Manca poco e si parte! Saranno 5 gg molto intensi di lavoro, osservazione, svago e incontri. Sbevazzate in compagnia, anche. Io non sono capace a fare considerazioni profonde sul senso delle fiere e della vita, mi immergo nel flusso e cerco di evitare l’unica vera grana insormontabile: gli stron*i, qual che sia la forma. Quindi condividere un battle plan di qualche interesse è d’obbligo per tutti noi, capito?

Il mio è questo. Sabato levataccia, direzione Cerea. Saranno poi così Veri, ‘sti Vini? Vedremo. Si attendono novità sul fronte interno, ve lo anticipo. Assaggi e saluti se la giocheranno ad armi pari, poi un bel respiro e TomTom puntato in direzione Verona. Sabato sera libero, totale relax, in attesa della tempesta domenicale al Vinitaly. Intravino Meeting alle ore 13 e tutto il resto è noia. Sarà bello, sono impaziente di incontrare interlocutori virtuali quotidiani. Cena della domenica tra amici alla Pescheria I Masenini perché quest’anno siamo arrivati lunghi con Al Pompiere, tappa fissa per 3 anni. Da non confondere con Al Bersagliere, dove sono stato discretamente bene un paio di volte. Ha prenotato Mauro Mattei quindi sappiamo con chi prendercela, nel caso. E fu sera e fu mattina. Io mi sparerò il trittico lunedì-mercoledì in Fiera, tra presentazioni di libri e vini, produttori da conoscere o salutare per lavoro, e poi anche un po’ di sano, onesto e misurato bighellonare tra gli stand. Già in calendario una serata a dir poco delirante alla Bottega del Vino. Il locale avrà fatto il suo tempo ma in quelle 4 sere è un’esperienza anche solo osservare l’ampia geografia umana che ci ruota intorno. Ho sul taccuino una compagnia da svenire già leggendo i primi 3 nomi. 118, sei avvertito!

Mai stato a Summa, purtroppo anche quest’anno temo salterò Villa Favorita per logistica mia. Peccato, anche lì bella gente e spirito sano del fare vino. Per qualche giorno solo paillettes, insomma. E voi? Avanti, sentiamo come si muove quest’anno il popolo.

[Immagine: Diario Enotecario]