Labatt bad taste | Ucciderei per questa birra. No, aspetta…

di Fiorenzo Sartore


Fino ad oggi avete vissuto bene senza sapere chi sia Luka Magnotta. D’altra parte un porno attoremaniaco omicida, ed infine cannibale, è il genere di cittadino del mondo che non frequentiamo assiduamente. Nemmeno sapevate, forse, cosa fosse Labatt Blue, la birra che Luka sorseggia nell’immagine che vedete. Ma dopo gli eventi efferati che ho detto, quando questa foto è finita su un giornale di Montreal, l’azienda che produce la birra ha avuto un’unica preoccupazione impellente: querelare il giornale, per il danno di immagine che provocava l’associazione del killer al brand.

Ma questo è il tempo dei media sociali, per esempio Twitter (che ultimamente è un po’ una mia fissa, va bene). I netizen sono moralisti, sono scassaballe, sono gentaccia. Sicuramente, non perdonano cadute di stile come questa: Labatt, in mezzo a tanto orrore, ha a cuore solo il posizionamento del suo marchio. Nel quadro fosco e granguignolesco scorge un unico fatto che la accora, il suo amato brand, ed interviene con la famosa grazia dell’elefante nel negozio (eccetera).

La vicenda, anziché finire nel silenzio, è rimbalzata con notevole frastuono su Twitter, dove al momento ha un suo hashtag dedicato: #newlabattcampaign, la nuova campagna di Labatt. Si leggono twitt del tipo:

“This Beer’s for You. And the Voices in Your Head.” – @EmmMacfarlane
“For the crisp, clean taste you’ll kill for, make it a Blue” – @geometro
“If you’re only going to kill one thing, make it a Labatt Blue.” – @_drewski
“Labatt Blue: Tastes Great, Less Killing.” – @joshuahind
“If passing out is the worst that happens, consider yourself lucky.” – @GrittyGorg
“I don’t always drink beer after dismembering a corpse, but when I do, I drink Blue.” – @acoyne (National Post)
“Got a KILLER thirst – Drink LABATTS Blue” – @ajproc

E siccome i netizen di cui sopra sono degli zuzzurelloni con un sacco di tempo libero, è cominciato anche il tormentone dell’immagine photoshoppata:

Come diceva qualcuno sul Toronto Sun dal quale traggo il materiale, questa disastrosa mossa degli addetti alla comunicazione, al birrificio canadese, avrà almeno una conseguenza positiva: se lavorate nelle PR state pronti, alla Labatt si sta liberando un posto.

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Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

5 Commenti

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Tommaso Farina

circa 12 anni fa - Link

L'unico vero Magnotta: http://www.magnotta.it/

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Pietro Caputo

circa 12 anni fa - Link

quoto. Mario Magnitta forever. Penso bevesse Moretti, dal baffo.

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MAurizio

circa 12 anni fa - Link

Bah. Io ci vedo, eccome, gli estremi della diffamazione. Le immagini TV e/o le fotografie vengono sempre "invertite" (ovvero mostrate, stampate al contrario, destra-sinistra) per fare in modo che eventuali marchi presenti su abiti o leggibili sullo sfondo NON possano fare pubblicità "gratuita" (AKA: NON pagata all'editore del giornale). Perfino le foto di Lapo con la mitica felpa made in China da 250 euri sono state stampate "al contrario" per non fare pubblicità. Guarda caso qui il marchio si vede benissimo, anzi sembra quasi che venga "appositamente mostrato". Da un bel testimonial ...

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Remo Pàntano

circa 12 anni fa - Link

...transeat! Tutto può servire a fare pubblicità, nel bene e nel male, purtroppo! Dovrebbe essere l'intelligenza di chi fruisce il messaggio a discriminare su ciò che gli può giovare o meno! Prosit! il gustologo

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Rryl

circa 12 anni fa - Link

La vicenda mi ricorda la bagarre tra la Lacoste e l'attentatore norvegese, che più volte venne mostrato con indosso la sua maglietta. Le PR della Labatt non potevano prendere esempio da loro? Comunque sia il viral è ormai lanciato, nella buona e nella cattiva sorte, che dire? Buona fortuna...

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