Salve, mi chiamo Vinitaly e in quanto fiera vorrei occuparmi di commercio elettronico
di Antonio TomacelliPer quelli come me cresciuti a pane e wifi, il Vinitaly è una specie d’inferno. Non so se capita anche a voi, ma a me i tornelli della fiera ricordano il confine tra il mondo dei vivi e l’Ade di dantesca memoria: perdete ogni speranza di comunicazione o voi ch’entrate, che qui niuno cellular funziona, né qualsivoglia connessione si puote attivare!
Immaginatevi dunque la mia sorpresa nell’apprendere che, dal prossimo 6 Aprile, il dinosauro si lancerà nel commercio elettronico con VinitalyWineClub, “innovativa piattaforma di promozione e vendita online che ha l’obiettivo di offrire ai produttori la possibilità di raggiungere nuovi consumatori, dando loro l’opportunità di scoprire nuovi vini provenienti da ogni angolo della Penisola”. Nientedimeno!
Inizialmente la piattaforma servirà solo il mercato italiano ma il suo vero obiettivo è il mercato cinese che, stime alla mano, avrebbe 190 milioni di potenziali clienti. L’investimento iniziale è di 500.000 euro e servirà ad acquistare una quota del 20% di una non meglio precisata società che già si occupa di commercio elettronico. Le prime 100 cantine che venderanno online i loro vini, sono quelle selezionate da Wine Spectator per il progetto Opera Wine ma, ricordano dalla direzione del Vinitaly, le cantine che espongono in fiera sono più di quattromila e tutte potrebbero far parte della piattaforma.
Insomma, stiamo probabilmente parlando di uno dei più giganteschi siti di commercio elettronico sulla faccia della rete per la vendita del vino italiano in tutto il mondo. Non male come obiettivo, soprattutto per un ente fiera che ancora nega l’esistenza dei social network e della comunicazione online.
Siamo dunque alle soglie dell’era copernicana anche per il Vinitaly o, come al solito, perdete ogni speranza o voi ch’entrate? Nel dubbio io sto addestrando un piccione viaggiatore, non si sa mai…
(foto credits: magazine.quotidiano.net)
8 Commenti
Angelo D.
circa 11 anni fa - LinkAvanti il plossimo. Andate avanti voi che a me mi vien da lidele. E' la vera svolta sognata da tutti i produttori italiani (una faccina qui, una là, una ancora qua).
RispondiGiuseppe
circa 11 anni fa - LinkOk avvertite Vinitaly che esiste un piccolissimo ostacolo https://www.vinix.com/myDocDetail.php?ID=4928&lang=ita
RispondiAlessandro
circa 11 anni fa - Linknon è un ostacolo se procedi secondo le regole, certo non attuali, ma finche esistono vanno gestite al meglio. Si può fare....
RispondiMontosoli
circa 11 anni fa - LinkPrima di questo .....io suggerirei al Ente Fiera di spendere Euro e risolvere questi problemi che ci fanno vergognare di essere Italiani quando gli stranieri vengono al Vinitaly; aria condizionata (ancora alcuni padiglioni non c'e l'hanno....e per un produttore pagare migliaia di Euro e servire vini caldi ...fa piangere) Bagni vecchi e usurati che hanno bisogno di rimodernamneto e allargamento sezione donne (solo al Vinitaly si vedono donne usare i WC uomini) Parcheggi trappola di topo.......facile entrare .....ma ad uscire sei costretto a fare lo zinga....... Voi che avete forza in parola.........suggerite.......suggerite
RispondiFabio Italiano
circa 11 anni fa - LinkE tu cosa ne sai, magari è stato già tutto risolto? ;-)
RispondiFabio Italiano
circa 11 anni fa - LinkIl 6 aprile presenteranno in anteprima il progetto completo nell’ambito di OperaWine, evento in collaborazione con Wine Spectator, e dal 7 aprile sarà attivo anche l’e-commerce... mi tocca aspettare allora ancora un mese per vedere questo capolavoro, non sto più nella pelle per la curiosità!
RispondiDurthu
circa 11 anni fa - LinkGiusto per rompere le balle: non sarebbe piu' corretto "rivoluzione copernicana"?
RispondiZakk
circa 11 anni fa - LinkMa hanno risolto il problema della rete telefonica e del wifi per potersi collegare alla rete con i tablet?
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