Terroir improbabili: la mappa dei vini di Game of Thrones

di Jacopo Cossater

Daenerys Targaryen, Tyrion Lannister, Jon Snow, Arya Stark, Petyr Baelish. Se questi nomi vi dicono qualcosa e se addirittura provate un leggero brivido nel leggerli allora è molto probabile che anche voi o abbiate letto i libri o stiate seguendo l’acclamata serie della HBO tratta dai volumi di George R. R. Martin, Game of Thrones. State tranquilli, questo post non vi rivelerà alcuno spoiler, l’idea non è quella di commentare l’evoluzione della serie o la sua aderenza agli scritti originali. Qui si parla di vino, as usual.

Non c’è episodio infatti in cui uno o più dei personaggi principali non passi gran parte del proprio tempo a bere. A bere forte. Certo, è abitudine che appartiene più alla svogliata nobiltà che frequenta la ridente King’s Landing che la tenebrosa Casterly Rock. O Riverrun, il castello della schizofrenica Lysa Arryn, per rimanere in tema con gli ultimi accadimenti (ecco un leggero brivido, appunto). Lo staff dell’ottimo Vinepair qualche giorno fa si è interrogato su una questione ben precisa: visto il clima un po’ pazzerello, per usare un eufemismo, ed un ciclo stagionale capace di accorciarsi ed allungarsi in base a regole tutt’altro che definite come può la vite, ed il suo regolarissimo ciclo vegetativo, adattarsi a Westeros?

Certo che qui si scherza, ci mancherebbe. Però, insomma, in un mondo dove ogni più piccolo dettaglio sembra essere passato al vaglio della meravigliosa immaginazione di Mr. Martin come si può semplicemente passare sopra ad una cosa del genere? Non si può, esatto. Ecco che quindi se da una parte gli Stark non potevano certo pensare di circondare di vigneti le colline intorno a Winterfell (altro brivido), dall’altra pare ci siano zone un po’ più vocate, almeno a sud. Ecco quindi una mappa ragionata, non si sa mai che possa tornare utile per la prossima edizione di Cantine Aperte. Dai Grand Cru dei Redwyne e della loro Highgarden (“dolci e longevi”) ai Premier Cru dei Martell (“rossi a base di tempranillo che danno il meglio di sé quando fortificati”) fino ai Village dei Baratheon, (“leggermente aciduli, spesso impreziositi da spezie ed altri alcolici. Da bere giovani, in buona compagnia”). E vorrei ben vedere, tutto riuscirei ad immaginarmi tranne Dragonstone circondato da dolci colline ricche di vigneti. E Stannis che passeggia felice (brivido, ancora).

[Immagini: Game of Thrones Wiki, Vinepair]

Jacopo Cossater

Docente di marketing del vino e di giornalismo enogastronomico, è specializzato nel racconto del vino e appassionato delle sue ripercussioni sociali. Tra gli altri, ha realizzato i podcast Vino sul Divano e La Retroetichetta, collabora con l'inserto Cibo del quotidiano Domani e ha cofondato il magazine cartaceo Verticale. Qui su Intravino dal 2009.

4 Commenti

avatar

Pietro

circa 10 anni fa - Link

"e addirittura provate un leggero brivido nel leggerli " eccomi. grande Jacopo!

Rispondi
avatar

Tom

circa 10 anni fa - Link

Serie stupenda, mi aggrego a chiunque si esalti di fronte alle peripezie infinite di Tyrion Lannister :)

Rispondi
avatar

Sara

circa 10 anni fa - Link

Scommetto Che Tyrion beve i gran cru di casa redwyne mentre Oberyn Martell solo il tempranillo di casa Martell :D. Grazie Jacopo, ho sorriso un sacco

Rispondi
avatar

Jacopo Cossater

circa 10 anni fa - Link

Haha, grazie a te Sara. :D

Rispondi

Commenta

Rispondi a Tom or Cancella Risposta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.