Lettera aperta a Veronafiere con almeno 4 punti non eludibili per chi organizza il Vinitaly 2016
di Alessandro MorichettiSe il duro sfogo di Alfonso Cevola nei confronti di Vinitaly e Veronafiere è stata la pars destruens dei consuntivi sul Vinitaly 2015, un sano ragionamento ci invita a fonire una pars construens già proiettati verso Vinitaly 2016. Nella speranza che l’ente organizzatore faccia tesoro di almeno alcune rimostranze – perché il circo funziona ma almeno a certe mancanze deve esserci un limite – abbiamo individuato almeno 4 punti critici su cui sarebbe il caso di prendere provvedimenti.
Probabilmente ce ne sono altri e questi stessi sono perfettibili ma andiamo con ordine.
1) Rete mobile. Signori, nel 2015 non è concepibile la parola lavoro senza uso di rete. Tra connessioni che non vanno e messaggi che arrivano dopo 3 ore, non ci siamo. Probabilmente non dipende da voi ma chi altri se non voi può fare qualcosa? Abbiamo una voglia pazza di messaggiare e spendere coi nostri smartphone ma qui mancano le garanzie minime di sopravvivenza.
2) Sicurezza nei parcheggi. Siamo al livello zero dell’ordine pubblico e sfido chiunque a non aver tirato giù qualche corona di santi una volta in colonna chiusi in auto o sgomitando per un bus, però al quinto operatore col vetro sfondato nei parcheggi a pagamento ma incustoditi qualcosa va rivisto e alla veloce proprio. Se ne parla abbondantemente anche su Vino al vino con nomi e cognomi ma sempre troppo pochi rispetto ai tanti che potrebbero e dovrebbero farsi sentire. Ecco, stento a immaginare qualcosa di più fastidioso che tornare a prendere la propria auto dopo 4 giorni di gambe indolenzite e trovarla violata e deturpata alla luce del sole.
3) Procedura ticket d’ingresso. Cervellotica? A prova di scasso? Ok voler scremare senza far entrare La Qualunque ma facilitando gli operatori, però direi obiettivo fallito nel primo caso e pure nel secondo. Il bordellone c’è sempre ma è ancor più complicato far entrare chi invece dovrebbe. Insomma, non posso far entrare un mio cliente magari dandogli appuntamento direttamente davanti alla porta del Vinitaly e poi obbligarlo a presentarsi con computer e stampante. Siete scafati e ormai 2.0 abbastanza da escogitare qualche alternativa tecnologica ma immediata. Che l’opera di scrematura sia ardua non ci piove ma ci sono ampi margini di miglioramento.
4) Servizi igienici. Potenziare, potenziare, potenziare. Già nei consessi british è risaputo che sputare e bere vino ha come diretta conseguenza la minzione. Ebbene, è statisticamente prevedibile che nella fiera più trafficata del globo la necessità di urinare superi la soglia di guardia e non doversi sorbire mezz’ora di coda ogni volta è cosa buona e giusta: specie per i tanti con un banchetto da presidiare. Snellire il processo liberatorio allieta l’animo e ben predispone alla costruzione di relazioni più sorridenti e meno irrigidite. Partite da un assunto basico: “Se bevi (tanto) devi pisciare (tanto)”.
[Collaborazione tecnica: Cristiana Lauro]
21 Commenti
Alberto
circa 9 anni fa - LinkAggiungerei, subito dopo il punto 1), ex aequo, la sicurezza interna... La parola lavoro, non è concepibile fra orde di ubriaconi molesti che accennano risse, tentano di rubare bottiglie, urlano, schiamazzano, scappano indemoniati di qui e di lì, arrivano ai banchi chiedendo "che mi fai bere?"... il tutto mentre la gente tenta di concentrarsi e concludere qualcosa di costruttivo...
RispondiSaverio Di Gennaro
circa 9 anni fa - LinkPerchè non ridurre anche il numero delle cantine presenti? Bisognerebbe lavorare su questo. Nessuna discriminazione, solo possibilità annuale di far ruotare le realtà presenti in ogni padiglione/regione. "Quantità" ed efficienza di servizi non fanno rima con "Qualità" degli stessi.
RispondiLuca Risso
circa 9 anni fa - LinkConcordo sulla sicurezza Interna. Due anni fa ragazza in coma etilico e chiamai io il 118 sotto gli improperi del fidanzato; l'anno scorso appena entrato al bar scoppia una rissa per futili motivi e mi becco un calcione nel tentativo di sedarla. Quest'anno ho temuto seriamente per l'incolumità di un ragazzo che alla sera ubriaco non ha trovato di meglio che litigare con una pattuglia di carabinieri che non l'ha presa con "filosofia". L'ingresso secondo me dovrebbe essere solo per accrediti.
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 9 anni fa - LinkVado al Vinitaly dalle primissime edizioni, quando tutto lo spazio espositivo era una parte dell'attuale padiglione Veneto. Si parcheggiava nella Fiera, e più o meno ci si conosceva tutti. E' passata una vita e sono cambiate mille cose, ma il dato di fondo resta; continuo ad andarci perché mi serve. Quando non mi servirà più, cesserò di andarci. Poi si può parlarne quanto si vuole ed è giusto farlo, ma è come quando si discute se il gol era gol oppure no; non cambia il risultato, però è un modo divertente di passare il tempo tra amici.
RispondiMatteo
circa 9 anni fa - LinkQuesto è vero ed è il dato di fatto (anche se non so esattamente come sia l'andamento del numero di stand presenti in questi ultimi anni e non so nemmeno quantificare il "quanto" serva rispetto a 3-5-8 anni fa, nel senso, credo ci siano diverse sfumature di quest'ultimo aspetto e credo possano variare anche a seconda del tipo di vino/regione ecc ecc.); tuttavia anche a Pompei ci va tantissima gente, ma se ogni due giorni crolla un pezzo di muro non va bene comunque, anche se la gente c'è e ci sarà. Non penso che il discutere sulla presenza o meno di una rete funzionante (o di un certo numero di bagni, i bagni, perdio) sia proprio come parlare di aria fritta, o meglio ancora, penso che nel 2015 non ci dovrebbe neanche essere la necessità di discuterne.
RispondiFederico
circa 9 anni fa - Linkcosa succede Morichetti? Senza insultarlo, come fate solitamente, citate un blog del vino "nemico", che voi non amate lui non vi ama, e linkate addirittura un suo post? E' stato forse siglato un armistizio, una pausa nel conflitto? Ci faccia capire...
RispondiAlessandro Morichetti
circa 9 anni fa - LinkLa questione non interessa nessuno e non è il tema del post. Nessun conflitto e nessun armistizio per quanto mi riguarda. Fine dei commenti su questo aspetto, le deviazioni argomentative annoiano quindi non è un invito ma un ordine cui non seguiranno altri commenti ;-).
Rispondiale
circa 9 anni fa - Linkcomunque la questione findamentale è: paga di più la promozione verso il cliente finale o vero l'intermediario?
RispondiMarco
circa 9 anni fa - LinkMa secondo lei dei collassati, ubriachi e allegrotti vari, quanti sono veri clienti finali? E quanti si ricorderanno i vini che hanno (bevuto) assaggiato durante il vinitaly?
Rispondiale
circa 9 anni fa - Linktutti
Rispondiale
circa 9 anni fa - Linkche se no non spendevano 50 euro
RispondiMarco
circa 9 anni fa - LinkMa 50 Euro sono pochi per ubriacarsi di vini molto più costosi. Poi credo che molti abbiano racimolato biglietti invito da amici, conoscenti e bagarini, e quindi abbiano speso molto meno.
Rispondiilmoralizzatore
circa 9 anni fa - LinkCon le dovute e necessarie proporzioni gli organizzatori di Verona dovrebbero prendere esempio dal Merano wine festival.
RispondiFrancesco
circa 9 anni fa - LinkA mio parere una cosa molto importante sia per l'immagine antiestetica che per una migliore usufruibilità sarebbe quella di eliminare la scala sopraelevata, in tubi dalmine e banda stagnata, di attraversamento della sede stradale, proprio davanti al padiglione dell'ingresso principale, e sostituirla con un sottopassaggio che avrebbe un'idea di maggiore decoro sia per il Vinitaly che per la Citta di Verona. Cosa aspettate voi Veneti che siete i più bravi in "quasi" tutto!!!!!!!!!!!!!
Rispondimichele malavasi
circa 9 anni fa - LinkE vogliamo parlare delle matasse di pelo pubico nel bagno dei maschietti? Una cosa disgustosa e inconcepibile nel 2015.
Rispondiziliovino
circa 9 anni fa - LinkVorrei sottolineare come l'immagine di apertura del post sia centratissima a descrivere la situazione :-) E comunque fino a che: i biglietti gratis diminuiscono ogni anno e il pienone c'è sempre, i biglietti aumentano di prezzo e il pienone c'è sempre, i produttori si lamentano che la situazione peggiori ogni anno ma gli stand sono tutti occupati comunque, avrà ragione l'ente fiera: massimizzare gli introiti e minimizzare i costi...
RispondiHannes
circa 9 anni fa - LinkPer me c'è una sola possibilità. So che è difficile da realizzare, forse non realizzabile affatto. Il mondo del vino italiano si dovrebbere unire e boicottare il Vinitaly. Un anno senza espositori, con stand deserti. Perché, cari amici, qui non si tratta più di pura incapacità a vedere i problemi, qui si tratta di menefreghismo nei confronti delle cantine. Vi ricordate come furono presi d'assalto gli ingressi espositori quando al momento dell'apertura della fiera al pubblico gli espositori ancora aspettavano fuori? La fiera ha migliorato qualcosa in riguardo? Si... ho fortificato gli ingressi espositori... Ma è così difficile andare a Düsseldorf ed imparare come si imposta una fiera di settore?
Rispondiantonio
circa 9 anni fa - LinkHai perfettamente ragione Hannes, il problema è che ogni anno restano fuori per problemi di capienza oltre 3000 espositori. Quindi nel momento in cui non rinnovassi l'adesione il mio spazio sarebbe immediatamente venduto a un nuovo espositore entusiasta di partecipare, non conoscendo ovviamente i disservizi con i quali conviviamo da 20 anni! Io penso che l'unica strada possibile sia quella di una protesta istituzionale a livello di Assessorati all'Agricoltura delle Regioni, Consorzi di Tutela, AIS, FISAR, Associazioni Professionali e tutto quanto fa business intorno al vino. Davanti a una protesta massiccia e coesa anche i politici non potranno continuare a nascondere la testa sotto la sabbia. Ma questo è solo un bel sogno che non si realizzerà mai :-(
Rispondiil chiaro
circa 9 anni fa - Linkl'anno prossimo si vada ad Expo!!!!
Rispondiziliovino
circa 9 anni fa - LinkMa il mio commento che fine ha fatto??? *quale* commento? ce n'è una cifra. [F.]
Rispondi