Anoressia e disturbi dell’alimentazione. Più che crociate, servono educatori

Anoressia e disturbi dell’alimentazione. Più che crociate, servono educatori

di Antonio Tomacelli

Eugenia Cooney è una ragazza americana, fa la video blogger, e su You Tube dispensa consigli su moda e make-up alle adolescenti come lei. Sono in tanti a seguire i suoi video, circa 900.000 iscritti al suo canale. Eugenia però è magra, molto magra. Per una adolescente 28 chili sono davvero pochi e il sospetto che sia vittima dell’anoressia è concreto. Qualcuno in rete lo ha notato ed ha lanciato una petizione su Change.org, per farle chiudere l’account perché Eugenia sarebbe di cattivo esempio per le altre ragazze. Lei nega qualunque problema o disordine alimentare, e spergiura di non aver mai dato consigli alle sue fan su come dimagrire o (non) nutrirsi.

“I never encourage people to try to look like me”, ripete nei video come un mantra, ma intanto la petizione su Change.org raccoglie firme. Erano 10.000 fino a qualche giorno fa, poi è stata ritirata (qui la copia cache) ma, come accade in questi casi, invece del silenzio è arrivato il clamore e le petizioni si sono moltiplicate. Ora c’è quella di chi non vuole che l’account sia chiuso ma c’è anche chi vorrebbe mandare Eugenia dal Dr. Phil, un programma televisivo di medicina, o semplicemente darle supporto morale per superare il suo problema.

Perché un problema, mi pare evidente, Eugenia Cooney ce l’ha, e se avete dato un’occhiata ai suoi video sapete di cosa sto parlando. Chiuderle l’account però mi sembra la cosa più sbagliata da fare. Un altro rischio d’altronde è darle visibilità, e nuovi iscritti al suo canale. Non mi sembra la strada migliore da percorrere, però peggio di questo c’è il muro contro muro che finisce per creare (falsi) eroi.

Questa ragazza ha dei problemi con il cibo e qualcuno (la famiglia, le autorità) dovrebbe aiutarla. L’indignazione da rete può essere invece una bestia veloce, feroce e capace di travolgere vite e adolescenti nel giro di poche ore.

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

3 Commenti

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Denis Mazzucato

circa 7 anni fa - Link

Sei ot bla bla bla. Chi se ne frega bla bla bla. Ok, archiviata la questione posso commentare: mi fa una tristezza infinita il fatto che sia il "popolo del web" a doversi preoccupare del problema (al di là dei metodi giusti o sbagliati) quando basterebbe una madre, o una sorella, o un'amica... proprio triste...

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vinogodi

circa 7 anni fa - Link

... però, che gnocca!!!! PS: a parte gli scherzi, non ho mai capito perché lo spirito d'emulazione debba necessariamente sconfinare nell'idiozia, cioè avere come modelli di vita queste povere sventurate più da compatire che da condannare (...e , soprattutto , da emulare). I meccanismi della mente umana sono misteriosi, ma qui si sconfina nel masochismo o nella cultura estetica distorta , "quasi" alla pari di acquista una Multipla o una Duna...

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luis

circa 7 anni fa - Link

Siamo su Intravino o che altro? Poi che la ragazza abbia evidenti problemi di anoressia e che andrebbe aiutata ad uscire da questa condizione è semplicemente lapalissiano. Ma ripeto: che c'azzecca?!?

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