Comprereste il vino consigliato da uno stronzo?

di Alessandro Morichetti

Lo ammetto, sono settimane che cerco risposta all’interrogativo di Tristram (la penna acuminata della rivista Porthos). “Comprereste il vino fatto da uno stronzo?”. Ma gira e rigira, ho saputo cavarne fuori solo un’altra domanda: “Comprereste il vino consigliato da uno stronzo?”. Io non lo comprerei per una lunga serie di SE.

SE non mi fido di te non mi fido dei tuoi consigli. SE i nostri gusti sono diversi non credo alle tue valutazione. SE hai un gran palato ma disprezzi i vini semplici ti perdi troppa roba. SE disprezzi i vini firmati senza se e senza ma non ti chiedo di consigliarmi un regalo. SE credi di capire di vino solo tu, stai da solo e non contare sul mio ascolto.

Mi fido dei consigli seri e senza secondi fini (ho comprato, studiato e bevuto il Costamolino 2008 di Argiolas solo perché a suggerirlo era il wine critic del New York Times. Forse Eric Asimov ha sprecato troppe lodi ma la bottiglia è niente male, e che prezzo poi).

E voi, da chi accettate volentieri un suggerimento? Avete un blogger/critico/giornalista/enotecaro di fiducia? Ma, soprattutto, riuscite a spiegarmi perché vi fidate?

[nella foto: Jancis Robinson MW, lei potrebbe vendermi qualsiasi cosa]

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

11 Commenti

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Andrea Gori

circa 15 anni fa - Link

Riguardo al produttore risposta semplice: allo stesso modo che non mi interessa se lo scrittore di un libro o un regista di un film è uno stronzo, che me ne frega se è uno stronzo il produttore del vino? Sui consigli del vino no, in genere gli stronzi non li seguo troppo

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Simone e Zeta

circa 15 anni fa - Link

Ecco perchè il Gori non mi ha mai comprato una bottiglia di vino!!!!

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Renato Luise

circa 15 anni fa - Link

Franco Ziliani !

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Renato Luise

circa 15 anni fa - Link

Dimenticavo il perche' di Franco Ziliani: perche' e' dritto ed onesto, oltre ad evere lo stesse mio punto di vista sui valori del vino italiano (autoctono 100% nel suo terroir)

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Kapakkio

circa 15 anni fa - Link

Io seguo i consigli di Luciano Pignataro che essendo mio concittadino parla quasi esclusivamente di vini campani e del sud che per me sono facilmente reperibile e spesso ne condivido i gusti e le idee. Seguo con interesse anche Lavinium e mi piacciono sicuramente le recensioni di Roberto Giuliani(nonostante abbia avuto il coraggio di difendere l'omeopatia in un post di Dissapore) e Fabio Cimmino che dà buone dritte anche sulle birre. Rizzari e Gentili sono dei grandi ma sul loro blog parlano spesso di vini, per me, irraggiungibili o difficilmente reperibili.

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Luca Terroir

circa 15 anni fa - Link

QUESITO 1) Condivisibile al 100% Gori: ma chi-se-ne-frega se il produttore è uno stronzo o no...devo bere il suo vino, non sposarmi con lui! QUESITO 2) Io seguo i consigli di chi non è condizionato nell'obbiettività. La distinzione tra critico e critico la faccio in base alla libertà, non ai caratteri che tra parentesi non posso conoscere, o alla bontà d'animo. Per esempio non seguo troppo i consigli di Ziliani che è certamente onoesto ma per i miei gusti troppo legato a certi vigneti e zone, neppure quelli di Porthos che sono sicuramente serissimi e competentissimi ma li vedo prigionieri di una visione purista un po'm chiusa al nuovo. Uso molto le indicazioni di chi spazia senza preconcetti: Massobrio e masna innznitutto, spesso trovo recensioni utili anche su Spirito di vino. Per il sud mi fido della competenza di Pignataro senza condizioni.

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Rinaldo Marcaccio

circa 15 anni fa - Link

Distinguerei tra produttore e critica: col primo, avendo la possibilità di rapporti diretti, puoi facilmente individuare i "limiti umani"; poi fai le tue conclusioni: io nel caso di produttore stronzo, assaggio una volta pro domo mea, poi chi s'è visto s'è visto. Per la critica è diverso: come fai ad avere la certezza che uno che descrive vino è uno stronzo? A meno che non si voglia dare al termine altri significati.

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nicola a.

circa 15 anni fa - Link

Bisogna vedere da che punto di vista si vede lo stronzo, anche Picasso lo era.

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Ric64

circa 15 anni fa - Link

Certo che quelli di Porthos ci hanno l'idea fissa! E quello che va a cagare con il gambero rosso (giornale) ma gli pesa troppo, ora la penna acuminata... Tipini fini, direbbe Dagospia!

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Luca Terroir

circa 15 anni fa - Link

Non so se l'aggettivo è adatto a Picasso ma in quel caso il paragone è azzeccatissimo. Gli stronzi sono dappertutto, in tutti i settori, e di solito rimangono a galla, purtroppo. E' una triste realtà con cui bisogna fare i conti. Ma perché dovrei fare a meno di un vino - capolavoro se a farlo è uno stronzo? Che poi non ho ben capito cosa si intende in questo caso per stronzo, questo è un punto importante...uno che altera il vino? Uno che fa i prezzi troppo elevati?

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Rossano Ferrazzano

circa 13 anni fa - Link

"SE i nostri gusti sono diversi non credo alle tue valutazione." Errato. Se i nostri gusti sono diversi vuol dire che sono giunto a conoscere il tuo di gusto, ergo posso interpretarlo, quindi sfruttare utilmente le valutazioni offerte. Le valutazioni altrui non servono a fidarsi dell'altra persona. Servono a capire se un certo vino mi piacerà o no. In questo senso sono tanto utili le indicazioni di persone che hanno il mio stesso gusto quanto le indicazioni di chi l'ha diverso. Ergo leggerò con grande attenzione sia le valutazioni dei simpaticoni, sia degli stronzi. Purché abbiano talento per il vino. Questo è il punto, che in un blog ipermoraleggiante come questo spesso si perde un poco di vista, mi sia consentito di dire.

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