La cena dell’account manager: La Botte Piena a Montefollonico (SI)

di Giovanni Corazzol

Voi che i ristoranti li frequentate per sollazzo, ignorate l’esistenza di una categoria ben definita di avventori che nel vostro posto preferito ci arrivano in giacca, cravatta e valigetta. Lavoranti che usano l’auto senza essere agenti di commercio, che non hanno in bagagliaio cataloghi e campionari di calzini, caffè o bulloni, che non sono agenti della Folletto. Sono la folta, foltissima schiera di quei colletti bianchi su ruota che s’è stabilito debbano chiamarsi account manager. Gente che di mestiere cura clienti e deve porsi nella confortevole intercapedine che separa chi produce (che ha sempre ragione) da chi compra (che ha sempre ragione) simulando comprensione ed entusiasmo verso i vincoli dell’uno e le richieste dell’altro, spesso contemporaneamente.

Questi uomini soli che – citando gli immortali – “li incontri dove la gente viaggia, e va a telefonare, col dopobarba che sa di pioggia, e la ventiquattro ore” è gente che mangia spesso fuori, magari beve, sempre s’impaccetta. Due, con minime varianti, le tipologie disponibili di AM in cerca di cibo: quella che segue le strade dei camionisti o dei dipendenti dell’ENEL per scovare la trattoria strepitosa da 12 euro; l’altra – più pretenziosa e fulgidamente lanciata verso la miseria – incline a valutare il rimborso spese come un contributo salvifico, moneta anticipata cui aggiungere il proprio necessario contributo per regalarsi una cena appropriata, con buta adeguata allo status e riconoscibilità sociale.

Ecco. Ho bevuto il caffè Illy ed ho mangiato anche un tocco di tartufo al cioccolato, quello di cortesia, che sporca di polvere di cacao dita e tastiera. Tra poco arriverà il conto e se come una Mercedes del figlio di Kekè doppierà, triplicherà il limite del mio rimborso spese, io non farò neanche un plissé, sarò pacioso come Raikkonen e uscirò la carta di credito col sorriso. E lo farò perché son stato proprio bene ed il merito non è solo del Syrah 2010 di Stefano Amerighi, ma anche di quello che c’ho mangiato assieme, fermandomi a Montefollonico, nel locale di Simone ed Elena che si chiama La Botte Piena.

E se posso avviare un’idea di rubrica dedicata a noi uomini soli, che guidiamo auto senza sensori di parcheggio e ci capita d’aver fame e qualche pretesa entro i limiti del sostenibile, lo faccio consigliando a chi sale o discende l’A1, una deviazione gentile (venti minuti circa) prendendo l’uscita Valdichiana. Superata Torrita di Siena si percorra qualche bella strada campagnarda prima di arrivare a Montefollonico. Si parcheggi, si entri in paese – a piedi, che il borgo ha il centro pedonalizzato – si trovi Piazzetta Cinughi, si scorga l’insegna, si entri e ci si opponga al primo respingimento perpetuato da attrezzi contadini appesi al muro, Jéroboam e Magnum di Ferrari Perlé appoggiati sul caminetto, abat-jour shabby chic disseminate con fasulla casualità, gabbiette con uccellini bianchi finti. Si tolleri con cortesia l’accensione della candelina sul vostro tavolo in palissandro e le polo personalizzate che fan tanto pizzeria o’ scugnizzo 2. Si apra il menù in pergamena e pasta fillo e ci si sforzi di interpretare frasi del tipo “il pastore consiglia…” quali tributi necessari alla gioventù locale ed internazionale di qualunque età. Fatto tutto questo ci si rilassi, si consulti la consistente carta dei vini, si goda la giovane, pulita, toscanissima, serena cortesia di Simone e si passi all’ordine, che cose buone ce n’è, e ci si faccia versare del vino, che vino buono ce n’è, anche da asporto e con prezzi adeguati.

La cena dell’account manager
Antipasto: Carpaccio marinato di “Chianina” con olio e verdure di stagione
Primo: Pici col sugo finto (ragù d’anatra senza pomodoro)
Secondo: Fegatelli di “Cinta Senese”
Contorni: Friggitelli e Cipollotti gratinati
Dolce: Torta alle mandorle e pesche (più o meno)
Vino: Syrah 2010 di Stefano Amerighi

Conto: 70,00 euro

Il vino è costato 29,00 euro quindi il conto lo si può collocare nell’area del ragionevole, con leggera scivolata verso l’un po’ troppo, ma entro i canoni del lecito. Menzione speciale per i pici. Per il Syrah 2010 di Amerighi si levino le braccia al cielo.

La Botte Piena
Piazza Dionisia Cinughi 12
53049 Torrita di Siena SI
0577 669481

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Giovanni Corazzol

Membro del Partito del progresso moderato nei limiti della legge sostiene da tempo che il radicalismo è dannoso e che il sano progresso si può raggiungere solo nell'obbedienza.

1 Commento

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Raffaele

circa 9 anni fa - Link

Gran bel ristorante con una scelta di vino davvero bella

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