Martino Manetti: “Ho fatto un errore e mi scuso. Generalizzare è sempre un errore”

di Alessandro Morichetti

Lo stesso buzz che ha portato alla diffusione di parole poco felici di Martino Manetti (Montevertine) ha stimolato ulteriori reazioni via social media e proprio lo stesso Manetti è tornato su alcune sue parole per precisare il suo punto di vista sull’accaduto. Riteniamo doveroso riprendere le sue parole.

Vorrei prendere e riscrivere daccapo quello che ho scritto un paio di ore fa. Cancellarlo non si può, anche se lo facessi io ci sono già molte persone che hanno già diffuso il tutto, quindi mi parrebbe del tutto inutile.

Mi sono reso conto di aver fatto un grosso errore, e di questo mi scuso soprattutto con i miei veri amici. 
Ho usato lo stesso tono diretto e goliardico che ho sempre usato nella mia ormai lunga permanenza su questi luoghi virtuali, ed ho davvero sbagliato.
L’ argomento toccato richiede molta più serietà e sopratutto tranquillità nello scrivere, non come ho fatto prima che ho buttato giù tutto in due minuti.
Orbene, vorrei rispondere in modo chiaro e comprensibile A TUTTI alle accuse di razzismo mosse nei miei confronti da parte di due blog enogastronomici.
Io non sono una persona razzista, ne’ nazista. L’ idea di deportazioni e stermini di massa non fa parte del mio bagaglio culturale, ne ho mai frequentato in vita mia individui che abbiano propinato certe idee. Non sono neanche un fascista, sono nato nel 1970 e il fascismo non l’ho vissuto. Mio padre Sergio sì, e da molto vicino. E mi ha insegnato cosa vuol dire. Questo ci tenevo parecchio a precisarlo e gradirei quindi che non si tornasse sull’ argomento.
Sono una persona che ha sempre votato a destra e che ha sempre parlato direttamente senza peli sulla lingua, e la cosa che mi ha sempre ferito di più nelle persone è l’ ipocrisia. 
Se questo essere diretto ha offeso o ferito qualcuno, io me ne scuso e me ne rammarico, vi assicuro che il mio intento non è passare le mie giornate a scrivere per fomentare odio e divisione. Generalizzare è sempre un errore, i delinquenti, i disonesti, i maleducati e le cattive persone non hanno razza ne’ cittadinanza. 
Quello che fondamentalmente mi è sfuggito, e di questo me ne faccio sicuramente una colpa, è che questo palcoscenico si rivolge a un pubblico molto più vasto di quanto ci si immagini. La sfera privata qua dentro non esiste più. Mi sono reso conto di aver erroneamente dato un’ immagine di me stesso che non corrisponde a realtà, ad un pubblico che personalmente davvero non mi conosce. Ciò che mi ha fatto riflettere è stata infatti l’ assoluta diversità di reazioni fra i miei veri amici e fra chi mi conosce solo virtualmente. La mia tendenza a sdrammatizzare, a prendere per i fondelli tutto e tutti, a cercare sempre di ridere mi ha fatto cadere nell’ errore di considerare tutti coloro che leggono ciò che scrivo pienamente consapevoli delle mie maniere , del mio modo di fare e prendere la vita. A volte l’ ironia non tutti la colgono, questo è un dato di fatto. C’è chi è molto sensibile su certi argomenti, questo è un altro. E c’è chi come me a volte non ci pensa e a volte sbaglia. Non si può certo essere tutti d’ accordo su tutto, ma capisco bene che anche la polemica debba avere il suo stile. 
Detto questo, vorrei aggiungere che non accetto lezioni di moralismo da nessuno, perchè non ritengo affatto di averne bisogno. Il mio desiderio sarebbe semplicemente vivere in un paese dove vi siano leggi rispettate, ordine, sicurezza ed onestà. Se ho fatto degli esempi sbagliati sono pronto come ho già detto a scusarmene, chi è sempre riuscito a tenere a freno la lingua scagli la prima pietra. Non ho mai dato contro a chi ha espresso opinioni diverse dalle mie, purtroppo pensare che accada sempre il contrario non è possibile. Mi piacerebbe, in questo senso, avere dei contatti diretti con chi mi ha accusato e soprattutto invaso la mia sfera privata per farlo. Se forse questo fosse avvenuto prima di tutta questa storia, della quale non se ne sentiva certo la mancanza e che mi ha disturbato a livello umano e professionale, non ne avremmo sentito nemmeno parlare. 
Vi saluto tutti, amici, conoscenti e non. E un saluto speciale a chi mi ha fatto pensare.

Martino Manetti

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

34 Commenti

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Simona Natale Fino

circa 10 anni fa - Link

Siamo esseri umani, a volte sbagliamo e perdiamo le staffe, le pressioni nel mondo del vino sono fortissime ed a volte ne rimaniamo schiacciati. Tutti noi, d'altra parte, ogni giorno affrontiamo le difficoltà della nostra vita e delle nostre case. Condividiamo i nostri successi ma teniamo spesso per noi i nostri dolori ed i nostri lutti. Fare agricoltura non è cosa semplice e la nostra vita e la nostra serenità dipendono davvero da moltissime variabili! Perdonate pertanto le nostre intemperanze ed i nostri errori dettati a volte dalla stanchezza e dalla tensione a cui siamo sottoposti. Simona Natale Fino

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Angelo D.

circa 10 anni fa - Link

:-(

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Roland

circa 10 anni fa - Link

Sera , Martino è molto diverso da ciò che risulta da questa polemica un pò pompata…..bravo ragazzo , un po fava se volete , ma sopratutto toscano guascone e burlone …a volte gli scappano parole che ,se scritte , nn sono politicamente corrette …….., ma sottolineo brava persona, generosa….. molti dei suoi detrattori sono ipocriti che vorrei vedere alle prese con zingari e nordafricani. Puntualizzo che sono lontano dalle idee di Martino , a volte molto lontano,ma ciò nn mi impedisce di voler bene a Martino e riconoscergli simpatia e affetto

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ivo salvini

circa 10 anni fa - Link

@Simona Natale Fino, ha letto cosa ha scritto? Non usi i social network, lede l'immagine della sua azienda. Martino ha cercato di arrampicarsi sugli specchi: una difesa banale come fu quella di Bressan, Bastava scrivere "ho sbagliato, perdonatemi". Quanta arroganza.

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bruno

circa 10 anni fa - Link

A me l'arroganza sembra la sua che deve per forza fare il fustigatore di chi ha chiesto candidamente scusa su tutta la linea. Ma cosa deve fare una persona oltre ad ammettere un proprio errore, fustigarsi sulla pubblica piazza???

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Beatrice

circa 7 anni fa - Link

Concordo con Ivo.

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Mr. babo*

circa 10 anni fa - Link

Siamo in un periodo in cui "La gogna" mediatica o meno, viene usata come mezzo di offesa a prescindere dal reale valore del "delitto" o della eventuale colpa! Si preferisce asetticamente condannare e abiurare! Giova solo a chi, con presunzione e alterigia mal celata da perbenismo, cerca di assurgere a giudice assoluto. Trovarsi improvvisamente in mezzo a tale agone non e' piacevole. Mala tempura currunt!

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Emanuele

circa 10 anni fa - Link

Se mala tempura currunt, basta non mangiar più giapponese. Senta, vorrei richiamare la sua attenzione su un punto essenziale: ognuno è libero di dichiarare quel che vuole, dove vuole, assumendosi implicitamente la responsabilità per le proprie dichiarazioni. Se ha parlato in preda a un raptus, può correggere il tiro. Altrettanto piena è la facoltà di chi ascolta o legge di reagire in base alle proprie opinioni e ai propri valori. Non è perbenismo, né moralismo: è normale dialettica. E badi bene: le categorie del delitto (virgolettato) e della colpa (non virgolettato) le ha invocate lei, non la redazione.

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bruno

circa 10 anni fa - Link

Parole sante....

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Sergione

circa 10 anni fa - Link

@ simona natale fino "Le pressioni nel mondo del vino sono fortissime"...ma allora neurochirurghi, piloti di aereo, soldati magari in guerra e potrei andare avanti ad elencarne parecchi di lavori in cui si è soggetti a pressioni fortissime cosa dovrebbero postare su i loro profili???? Non scherziamo dai.... In generale io non condivido questa cosa del boicottaggio, cazzata inutile. Resta il fatto che i social network sono uno strumento pericolosissimo in mano a persone che non ne capiscono la vera portata....io sono su FB ma mai mi passerebbe per la testa di esprimere le mie idee su quella piattaforma....purtroppo cazzate così le vedo fare da tanti.....

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Alessandro Morichetti

circa 10 anni fa - Link

Strumento "potente" più che pericoloso: e io amo i social proprio per lo stesso motivo, proprio perché mi permettono di esprimere le mie idee condividendole con amici e contatti. Con la conseguenza che se dico coglionate qualcuno magari me lo fa notare.

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Kia

circa 10 anni fa - Link

Hai detto molto bene Alessandro.."Qualcuno magari te lo fa notare." Non ci si scriveva un subdolo articolo di sponda sul vino solo per cavalcare le motivazioni della tua assenza in una classifica (da cui è partito tutto il bailame), non ci batteva con il megafono feisbucchiano finchè non diventa un post di una persona tra l'altro non nei contatti diretti della bacheca di FB con 30 commenti (di incontinenti, ovvero quelli che gli scappa sempre da dir la loro) e poi due post su due blog in contemporanea lo stesso pomeriggio per far scoppiare il caso.Tutto molto efficace mediaticamente. In un mondo perfetto anche a lui "qualcuno magari glielo faceva notare" e basta. Ma ovviamente questo non è un mondo perfetto.

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Pietro

circa 10 anni fa - Link

Il meccanismo ormai è talmente standard che qualcuno potrebbe pure analizzare gli effetti e valutare se vi sono più pro o contro. 1) dico quello che penso ma non penso a quello che dico. Penso? 2) scrivo quello che penso su FB ma non penso a quello che scrivo. Ops è scritto. 3) Ho scritto una minkiata. Ops anche razzista. Vabbè tanto quelle cose le penso davvero. Vabbè tanto poi dico che scherzo. Ma tanto chi mi legge. 4) Ops si sono incazzati. Aspetta che vado a vedere cosa ha fatto Bressan. 5) Rispondo di getto. Dico che scherzavo, insulto i moralisti, tiè è venuto bene e mi son pure tolto qualche sasso. 6) Ops. Ho fatto peggio. Ora si capisce che quelle cose le penso veramente. Aspetta che chiedo bene cosa scrivere a qualche amico, 7) Scrivo meglio. Vediamo come va. Ah che bello si scannano tra loro. 8) Vado a vendere che è meglio. Intanto meglio chiudere qui.

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durthu

circa 10 anni fa - Link

Mi pare un'analisi ineccepibile.

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vittorio cavaliere

circa 10 anni fa - Link

Il mio pensiero non può essere distante da quello che espressi sul caso Bressan, ritengo più che lecito dissentire sulle esternazioni sbagliate, meno opportuno applicare qualsiasi forma di boicottaggio, sarebbe dannoso non solo per l'azienda ma anche per chi ci lavora . Mi occupo di promozione e vendita di vini da troppo tempo e vi assicuro che da uomo del Sud ho subito umiliazioni e atteggiamenti ben più gravi , qualcuno al mio non gradimento dell'appellativo terrone ha scherzosamente chiesto se preferivo essere chiamato sudicio, una delle più grosse aziende venete ha unilateralmente accettato la lira solo sino a sette mesi prima dell'entrata in vigore dell'euro al mio richiamo di incostituzionalità mi è stato cordialmente risposto che non si fidavano del Sud, potrei continuare con questo campionario di fatti e non parole per ore ma preferisco richiamare Martino a esternare di meno e continuare a fare bene il vino. Perché quest'ultima è una certezza.

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indie

circa 10 anni fa - Link

ci sono persone che non sanno proprio usare i social e altre che li sanno usare molto bene. questa vicenda esemplifica entrambe le cosa

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Jovica Todorovic (Teo)

circa 10 anni fa - Link

Io penso che Facebook sia un mezzo, uno strumento. Ho letto, e ve ne sono stati davvero tanti, hanno scritto ed espresso dei punti di vista che trovo discutibili. Non tanto per la qualità dei contenuti quanto per la posizione, che vacilla, traballa, brilla per incoerenza. Io nella mia sfera privata che, fino a prova contraria, vale quanto quella di Martino ho espresso un punto di vista personale in merito ad una serie di frasi. Ho preso posizione cosa che faccio abitualmente e continuerò a fare. Io penso che le nostre posizioni abbiano un valore, un peso quotidiano civile e sopratutto che noi, tutti, abbiamo delle responsabilità nei confronti di chi ci circonda, ci legge. Prendere posizione non significa essere in cerca di visibilità, di audience, significa alzare la mano e dire: " non condivido, ora argomento...". Invito, tutti coloro che sentono che il problema del razzismo in Italia non esista o non rappresenti una piaga di oggi ma sopratutto del futuro, a fermarsi e riflettere. Se, da soli, nel silenzio assordante dei proprie pensieri e con tutta l'onesta intellettuale di cui sono dotati ritengono che il problema non sussista dico ok, continuerò ad alzarmi anche per voi. Ringrazio Martino per la risposta su Intravino che ho davvero apprezzato. Ora torno alle nostre piccole cose, ai listini, alle unghie più o meno aranciate, alle asprezze e dolcezza e ai riconoscimenti evocativi che tanto... Inizierò ad assaggiare con due bicchieri e gli riempirò di un vino scuro fitto fitto, impenetrabile forse non sarà il vino migliore che io abbia mai bevuto. Ma funzionerà meravigliosamente come paraocchi. A si se funzionerà.

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Giovanni Corazzol

circa 10 anni fa - Link

applausi

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alessandro bocchetti

circa 10 anni fa - Link

Applausi davvero Teo sono orgoglione di te e delle nostre mille chiacchiere... Ma occhio che il fioretto è uno strumento difficile, il rischio è sempre quello di incontrare i molti con il fucile e rischiamo di faRe una brutta fine... Io continuerò ad esercitare la nobile arte, per te, per me, per il mio Martino è anche per il tuo ;) Ciao un incontinente A

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Davide Gallia

circa 10 anni fa - Link

se comunque avete bottiglie di Montevertine e pergole Torte che non volete piu' bere , ditemelo che vengo a prendervele io !

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Lido

circa 10 anni fa - Link

Ogni giorno in auto impreco, mando accidenti, faccio minacce, urlo con me stesso, trovo il transito i semafori e gli ingorghi dei seri impedimenti alla liberta' umana, ma se faccio un piccolo incidente scendo e gentilmente mi confronto col mio interlocutore, chiedo scusa sempre, e spesso anzi sempre cerco di portare una situazione di negativita' ad un occasione di civilta' positiva, due mondi diversi, uno da incivile causa costrizione di stress, l'altra da persona responsabile e gentile, siamo Toscani maledetti Toscani, conosco la persona conosco la sua famiglia, ho conosciuto le sue passioni, i suoi vini parlano di terra di sudore di eleganza di tradizione, forse ha sbagliato il mezzo io uso l'auto lui ha usato fb, ha chiesto scusa, ma non capisco il boicottare, e' gia' un paese boicottato il nostro vogliamo boicottarci pure fra di noi, esistono i telofoni le numerose mostre dei vini, la carta da lettere, i telegrammi, usiamoli e parliamoci grazie lido.

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alessandro bocchetti

circa 10 anni fa - Link

Quando esci chiedi scusa e sei gentile.... Nel chiuso della tua macchina sei come nel chiuso del tuo bagno, questa è la differenza... Se non si capisce questo... Ovviamente, personalmente non parlo di boicottaggio... Lido ti faccio una domanda, ricordi barilla per meno cosa ha passato? Ciao A

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Stefano Cinelli Colombini

circa 10 anni fa - Link

Manetti, Bressan, Guido Barilla e domani chissà chi, che logica c'é nel colpire un prodotto per punire una dichiarazione bischera? Se si va avanti così troveremo nelle retro "vino esente da solfiti e dichiarazioni razziste" oppure "imbottigliato all'origine da politicamente corretto". Ma dai....

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Jovica Todorovic (Teo)

circa 10 anni fa - Link

Bocs é esattamente così, io prendo posizione e mi espongo per il tuo è per il mio Martino. Prendo posizione perché credo che ci sia tanto di buono, ma anche, purtroppo, molto di inaccettabile. Io penso che il mondo siamo noi, nelle occasioni collettive ma sopratutto nella solitudine di un abitacolo di una macchina, nella moltitudine protettiva di una curva, nell'illusoria convinzione che la libertà consista nel non avere freni. Io credo che la libertà e la civiltà e il rispetto consistano nella capacità di avere i freni sempre perfettamente efficienti, e, sopratutto nel saper come usarli. Il resto si chiama 1, 2, 3 caciara. Guardate che lo scopo non é ergere le barricate ma accorciare le distanze. Nella vita o nella vigna è il pensiero che conta.

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alessandro bocchetti

circa 10 anni fa - Link

Teo, bisogna alzare il viso dal bicchiere e ricominciare a guardare il paesaggio, magari capire che essere amici significa anche non accettare sempre tutto, ma avere il coraggio di combattere per le proprie convinzioni. Purtroppo la discriminazione la vedo ogni giorno e smettere di indignarsi, quella mondanità del rotti a tutto, ci fotte! Ciao A

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Lido

circa 10 anni fa - Link

Il mondo siamo noi parole sante, e' vero ma si puo' sbagliare, spesso si e' confusi spesso ci si perde, grande e' colui che ritrova la strada o si rialza. Ora e' un momento che sono sereno pure nella solutudine, ma la conquista e' stata severa. Volutamente conquistata, coscentemente perseverata. Ma mio Dio siamo uomini fragili.

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Luca Pisa

circa 10 anni fa - Link

Voi tutti bravi a difendere il "povero" Martino ................venite in giro per le vigne soprattutto d'estate invece di fare gli intenditori davanti ad un bicchiere al fresco nelle cantine. Nelle vigne del nostro Bel paese il 70% degli operai sono stranieri e quasi un terzo (30%) sono Marocchini. La qualità nel nostro vino Italiano non nasce solo da bravi vignaioli ed enologi ma da tanto sudore e fatica di persone che lavorano per mangiare e non hanno così tanto tempo per scrivere sporcizia su social network . Io inviterei il sig. Manetti e tutti coloro che hanno sorriso alle sue frasi a stare meno al fresco degli uffici e ad andare un po di più in Vigna a portare un sorriso a chi fa un lavoro importantissimo.

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Eretico Enoico

circa 10 anni fa - Link

Non vorrei apparire un moralista ne una sorta di censore ma i "social network" sono appunto reti sociali e come tali dovrebbero essere usati. Se al circolo sportivo,a scuola,sul lavoro o al bar etc dichiarate il vostro pensiero con un tono sarcastico,serio o sopra le righe probabilmente qualcuno lo ascolterà e valuterà. Il contenuto ovviamente sarà assorbito e valutato in modo differente da estranei o amici ma resteranno i concetti espressi. Oggi se un imprenditore vitivinicolo ( il vino per me ha molto a che fare con la solidarietà , l'etica e sfiora la poesia) esprime ,seppur in modo informale e viscerale ,concetti razzisti ,estremisti ,violenti mi impone di scegliere se far finta di nulla o decidere ,con la sua stessa libertà ,di spendere i miei soldi in bottiglie più in sintonia con il mio modo di concepire la società . Scherzare e' un arte ma essere idioti e volgari e' degradante come intervenire massicciamente su un vino sbagliato, la scelta e' una legge di mercato non un boicottaggio.Scegliere di comperare ciò che ci piace e' un atto complesso ma anche istintivo ed io non apprezzo il lavoro di una persona che si esprime antiteticamente a me su determinati temi. p.s. La giustificazione dei Toscanacci che vanno capiti e' un po' " molle " e fa il paio con quella della " durezza " Friulana...poi basta con questa banalità del " io sono di destra ( ma non so quel che vuol dire in effetti) " quindi voglio ordine,onestà e moralità perché chi di destra non e' non vuole il caos,l'eroina nelle scuole o il crimine libero... Con affetto e simpatia Giuseppe

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Alberto

circa 10 anni fa - Link

Bravo Giuseppe, penso sia ben comprensibile anche il riferimento a quelli che si giustificano e giustificano queste bassezze, con la storiella della deztra e della sinistra.

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Andrea Pagliantini

circa 10 anni fa - Link

Le cronache parlamentari riportano dialoghi idilliaci fra onorevoli che le chiacchiere fra scaricatori del porto di Livorno sembrano acqua santa. Le bischerate allo stato brado messe dal Manetti sul suo profilo feisbuc e riviste un po' in giro dappertutto, sono un imputazione al suo essere titolare di una delle più famose e prestigiose aziende vitivinicole del palcoscenico internazionale o un'indignazione per il contenuto di tali bischerate? Da un produttore di vino mi aspetto che il contenuto delle sue bottiglie risponda a quanto le sue viti e la sua capacità professionale mi emozionino quando assaggio un bicchiere e mi aspetto che tale bicchiere non sia il frutto di giri di cisterne ed intrallazzi. Di produttori di vino felpati e garbati che fra vigna e cantina annaspano ed arzigogolano ce ne sono tanti, però questi dorotei antanisti dal punto di vista comunicazione e rapporti sono impeccabili. E' noto anche che le note musicali sono sette e la loro combinazione può risultare monotona a meno che non si sia dei geni o Morricone. Lo stesso per quanto riguarda la comunicazione etilica. Il gossip procura visite e contatti, mentre dire liberamente che un vino tal dei tali assomiglia a una sciacquatura di cisterne procura querele, non essere invitati alle antanate, mancanza di visibilità e spazio dove scrivere e mettersi in luce. Vorrei ricordare che si sta parlando di vino. Prodotto meraviglioso ed unico nel crescerlo e farlo giorno dopo giorno. Manetti non è un maestro di scuola dal quale dipende la formazione di uomini e donne del domani. Rimane un bravo produttore di vino sarcastico e irriverente come sanno esserlo i toscani che nel tono delle parole se ne coglie l'ironia, nello scritto se ne coglie l'offesa. Le stesse bischerate che ha scritto lui sul suo profilo, se le avessi scritte io che nel mondo del vino non conto niente...... nessuno si sarebbe scandalizzato. Quando Giulio Gambelli, prima nell'Olimpo, poi nella polvere degli anni d'oro del vino in batteria, poi di nuovo nell'Olimpo dei grandi quando la monotonia dei vini neri e bordolesi aveva fatto il suo tempo veniva tirato per la giacca e reso consulente di aziende che con Giulio Gambelli non c'era mai stato alcun rapporto se non un amichevole assaggio.. di questo scandalo se ne è parlato poco o niente sui siti vinari o sulla stampa. Faceva più audience il gossip o forse era più conveniente star zitti.

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Eretico Enoico

circa 10 anni fa - Link

Andrea mi è capitato di leggere( altrove )nelle tue parole veramente l'emozione poetica del fare il vino e non capisco come quella gioia pulita possa essere avvicinata al livore sociale mascherato da bischerata che il tuo più "famoso" collega conregionale ha espresso pubblicamente seppur in una piazza virtuale. Il primo a non parlare di vino ,in questo caso,e' stato proprio lui. Il vino che considero una delle massime espressioni dell'artigianato umano quando viene venduto diventa ( purtroppo ) una merce ed io non compero merce da bottegai/ commercianti sgarbati o peggio. Le contessine o marchesine Antinori ci hanno tenuto a ricordare ( ora non all'epoca dei fatti ) in più occasioni ( in video Mondovino)quanto bene abbia fatto al paese ed al casato Antinori il dittatore Mussolini e poco importa se i forni non tostarono solo le doghe di botte ma anche qualche migliaio di cittadini italiani ...suvvia da romano mi si consenta una battuta come per i toscani veraci nel dire che il vino sporcato da parole pesanti non potrà mai essere buono per me. Con simpatia e serenità ( e pochi solfiti) Giuseppe

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Alberto G.

circa 10 anni fa - Link

Vorrei complimentarmi sia con Giuseppe che con Emanuele, esprimono bene , molto bene, quello che penso, molto meglio di quanto non faccia io, che a volte mi incazzo di brutto su queste cose. A proposito vedo che un mio commento e' ancora in moderazione, vi autorizzo certamente ad eliminare qualche parolina di troppo se cio' ne impedisse la pubblicazione (e gia' che ci siete, mi farete un piacere se eliminaste qualche inesattezza causata sia dalla foga,che dal touch sreen troppo delicato per le mie mani). Prosit.

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marziano

circa 10 anni fa - Link

il boicottaggio non ha mai funzionato neppure negli anni 70 quando la gente "ci credeva" davvero nelle ideologie. figurarsi oggi, nell'era del relativismo, del nichilismo pratico e del pensiero debole. le aziende di Manetti, Bressan e Barilla non rischiano nulla. perché le persone non ragione per ideologie ma per raziocinio economico, mi piace e costa il giusto? lo compro. e ci mancherebbe altro. chi dice che fb è potente scorda che però, così come diffonde in fretta lo "sdegno", la rete, altrettanto in fretta, dimentica. in questo caso poi fa bene che non c'è nulla da ricordare nè di offensivo. gli italiani grazie a dio hanno gli anticorpi per le baggianate del politically correct (e che milano e roma siano in balia degli zingari è vero e a chi mi dice di no lo prendo e lo porto da casa mia a triboniano così vede con i suoi occhi) e basta con ste menate buoniste: qui in italia il razzismo non ha mai attecchito (a parte certe idiozie dei tifosi della lazio, forse) perché tanto siamo tutti bastardi. montevertine lo ho bevuto e lo berrei ma fischia che prezzi...(come tutta la toscana, del resto..)

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