Peggio dei gufi, i proibizionisti. L’Associazione Italiana Club Alcologici Territoriali diffida l’Expo del vino
di Antonio TomacelliNeanche il tempo di tagliare il nastro inaugurale che l’Expo del vino, ovvero il padiglione A Taste of Italy, già si becca la prima diffida legale. Il mittente è l’AICAT, l’Associazione Italiana Club Alcologici Territoriali, e i destinatari sono tutti gli enti coinvolti a vario titolo nell’organizzazione dello spazio espositivo: Parlamento Europeo, Commissione Europea DG Sanità e Sicurezza alimentare, Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, Ministero della Salute, Ministero delle Politiche Agricole, Autorità Europea per la sicurezza alimentare, Commissario Expo e, per chiudere in bellezza, Procura della Repubblica di Milano.
A questo punto è d’obbligo leggere le motivazioni della diffida:
L’associazione invita e diffida i soggetti in indirizzo, ciascuno per la parte di propria competenza, ad adottare gli atti e i provvedimenti opportuni al fine di rimuovere immediatamente ogni iniziativa che possa influenzare il comportamento dei minori in relazione all’uso dell’alcol, adottata presso il suddetto Padiglione EXPO 2015; in subordine, a fornire una informativa corretta, che evidenzi e sottolinei i rischi e i pericoli dell’alcol ed escluda, con determinatezza, qualsiasi effetto benefico del vino e degli alcolici in generale.
A detta degli avvocati Freda e Corrente di Salerno, il padiglione del vino avrebbe l’evidente intento di fidelizzare i futuri consumatori, cioè i bambini, poiché “alimenta un’operazione di disinformazione, di manipolazione culturale oltre che di rischioso condizionamento della sfera psicologica ed emotiva dei minori che mira a normalizzare il consumo in famiglia come fattore di benessere e addirittura di promozione della salute“.
Scioccati abbastanza? Tranquilli, il meglio del rigurgito proibizionista deve ancora arrivare giacché nella diffida si parla anche degli “effetti di natura tossica, cancerogena e psicoattiva dell’alcol che smentiscono clamorosamente i presunti effetti salutari legati ad un consumo anche minimo di vino e di altre bevande alcoliche”.
Ora, dopo aver rifiatato, ditemi: quanto vi sentite malviventi, debosciati e delinquenti dopo una lettura del genere? E che fine fanno tutti i richiami alla cultura, al benessere e alla tutela dell’ambiente con i quali ammantiamo le nostre discussioni sul vino?
Lacrime nella pioggia (cit.) e null’altro ma, d’altronde, ogni carnivoro ha i vegani che si merita e ora anche noi, povera gente innamorata del vino, abbiamo Aicat che ci accusa di manipolare povere anime innocenti indirizzandole verso il Male Assoluto.
Io, dopo questa lettura e col loro permesso, vado a stapparmi qualcosa di buono, ché tanto lo so che non vivrò in eterno ma, almeno, io me la sono giocata.
18 Commenti
ale
circa 9 anni fa - Linkhahahah! cavolo, sarebbe come sentirsi deliquente, debosciato, malvivente se ti fumi le canne
RispondiAlcolista anomalo
circa 9 anni fa - LinkDi canne (che anch'io apprezzo molto) devono averne fatto grande uso quelli dell' AICAT prima di scrivere la diffida. Se questa è la loro reale visione delle cose, sono dei pericolosi invasati.
RispondiHierro
circa 9 anni fa - LinkC'e' un allucinante libello che gira sugli scaffali di feltrinelli sempre ad opera di altri pagliacci crociati contro il vino. Davvero non c'e' limite alla stupidita' umana
RispondiAlcolista anomalo
circa 9 anni fa - LinkCredo di conoscere il libello perchè sono della stessa città degli autori. I quali sono abbastanza noti per le loro prese di posizione estremiste contro gli alcolici. Per loro l'alcol è il male assoluto, causa di tutte le brutture del mondo. Comunque il proibizionismo ottuso portato avanti da loro e da altri sfocia spesso nel ridicolo, dopo avere ascoltato i loro deliri terroristici viene voglia di ubriacarsi anche agli astemi.
RispondiPaolo
circa 9 anni fa - LinkC'è anche un altro aspetto: quello del comportamento detto "a sanguisuga" di chi si attacca ad evento/fatto importante per girare su di se medesimo i riflettori, e naturalmente moltiplicare il fatturato aziendale in proporzione al numero di articoli/copertine. Nell'informatica, lo sapete, esistono i patent troll, mentre nel nostro più arretrato paese dei balocchi esistono i legali e le (improbabili) Associazioni che approfittano della qualunque. Agli inizi fu una Nota Associazione di Consumatori, che conquistò le sue prime pagine di giornali denunciando l'editore di Tex Willer: il fellone, l'infingardo, veniva sempre rappresentato sigaretta-in-bocca, quindi pubblico propalatore dell'imondo viZZio! I nostri eroici avvocati han deciso di seguire questo fulgido esempio virando sul vino e sulla visibilità di Expo2015. Avranno fatto due conti, e pensato che nelle pieghe delle spese di comunicazione potrebbero cadergli addosso un po' di spiccioli. Nulla più di questo.
RispondiVinogodi Marco Manzoli
circa 9 anni fa - Link... i "malati del benessere e nutraceutica" stiano tranquilli: nessuno avrà mai l'ardire di affermare che il bere moderato allunga la vita e curi ogni male. In riferimento (conditio prerequisito nei considerando) all' "l'onere della prova scientifica" come da Regolamento 1924/2006 sui claims nutrizionali, così però mi arrogo , da consumatore consapevole (e uomo di scienza), il diritto che questi signori proibizionisti mi comprovino il danno dal punto di vista dell'evidenza oggettiva scientificamente testata su campione statisticamente significativo del male che fa un uso moderato e consapevole di un buon bicchiere di vino. Ma non perchè me ne freghi qualcosa, quanto perchè si comincino a sbattere un pò a ragion veduta senza tirar sempre fuori dall'armadio, impolverato, streghe e spettri ad uso e consumo del terrorismo psicologico a loro tanto caro. A volte penso che più che salutisti siano veri e propi moralisti/moralizzatori ... a quando il loro intervento censorio alla prossima edizione di Erotika sul calo della vista per sovraesposizione a youporn oppure la causa-effetto sull'ipertrofia prostatica data dall'eccessivo utilizzo del membro nelle relazioni extraconiugali rispetto a quello più rilassante fra le mura domestiche?
Rispondimaria teresa salerno
circa 9 anni fa - Linkuomo di scienza?????
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 9 anni fa - LinkL'avevo detto che il ventaccio che si sentiva quando criminalizzarono le vigne nella prima versione del PIT Toscano non avrebbe toccato solo noi. Eccoci, e non crediamo che sia finita qui.
Rispondirampavia
circa 9 anni fa - LinkMassimo rispetto per chi crede che il vino faccia male. Davvero. Se non ci fossero loro, ragazzi, saremmo ubriachi dalla mattina alla sera. Detto questo credo che Paolo colga nel segno. Si sceglie un evento di risonanza mondiale per esporre le proprie convinzioni. Non scandalizziamoci. In fondo non sono certo i primi. Sono anzi convinto che costoro siano in perfetta buona fede. Crescere con un padre o una madre alcolizzati non è il massimo della vita. Se apparteniamo alla fortunata categoria di coloro che bevono con moderazione e dal vino traggono più gioie che dolori, rallegriamioci. Non facciamo le vittime e beviamoci sopra.
Rispondicarolaincats
circa 9 anni fa - Linkun motivo ce l'hanno e io lo conosco bene, purtroppo. mi chiedo perchè non denunciano anche tutti gli altri che fanno alimenti che: fanno diventare la gente obesa, dipendente uguale che col vino, e metteteci quello che volete, pure chi sponsorizza i motogp e la f1. chi è santo scagli sta cazzo di prima pietra, con annessi e connessi, solo se davvero puro può rompere le balle. io non mi sento ne vittima ne carnefice... semplicemente so benissimo cosa vuol dire avere a che fare con chi ha dipendenze ed ogni giorno ha la tentazione sotto al naso e riesce a debellarla, senza nessuna associazione dietro il culo. ps: scusate lo sfogo ppss: a me sto expò ha già stufato da mo....
RispondiDurthu
circa 9 anni fa - LinkQua ci sta tutta una bella citazione di Giacomo Bologna: "Costruitevi una cantina ampia, spaziosa, ben aerata e rallegratela di tante bottiglie, queste ritte, quelle coricate, da considerare con occhio amico nelle sere di primavera, estate, autunno e inverno “sogghignando” al pensiero di quell’uomosenza canti e senza suoni, senza donne e senzavino, che dovrebbe vivere una decina d’anni più di voi…"
RispondiFelice CELESTINO
circa 9 anni fa - LinkC'è pure chi si autodefinisce " uomo di scienza " in questa serie di interventi contro gli eccessi dei cosiddetti " proibizionisti " , che tali non sono , dal momento che desiderano solo evitare che vengano coinvolti i minori in questa orgia consumistica sponsorizzata anche da Antonio Tomacelli ,oltre che dai produttori di alcolici. Buona parte dei commenti è stata scritta sotto l'effetto dell'ebrezza di " qualche buon bicchiere ". E l'uomo di scienza aspetta lavori clinici statisticamente significativi;ma senza aspettare un solo minuto,magari bevendo il bicchiere della staffa , basterebbe guardare alcune statistiche. " Crescere con un padre o una madre alcolizzati non è il massimo della vita.",scrive Rampavia . E ci hai provato con un coniuge alcolista ? Nessuno degli autori degli interventi si è reso conto che , se al posto di " vino e alcool " Tomacelli avesse scritto " eroina o cocaina " ,non sarebbe cambiato il tenore degli interventi. Lasciate perdere e non parlate di cose che non conoscete. In fondo a voi interessa solo bere " moderatamente ",magari insegnando ai vostri bambini quanto sono virili quelli che tracannano vino...." moderatamente ".
RispondiAlcolista anomalo
circa 9 anni fa - LinkLeggendola mi pare che quello che non conosce le cose sia lei. Nessuno si sogna di negare la gravità e il dramma dell'alcolismo. Ma la causa di esso non è il vino, bensì l'uso che se ne fa. Esiste la dipendenza da internet, quindi vietiamo i computer? Per combattere la dipendenza da sesso vietiamo di accoppiarsi? Per scongiurare l'obesità mettiamo fuori legge le patatine fritte? Le dipendenze sono meccanismi umani profondi, credere di risolverle dando semplicemente la colpa all'oggetto di esse è stupido.
Rispondicarolaincats
circa 9 anni fa - Linkio il mio commento l'ho scritto con cognizione di causa, ma i cosiscritti c@@@i miei non li metto in piazza su intravino. per me qualsiasi persona dipendente da qualcosa è dipendente e basta.
RispondiGiampaolo
circa 9 anni fa - LinkVorrei segnalare che Alcolisti Anonimi non è assimilabile all'AICAT, la filosofia di A.A. è basata sul recupero dell'alcolista e non si occupa di alcolismo e non è coinvolta in pubbliche controversie al riguardo.
RispondiNicola
circa 9 anni fa - LinkNota per gli Autori: sarebbe opportuna e gradita una "Errata Corrige" al fine di estraniare Alcolisti Anonimi dall'azione legale intrapresa da AICAT. grazie. correzione fatta. [F.]
RispondiNicola
circa 9 anni fa - Linkgrazie.
RispondiFabiana
circa 9 anni fa - LinkEgregio sig. Tomacelli, ritengo il suo articolo squallido e capzioso nel suo tentativo di ridicolizzare una questione importante ossia il binomio alcol e giovani. E’ opportuno oggi, più che mai, sensibilizzare la popolazione sui rischi dovuti all’uso ed abuso di bevande alcoliche, in quanto quotidianamente abbiamo notizie di giovani andati in coma alcolico, di giovani che muoiono per incidenti stradali o per risse al culmine di “serate alcoliche”. Da fonti statistiche accreditate emerge che l’età in cui avvengono le prime esperienze con l’alcol si è notevolmente abbassata così come l’età nella quale si manifesta la dipendenza da alcol. E’ un dato scientifico inoppugnabile che le bevande alcoliche contengono, in diverse percentuali, alcol che è una sostanza cancerogena. Queste sono le verità che porta avanti l’AICAT che, essendo un’associazione senza scopo di lucro, non ha altri interessi se non quello di diffondere informazioni scientifiche con senso di responsabilità alla popolazione. E se pure lo facesse cavalcando un evento importante quale l’Expo non mi sembra un reato. L’AICAT non ha come obiettivo il proibizionismo. Sarebbe opportuno che lei utilizzasse la sua competenza ed autorità per sostenere l’associazione nell’interesse di tutta la popolazione e non solo della lobby dei produttori di vino. Cordialmente
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