Mangiare in cantina. Il ristorante Cavaliere del Castello di Gabbiano, un classico nel Chianti Classico

di Leonardo Romanelli

La cosa più incredibile è che molti fiorentini non lo conoscono: parlo del Castello di Gabbiano, Località Mercatale, immerso nelle verdi colline del Chianti(e se volete parte il panegirico sulla bellezza dei paesaggi da sindrome di Stendhal), di proprietà della Beringer Blass, azienda americana del vino a sua volta proprietà della Treasury Wine Estates, uno dei mega gruppi mondiali del vino con sede in Australia. La TWE dispone di aziende vinicole in giro per il mondo ma in Toscana ha il suo “salotto buono”, ovvero un luogo storico reale, dove si produce Chianti Classico in grandi quantità, quasi tutto però destinato all’esportazione.

Nella tenuta chiantigiana non mancano gli appartamenti dove soggiornare e il ristorante che ne fa parte da quest’anno vede in cucina un personaggio dal passato importante e dal futuro radioso, quale Francesco Belardinelli.

Qui si sono succeduti molti cuochi e alcuni hanno fatto una carriera strepitosa come Marco Stabile dell’Ora d’aria di Firenze, tanto per capirci, ma Francesco rappresenta un personaggio fuori dagli schemi. Esperienze importanti in molti stellati italiani, un’iniziativa propria come l’Osteria di Rendola a Montevarchi, un locale di successo come il Beccofino a Firenze e tanti anni nell’orbita di Ducasse per il quale seguiva, in particolare, il settore librario. Dopo la Francia ed Hong Kong, quindi, si torna vicino casa per questa avventura che si prospetta intrigante.

L’ambiente dove opera è di quelli che un turista si immagina in Toscana: una colonica ristrutturata ed una terrazza estiva per mangiare all’aperto, la sera è puro godimento. Il menu non fa voli pindarici applicati al cibo ma risulta concreto, attuale, locale: verrebbe da dire quasi a km 0 se questa parola per un cuoco non fosse ritenuta letale, vista l’impossibilità, se applicato in toto, di cucinare molti ingredienti.

È un menù che riesce a proporti un’insalata di carote viola succulenta e farti amare una pappa al pomodoro con erbe primaverili che ti riconcilia con la tipica specialità toscana, ridare vita ad un piatto considerato di scarto come la gallina del brodo, accompagnandola ai fagiolini.

carote viola

E poi, gradevoli i quadrucci con le patate, la faraona al mattone, la fricassea di carciofi e galletto, per concludere con un dolce-nondolce come il babà bagnato nel chianti Classico.

Insalata di gallina

quadretti di patate

Nella carta dei vini non si trovano solo i prodotti del Castello e non ci si ferma nemmeno nel Chianti Classico, pur nella dovuta sobrietà. Nella cucina di Francesco sembra di leggere un sano rilassamento, un’opera minimalista che arriva da un percorso che gli ha fatto provare di tutto e confrontarsi con tanti per poi avere in testa con certezza cosa andare a proporre . Per tre portate si spendono sui 40 euro, escluso i vini.

Babà al Chianti Classico

Ristorante
Il Cavaliere del Castelo di Gabbiano
Via di Gabbiano, 22, 50020 Mercatale Val di Pesa Firenze
Telefono:055 821053
Carte di credito: tutte
Chiuso lunedì e martedì a pranzo
Vicino all’uscita dell’autostrada Firenze-Impruneta

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Leonardo Romanelli

“Una vita con le gambe sotto al tavolo”: critico gastronomico in pianta stabile, lascia una promettente carriera di marciatore per darsi all’enogastronomia in tutte le sfaccettature. Insegnante alla scuola alberghiera e all’università, sommelier, scrittore, commediografo, attore, si diletta nell’organizzazione di eventi gastronomici. Mescolare i generi fino a confonderli è lo sport che preferisce.

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