Partagás serie P No.2, il moderno culto del sigaro è qui
di Andrea GoriGli appassionati non scherzano, e ci vanno giù pesanti nel definire questo sigaro. Perché forse è l’esempio più illustre della moda estrema cubana, che vede nell’intensità e nella potenza il marchio di fabbrica. Eppure ci deve essere qualcosa, in questo Partagás P No.2 che spinge migliaia di fumatori italiani a sceglierlo ogni anno tanto da farne il top seller tra gli Habanos nel nostro paese.
Il P No.2 nasce nel 2005, quando Partagás già da tempo è uno dei pilastri dell’industria del tabacco cubano, come una specie di Moët&Chandon del sigaro, vista anche l’affluenza sempre enorme delle visite alla sede a L’Avana, subito dietro il Capitolo Nacional. Fondata nel 1845 da un catalano, Don Jaime Partagás, proprietario anche a Pinar del Rio fu portata avanti dal figlio prima di entrare nell’orbita di Cifuentes y Cia, uno dei giganti pre-rivoluzionari cubani, che arrivò a produrre quasi trenta diverse vitolas prima della riorganizzazione. Oggi la gamma è comunque ampia, ma ogni sigaro è riconoscibile e spicca per potenza e intensità.
Questo P No.2 in particolare è maduro scuro, lungo (ma non lunghissimo) e con una punta che ricorda le mitiche Pyramides: la seduzione comincia dal tubo ancora chiuso, nero con scritte rosse, emozionante. Poi una volta estratto ecco l’esplosione di profumo già a crudo, con sentori di pepe che sottolineano subito la mascolinità di questo sigaro. Acceso, conferma tutto lo stile Partagás fatto di terrosità, tostature esasperate, peperone ed erbaceo e speziature ficcanti e intrecciate. Il corpo e la struttura non mancano e via via che si procede con la fumata la dose di nicotina e di aromi si fa davvero impressionante, spesso mettendo a dura prova il fumatore anche esperto se non si riescono a cadenzare bene i puff. Ma è davvero difficile resistere, come se fosse un vasetto di Nutella alla giusta temperatura o del pane caldo appena sfornato, si gusta golosamente e soffermandosi poco.
Si tratta probabilmente dell’habana più potente sul mercato (simile per certi versi per potenza al Gordito Puro d’Oro di Davidoff) e testimone di una moda forse pericolosa di certe case. Ma se sapete controllarlo, si tratta di una fumata davvero goduriosa e sfrenata.
Per onorare le origini catalane del senor Partagás, lo abbiniamo con un Cava di quelli seri, per esempio lo Juvé y Camps Gran Reserva, ben 42 mesi sui lieviti con colore brillante, dal profumo ampio con fiori di campo, classico dell’uva macabeo, poi agrumi, pompelmo e cedro, sentori iodati, brandy; una bocca personale di miele di corbezzolo, delicato e con il passo della grande bollicina, accarezza il palato e stuzzica con rimandi al gesso, alle noci al tropicale mango e papaja.
Misure: L 156 mm RG 52 mm. Prezzo: 14,20 € (tubos)
6 Commenti
Marco Meneghelli
circa 10 anni fa - Linkciao Andrea Si trova facimente o bisogna andare alla ricerca della tabaccheria/botique ? :)
RispondiAndrea Gori
circa 10 anni fa - Linkciao MArco, scusa il ritardo della risposta. In genere i Partagas si trovano bene magari forse il p No.2 forse più difficile ma potresti avvicinarti con il P no.4 meno impegnativo, meno costoso ma che da una idea chiara dello stile Partagas
RispondiAlessandro
circa 10 anni fa - LinkCiao Andrea forse c'è un errore di battitura il sigaro P n°4 non esiste, esiste invece il D n°4 (ottimo sigaro non per neofiti, vitola Robusto) si dovrebbe trovare facilmente nelle tabaccherie.
RispondiAndrea Gori
circa 10 anni fa - Linkvero, intendevo il D n 4! grazie
RispondiGabriele
circa 10 anni fa - LinkGran sigaro davvero. Come in generale tutti Partagas dallo short in poi.
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