OGGETTO: Verbale di rinvenimento presso il locale supermercato di alcune bottiglie di birra non conformi alla legge.

Il giorno 21 dicembre 2015, il sottoscritto appuntato Strisciuglio si recava presso il supermercato adiacente la caserma per fare scorta di zamponi e cotechini atti a divenire cenone per il Natale p.v.
Nel mentre lo scrivente si appropinquava al reparto beveraggi, notava sullo scaffale del reparto birre alcune bottiglie di dubbia provenienza denominate “Birra Champagne Poretti 10 luppoli”. Lo scrivente, pur non essendo addentro alle cose alcoliche, intuiva subito la magagna, in quanto in un precedente Capodanno fui asfissiato dalle spiegazioni di un cognato di terzo grado che, al cenone familiare, portò una mezza bottiglia di Moesciandò che chissà che si credeva di aver portato. Pare, inzomma, che stante l’art. 512 del codice alcolico, la parola Champagne la possono usare soltanto in Francia mentre la parola “luppolo” la possono usare tutti. A riprova di quanto detto esibisco articolo di un noto sito che si occupa di vino e cazzeggio, tale Intravino.com, già attenzionato a suo tempo dalla nostra tenenza. Il sottoscritto ha dunque provveduto al sequestro immediato e cautelativo delle bottiglie di Birra-Champagne che ho prontamente rinchiuso a chiave nello stanzino della caserma (l’appuntato Omero Simposi è notorio bevitore incallito).

Se le Signorie Vostre lo ritengono opportuno, consiglierei all’uff. legale dell’azienda in oggetto un lungo periodo di ferie, onde evitare incidenti diplomatici con gli alleati francesi, ché, si sa, su questi argomenti sono facili all’incazzatura. Salutando rispettosamente le S.V., resto in attesa di istruzioni e auguro buone feste.

L’appuntato Carmelo Strisciuglio
Civitanova Marche, il 21/12/15

Disclaimer: si scherza eh!