La Terra Trema ha cambiato la sua immagine di copertina

di Fiorenzo Sartore

Bella foto, vero? Stamattina è la prima cosa che ho visto, aprendo Facebook. E il testo che la segue non è certo meno bello. Anzi, mi piace così tanto che lo trascrivo qui.

“Nostre sono le strade, le vie di campagna, i trattori al lavoro, i territori che cambiano, i casolari in rovina, le case vuote, le mani ribelli.
Se ci vorrete buone, pulite e giuste offenderemo il vostro sguardo.
Nostre sono le vite amare, contaminate, incerte, l’indolenza battagliera, la resistenza.
Se ci volete buone, pulite e giuste regaleremo al vostro stomaco buoni motivi di borghese disgusto.
Siamo agricoltura fuori controllo, siamo la vita pulsante dei luoghi.
Siamo la gioia, agricoltura e le sue sorelle”.

Come vedete, si tratta del caro vecchio approccio militante e anarco-veronelliano al mondo del vino e della terra. Mi piace l’idea di piazzarlo qua, oggi, dopo che s’è pubblicata una bella verticale di Cervaro della Sala. Perché vedete, cari, questo è l’enomondo. C’è questo e quello, e a me piace l’idea di pubblicare tutte e due le cose. Poi magari uno sceglie dove stare, o chi frequentare, ma è bello sapere che il mondo è vario e credete, proprio per questo, è assai bello. Se poi uno dice: non ci capisco più niente, voi da che parte state, potrei solo rispondere: hai ragione, non ci si capisce più niente.

[Crediti: la pagina Facebook de La Terra Trema]

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Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

25 Commenti

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AG

circa 10 anni fa - Link

"Troppi contadini che fanno i principi e troppi principi che fanno i contadini" (cit.)

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she-wolf is your sister too

circa 10 anni fa - Link

Tenetevi pure le mani ribelli. Ogni tanto lavatevele però!

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valerio rosati

circa 10 anni fa - Link

Sicuramente meglio questa immagine che la locandina dell'anno scorso col disegno del tizio col fucile a tracolla!!

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Adriano Aiello

circa 10 anni fa - Link

Certo che per scrivere nel 2013 "borghese disgusto" questi qui hanno davvero coraggio e sprezzo del pericolo. Dal "mondo contadino" escono tanti bellissimi vini che bevo con godimenti ma di questa retorica etico-panteista non se ne può davvero più. Sembra un collettivo studentesco di 16enni...

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she-wolf is your sister too 2

circa 10 anni fa - Link

Più che sprezzo del pericolo, sprezzo del ridicolo.

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Paolo

circa 10 anni fa - Link

Suvvia sister, non essere cosi' tranchant- Mancano alcuni elementi fondamentali, direi essenziali. "il problema e' a monte" (trattandosi di vigne, ci mancherebbe che fosse in pianura) "servi dei padroni" (avete mai visto un servo di un servo? un padrone di un padrone?) insomma, devono studiare ancora un poco, i ragazzi :)

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ruggero romani

circa 10 anni fa - Link

il papa è "servus servorum domini"

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Daniele

circa 10 anni fa - Link

Se avrei modo di parlare con gli organizzatori noterai che per molti di loro nonostante il tempo abbia segnato i loro volti il cervello è rimasto lo stesso di quando avevano 16 anni e picchettavano le scuole credendo che fosse una cosa rivoluzionaria. Fuori dal tempo.

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Davide G.

circa 10 anni fa - Link

io personalmente la trovo di pessimo gusto... sembra piu' la locandina di un raduno di vecchie mign*****e che puzzano e si lavano poco...

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Adriano Aiello

circa 10 anni fa - Link

Lavarsi è borghese. Diamine!

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Leonardo Fi

circa 10 anni fa - Link

Fa tristezza leggere molti dei commenti qui sopra. Il cinismo ormai ci ha mozzato le gambe e, nel mondo del vino ma non solo, si considera più realista un eccesso di "marketing" che, come in questo caso, un eccesso di "idealismo". La Terra Trema è una gran bella manifestazione, piena di buoni vini, indipendentemente dal fatto che uno sia d'accordo o meno con l'impostazione. Poi, molti, a parlare con queste persone, organizzatori e produttori, scuotono la testa. Magari sono gli stessi che una ventina di anni fa dicevano o pensavano le stesse cose, ma adesso, siccome si sono venduti un pezzo di anima, fanno prima a considerare degli stolti fuori dal tempo quelli che ancora le predicano, giusto per non fare i conti con i sensi di colpa. Perlomeno a me succede. Però devo dire che mi piace ascoltare questi idealisti, forse dentro di me sono scettico, ma mi piace pensare che ci sia ancora qualcuno che ci prova... e che c'è posto anche per loro, come dice Fiorenzo.

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Fiorenzo Sartore

circa 10 anni fa - Link

Di solito evito di commentare i commenti, ma questo commento mi pare commendevole (fine dei bisticci di parole) Grazie :)

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Nic Marsél

circa 10 anni fa - Link

Bravo Leonardo, anche se la tristezza rimane. Per debellarla non resta che attendere l'apertura: io ci sarò anche quest'anno.

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Adriano Aiello

circa 10 anni fa - Link

Ragazzi, però si scherza anche eh. Con gli eccessi di idealismo, come quelli di realismo, di marketing o di enologismo mi pare legittimo ironizzare. Se non si dissacra in casa amica... A me Terra Trema piace molto e penso di andarci! Come vado quasi solo a manifestazione "naturalistiche". Bevo quei vini lì ne condivido molte riflessione "filosofiche", solo che quella descrizione mi ha fatto un po' ridere. "Lavarsi è borghese" è una vecchia citazione della mia adolescenza politica, capisco che in questo contesto sembrava peggio di come fosse.

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Daniele

circa 10 anni fa - Link

L'idealismo non è buono e bello a prescindere, bisogna vedere quali sono le idee, loro di buone ne hanno ben poche, domina un mix di retorica vecchia come la morte unito ad un'odio parapolitico per qualsiasi cosa li circondi, arrivando a fare crociate da pseudo lotta di classe anche nei confronti di quelle associazioni come SlowFood e Vini Veri che hanno fatto tanto per provare a dare una nuova visione del vino italiano. Ci sono anche ottimi produttori a la Terra Trema ma tutta questa pomposa retorica finto rivoluzionaria finisce spesso per farmeli andare di traverso.

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pasquale

circa 10 anni fa - Link

Bellissima la cartolina di quest'anno. Grandioso il testo. Qualcuno l'ha definito su face book love&fight, poesia dolce e di rivolta...complimenti dal mondo che era in piazza a roma settimana scorsa ( non solo studenti e probabilmente c'erano anche gli organizzatori de la terra trema) per intenderci, ma anche apprezzamenti dagli addetti ai lavori come Gigi Brozzoni del seminario Veronelli che quest'anno farà una degustazione/lezione sugli oli con una decina di varietà presenti alla manifestazione. Anche Nossiter su face book ha fatto apprezzamenti. Sono curioso di scoprire i nuovi produttori che ci saranno alla manifestazione : se come ogni anno scopriro' nuovi e incredibili produttori che poi negli anni sono diventati conosciuti e a volte anche stellati...se poi penso che questa grandiosa manifestazione viene fatta senza sponsor, senza patrocini, in uno spazio che era dismesso ed è stato recuperato dal lavoro di questi ragazzi, donne e uomini...bè, penso che sia incredibile per il mondo del vino e per questo paese Andando sul sito ho trovato il programma e altro che roba da sedicenni...provate a dargli un occhio http://www.laterratrema.org/2013/10/la-terra-trema-2013-agricoltura-e-le-sue-sorelle/

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Daniele

circa 10 anni fa - Link

Hai ragione non avevo letto l'ultimo aggiornamento ", tenendoci ben lontani da retoriche monocordi che non ci assomigliano e proprio non ci piacciono: quella che riduce a brand la Resistenza partigiana per ragioni di mercato alla Farinetti in Eataly o quella del buono, pulito e giusto di Petrini e Slow Food, fossilizzata su aggettivi fuori dal tempo e dal mondo perché non è più epoca, tutto ci è stato tolto, tutto dobbiamo conquistare; puliti non siamo, siamo pregni di contaminazione e meticciato; non ci piacciono i teoremi e gli accanimenti repressivi nei confronti di chi difende il proprio territorio e immagina un altro modello di sviluppo lontano dall’idea monolitica del profitto, della speculazione, del consumo di territorio, della devastazione ambientale, naturale e sociale" Era troppo generoso 16enni, è più calzante quindicenni, di quelli che girano con l'eskimo del padre e fanno ancora la prima superiore a causa delle innumerevoli bocciature dovute ovviamente ad un complotto plutogiudaicomassoncapitalista che vuole annientare la loro lotta partigiana verso il mondo.

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Fiorenzo Sartore

circa 10 anni fa - Link

Immagino che i "quindicenni che girano con l'eskimo del padre" sia una figura retorica, non sia reale. Non si vedono eskimo da decenni e i padri degli attuali quindicenni l'eskimo l'hanno visto portare ad altri, forse. Quindi sì, il suo era un commento ironico, in modalità redazione di Libero (è un complimento). Ho apprezzato. Io capisco poi che il commento un po' tetragono e da comunicato ufficiale del politburo de LTT possa andare di traverso. Capisco che quel linguaggio possa sembrare lunare a chi non lo pratica, perché non ne conosce la provenienza e la coerenza. Questi de La Terra Trema sono un po' così, hanno questo mood da Stasi (absit iniuria). Peraltro il loro commento era finito in moderazione: conteneva il link al sito quindi Wordpress l'ha interpretato come spam. Non hanno fatto una gran cagnara, non si sono lagnati di inesistenti censure, non ci hanno nemmeno pensato a scriverci e chiederci: come mai; hanno meditato un po', probabilmente qualcuno ha immaginato il bug e hanno ripostato il commento senza link, ed il commento è stato pubblicato. Quando ho notato il fatto ho inserito io, a mano, il link al commento pubblico, sponte mia. Non hanno fiatato nemmeno allora: sono così, non scendono a compromessi con nessuno, sono, in effetti, puri e intangibili come sembrano. Certo, avranno anche loro le contraddizioni all'interno, per il poco che lo conosco quello è un mondo nel quale la lotta si infrange quotidianamente con chi parla di eskimo e di quindicenni pluribocciati. A torto o a ragione. Secondo me a torto, ma come è noto, qui si esprimono opinioni personali.

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Daniele

circa 10 anni fa - Link

Era ovviamente una figura retorica. La retorica è il pane quotidiano di queste persone che si permettono di definire Slow Food fuori dal tempo e dal mondo quando ogni loro frase sembra un ritaglio di giornale di qualche collettivo degli anni settanta, periodo storico in cui molti di loro sono ancora profondamente convinti di vivere ma la Stasi non c'è più, il muro è crollato e l'Unione Sovietica oggi si chiama Russia; qualcuno li informi, con il calendario qualche compromesso bisogna farlo.

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Nic Marsél

circa 10 anni fa - Link

Non entro merito della disputa sullo stile di comunicazione. Per il resto non scassate troppo i maroni e lasciate lavorare quelli che hanno più voglia ed entusiasmo di voi. Del resto potete sempre tornare a rifugiarvi al calduccio delle vostre piccole e meschine certezze private.

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laterratrema

circa 10 anni fa - Link

Durante questi anni e nel corso di ogni anno La Terra Trema organizza eventi, dibattiti, ricerca e progettualità. Potete trovare decine di audio e video degli incontri svolti sul sito laterraterma.org Durante La Terra Trema 2013 ci ospiteremo: - La degustazione guidata con i vini dell’Agricola Garella (vincitrice della roncola d’oro 2012, il premio popolare che ogni anno viene assegnato al vignaiolo più votato dai visitatori) a cura di Gigi Brozzoni del seminario permanente Luigi Veronelli - la proiezione di Space Metropoliz – documentario sull’occupazione di un ex salumificio a Roma dove vivono alcune centinaia di persone rivendicando il diritto alla casa e sviluppando un percorso tra progetti artistici, culturali, politici e sociali - La degustazione di Simonetta Lorogliola (attivista del centro sociale Chimica e fondatrice con Veronelli e altri compagni dei centri sociali di Critical Wine) con i vini di Creisa Vecchia di Lipari ( Me) - La lezione/degustazione sugli oli e le loro cultivar su una mappa geografica che passa dalla Lombardia alla Sicilia (circa dieci produttori presenti ai tre giorni) a cura di Gigi Brozzoni del Seminario Permanente Veronelli - Il laboratorio per bambini curato da Monica Gorza, bellisimma artista. - un dibattito con l’urbanista Alice Boni e i comitati milanesi di resistenza a progetti di cementificazione - un dibattitto su semi e biodiversità con Marianna Fenzi (dottoranda del Centro A. Koyrè per la Storia della Scienza e della Tecnologia di Parigi), Riccardo Bocci (agronomo e coordinatore della Rete Semi Rurali per la questione sementi), Teodoro Margarita(presidente di Civiltà Contadina) e alcuni agricoltori dell’Abbiatense (sud ovest milano) - due concerti live con gli Enfance Rouge (Francia) e The Expanding Disco Machine feat. Dre Love (leggendario rapper!) - tre dj set con Katzuma, Luca Doobie e Yashin - uno spettacolo teatrale (NO TAVevo detto dei Teatranti dell Viscosa) ” In alto i calici! E quando li alzi decidi da che parte stare”

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Nelle Nuvole

circa 10 anni fa - Link

Ci ho pensato molto prima di intervenire, non solo come enotroll. Il fatto è che chi ha vissuto certi anni da giovane, fa poi fatica a ritrovare dopo quasi quarant'anni lo stesso slancio linguistico-lessicale che aveva caratterizzato la propria gioventù. Per questo la tentazione di ironizzare su di questo stile così per me dejà vu è irresistibile. Ognuno è libero di scegliersi le lotte che vuole. Forse il sentirsi parte di una minoranza ribelle aiuta ad affrontare le mille difficoltà di un lavoro difficile e massacrante come quello del vignaiolo, vendemmia dopo vendemmia. Per cui ho apprezzato questo post di Fiorenzo. Apprezzo ancora di più certi vini, così sinceri, autentici ed anche sì, ben fatti, puliti e giusti come quelli che vengono proposti da diversi produttori radunati sotto la Terra che Trema. Apprezzo il fatto che non si cerchino vie e soldi facili e l'orgoglio nel fare certe scelte. Non apprezzo, ma chissenefrega direte voi, uno stile di comunicazione così categorico, che annulla senza alcuna ironia la visione di altri. Non condivido il sentirsi diversi, un'altra "roba", perché trovo molto pericoloso questo atteggiamento. L'isolarsi per fortificarsi senza confronto e accettazione di una diversità anche sottile dal proprio pensiero, mi fa venire i brividi. Mi fa venire l'orticaria leggere certe frasi che per me non aiutano a capire quanto chi fa certe scelte ci creda fino in fondo e sia onesto con se stesso. Provoca solo un certo fastidio. Ma io sono un'ultracinquantenne, troppo preoccupata delle parole e dell'uso manipolatore che ne viene fatto.

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francesco

circa 10 anni fa - Link

leggo con ritardo......riprendo alcune espressioni di "Nelle Nuvole". "Il sentirsi parte di una minoranza ribelle" ...e basta, cara Nelle Nuvole. "Forse è per" lei aggiunge, ponendosi qualche dubbio. No, nelle Nuvole, non c'entra niente il "forse è per", secondo me, assolutamente niente. La fatica della terra, non c'entra nulla. Cose sentite, risentite, ( così si esprimevano gli studenti ideologizzati interpreti dei bisogn della classe operaia), che riemergono "carsicamente" in una società italiana ricca di ribellismo, di ricerca della posizione minoritaria che esalta perché garantisce una cercata diversità da tutto e tutti.... Ho superato i 60 anni (66), in quanto scritto ho trovato un linguaggio così familiare a quelli della mia età, una sequenza di affermazioni che possono adattarsi a qualsiasi scenario: un dibattito sul capitalismo finanziario, sui fallimenti del riformismo e sulla sinistra che ha svenduto i suoi valori. Un manifesto politico anti-sistema che, cambiando alcuni passi, potrebbe adattarsi a più situazioni. Quanta vecchia ideologia vi ho trovato. Ma non è solo ricordo del passato, perché questo ribellismo, questa carica anti-sistema, che poi diventa "gli altri son tutti uguali, "culo e camicia" con il sistema, immersi nei compromessi fino al collo...ecc ecc ...... è tanto, tanto familiare e vecchia. Anche a me, nelle Nuvole, questo linguaggio non piace e non mi piace questo stile di comunicazione ideologico, da avanguardie rivoluzionarie con il libretro rosso. Mi sono occupato di economia per tutta la vita, ho alle spalle un percorso molto diverso dal suo, ma la reazione di fastidio e il desiderio di intervenire sono stati identici. Si può essere portatori dei valori, che si intuiscono essere genuini, senza ricorrere a prediche ideologiche. PS: la TV in altra stanza trasmette voci di ribellismo, è la trasmissione"la gabbia" di Paragone. Accenti molto, molto simili.

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laterratrema

circa 10 anni fa - Link

LA TERRA TREMA 2013 | Agricoltura e le sue Sorelle Vini e vignaioli autentici, agricolture periurbane, cibi e poesia dalla terra La 7a edizione de LA TERRA TREMA si terrà a Milano il 29, 30 Novembre e il 1° Dicembre 2013 al Leoncavallo s.p.a. LA TERRA TREMA accoglie agricoltori e agricoltura, vini e vignaioli di qualità, contadini resistenti provenienti da tutta Italia, per dar vita a tre giorni di degustazioni individuali e guidate; dibattiti e confronti pubblici; incontri informali con i produttori;
acquisti diretti; concerti, proiezioni, cene a filiera diretta. LA TERRA TREMA porta nel cuore di Milano le mille storie di agricolture partigiane e ribelli; le storie di rivolta di chi abita territori assediati da cemento, capannoni, infrastrutture devastanti calate dall’alto;
 le elaborazioni, condivise e partecipate, delle politiche che, ai suddetti territori, guardano, perché lì stanno nascendo/nasceranno comunità nuove, consapevoli, aperte. Per questo motivo ci sta a cuore di precisare anche quest’anno che: LA TERRA TREMA è una manifestazione dedicata all’agricoltura di qualità, quella che in Italia quotidianamente si batte per tutelare suolo, socialità, cultura, sapori. Prima di una condivisione sostanziale o programmatica di definizioni ideali a proposito di vini naturali, certificazioni bio/biodinamiche/integrate, prima dei marchi di qualità o di tutela – prima di tutto questo – LA TERRA TREMA chiede una convinta condivisione sulle pratiche di resistenza che essa stessa attiva. In particolar modo adesso, alle soglie di un’Expo2015 nauseabonda, contraddittoria, esito controverso di un capitalismo finanziario che sta devastando ogni cosa. Agricoltori, vignaioli, spazi occupati, pratiche di resistenza territoriali: in questo meraviglioso e multiforme incontro è racchiusa la forza, la necessità stessa de LA TERRA TREMA. Per questo continuiamo a costruire ogni anno LA TERRA TREMA solo sulle nostre forze, per questo ci lavoriamo in autogestione, senza sponsor, senza patrocini e sovvenzioni, tenendoci ben lontani da retoriche monocordi che non ci assomigliano e proprio non ci piacciono: quella che riduce a brand la Resistenza partigiana per ragioni di mercato alla Farinetti in Eataly o quella del buono, pulito e giusto di Petrini e Slow Food, fossilizzata su aggettivi fuori dal tempo e dal mondo perché non è più epoca, tutto ci è stato tolto, tutto dobbiamo conquistare; puliti non siamo, siamo pregni di contaminazione e meticciato; non ci piacciono i teoremi e gli accanimenti repressivi nei confronti di chi difende il proprio territorio e immagina un altro modello di sviluppo lontano dall’idea monolitica del profitto, della speculazione, del consumo di territorio, della devastazione ambientale, naturale e sociale (in Val di Susa come ad Abbiategrasso e Milano). La Terra Trema Folletto 25603 (Abbiategrasso, MI) Leoncavallo s.p.a. (Milano) http://www.laterratrema.org “Sarà una fiera del tutto nuova; vi si assaggeranno i vini di ogni parte d’Italia. Festeggeremo la vita”. (Gino Veronelli, prima edizione di Terrà e Libertà/CW al Leoncavallo, Dicembre 2003)

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laterratrema

circa 10 anni fa - Link

Consideriamo Slow Food veicolo di una visione di agricoltura gravemente elitaria, che si apre solo alle belle forme di un pubblico agiato e poco dialoga con i forzati dell’hard discount; veicolo di un’Expo ancora poco trasparente, che a tutt’oggi e malgrado tutto puzza ancora di cemento, appalti e affari poco chiari. Slow Food nel nostro territorio, anche se sollecitata, non ha mai preso posizione contro quei progetti infrastrutturali che minano queste terre, come la Milano-Malpensa, o il progetto per l’inceneritore. Malgrado abbiano eletto Abbiategrasso a Città Slow ci hanno risposto in più occasioni di “non voler far politica”. Con queste premesse oggi Petrini e Slow Food vogliono effigiarsi a paladini della tutela del paesaggio e della difesa dei territori del paese intero!?! http://www.laterratrema.org/2011/11/salviamo-il-paesaggio-e-prepariamoci-a-detestare-il-buono-che-avanza/

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