Intervista a Bo Silliman, il cowboy che ha creato Sexual Chocolate

di Elena Di Luigi

Per Bo Silliman (a destra nella foto) e Brandon Allen di SLO Down Wines tutto è cominciato vendendo vino di contrabbando nel campus dell’università Cal Poly in San Luis Obispo, localmente noto come SLO. Bo racconta che quando Brandon gli propose di produrre vino seriamente, lui rispose subito di no; quando poi gli disse che in questa business partnership comunque non avrebbe guadagnato un centesimo, allora cominciò a prestare un po’ più di attenzione; quando, infine, gli fece notare che l’80% dei vini è acquistato dalle donne, accettò la proposta senza riserve. Così dopo otto anni e alcune annate memorabili del rosso Sexual Chocolate, Bo si presenta come un cowboy winemaker, “giovane bello e senza soldi”.

Quale delle annate che avete prodotto a oggi vi ha entusiasmato di più?
Direi Sexual Chocolate 2011. È stato un anno terribile per la vendemmia e dovevamo pensare in fretta a come produrre, alla quantità e a come ridistribuirla tenendo presente che sei mesi prima avevamo venduto tutto il vino delle annate precedenti. Non volevamo imbottigliare un prodotto che non fosse all’altezza del 2010 e che non ritenessimo un’annata stellare. Così abbiamo utilizzato qualche vecchio trucco e trasformando l’acqua (cioè l’uva) in vino, e con l’aiuto di alcuni nostri abituali collaboratori abbiamo realizzato quello che riteniamo la nostra migliore annata a oggi.

Cosa ti ha portato a fare vini?
Le donne e la possibilità di ribaltare completamente qualcosa che veniva percepito come antiquato e noioso.

Qual è stato il punto di svolta più importante?
Quando mi sono reso conto che la gente avrebbe comprato il vino che facevamo, questo nel 2008 dopo aver venduto in 3 settimane tutte le 93 casse di vino che avevamo prodotto.

Chi inviteresti a una cena da sogno e cosa berresti?
Prince, Iggy Pop, i miei fratelli e berremmo whiskey e birra.

Dove ti senti più felice, in una cantina o in un vigneto?
In una cantina.

Qual è la cosa più bella che sia mai stata detta a proposito di un vino che hai prodotto?
Qualcuno ha chiamato il numero di telefono sull’etichetta di un nostro vino subito dopo una visita dal dottore. Lui e la moglie erano risaliti alla notte in cui avevano concepito, cioè quando avevano bevuto due bottiglie di Sexual Chocolate. Al telefono disse queste parole “dà la vita al mondo”. Grande! Poi anche mia madre una volta disse “Caspita, questo vino non è male, anche se il 2009 era troppo dolce”.

Quale produttore ammiri di più?
Dave Phinney (Orin Swift Cellars, California)

In quale parte del mondo, a parte la tua, andresti a sperimentare nuove tecniche di winemaking anticonformiste?
In Francia, perchè no. C###o proprio nella pancia della bestia!

Quale varietà d’uva consideri la più sottovalutata?
Petite Sirah

Come ti rilassi?
Ascoltando Prince, Iggy Pop, bevendo bourbon e birra.

Se non fossi diventato un produttore di vino, ora cosa saresti?
Probabilmente uno scrittore in serie difficoltà, perchè non ne sono capace.

Il miglior vino che tu abbia mai bevuto?
Tyler Pinot Noir, Erna Schein Petite Sirah e Cavus Cabernet Sauvignon

3 Commenti

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A3C

circa 11 anni fa - Link

ma chi le redige le domande? un assistente di Marzullo?

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AG

circa 11 anni fa - Link

Più Marzullo o più Signorini?

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Borgogna Mon Amour

circa 11 anni fa - Link

il tenore delle domande è cucito perfettamente addosso al personaggio. Sono le risposte a destare perplessità.

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