La cantina ideale? Per carità, non fatevi consigliare da Martha Stewart

La cantina ideale? Per carità, non fatevi consigliare da Martha Stewart

di Antonio Tomacelli

Per quei pochi che non la conoscono, Martha Stewart è “una conduttrice televisiva e intrattenitrice statunitense, conosciuta nel mondo televisivo e dei magazine per i suoi progetti di cucina, giardinaggio, bon ton, fai-da-te, e, in generale, come guida nel lifestyle e nel ménage domestico”. Ciò che Wikipedia non sa è che Martha è l’idolo assoluto delle desperate housewives di mezzo mondo, una che passa dalle ricette dei cupcakes alle lezioni di uncinetto con la stessa velocità di uno starnuto primaverile. Poteva la regina del bon ton farsi mancare una cantina degna del suo brand? Certo che no, ma non tutti i cupcakes riescono col buco e nella risistemazione della cantina di famiglia qualcosa è andato storto. Il materiale c’è, ma l’occhio attento dei lettori di Intravino ha già individuato i pacchiani errori di Nostra Signora del Centrotavola. A parte la caduta di stile delle annate segnate col post-it e del sakè conservato in cantina (va nel frigo, signora mia!) cos’altro non si dovrebbe mai fare in una cantina? Sarà pure una star televisiva ma una persona che conserva  in cantina il Dom Perignon accanto alla birra Corona, secondo me, ha dei problemi gravi da risolvere. E no, non servirà la sterminata collezione di liquori che la signora sfoggia.

Aiutiamola, dunque, che la nostra sarà una duplice buona azione: aiuteremo Mrs. Stewart a non farsi del male ed elargiremo qualche buon consiglio a chi ancora una cantina non ce l’ha.

Seguono foto per stomaci forti (graphic content, parental advisory ecc. ecc.)

 (Via vinography.com)

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

1 Commento

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Michele

circa 8 anni fa - Link

Sarà anche brutta da vedere ma io l'unica cosa che ho del 1993 sono le foto del mio primo viaggio ad Amsterdam. E meno male che ho le foto perché i ricordi sono un po' offuscati

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