Il meglio della settimana in cui Barolo e Brunello nello stesso Castello hanno fatto un figurone*

di Alessandro Morichetti

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* Faccio volentieri un’eccezione alla regola per cui piuttosto che parlare bene di uno sponsor mi sego un dito e ci faccio giocare il cane ma solo perché i ragazzi di WineZone sono gente sana che ha avuto una grande idea e l’ha realizzata bene. Sto purtroppo insinuando che il mondo del vino sia spesso battuto da gente insana, arrivista, turbata dentro e con qualche idiosincrasia ma facciamonece una ragione, oggi è domenica e Papa Francesco ci benedirà.
Dicevamo, i tre bravi ragazzi hanno avuto un’ideona e l’hanno realizzata centrando esattamente il bersaglio: cantine scelte di Barolo e Brunello finalmente per due giorni insieme, nel Castello di Barolo.

Sono andato a BaroloBrunello per vedere che razza di gente viene a cercarci per promuoversi e – saranno i vini, sarà che non pioveva, sarà l’atmosfera – arrivato alle 13:30 me ne sono andato alle 19. Finalmente il Castello di Barolo messo a disposizione di una manifestazione eccellente, coi grandi vini di due denominazioni pazzesche e con l’ordine che distingue i banchi di assaggio fatti bene: nessuna spinta, nessuna coda, nessun urlo fuori posto: E’ RARISSIMO.

Scendere nei dettagli d’assaggio sarebbe riduttivo ma ho preso tanti buoni contatti e poiché di giorno faccio il mercante me li tengo stretti :-).
A margine e con piacere mi è capitato, come mai prima, di incrociare un tot di simpatici lettori, quindi se adesso non si fanno avanti coi loro commenti sui vini preferiti farò una figuraccia epica!
Chiudo con il siparietto di Beppe Rinaldi, ultimo ad arrivare e coi vini che vedete in foto, non proprio i Barolo Brunate 2010 e Tre Tine 2010 indicati nel programma. Brunate 2004 davvero eccezionale, integro, sfumato su finocchietto e confetto, una delizia. Il 2001 aveva buon grip tannico ma profilo olfattivo più evoluto (annata carogna per i tappi?). Abbandonato al suo destino dalle figlie, Citrico era in forma e ha passato un intero pomeriggio dietro al banchetto (non versando vino, lasciato al self service, bensì chiacchierando con varia umanità, tipo curato di paese), come non gli succedeva da mesi, godendosi con serena e compassata familiarità quel Castello che fu proprio suo babbo Battista a consegnare alla collettività (negli anni da Sindaco: 1970-1975) facendoci dentro l’Enoteca prima Comunale e poi Regionale del Barolo: tu chiamale, se vuoi, storie di Langa.

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

8 Commenti

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Il consumatore

circa 9 anni fa - Link

La chiacchierata con Rinaldi dentro il castello, se ha voglia di stare dietro il suo banchetto, sorseggiando il suo vino è momento meraviglioso. Alla faccia di chi lo chiama inutilmente Citrico, ti viene voglia di prendere appunti.

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Orion

circa 9 anni fa - Link

Grande evento, e bello stringere la mano a un Morrichetti non molto propenso all'utilizzo della sputacchiera :P Tra i tutti i grandi vini assaggiati menzione speciale meritano: Brunello Poggio di Sotto (purtroppo non ricordo l'annata) che presenta un naso tipico e complesso e una bocca d'eccezzionale finezza. Brunello Ferrero 2007 al naso goudron, cuoio, tabacco, amarena, violetta. La bocca non delude e risponde da far suo alle bordate aromatiche che hanno stordito le narici, grande equilibrio tra tutte le componenti (acidità che da una freschezza stupenda e sorregge il tannino importante ma elegante al contempo). Ceretto 2006 Prapo al naso violetta, prugna, funghi porcini, humus, in bocca e monumentale, tannino possente che fa contraltare a una bella acidita ed una morbidezza che garantiscono un ottimo equilibrio gustativo, anche qui la persistenza e' da orgasmo suino. Barolo Vietti 2007 naso fruttato (lampone, cliegia) poi viola e tabacco, in bocca austero e un po spostato sulle durezze, ma comunque decisamente gia buono orq nonostante sia un bimbo in fasce

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Emanuele

circa 9 anni fa - Link

Tutto molto bello avrebbe detto Il grande Bruno. In effetti la selezione è pazzesca. Un pò di casino c'era, soprattutto il rumore, ma sopportabile. Il grande Citrico l'ho vissuto in diretta con te, soprattutto vederlo litigare col cavatappi...che uomo. Grande confronto. Da super appassionato di Barolo direi che, anche se è molto campanilistico, nel complesso Barolo ha espresso maggiormente le mille sfaccettature che i cru in questo pezzo di Langa possono esprimere. Senza entrare nella descrizione delle etichette, direi che ciò che ha vinto, almeno al mio gusto, è stata la netta retromarcia nell'uso del legno piccolo nuovo. Non ho bevuto un Barolo legnoso. Legni quindi ben dosati, anche da produttori storicamente votati al tannino dolce. Son contento. Parola di pace per l'annosa diatriba. In zona Brunello eccellenze pazzesche, abbiamo bevuto assieme a te un "Carneade" che per non rovinarti il mercanteggio non dirò, ma grandi Salvioni, Poggio di Sotto, Poggio al Vento. Beh, chiudo dicendo che ho avuto molto piacere a conoscerti, spero la prossima volta di incontrarti per una degustazione di birre.....non prescindendo da quelle di Ago. Ciao Ema

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Stefano

circa 9 anni fa - Link

Questo evento in parte mi ha soddisfatto, ma rivedrei la sala (troppo rumore, e che dire dell'odore di fumo entrato a un certo punto! Per due denominazioni di questo livello, bisogna creare più spazio e tranquillità). Finalmente ho potuto vedere in faccia il Morichetti (la foto su intravino risale a qualche kilo fa). Ho trovato in alcuni nomi, l'uso di usare la ricette di internazionalità, pochi rispetto a qualche anno indietro ... esce meglio il Barolo, ma l'eccellenza degli assaggi la do a Salvioni, mentre la totale delusione a Casanova di Neri. Cena: bella la location, ma cucina e servizio da rivedere. Stefano

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camillako

circa 9 anni fa - Link

Concordo. Evento mitico. Aggiungo umilmente il Rosso di Montalcino di Fonterenza. Piu che un minI brunello!!!!!! La foto del Rinaldi é rivelatrice. Una coppia enorme. Grazie ragazzi avanti cos

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Francesco

circa 9 anni fa - Link

Robba bella robba buona, decisamente sì. Location ok, selezione dei produttori pure, vini portati in degustazione dai produttori... mi vien voglia di rifarla solo a pensarci. Entrando in sala la prima cosa che ho pensato è stato... stai a vedere che becco pure qualcuno di Intravino e infatti eccotelo là, il cestone riccioluto del MoriKitty. Vabbè che dire, vini di eccellenza al di là di qualche eccezione (a me il melone della spinetta proprio non mi va giù) e volatili decisamente esagerate per Voerzio. Baroli buonissimi, anche i neonati 2010 (annata annunciata come memorabile), la verticale di Acclivi di Burlotto in particolare era da emozione, Vietti è sempre una sicurezza e Rinaldi è un Must. Di brunello menzione speciale per Ugolaia 2008 Lisini, Vigna Loreto di Mastrojanni (semper fidelis) e Uccelliera (mitico Andrea). Momenti clou della giornata chiacchierata in ginocchio da Beppe Rinaldi, con tanto di spiegazione su come riconoscere le donne che non troveranno mai marito dal colorito giallognolo della pelle, che ricorda ( a detta sua) il giallume della viti che prendono la clorosi ferrica. E poi aver conosciuto il Morichetti presentati niente popò di meno che dalla Signora di Montalcino Donatella Cinelli Colombini. Bravi tutti.

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camillako

circa 9 anni fa - Link

Dimenticavo: location so-so. Fino alle 13 decisamente troppo piccola e rumorosa.

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Mauro

circa 9 anni fa - Link

Grande manifestazione, purtroppo ero a Copenhagen! Le grandi idee non hanno confini.

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