Passione per il vino | Cosa siete disposti a fare?

di Alessandro Morichetti

margaux 1998Io e la mia carta dei credito andiamo spesso in sollucchero per un’etichetta. Il problema è che me ne accorgo sempre dopo. Ma la passione è così, per assecondarla facciamo qualunque follia, anche creativa, per foruna. Sentite questa. Gita scolastica col prof di francese. Un appassionato di vino, nessuno dei suoi concittadini conosce i cru bordolesi del 1855 tranne lui, che li sogna, e l’amico, che invece li beve in giro per il mondo. In un ristorante di Lione, mentre controlla gli studenti, intercetta un ordine di Chateau Margaux. Arriva dal tavolo vicino.

Il prof. osserva, saliva, ma non può condividere il tormento con gli scolari. Si fa coraggio, e prima che arrivi la fettina spiegazzata con contorno di patate va verso il tavolo e saluta come solo un italiano potrebbe. Quelli sorridono e lo accolgono. Un attimo dopo inizia lo show, una declamazione dell’Infinito di Leopardi tutta d’un fiato, che se non conosci la lingua e ciò che senti sembra musica soave, finisce che ti emozioni.

“E il naufragar m’è dolce in questo mar”, nemmeno il tempo di finire la frase che parte l’applauso insieme all’offerta di un bicchiere. Un bicchiere di Margaux. Quel Margaux. Ora sono tutti sorridono, perfino gli studenti. Giusto un po’ sorpresi dal loro professore, sempre così pacato. Loro non sanno che quella era una missione. Missione compiuta.

Sinceramente, più grossa di così non l’ho mai sentita. Sfrontata, passionale, goduriosa. Essere allievi di quel professore non dovrebbe essere malvagio, studiare il francese partendo da Chateau Margaux è un’altra storia.

Vi sfido a trovare un aneddoto che descriva meglio la passione per il vino. Qualcuno vuole provare?

avatar

Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

4 Commenti

avatar

Leonardo Ciomei

circa 14 anni fa - Link

Andrea, sicuro che il prof fosse di francese e non di, ehm.., cucina all'IPSSAR di Firenze ? :-)

Rispondi
avatar

Alessandro Morichetti

circa 14 anni fa - Link

Roba di marchigiani, Leo ;-)

Rispondi
avatar

Leonardo Ciomei

circa 14 anni fa - Link

Sono cretino, mi sembrava lo avesse scritto Andrea :-(

Rispondi
avatar

Andrea Gori

circa 14 anni fa - Link

no, io sono quello che la settimana scorsa mi sono scolato il Margaux 1998 sui ravioli al tartufo, comprensibile errore!

Rispondi

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.