Credete ai miracoli? The Miracle Machine fa il vino. A casa vostra. In tre giorni

di Fiorenzo Sartore

Tra i mille aspetti che generano fascinazione nella bevanda odorosa, c’è il tempo. Fare vino richiede tempo, e richiede lunghe attese, è necessario aspettare il trascorrere delle stagioni. E questo elemento a mio modo di vedere non si può fingere, non si può truccare: anche se esistono, sul mercato, svariati ordigni che promettono (per esempio) di invecchiare velocemente e artificialmente il vostro vino. Vero è che non li ho mai provati, e nei confronti di questi mi limito a praticare una forma di vetusto conservatorismo. Sono diffidente. The Miracle Machine è un altro di questi: ecco come funziona, nel filmato diffuso dalla home dei creatori.

Dunque: The Miracle Machine è in sostanza un attrezzo da cucina iper tecnologico, che produce vino (a casa) in tre giorni. Non potendone recensire il risultato, farò un’altra cosa: esaminerò la forma comunicativa. Che è parecchio roboante (quindi vi avviso, parto un bel po’ acido).

L’attacco non è dei più attraenti: “mettiamo assieme la tecnologia della Silicon Valley con la competenza enologica della Napa” – che insomma, può anche andare bene, se consideriamo che la tecnologia della Silicon Valley è essenzialmente quella cosa che sta consentendo a me, adesso, di scrivere questo post. Sulla competenza enologica della Napa semmai si può solo dire: questione di gusti. Se vi piace quello stile enologico.

Come funziona, in sintesi? Dal momento che siamo in un totale delirio high-tech scordatevi qualsiasi nozione di vinificazione che avete mai visto o praticato: si tratta di inserire gli ingredienti, scegliere lo stile del vino (argh) attraverso un’app per smartphone che controlla l’intero procedimento, e avviare la produzione.

Gli ingredienti si compreranno su Amazon: “grape concentrate” (che non suona esattamente come uva, in effetti), lieviti, e un imprecisato “final sachet of ingredients”. Il costo finale di una bottiglia si aggira sui due dollari per un vino che, a detta degli entusiasti inventori, sul mercato ne costerebbe circa una ventina. Parliamo peraltro di un vino che non si può affinare, ma si potrà conservare solo per un paio di settimane: “the wine will be produced and bottled under air, not an inert gas, the wine will only keep for 1-2 weeks”. Insomma, un novello instabile da venti dollari, avrà qualche difficoltà sul mercato.

Arrivati a questo punto potremmo pure chiudere in modo acido (come dissi). Tuttavia c’è un aspetto, sopra gli altri, che ho trovato criticabile: il nome dell’invenzione, The Miracle Machine. Questo concentrato di tecnologia deve per forza affidarsi ai miracoli biblici, per qualificarsi? In effetti, si tratta anche di questo: voi credete ai miracoli?

[Update del 13 marzo: i miracoli forse esistono, ma la Miracle Machine no: è uno scherzo, per beneficenza].

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Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

3 Commenti

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ale

circa 10 anni fa - Link

comunque per i novelli si usa la macerazione carbonica, non si fa solo in fretta

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Giulio Mariottini

circa 10 anni fa - Link

Questi due sono il Walter White e il Jesse Pinkman del vino!!!

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