprime la mia profonda delusione e il mio disappunto, nell'osservare come viene descritta la Sicilia da certe persone. Persone come Esperio che dicono: "A Palermo tutte le attivita’ cittadine, anche le piu’ banali sono intrise di immoralita’ e illegalita’.Lo sapete che per prenotare un ristorante ci si fa’ raccomantare?...." In primo luogo mi viene da pensare che se in Sicilia siamo tutti dei mafiosi, allora anche le attività e i ragazzi di Centopassi sono intrisi di illegalità e perdono il loro profondo significato, tutto l’enorme e coraggioso lavoro svolto dai ragazzi di ADDIOPIZZO diventano evanescenti? Io a certa gente vorrei consigliare di guardare meno televisione e venire a conoscere i veri siciliani, a guardarli negli occhi a stringergli le mani. Tutta quella enorme fetta di persone che hanno voglia di lavorare, di fare le cose bene, di rivedere pulizia, ordine e onestà. Ma con quale arroganza si affermano certe cose? Tutto ciò è banale e scontato, ed è frutto di una superficialità di chi non ha la conoscenza. Di chi vive, concedetemelo…nell’ignoranza. Personalmente appartengo ad una famiglia storica di commercianti, che vantano 120 anni di attività a Palermo, e non siamo mai stati invischiati in storie di mafia, pizzo e quant’altro, gente onesta, esempi di grandi lavoratori, che con il loro contributo professionale hanno portato solo luce alla città. Desidero inoltre affermare che non ho mai avuto difficoltà lavorative a causa della mafia nella mia attività, da micro imprenditrice di me stessa, quale sono per formazione sempre stata. Anzi l’essere siciliana ha solo portato un grande valore aggiunto alla mia professione e sono grata alla Sicilia per i suoi grandi insegnamenti, le sue tradizioni, l’agricoltura, la sua ricchezza di territorio, la sua affettività, la sua enorme e meravigliosa storia. Qua siamo in prima linea con il nostro sudore, e rispondo al Signor Novello che si aspetta che “il Guccione” prenda pubblica distanza dalla mafia. Per la verità Francesco non ha nemmeno preso le distanze dai pedofili, dagli evasori, dagli stupratori, e questo significa che è contiguo o sodale a chi questi reati commette? Noi siciliani onesti le distanze le prendiamo con quello che facciamo e non con quello che diciamo, in genere chi urla deve convincere prima di tutti se stesso. Noi le distanze le abbiamo prese iscrivendo parecchi anni addietro le nostre attività ad ADDIOPIZZO, questo ci sembra già sufficiente, e non abbiamo niente da dimostrare a nessuno. Francesco non ha mai cavalcato l'onda della sua sofferenza, anzi l'ha protetta, non ha speculato su di essa, come altri personaggi hanno invece fatto. Vorrei inoltre segnalare ai meritori responsabili di CENTOPASSI E LIBERA TERRA, che i beni confiscati a Guccione, non sono stati confiscati a un “Boss della mafia” poiché non esiste nessuna sentenza che definisca Leoluca Guccione come tale. Sarebbe auspicabile che si impegnassero, proprio per perseguire i loro obiettivi di legalità, ad evitare di creare confusioni dannose ad un Guccione che con onestà cerca di fare impresa in Sicilia e al quale nessuna legge impone di dovere cambiare cognome. Il sistema è malato, ma è malato ovunque. Il problema è la coscienza dell’individuo, l’uomo. Riusciamo a dare uno sguardo a 360° nel mondo e riusciamo ad osservare come la mafia avvolge la terra tutta? Se l’uomo non evolve il suo grado di coscienza e non modifica nella sua profonda interiorità il valore principale per cui vivere, che certamente non dovrebbe essere il denaro, ma il benessere comune, le cose non cambieranno, come Palermo Milano, Mosca, Pechino, Shangai, New York o Rio de Janeiro. Dalla gente del “continente” noi siciliani ci aspettiamo solidarietà, quella solidarietà che puntualmente giunge attraverso il profondo sentire di valori che ci uniscono e ci danno la possibilità di riconoscerci. E’ scontato dire che sono grata a tutti coloro che sono intervenuti mostrando pubblicamente il loro affetto. Bonetta dell’Oglio p.s. Per chi avesse voglia di comprendere cosa abbia significato essere siciliani onesti in Sicilia negli ultimi trent’anni vada a leggere l’articolo che Leonardo Sciascia ha pubblicato sul Corriere della Sera dall’emblematico titolo: I professionisti dell’antimafia. Le previsioni di Sciascia si sono verificate puntualmente quando su iniziativa di un altro Leoluca, all’urlo de “il sospetto è l’anticamera della verità” è iniziata una stagione giudiziaria che non ci ha liberato dalla mafia, ma che ha certamente azzerato tutto il mondo imprenditoriale siciliano. Insieme all’acqua sporca abbiamo buttato anche il bambino……Anzi abbiamo buttato il bambino, l’acqua sporca ce la siamo tenuta.

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Ho un groppo in gola per quel che mi trasmettono queste parole. Vorrei tanto essere siciliano anch'io.

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Parole splendide.

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Arturo Genduso

circa 13 anni fa - Link

grazie Bonetta!!!

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Giulia Angela Fontana

circa 13 anni fa - Link

Buonaera Signora Bonetta dell'Oglio, Mi permetto di intervenire al suo intervento, con massimo rispetto per la sua persona e per tutta la vicenda che ha coinvolto la famiglia Guccione; allego in proposito un piccolo stralcio tratto dal dizionario Wikipedia per dare spiegazioni, a coloro che non ricordano o non ne hanno conoscenza, del significato di quell'articolo di Leonardo Sciascia, "I professionisti dell'antimafia". La polemica sull'antimafia [modifica] Sul Corriere della Sera il 10 gennaio 1987, Sciascia pubblicò l'articolo "I professionisti dell'antimafia"[11], nel quale stigmatizzava fortemente il comportamento di alcuni magistrati palermitani del pool antimafia, definendoli "eroi della sesta", i quali a suo parere si erano macchiati di carrierismo, utilizzando la sacrosanta battaglia per la rinascita morale della Sicilia come titolo di merito all'interno del sistema correntizio delle promozioni in magistratura. Dopo la pubblicazione dell'articolo Sciascia fu bersagliato dagli attacchi di molte personalità della cultura e della politica e venne isolato dalle maggiori forze politiche, eccezion fatta per i Radicali ed i Socialisti. L'associazione Coordinamento Antimafia, che dallo scrittore venne definita «una frangia fanatica e stupida», lo tacciò d'essere un quaquaraquà «ai margini della società civile» e Marcelle Padovani, sulle colonne del Nouvel Observateur, accusò Sciascia di avanzare «misere polemiche» a causa del suo «incoercibile esibizionismo».[12] Questo è solo un pezzo della storia, quelli sono stati anche gli anni della "Primavera Palermitana" con Leoluca Orlando sindaco di Palermo, cadono Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, i stessi giudici definiti dal maestro Sciascia i professionisti dell'antimafia, accusandoli di "carrierismo". Elenco di altri "Carrieristi" impegnati nella lotta alla mafia: Nando Dalla Chiesa, figlio del generale Alberto Dalla Chiesa ucciso per mano dalla mafia insieme alla giovane moglie, incinta, Emanuela Setti Carraro, Claudio Fava figlio del giornalista ucciso Giuseppe Fava, Antonino Caponnetto, "padre" di Falcone e Borsellino, Alfredo Galasso , Diego Novelli ex sindaco di Torino. E' stato un risveglio per tutte le persone oneste, non solo per i siciliani. Difficile debellare "cancri" come la mafia, la camorra, la 'ndrangheta, la massoneria, molto dipende dal nostro impegno civile, l'impegno di tutti gli italiani,la strada è da percorrere "insieme" ed è quella della verità. Grazie per l'attenzione.

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Penso che sia il caso che si spieghi meglio, magari con la sua opinione personale, signora Giulia. Siamo tutti adulti e vaccinati, qui. Nessuno di noi si e' mai sognato di considerare Leonardo Sciascia come se fosse un evangelista, tantomeno di considerare un'enciclopedia modificabile da chiunque in qualsiasi momento come se fosse il quinto vangelo. Ci spieghi piuttosto il suo punto di vista, che non la mangia nessuno...

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Giulia Angela Fontana

circa 13 anni fa - Link

L'ho spiegato, cosa non le è chiaro Mario?

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BRUNA FERRO

circa 12 anni fa - Link

..di cognome faccio Ferro..ne ho trovati tanti in Sicilia...e spero di aver origini sicule!!! ..comunque,io, in Sicilia ci sono andata spessissimo ed ho imparato molto, come in tante altre Terre dove si incontrano Persone Autentiche!!

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Francesco Spadafora

circa 13 anni fa - Link

Grazie Bonetta,e si ,le mie quattro righe non bastavano ,ora ,tutti solidali . Che brutta storia !!!

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esperio

circa 13 anni fa - Link

Gentile Bonetta, dunque a Palermo E' tutto a posto. Chiedo scusa, mi sono sbagliato. Probabilmente, non essendo propenso alla menzogna, saro' stato vittima di visioni aggravate da profondi pregiudizi' inculcatomi dai maligni media e da diaboliche propagande anti sicule. Non staro' qui a difendere ne' il mio pensiero ne vicende vissute, le diro' solo che l'effetto bunker e l'orgoglio permaloso quasi sempre hanno effetti soporifici e altamente tossici. Saluti

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Aurelio

circa 13 anni fa - Link

Esperio non me ne abbia ma è falso affermare ciò che lei afferma, la signora Bonetta parla di "Tutta quella enorme fetta di persone che hanno voglia di lavorare, di fare le cose bene, di rivedere pulizia, ordine e onestà", in questo caso è lei che generalizza, non mi pare abbia detto che in Sicilia è tutto a posto, come lei ironicamente afferma. Certo se questi ragazzi come dicono sono iscritti ad Addiopizzo da anni, qualcosa o qualcuno da cui prendere le distanze ci saranno pure. Non mi sembra la posizione di una persona chiusa in un bunker, ne mi pare che ci sia orgoglio permaloso in lei. Lei Esperio mi sembra che generalizzi un pò troppo, le affermazioni che lei fa “A Palermo tutte le attivita’ cittadine, anche le piu’ banali sono intrise di immoralita’ e illegalita’.Lo sapete che per prenotare un ristorante ci si fa’ raccomantare?….” sono gravissime e molto offensive per una persona per bene. Certo che ci si sente feriti, altrochè. Se fossi in lei chiederei umolmente scusa ai siciliani onesti! O sono tutti, proprio tutti da buttare?

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esperio

circa 12 anni fa - Link

Siamo sempre alle solite, gira e rigira un discorso serio finisce sempre in piagnucolio. Il siculo onesto, operoso, rispettoso degli altri esiste, non e' una rarita', questo lo sappiamo, ma sono anche di dominio pubblico le condizioni disperate in cui versa la Sicilia e dunque lo si denunci senza timore o remore. Chi ha fatto bene', ha compiuto il proprio dovere, non ha bisogno di gridarlo ai quattro venti ed essere osannato, E' il malaffare, invece che deve essere sbandierato ai quattro venti senza campanilismo e falso patriottismo. Questo, comunque, e' il sito sbagliato per dilungarsi su argomenti poco vinosi e con simpatia vi auguro una costruttiva riflessione.

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giovanni callea

circa 12 anni fa - Link

Aggredire o contestare Mauro Erro sarebbe semplice, temo sia inutile. Il suo post sa tanto di cose già lette e già scritte, un insieme di luoghi comuni che stancano la lettura e poco aggiungono a chi legge. Sinceramente se Francesco non mi avesse parlato della conclusione che lo riguardava, sarei passato presto ad altro. Sono amico di Francesco e quindi nello sposare le appassionate parole di Bonetta non interverrò nello specifico, sarebbero considerate pregiudizialmente di parte le mie opinioni. Ricordo semplicemente a Francesco le parole del Poeta: "non ti curar di loro ma guarda e passa". Il post però consente una riflessione interessante per tutti noi, cui Bonetta velatamente accenna, sull'antimafia e sul suo ruolo nella nostra Sicilia. Gli amici di Libera certamente svolgono un servizio, ma nell'istante in cui equiparano, per ignoranza e superficialità, un Guccione morto di crepacuore, con un Boss del calibro di Riina, vengono meno a quel ruolo e quel servizio. Un servizio che tutti noi paghiamo, concedendo quei terreni confiscati, che in quanto tali sono della collettività, ed un servizio che paghiamo una seconda volta acquistando e promovendo quei prodotti, in ragione di un marchio che nel nostro immaginario è anche e sopratutto un imperativo. Il gioco dell'antimafia che abusa del suo potere lo conosciamo in Sicilia, e Libera e Centopassi sono incappati, in buona fede certamente, in un gesto grave che ha sapore di abuso e che occorre loro segnalare affinché trovino modo al più presto di riparare. La colpa è anche in questo caso di noi siciliani; Erro, gli osservatori con attitudini miopi da degustatori alla Erro, hanno diritto alla superficialità ed all'ignoranza; non tutti possono sapere tutto, e non tutti debbono avere tempo e voglia di informarsi o disporre di inaspettate propensioni al giornalismo; hanno il diritto di rimanere svogliati e distratti, come così bene Erro rivendica le sue attitudini; un diritto alla superficialità che in questi tempi di coscienza assonnata non possiamo che aspettarci reclamato da tutti i nostri connazionali. Ed è per questo che è necessario che Libera, e quanti come Libera hanno deciso di occupare un ruolo da controparte alla Mafia, svolgano questo ruolo senza lasciare spazio ad equivoci di sorta, consentendo anche a chi ha poca voglia o capacità di pensare o chiedere (se non il giorno dopo a danno fatto) di avere informazioni chiare che non lascino spazio ad equivoci di sorta.

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Massimo

circa 12 anni fa - Link

Finalmente Sig. Callea un intervento sensato e ben scritto, mi complimento! E soprattutto anche se è la parte meno interessante di tutto il suo post, finalmente qualcuno ha scritto che Erro scrive in maniera pesante e banale!

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Bonetta dell'Oglio

circa 12 anni fa - Link

Grazie Giovanni, per avere ulteriormente spiegato quello che io non ero, con completezza riuscita a fare. Grazie di cuore

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Mario Crosta

circa 12 anni fa - Link

E ricordo comunque a tutti che anche i cittadini possono sostenere le associazioni del volontariato come Libera attraverso la destinazione ad esse di una piccola parte delle tasse calcolate nella denuncia dei redditi. Piu' i cittadini sono vicini ai protagonisti di queste vicende, tutti, piu' si fa chiarezza, si evitano i sentito dire, i qui pro quo, le speculazioni, le ingiustizie, i giudizi sommari e dunque si contribuisce a tenere lontana la piovra che teme sempre moltissimo la solidarieta' umana a tutte le sue vittime (tra cui non solo poliziotti, carabinieri, sindacalisti, politici, magistrati, preti, a anche persone coinvolte in sospetti, inchieste, indagini, ingiustizie e bolle infamanti).

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esperio

circa 12 anni fa - Link

"Cosi sia".

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Giulia Angela Fontana

circa 12 anni fa - Link

Non mi piace, non mi piace affatto, questo argomento, trattato qui, con superficialità, l'ho già scritto, questo non è il posto adatto, ci sono troppe "verità" costruite. Non è questa la strada giusta da percorrere per arrivare alla verità. Almeno, vi prego, non screditiamo il lavoro di ricerca di legalità di associazioni come Libera e Centopassi. La confisca di questi beni segue un ben preciso iter, legale, se nel caso specifico, esiste un errore, la parte offesa faccia richiesta alla associazione perchè possa apportare delle rettifiche ai presunti equivoci sopra menzionati dal sig. Giovanni Callea. "Il gioco dell’antimafia che abusa del suo potere lo conosciamo in Sicilia, e Libera e Centopassi sono incappati, in buona fede certamente, in un gesto grave che ha sapore di abuso e che occorre loro segnalare affinché trovino modo al più presto di riparare." A questo punto, penso sia giusto, poichè chiamata in causa, la replica della associazione Libera. Signori Tomacelli, Erro, Morichetti, voi avete aperto il dibattito, con estrema superficialità, non stiamo parlando di tannini e di punteggi di vini, qui si sta parlando di mafia. Adesso dovete avere il buon senso di proseguire l'argomento con i giusti partners. Io, cittadina libera ed impegnata desidero continuare ad essere libera ed andare fino in fondo alla verità di tutte le cose. Grazie.

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Mario Crosta

circa 12 anni fa - Link

A me sembra di aver appena invitato tutti a destinare qualche millesimo delle proprie tasse ad associazioni come Libera e lo faccio da anni anche su altri portali. E a tutti, come cittadini, ho rivolto l'invito a stare piu' vicini ai protagonisti della lotta alla mafia ed alle loro vittime, (comprese quelle accusate allo stesso modo con cui si accuso' Enzo Tortora, che riuscì a non morire in carcere, ma ci mancava poco). Se ho parlato arabo o cinese, anche se mi sembra di essere stato chiarissimo, ditemelo pure, che accetto volentieri anche il ragliare dell'asino che in cielo invece non puo' salire. Vorra' dire che ho sbagliato blog e che questo e' piuttosto adatto soltanto agli indignati, agli impegnati, agli ayatollah di questa tesi o di quell'altra che arrivano spavaldamente ad accusare pure gli autori addirittura di superficialita' e i commentatori di non essere i partners giusti, ma che di suo, di importante, non aggiungono al dibattito altro che piagnistei, lamentele e pretese. Certo che sarebbe ideale anche l'intervento diretto di Libera, che la redazione avra' senz'altro contattato segnalando il link a questa discussione, m che nessuno puo' obbligare a farsi viva. Sarebbe comunque piu' utile mantenere un po' piu' bassi i toni, proprio per ragionarne meglio fra tutte le parti ed evitare di spacciarsi per eroine della liberta' come se tutti gli altri invece fossero il contrario, forse i soliti servi dei padroni.

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Giulia Angela Fontana

circa 12 anni fa - Link

Mi scusi signor Crosta, ma lei che fa risponde per interposta persona?

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Giulia Angela Fontana

circa 12 anni fa - Link

... così bravo a girar frittate! Chef, per caso?

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Mario Crosta

circa 12 anni fa - Link

Assolutamente no, gentilissima signora. Non scippo mai le risposte, ma ho la brutta abitudine di non nascondere cio' che penso e di non nascondere la mia identita'. Come lei, del resto. Spero che i "Signori Tomacelli, Erro, Morichetti" che secondo lei hanno "aperto il dibattito, con estrema superficialità" (un giudizio pesante per dei redattori) le rispondano, se vogliono. Come auspico faccia anche Libera, se vuole. Ha scritto pero' anche "Adesso dovete avere il buon senso di proseguire l’argomento con i giusti partners", come se fino adesso l'argomento sia stato trattato invece da partners non giusti. Se lei ritiene che non siano partners giusti quelli fin qui intervenuti, cioe' i commentori di questo post, percio' anche il sottoscritto, non puo' aspettarsi altro che una levata di scudi. E per quello che riguarda me, le ho risposto. Per quello che riguarda gli altri, invece, lo spazio e' enorme, il tempo anche, l'argomento e' interessante, quindi le auguro una marea di risposte. Finora di strampalate non ne ho trovate, anzi il tono mi risulta addirittura molto diverso da quello solito di questo blog, il che dimostra un notevole sforzo intellettuale onesto di tutti gli intervenuti per cercare di capire, perlomeno, non tanto di giudicare. E' per questo che difendo non solo il mio, ma anche l'operato degli altri e che la invito a riformulare magari un po' meglio le frasi, sentirsi parte di una comunita' che sa discutere, fatta di adulti e di vaccinati di tutt'Italia che si occupano non per gioco di vino, ma per passione e non stanno certamente dalla parte della mafia, esattamente come lei. Tutti partner giusti, secondo me.

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Giulia Angela Fontana

circa 12 anni fa - Link

Gentilissimo signore, Lei deve imparare a commentare senza il bisogno di offendere e dare giudizi quali "piagnistei,lamentele e pretese". I miei commenti sono stati in risposta agli interventi della signora Bonetta Dell'Oglio prima ed al signor Giovanni Callea poi. Lei si è puntualmente sostituito, oltretutto con risposte non pertinenti e poco adeguate. Spero di essere chiara una volta per tutte con una legenda, così le semplifico l'interpretazione. 1)Mauro Erro, in maniera subdola, ha gettato la "pagliuzza", la pagliuzza è diventata una trave. Cosa ci voleva comunicare con quelle poche parole a piè dell'articolo? L'interpretazione, insita nelle parole, era di IMPLICITA condanna per Francesco Guccione; 2)trovo pericolose certe affermazioni contenute nei post sopra citati, del tipo "abuso di potere dell'antimafia" oppure il riferimento all'articolo di Leonardo Sciascia ed altre espressioni tipo " è iniziata una stagione giudiziaria che non ci ha liberato dalla mafia, ma che ha certamente azzerato tutto il mondo imprenditoriale siciliano." ; 3)trovo oltremodo pericoloso screditare le associazioni di cui sopra (Libera, Centopassi); 4) I giusti partner, onde evitare ulteriori commenti, che non portano a nessun reale chiarimento ma a creare ancor più confusione, possono essere solo l'Azienda Guccione e l'associazione Libera, quest'ultima chiamata in causa, con il peso di una grave responsabilità. Leggo, si auspica una eventuale "rettifica" al grave equivoco; Spero di essere stata chiara ed esaustiva, altrimenti che dirle, telefoniamoci!

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Mario Crosta

circa 12 anni fa - Link

Telefoniamoci? Lo sa cosa le costerebbe in dollari al minuto una telefonata oltrecortina? Guardi che le converrebbe piuttosto interloquire sul Web, come vedo che sta appunto facendo alla grande. Le cedo volentieri il passo, non si preoccupi. In bocca al lupo! Mi sto gustando un vino dell'Etna che fa impallidire tanti Barolo. Giuro. Prima lo sospettavo soltanto. Non ci avrei mai creduto. E invece... se questa e' la Sicilia del vino di oggi, signor mia, sta nascendo davvero una nuova epoca. Il resto, il passato o il presente, non mi interessano piu' e li lascio volentieri tutti per lei. Faccia luce, mi raccomando!

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Mauro Erro

circa 12 anni fa - Link

http://ilviandantebevitore.blogspot.com/2011/10/degustatori-o-giornalisti-un-mese-dopo.html qui trova tutte le risposte che mi chiede.

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