La mia prima volta. Ovvero: l’etichetta che m’ha fatto diventare quello che sono/7

di Cristiana Lauro

Vivevo a Bologna, avevo 16 anni e una spiccata inclinazione per gozzoviglie e bagordi che mi rifiutavo di controllare con regimi alimentari francescani e altre menate del genere. E infatti l’inclinazione si è cronicizzata.

Chiodo in vera pelle, scarpe del dr. Martens e trucco dark di ordinanza, fresca di parrucchiere Orea Malià, che se non tagliavi i capelli da loro eri out senza rimedio e via, imbucata a scrocco al concerto dei Gaznevada grazie a una parentela stretta col chitarrista. Colpo di fortuna, mi accorsi che in prima fila c’era anche lui, quel mentecatto della quinta B che ricambiava il mio amore di adolescente con fantasie da Gabriel Pontello e adesso è calvo, obeso e vive a Varese. Facebook non ha pietà.

Era la Festa de l’Unità, quella nazionale e decine di zdore sacrificavano al partito il sudore della propria fronte e tante uova tirate a sfoglia per i tortellini alla panna e le tagliatelle al ragù, i miei piatti preferiti al mondo. Fu proprio lì che mi accorsi di quanto fosse tremendo quel sangiovese sfuso e presi, pertanto, alcune solenni decisioni: la mia terza C era meglio della sua quinta B e vado fiera di averlo capito prima dell’invenzione di Victoria’s Secret, i Gaznevada e le feste di piazza ce l’avrebbero fatta benissimo anche senza di me e i tempi erano maturi per cominciare a far sul serio col vino.

Fu una buona bottiglia di Taurasi riserva di Mastroberardino a mettermi a mio agio con la sete. Solo la prima di una lunga serie.

[La prima puntata, la secondala terzala quarta, la quinta e la sesta].

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Cristiana Lauro

Cantante e attrice di formazione ma fortemente a disagio nell’ambiente dello spettacolo, che ha abbandonato per dedicarsi al vino, sua più grande passione dopo la musica. Lauro è una delle degustatrici più esperte d’Italia e con fierezza si dichiara allieva di palati eccellenti, Daniele Cernilli su tutti. Il suo sogno è un blog monotematico su Christian Louboutin e Renèe Caovilla, benchè una rubrica foodies dal titolo “Uomini e camion” sarebbe più nelle sue corde. Specialista di marketing e comunicazione per aziende di vino è, in pratica, una venditrice di sogni (dice).

32 Commenti

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Alessandro Bocchetti

circa 11 anni fa - Link

ACC io ero appena andato via (deportato è piu adeguato) da Bologna e da Marco di orea malia e gaznevada, se no ti avrei notato... Purtroppo c'è voluto qualche anno, Roma e l'abitudine a bottiglie adeguate a tarda sera al Goccetto! Bel pezzo CRI amica mia, senza inutili sbrodolamenti e preciso come un uppercut! :D

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Tommaso

circa 11 anni fa - Link

Ok, mi sono innamorato.

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Federico

circa 11 anni fa - Link

Il chiodo era della piazzola o di Bollini?! ....che c'era la sua bella differenza! :-) Certo che per una giovane ragazza farsi mettere a proprio agio con la sete con taurasi anni '90 ... l'avevi proprio nel sangue il tuo futuro ;-)

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gabriele succi

circa 11 anni fa - Link

Una come Cristiana, non poteva comprare il chiodo in piazzola... :)

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francesco

circa 11 anni fa - Link

Bella, decisamente bella, la persona ritratta nella foto :)

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Cristiana Lauro

circa 11 anni fa - Link

Dunque: il chiodo l'avevo preso a Londra ma a un certo punto in piazzola si trovavano di seconda mano e costavano meno. Peraltro un po' sfruttati erano ancora più belli. Ne ho appena comprato un altro perchè il chiodo è il chiodo, echeccacchio! @ Alessandro Bocchetti, vacci piano che ho la lacrimuccia facile. Tu puoi capire visto che hai vissuto le stesse cose pochi anni prima...poi il destino ci ha fatti incontrare a Roma e da lì in poi gli anni sono passati e le bottiglie sono rimaste, vuote. ;-) Mi pare di capire che con questo genere di post si raccolga qualcosina. Forse rimorchio a 'sto ggiro. Mo' ne scrivo un altro sul tema dal titolo: la mia seconda volta, poi la mia terza volta e via dicendo. Considerando che di bocce ne ho bevute parecchie dovrei raccogliere un discreto numero di consensi senza lavorar troppo di fantasia. :D

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suslov

circa 11 anni fa - Link

troppo facile rimorchiare con le bocce ... :-)

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Cristiana Lauro

circa 11 anni fa - Link

Ah!ah! Questa l'ho capita!....strano :-(

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suslov

circa 11 anni fa - Link

:-)

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Adriano Aiello

circa 11 anni fa - Link

Mi pare ovvio che la foto della Lauro funzioni più della foto cinefila:)))

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Claudio Forti

circa 11 anni fa - Link

Io non sono di Bologna

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Totò

circa 11 anni fa - Link

Vulissi essiri chiodo che scaccia chiodo!

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Tommaso Farina

circa 11 anni fa - Link

Ehi ma eri mora?

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Tommaso Farina

circa 11 anni fa - Link

Noto comunque un certo razzismo contro diversamente magri e tricologicamente svantaggiati. ;) #boycottcristianalauro

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Stefano Cinelli Colombini

circa 11 anni fa - Link

Ma davvero ami i tortellini alla panna? Credevo che dalle tue parti i tortellinpannisti li bruciassero al rogo. E, scusa la curiosità di un vegliardo, ma cosa è un chiodo?

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Cristiana Lauro

circa 11 anni fa - Link

Capitolo tortellini: volentieri rispondo a questa domanda. La storiella che i veri tortellini siano solo quelli in brodo è forzata e un po' fighetta. La verità è che a noi bolognesi piacciono anche i tortellini alla panna, li prepariamo e mangiamo abitualmente, tant'è che li puoi trovare in carta nelle trattorie semplici e buone fra Bologna e dintorni. Più dintorni ultimamente. Poi qualcuno affluito, forestiero o semplice maestro di costumanze a casa degli altri, che conosceva bene le tradizioni, capiva moltissimo di cucina regionale, bolognese in particolare e di come si spiega tutto questo passando per intellettuali e alzando due spicci diversamente probabili, ha raccontato o scritto in giro che i tortellini veri sono solo quelli in brodo. Forse siamo un popolo di inetti noi bolognesi ma, di fatto, ci piacciono i tortellini alla panna quanto quelli in brodo se in stagione giusta. Talvolta li prepariamo anche "al pasticcio" ovvero al ragù con un po' di panna ( addirittura!) E se qualcuno inorridisce e vuole scrivere su un blog di tortellini alla panna che ho detto una cazzata sui tortellini alla panna, si faccia avanti ;-) Ho le truppe cammellate dall'Emilia, pronte a intervenire e a testimoniare che i tortellini alla panna sono una gran figata e soprattutto che ci rendiamo tutti conto che si sta parlando di "pane e salame", pergiuda! P.s Il chiodo è il giubbotto di pelle con le borchie che vedi nella foto. Lo usavano i dark ma anche chi, un po' prima, suonava Rock the casbah ecc...e poi lo indosso io, in questo momento, dirty zozza, mentre ti rispondo da Londra con molto piacere, non so quanto riuscita simpatia e senza lo stile di Antonio Caprarica.

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gabriele succi

circa 11 anni fa - Link

No dai Cristiana, questa dei tortellini alla panna da te non me l'aspettavo... :shock: Ma come si fa a rovinare una cosa così delicata come il tortellino, con tutto l'amore che ci si mette per farli? Dai, non puoi metterci sopra la panna o, peggio ancora una quintalata di ragù... Sarò un po' fighetto, ma oltre il brodo...il nulla...

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Cristiana Lauro

circa 11 anni fa - Link

Una cosa così delicata come il tortellino??? ;-)

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Stefano Cinelli Colombini

circa 11 anni fa - Link

Grazie per le illuminanti informazioni, anche se mia mamma (essa nacque in quel di Modena) sulla panna non è d'accordo manco un po'.

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Totò

circa 11 anni fa - Link

Mia Nonna sostituiva i tortellini agli anelletti e ci faceva il timballo di pasta a forno ma senza ragù. Per farlo leggero va'.

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Federico

circa 11 anni fa - Link

Quale tasto delicato si è andati a toccare! Si potrebbe citare la "Dotta Confraternita del Tortellino" e le varie ricette depositate che si ergono quali detentrici della vera tradizione. Ma andiamo oltre. Il tortellino nasce in brodo e su questo i dubbi sono pochi. Come evolve? Come si arriva alla panna? I fattori principali sono a mio avviso 2, il boom economico iniziato nel dopoguerra che lo ha portato sulle tavole non solo in occasione delle feste e la "necessità" di renderlo appetibile anche al gusto di bambini che si facevano via via sempre meno abituati a pietanze in brodo. Detto questo, un bolognese che ha o ha avuto una nonna in casa che fa o faceva tortellini a mano, probabilmente guarderà sempre con almeno un occhio di traverso i tortellini alla panna. Non che siano cattivi, ma sono qualcosa di diverso dal "classico" (Vedasi post successivo sul brunello!) che ha vissuto. Lo farà di meno un altrettanto bolognese che per mancanza di questa esperienza diretta ha un approccio meno legato a esperienze familiari. Questi avrà sicuramente mangiato tante volte tortellini alla panna in trattorie e ristoranti nella sua fanciullezza e per lui la cosa sarà più "normale". Di contro non li avrà mangiati quello che non ha avuto la nonna sfoglina, perchè quelli della nonna erano sempre più buoni e prenderli fuori al ristorante spendendo soldi era una cosa che per la sua famiglia non valeva la pena. Meglio sicuramente un piatto di tortelloni. Con questo mi spiego anche il motivo per cui i tortellini con la panna si trovano in moltissimi ristoranti e trattorie di Bologna e dintorni, ordinati e mangiati spesso dai bolognesi stessi. Da questa situazione, certamente un po' semplificata, deriva a mio vedere la principale spaccatura che sull'argomento nasce tra bolognesi stessi. Concludo. Scusa Cristiana ma io metterei rogo i tortellini con la panna W i Tortellini in brodo, quello buono!

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Cristiana Lauro

circa 11 anni fa - Link

A me piacciono anche alla panna. Tiè! ;-) grazie per aver argomentato in maniera piuttosto attendibile.

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silvana biasutti

circa 11 anni fa - Link

Diomio Stefano, queste figure te le potresti risparmiare. Una telefonata no?

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Tommaso Farina

circa 11 anni fa - Link

I tortellini alla panna di Bottura mi vanno benissimo!

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Federico

circa 11 anni fa - Link

Trattasi di Bottura + trattasi di panna di affioramento = altro campionato.

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Gennaro Gargiulo

circa 11 anni fa - Link

Carina la foto, ha un qualcosa di Roberta Olivieri dei tempi magici..

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Alessio Gabrielli

circa 11 anni fa - Link

Scarpe dr. Martens ? Quelli sono stivali da leggenda e anche abbastanza impegnativi, ai tempi li portavano gli skinheads.

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Cristiana Lauro

circa 11 anni fa - Link

Io usavo gli anfibi dr. martens. Giuro di non aver avuto mai simpatie skinheads...e nemmeno paninare, però! :-)

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Vittorio

circa 11 anni fa - Link

Questo articolo mi ha fatto venire nostalgia di cose che non ho vissuto, inclusi i concerti dei GazNevada e il Taurasi Mastrobernardino

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Andrea Pagliantini

circa 11 anni fa - Link

Juliette Binoche mentre girava Il paziente inglese la ragazza nella foto?

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Gianni Ruggiero

circa 11 anni fa - Link

Io con una così ne farei indigestione di tortellini con la panna e Mastroberardino

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luis

circa 11 anni fa - Link

Una considerazione ed un ringraziamento: - i commenti sono tutti maschili; - grandissima citazione di Gabriel Pontello. Ci sarà un nesso?

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