La comunicazione vinosa al tempo dei comunicati stampa è Satana

di Fiorenzo Sartore

Uno di noi a turno ogni tanto si lamenta sempre delle stesse cose. Oggi tocca a me.

Molti anni fa, quando l’internet italiana (o italiano? boh) era ancora piccola, leggevamo il Cluetrain Manifesto. Su quel documento si parlava di una rivoluzione imminente, dove le aziende si sarebbero finalmente accorte che la loro audience rideva del linguaggio posticcio col quale comunicavano. Ma siccome è destino che le rivoluzioni vengano tradite, sono passati molti anni e quasi nulla è cambiato davvero. Oggi è il 2015 ma è come se fosse il 2005, o il 1995, o il 1985: le aziende comunicano con un insopportabile linguaggio fuffoso, fatto cioè di vacuità, veri e proprio insulti all’intelligenza. Al punto che bisogna semmai chiedersi se quel modo di atteggiarsi sia davvero un insulto all’intelligenza, cioè se esista un’intelligenza da insultare, perché in assenza di questa andrebbe tutto bene.

Dico a voi, cioè: vi va bene così? Davvero?

Adesso che è arrivato Vinitaly abbiamo la miliardesima prova provata di questa inettitudine. Elisabetta Tosi ha scritto: “tutto quello che ti arriva da loro sono inviti e inviti e inviti a visitare lo stand-a visitare lo stand- ad assaggiare i nuovi vini- ad assaggiare i nuovi vini- a visitare lo stand… E’ il consueto cortocircuito mental-comunicativo da cui puntualmente si fanno prendere praticamente tutti, complici anche le solite agenzie di comunicazione e PR che da decenni continuano a proporre le solite modalità di contatto e le solite iniziative”.

Ecco, è quasi tutto qui. Posso fare una piccola selezione della robina che ho in questo momento nella mia posta elettronica, tanto per intenderci. Come fosse la special edition di “comunicati stampa che non avremmo mai voluto ricevere”.

Matrimonio vegano, il 23 marzo, per il Valpolicella al Vinitaly
E che ca*** passi il vino vegano, ma pure il matrimonio vegano? Peggio del matrimonio vegano c’è solo il divorzio fruttariano.

Sempre più bio l’Azienda Agraria Duca Carlo Guarini di Scorrano (Le), una realtà vitivinicola salentina con più di 900 anni di storia – Venite al nostro stand per degustare i due vini che hanno ottenuto quest’anno la certificazione di vino biologico
“Sempre più bio” significa che prima eravate MENO bio? E poi NOOOO avete la certificazione? Ma dai, è il primo caso di vino bio certificato, allora.

Imperdibile degustazione dedicata al Vin Santo – Reso prezioso e “magico” da processo produttivo a tratti misterioso
Il mistero del vinsanto, presto, chiamate Giacobbo. Sono i chupacabra che disidratano gli acini? Imperdibile.

Torna il Vinitaly e anche quest’anno potrete trovare il Soave in diversi appuntamenti
Temevo dicessi “torna il Vinitaly e non ho niente da mettermi”.

INCONTRA IL CONTE PAOLO MARZOTTO A VINITALY
Ma io veramente sarei repubblicano.

Vinitaly 2015: Padiglione Emilia Romagna conferenza stampa/incontro “LA VIA EMILIA: UN VIAGGIO NEL BUON GUSTO DAL 187 A.C.”
Scommetto che nel 187 AC nella via Emilia c’era già traffico. Però senza autovelox.

Insomma, tutto cambia e si evolve ma sembra che una cosa sola resti immutabile: il linguaggio di questi comunicati. Adesso capisco che alla fine di tutta ‘sta lagna uno potrebbe dire: e allora spiegamelo tu, come devo fare. Ci provo pure, ma senza nemmeno usare un’idea mia. Copio il contenuto di un comunicato secondo me ben fatto:

Vinitaly 2015. Padiglione 2 Sicilia, corridoio H, stand 12. Teniamoci in contatto

Fine, nient’altro, seguono link alle pagine social. Ah, siccome il comunicato qui sopra appartiene ad una persona che considero amica e che stimo (Marilena Barbera) diciamo anche che c’ho il conflitto di interessi. Comunque oggi è l’ultimo giorno di Vinitaly quindi semmai segnatevelo.

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Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

8 Commenti

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Elvidio Alessandri

circa 9 anni fa - Link

Gentile sig. Sartore, veda un po' se va bene questa di comunicazione per gli enogiornalisti: "siamo al Vinitaly, presenteremo i nostri prodotti e forse, caro amico, è meglio se non vieni perché dobbiamo lavorare, grazie."

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Sergio

circa 9 anni fa - Link

grandissimo! però ha trovato il tempo per scrivere... spero possa trovare in futuro anche quello per raccontarci come gli enogiornalisti (?) siano spesso inopportuni in certi contesti

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Giuseppe

circa 9 anni fa - Link

di Monicelli ce n'è uno non ci si metta pure lei ha fare il moralista

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Stefano Cinelli Colombini

circa 9 anni fa - Link

Poveri "creativi" nostrani, si devono inventare qualcosa per parlare di una roba che esiste dal tempo di Noé (quello che scese dall'arca sapete perché) e tu li critichi pure! Sei senza cuore.

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Roberto A.

circa 9 anni fa - Link

Non ho capito qual'è il linguaggio GIUSTO da adottare, la cosa mi incuriosisce..

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Paolo Cianferoni

circa 9 anni fa - Link

Uno dei motivi per cui certi linguaggi comunicativi esistano ancora è che probabilmente alcune proprietà delegano qualcun'altro che non conosce, come le proprietà, nemmeno come è fatta una vite.

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Lucky

circa 9 anni fa - Link

Stiamo messi bene se l'innovazione deve essere simbolizzata dal "keep in touch" tradotto nell'ultimo comunicato...

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carolaincats

circa 9 anni fa - Link

pensa che a me arrivano gli stessi inviti e non sono più oste da 20 anni @-@... ammesso che io sia stata oste quando di anni ne avevo 20 ghghgh)

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