Miracolo, anche le suore credono in bio

di Elena Di Luigi

La Compagnia delle figlie del Sacro Cuore Evaristiane produce vino a Putzu Idu, sulla costa occidentale sarda. Si tratta di una comunità religiosa laica ai fini di culto e di assistenza ai bisognosi. Le cinque suore del vino, guidate da Suor Margherita, vendemmiano, vinificano e imbottigliano vini biologici con l’aiuto di tanti volontari, portando avanti un’attività iniziata nel 1939 dal fondatore della compagnia Padre Evaristo Madeddu e dalla cofondatrice Beniamina Piredda. La cantina fa un salto di qualità nel 1996 quando 35 Alpini in quattro mesi aiutano le suore a ritrutturare la fatiscente casa-cantina a un passo dalla chiusura. Da allora la Compagnia delle Suore Evaristiane continua la sua missione di solidarietà contadina che da sempre riconosce nell’armonia della natura il vero progetto divino. (Risponde alle domande Suor Margherita).

Cosa vi piace di più del vostro lavoro come produttrici di vino?
Occorre innanzitutto precisare che il nostro primo lavoro è offrirci al prossimo e fare del bene ai più bisognosi. Il vino è un mezzo che ci consente di sopravvivere per arrivare a sostenere i nostri scopi sociali. Ciò che più ci piace di questo lavoro è la magnificenza e la grazia che ogni anno il Signore ci offre attraverso una vendemmia prospera e sana.

Quale vino vostro servireste a una cena di potenti?
Non saprei… credo che un buon Cannonau, potrebbe andar bene. È un vino che ha struttura e un bouquet molto interessante.

Chi invitereste a parlare del destino del mondo?
Papa Francesco, è una guida che dà speranza e rassicura gli animi in un periodo cosi difficile.

Chi è il vostro winemaker e che vino gli chiedete di fare?
Attualmente ci avvaliamo della professionalità di un giovane studente in Enologia (ndr: Mattia) ma che si è dimostrato in grado di affrontare le sfide che gli si propongono. Chiediamo a lui di fare un vino genuino nel massimo rispetto delle peculiarità e delle caratteristiche dei vitigni. I nostri vini sono tutti biologici e certificati. La nostra cantina produce vini biologici da più di quindici anni. Le modalità di produzione sono molto differenti da quelle di una cantina convenzionale, per tanto occorre mettere molta attenzione e una dedizione particolare per preservare la genuinità e le caratteristiche dei vini.

Se voi aveste un super potere quale sarebbe?
È una domanda che mi trova impreparata… probabilmente quello di aiutare tutti i bisognosi…

Cosa distingue il vostro vino dagli altri?
Sicuramente la zona di produzione ci permette di ottenere vini unici nel loro genere. La vicinanza del mare e la particolarità del terreno sono fattori che influenzano molto positivamente i prodotti. Inoltre i metodi di produzione biologica e le tecniche di lavorazione delicate offrono la possibilità di non snaturare le caratteristiche e la territorialità che in questo modo riusciamo a far arrivare al consumatore.

Quale delle vostre vendemmie è stata la più bella fare e perché?
Tutte le vendemmie sono una festa che noi condividiamo con i nostri ragazzi e con i volontari che vengono a darci una mano. La vendemmia è un evento che ci costa tanto sacrificio ma ci riempie il cuore di gioia e di riconoscenza verso Dio per i frutti del nostro lavoro.

Se aveste invece la possibilità di fare una vendemmia in un altro paese dove andreste?
Proprio non saprei…c’è tanto da fare qui che mi sembra difficile immaginare qualcosa di diverso!

Quale varietà d’uva secondo voi non è meritatamente apprezzata?
Non saprei… noi stiamo cercando di valorizzare un vitigno autoctono tipico di questo territorio come la vernaccia.

Come vi rilassate?
Con la preghiera comunitaria e personale.

È meglio il vino con o senza cibo?
Con un buon pasto preparato da Suor Maria Rimedia è difficile non accostare un bicchiere di un buon vino EVARISTIANO.

Non tutti sanno che noi suore produttrici…
con l’aiuto di Dio e seguendo il Carisma del nostro Fondatore Padre Evaristo lavoriamo per il bene del prossimo cercando di valorizzare l’essere umano per essere strumento necessario alla conservazione dell’ambiente in cui tutti viviamo.

[Foto: Antonio Moschetti]

4 Commenti

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Silvana

circa 11 anni fa - Link

Producono vino diologico?

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Andrea Pagliantini

circa 11 anni fa - Link

In Toscana tutta l'agricoltura (per chi la fa e ci sta) è diologica. Ai lettori trovare le differenze con i prodotti del convento.

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Davide Bonucci

circa 11 anni fa - Link

In Toscana, come lascia intendere il buon Pagliantini, si ricorre spesso all'aiuto divino, evocato però tramite affettuose bestemmie, nei momenti topici della giornata lavorativa. L'effetto è similare, anche se non è dato sapere quanto ciò turbi la suscettibilità della Suprema Triade. Simpatiche le suore con il calice in mano! :)

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