Questa sera pizza e prosecco alla spina. No, non ho detto birra alla spina

di Antonio Tomacelli

Il “Prosecco on Tap”, giuro, mi mancava. Ero fermo a quello in lattina di Paris Hilton, l’ereditiera un po’ gnocca e un tot gnoccolona che tanto scandalo aveva creato qualche anno fa, ma poi, graziaddio, non ne ho più sentito parlare. A proposito, che fine ha fatto? La gnoccolona, intendo, non il prosecco ma vabbè, non divaghiamo. C’è da parlare di questa nuova pizzeria londinese, Homeslice, che lancia in Inghilterra quella che noi italiani conosciamo come “pizza gourmet”. Ingredienti scelti, combinazioni trasgressive e la possibilità di ordinare uno spicchio alla volta per la più classica delle pizziate. Nulla di nuovo, insomma, a parte un paio di piccoli particolari: il pizzaiolo neozelandese, e qui ci sta tutto un bel coro simil-razzista, e il prosecco alla spina che a me, bieco sostenitore del tappo che fa bum!, fa lo stesso effetto del gesso che fischia sulla lavagna. Domanda: non era meglio una bella selezione di bottiglie servite al bicchiere che, oltretutto, il prosecco non ha mai avuto dei prezzi stratosferici? E poi che c’azzecca con la pizza? Nuncelosapete che i lieviti (pizza) non vanno d’accordo con i lieviti e quindi niente rifermentati, birre e lambruschini che poi vi si gonfia il pancino? Oddio, io a questa teoria non è che creda tantissimo anche perchè, togli togli, mi restano come alternative l’acqua o la cocacola. E a quel punto, scusatemi, preferisco rinunciare alla pizza!

Voi che ne pensate? Prosecco on tap e pizza come se non ci fosse un domani?

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

14 Commenti

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Vittorio

circa 11 anni fa - Link

Forse con un prosecco brut non è male, con l'extra-dry direi di no. A me con la pizza piace il Ferrari Maximum.

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Rino Polacco

circa 11 anni fa - Link

concordo... scusa la "marchetta" ma dovresti provare allora La Pria Brut ;-)

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Alberto Serena

circa 11 anni fa - Link

Il Prosecco alla spina non esiste. Da quando è stato fatta la nuova doc del Prosecco 3 anni fa non è possibile mettere il Prosecco in fusto, ma solo in bottiglia. Chi lo scrive sul menù o sulle colonnine rischia una multa salata.

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Andrea Gori

circa 11 anni fa - Link

in Italia di sicuro ma all'estero? e soprattutto, chi vigila?

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Alberto Serena

circa 11 anni fa - Link

So che le segnalazioni vengono fatte al consorzio del Prosecco che si muove anche all'estero come nel caso del Prosecco Brasiliano (sic!) E' chiaro che nell'immediato è difficile che vengano sanzionati, però almeno vengono avvertiti del rischio che corrono.

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Paolo

circa 11 anni fa - Link

Ne approfitto per porre ad alta voce la domanda dell'ignorante, che non ha mai trovato una risposta soddisfacente. Per quale motivo vino e birra, entrambe produzioni da fermentazione alcoolica, hanno intrapreso strade opposte rispetto al confezionamento? Le eccezioni esistono, ma in media: quando visito un produttore, vado in enoteca, a manifestazione d'assaggio, mi aspetto (e cosi' avviene) che il vino mi venga servito da una bottiglia. eventualmente scaraffata, ma sempre-e-solo dalla bottiglia. La birra invece, quando vado dal produttore (quante ottime brauhaus all'estero, microbirrifici in Italia), vado ad una manifestazione birraria (la crociera della birrA) ecc., viene servito da apposita spina. a stantuffo, a caduta, ecc. ma alla spina. E la bottiglia e' l'acquisto per il trasporto a casa, consapevole che "pero' alla spina e' un'altra cosa". qual e' la ragione, se esiste, per cui le due bevande hanno preso strade differenti?

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Rino Polacco

circa 11 anni fa - Link

ad Edimburgo per esempio è tutt'ora usato il Prosecco alla spina, anche nei locali più trendy.... purtroppo infatti chi vigila? L'ho anche fatto notare ma nessuno ci bada...

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Max C

circa 11 anni fa - Link

Ecco un'altro bell'esempio di denigrazione del prodotto italiano all'estero, boh...

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Marcuan

circa 11 anni fa - Link

..e comunque io sono il più grande sostenitore dell'abbinamento vino-pizza!

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Green Manalishi

circa 11 anni fa - Link

Per me, un rosato del Salento è un gran bell'abbinamento per la pizza (che comunque mi piace anche con la birra). Ogni alcoolico che provenga da una spina, e che non sia birra, mi fa lo stesso effetto dell'aglio agitato davanti a un vampiro

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Cristian S

circa 11 anni fa - Link

Esatto rosato tutta la vita con la pizza, almeno una classica non troppo elaborata... Qui a Milano, in un'osteria "vera" come ormai ce ne sono poche, danno il prosecco alla spina!!! :|

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Gianpaolo Giacobbo

circa 11 anni fa - Link

Il Prosecco ora Glera alla spina esiste da moltissimo tempo in Veneto. Si tratta di un gassificato e per quanto mi riguarda di dubbia qualitá. La riviera veneta da sempre propone le fritturine con caraffe di prosecco , glera, alla spina. Anch'io sono un sostenitore del Prosecco con la pizza ma rigorosamente Colfondo.

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Gianpaolo Giacobbo

circa 11 anni fa - Link

Comunque concordo sulla questione dei lieviti ma aggiungo anche che trovo cosí godurioso sgargarozzarmi una bella birrozza fresca con la pizza che affronto il rischio del male al pancino.....

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Giuseppe Z

circa 11 anni fa - Link

Bar e Ristoranti del Veneto e Lombardia (in particolare bassa Bresciana) da tempo servono il "prosecchino" alla spina.. Anche se ovviamente è tutto tranne che Prosecco!

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