Tortelli alla zucca: laceri e disfatti, ideali per Halloween

di Orrori da Mangiare

Queste in foto non sono farfalle notturne schiacciate con la paletta delle mosche, né i cugini della fatina Trilli dopo un coca party. Si tratta di alcuni esemplari di tortelli ripieni di zucca, un piatto diafano e sfuggente, che colpisce per quella sua aria di fragilità mista a sfacciataggine.

Noi di Orrori da Mangiare, che vediamo schifezze tutti i giorni e siamo ormai avvezzi a piatti che trasudano ribrezzo, davanti a questo piatto siamo stati travolti da emozioni contrastanti: infatti, se da un lato non sfioreremmo mai con la forchetta questi esseri così delicati per paura di ferirli a morte, dall’altro veniamo mossi da un istintivo e violento desiderio di schiacciarli a colpi di pugni sul tavolo, fino a svuotarli di quella materia giallastra che conservano nel loro ventre palpitante.

Un piatto inconsistente, dicevamo. Inconsistente e dilaniato, sembra quasi una metafora esistenzialista, con questi tortelli dalla sfoglia così sottile che quasi non c’è, che s’innalza a pretesto per avvolgere e sostenere la farcia e poi basta, poi finisce lì, non ci regala neanche la gentilezza di svelarci il suo sapore, tant’è effimero lo spessore dell’impasto, che questa volta misuriamo in micron. E più trascorrono i minuti, più ci innamoriamo di questa pietanza mortificata e mortificante, in cui il dolore diventa pasta fresca, l’angoscia si trasforma in tortelli: un piatto morente e sbrindellato, dove piccoli esseri trasparenti e fragilissimi appaiono come piccoli cadaveri con la pancia aperta, e qui il piatto diventa ecatombe, e raggiunge le vette del capolavoro concettuale.

L’abbinamento di Intravino: l’unica davanti a certi orrori è bestemmiare potentemente ma siccome il galateo lo vieta, porterai a tavola un Sangue di Giuda d.o.c., più che un vino, una metafora. E chi vuole capire, capesse!

[Credits: Orrori da Mangiare – il peggio dei foodblog italiani]

1 Commento

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Towanda

circa 9 anni fa - Link

Grande Orrori!!!Un'analisi lucida e spietata di un piatto fatto senza amore!

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