USA | Poliziotto, non avrai il mio sangue. Per legge

di Fabio Cagnetti

Ve lo dico subito: la Corte Suprema americana mi sta molto più simpatica della nostra Cassazione, per due motivi. Il primo: quelli nella foto sono i giudici della Corte Suprema, al gran completo. Sì, esatto, sono nove persone, ultimo grado di giudizio di un Paese di 315 milioni di abitanti, dove peraltro vige la common law, il che determina che le sentenze dei nove qui sopra, oltre a costituire la principale fonte del diritto, sono vincolanti. In più sono scelti per merito, non per anzianità e mi fermo qui perché questo non è un blog di politica. Anzi, un’ultima annotazione.

In questa foto vedete un giudice della nostra Cassazione e un ermellino.

Quanti ermellini, secondo voi, vengono uccisi per fare una toga? Aiutino: la punta della coda dell’ermellino è nera.

Ma stiamo divagando; è invece rilevante che la Corte Suprema americana abbia un blog aggiornatissimo dove chiunque può seguire lo sviluppo dei dibattimenti. E il recente Missouri vs. McNeely, discusso il 9 gennaio scorso, con ogni probabilità tarperà più o meno definitivamente le ali ai cosiddetti “poliziotti vampiri”. In breve, ci si attende una sentenza che, negando eccezioni al Quarto Emendamento, sancisca l’impossibilità di effettuare, sui sospettati di guida in stato di ebbrezza,  prelievi di sangue contro la loro volontà.

Background: dimenticatevi per un attimo le metropoli americane modernissime e collegatissime, gli Stati Uniti sono ancora, per la massima parte, la terra degli spostamenti in auto. Le pene per la guida in stato di ebbrezza sono relativamente miti, a meno che non venga causato un incidente con morti o feriti, nel qual caso si è veramente nei guai. Il livello di piaga sociale della guida in stato di ebbrezza è ben stimabile dal numero di arresti: 900,000 circa nel 2012 su 254 milioni di veicoli circolanti. Il limite di alcool nel sangue che determina lo stato di ebbrezza è 0,8 grammi per litro, il 60% più che in Italia, e prima della campagna di sensibilizzazione degli anni ’80 (in cui gli arresti erano più del doppio) variava tra 1 e 1,5. Tuttavia, all’atto pratico, generalmente la quantità di alcool nel sangue non verrà mai rilevata se il sospettato dovesse passare i famosi test empirici, consistenti generalmente nelle seguenti tre prove:

–  Seguire con gli occhi un oggetto in movimento, per valutare la reazione oculare;

–  Camminare in linea retta e poi fare dietro-front;

–  Stare in piedi su una gamba sola.

Tenendo chiaramente presente che ci sono dei casi in cui queste prove non sono applicabili, si è visto che la loro accuratezza è generalmente compresa tra il 65 e il 68%, e apparentemente molte persone che li falliscono hanno in realtà un contenuto di alcool nel sangue inferiore al limite di legge. Gli etilometri portatili, di tipo elettrochimico con celle a combustibile, non vengono considerati più rilevanti dei test empirici dal punto di vista probatorio. Chi fallisce il test viene portato alla più vicina stazione di polizia dove vengono proposti test sul respiro (sempre con un etilometro di tipo spettroscopico), sulle urine o sul sangue. Ed è qui che entrano in scena i vampiri e i loro prelievi senza mandato e senza consenso dell’interessato. La giurisdizione varia, nei dettagli, Stato per Stato, ma generalmente ci sono due violazioni distinte, driving under the influence (DUI), ossia la guida in stato di ebbrezza, e il guidare con più dello 0,08% di alcool nel sangue; senza l’intervento dei “vampiri” appare difficile determinare il secondo reato, l’unico con conseguenze penali rilevanti.

Il vantaggio del modello americano è che non colpisce chi dimostri di essere effettivamente in grado di guidare; tuttavia, le violazioni, nonché –nonostante le severissime pene- gli incidenti e i morti causati dall’alcool sono in numero considerevole. In Italia, al contrario, le inaffidabili “macchinette infernali” (etilometri a celle a combustibile) sono spesso l’unico giudice che decide della patente e della fedina penale di chi viene fermato. Quella dei “vampiri”, oltreoceano, pare essere una soluzione non praticabile: quale sarebbe il metodo migliore per punire tutti coloro che per l’effetto dell’alcool non sono in condizioni di guidare, e solo loro?

7 Commenti

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postatore_occasionale

circa 11 anni fa - Link

lasciando perdere il dibatito sulla legislazione usa (ricordo en passant i giudici eletti e three strikes law ma solo per controbilanciare le sviolinate) imho la punizione più praticabile è il ritiro della patente per un congruo n di gg in caso di incidente pero' renderei meno attenuabili le pene già previste e per i cittadini stranieri mi sembrerebbe il casi di ritirare il passaporto fino allo scontare della pena (proprio un cittadino usa ubriaco, dalle mie parti per lavoro, ha investito e ucciso 2 giovani ma non gli è stato ritirato il passaporto nonostante le richieste dei genitori dei 2, ed è scappato)

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Fabio Cagnetti

circa 11 anni fa - Link

chissà perché, questa storia mi ricorda in piccolo il Cermis... sul resto, secondo me in Italia la proporzionalità fra infrazione e pena per le sei fattispecie possibili (dodici se si considera la variabile dell'appartenenza del veicolo) di guida in stato di ebbrezza è ampiamente rivedibile, fortunatamente, perlomeno, l'illecito corrispondente a un tasso tra 0,5 e 0,8 è stato depenalizzato ad amministrativo. (e comunque, considerando il tipo di reati per cui vige la Three Strikes Law, non mi sembra tanto male)

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enrico togni viticoltore di montagna

circa 11 anni fa - Link

io sabato sera sono stato fermato dai carabinieri, patente, libretto e soffiata di rito. poichè toccava a me guidare ho bevuto poco e responsabilmente, nessun problema e sono tornato a casa con la mia auto e la mia patente. mi sono divertito, chi era con me ha potuto bere e abbiamo fatto le 4:00 del mattino. secondo me il problema non si pone, basta essere un pò più furbi e fare quello che in altri paesi fanno da tempo e che in Italia esiste solo nel calcio, il turn over! ps: ho visto tanta gente devastata sabato sera, l'impressione è che non fosse solo colpa dell'alcool, avevano tutti uno strano tic collettivo, si toccavano il naso, o forse era solo un moderno ballo di gruppo che un dinosauro come me non può capire!

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splash

circa 11 anni fa - Link

I giudici della Corte Suprema sono nominati "a vita" dal Presidente in corso quando un posto rimane vacante. Chiamare "meritocratica" una nomina "politica" mi sembra eccessivo... Un'altra puntualizzazione e' che in Italia le "macchinette infernali" non sono l'unico giudice in quanto, che io sappia, si ha la facolta' di richiedere l'esame del sangue come conferma. Tornando alla tua domanda, non esiste nessun metodo praticabile per punire "esclusivamente" coloro che non sono in grado di guidare. Anche perche', parafrasando gli avvisi dei fondi di investimento: le performance passate non sono di garanzia per il futuro. E riuscire a stare in equilibrio su di una gamba non fornisce garanzie sul non accorgersi di un semaforo dieci minuti dopo. Per cui, per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno: se, con un data percentuale di alcool nel sangue, il 40% delle persone non e' in grado di guidare con sicurezza, allora nessuno puo' guidare con quella percentuale nel sangue.

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stefano

circa 11 anni fa - Link

parlo per esperienza personale, uscivo dall'hotel ad un km da casa mia (per lavoro), posto di blocco, trovato a 0,57 per avere bevuto insieme ad un cliente un grappino di cortesia, conclusione: ritiro per tre mesi con 500€ di multa, ma con tre ore alla settimana di permesso di guida... ho 45 anni sposato con tre figli e lavoro nel settore vino, non voglio dire che sia stato ingiusto oppure che abbia la scusante del lavoro, ma chi effettua i controlli dovrebbe essere lungimirante a capire a volte le situazioni che si presentano ed non essere sceriffi da far west.

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gianpaolo

circa 11 anni fa - Link

Ripeto il mio personale tormentone quando si parla di alcol, chissa che prima o poi qualcuno prenda spunto. In Inghilterra i miei parenti sono in una zona rurale, con piccoli o piccolissimi centri (citta piu' grande 70.000 persone, tanta campagna e paesini di 2000-3000 abitanti). Quando si esce il weekend, sia se si va al ristorante o che si vada a cena di amici, e' uso prenotare un taxi per l'andata e per il ritorno. Dipende dove si fa, ma un percorso tra i 10 e i 20 km puo costare intorno alle 15-20 sterline per tratta, che divise in 4 fanno 5 a testa. Le compagni di taxi privati, con licenza, sono numerose, e se non prenoti il weekend diventa difficile trovarne, ma con un minimo di anticipo ti vengono a prendere a casa alle 7 e ti riportano quando vuoi tu, a qualunque ora della notte. Gli autisti, con macchine normalissime e non di lusso, sono spesso persone in pensione, gentilissime, che riescono a guadagnare dei buoni soldi con questa attivita', che crea allo stesso tempo un servizio (qui veramente nessuno si affida al caso in caso di drink-driving) e una attivita' imprenditoriale. Se questo potesse succedere anche in Italia, dove i tassisti impediscono ogni sviluppo imprenditoriale e ogni servizio al cittadino, non sarebbe bello, sensato e intelligente?

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Daniele

circa 11 anni fa - Link

Per la cronaca la corte suprema americana non corrisponde alla nostra Cassazione ma alla Corte Costituzionale, giudica infatti i conflitti fra leggi statali e federali sollevati da altri giudici nel corso di una causa.

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