Il meglio della settimana enigmistica in cui giocare a “Trova l’intruso” in una foto con molta storia*

di Alessandro Morichetti

I post più letti degli ultimi sette giorni.
1 – “Chi sta inquinando di più la terra sono gli agricoltori, non le industrie”: parola di Alessandro Dettori.
2 – 10 bottiglie di vino che desidererei assolutamente bere prima di morire (sparando molto alto).
3 – Vini di Vignaioli 2014 a Fornovo. Appunti parecchio sparsi, e nemmeno tutti miei.
4 – Franciacorta Dosage Zero Noir Vintage, Ca’ Del Bosco e la ridefinizione di un terroir.
5 – Wine blog utili o inutili? Quello che avremmo detto (e non diremo) a Wine2Wine il 3-4 dicembre.
6 – Nuove frontiere nel servizio dello Champagne: il lato B di Kim Kardashian.
7 – Il vino anarchico e libertino di Gino Veronelli.
8 – Della Juve, del Toro e del tifo incondizionato da stadio applicato ai Barolo (Boys).
9 – Il meglio della settimana in cui al Merano WineFestival c’è la solita ressa e a Villa d’Este verticali del genere.
10 – Un ricordo di Pino Ratto.

* Ho avuto modo di fare un giro nelle cantine storiche di Fontanafredda-Mirafiore in occasione della mostra Rosso Reale di recente inaugurazione, liaison tra le preziose sete della famiglia Rubelli di Venezia e i vini Mirafiore di casa Farinetti.

Nella foto sopra trovate il padrone di casa coi baffi e alcuni tessuti a mo’ di vino che sgorga dalle grandi vecchie botti. C’è però un altro elemento di grande interesse, che ha a che fare con le tecniche di vinificazione di metà Ottocento.

Chi lo indovina?

Sù, qualcuno spari senza leggere la soluzione sotto.

Avete sgranato gli occhi a sufficienza? Dàààài,

Questa immagine dice tutto. Guardate sotto alle botti.

Sveltato l’arcano? Tutto chiaro?

˙ıʇʇoq ǝllɐ oʇʇos ıɔɐɹq :oɔsǝʇuǝɔoʇʇo ǝlıʇs uı ɐɹnʇɐɹǝdɯǝʇ ɐllǝp olloɹʇuoɔ ıp oıdɯǝsǝ ǝʇuɐssǝɹǝʇuı un oɔɔǝ ‘ǝllɐds ǝllns ozzǝɯ ǝ oloɔǝs un ǝɹʇlo opuǝʌɐ ɹnd**

Curiosità: in questa cantina è nata Arcigola.

** Pur avendo oltre un secolo e mezzo sulle spalle, ecco un interessante esempio di controllo della temperatura in stile ottocentesco: braci sotto alle botti. 

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

9 Commenti

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Sergio

circa 9 anni fa - Link

Ciao Alessandro, posso avere un tuo parere su Farinetti? mi pare che su molti blog ultimamente si stia esagerando nel denigrarlo, così come fino a poco tempo fa era celerato come il salvatore della patria (non solo enogastronomica!). Come se avesse inventato lui il lavoro interinale...

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Alessandro Morichetti

circa 9 anni fa - Link

Ciao Sergio, grazie della domanda. Cade proprio nel momento peggiore perché il baffo mi ha appena sfilato 156 euro nell'Eataly di Monticello d'Alba e altre 21 nello store online (che ho voluto testare visto che con un ordine minimo di 19,90 euro spediscono a domicilio anche la pasta di Benedetto Cavalieri, non so se mi spiego). Per principio metterei nel cestino i commenti entusiastici e quelli risolutamente negativi, spesso provenienti da chi non sa nulla e parla. Farinetti è un imprenditore sano con gli imperdonabili difetti di avere successo ed essere un brilllantone. Da grande potere derivano grandi responsabilità e se ne sta rendendo conto. Poi è anche vero che a volte la racconta più bella di come è ma gli eccessi nel denigrarlo sono segno di stupidità: nel vino ha comprato aziende per lavorarci e non ha inventato nulla ma Eataly è una grandissima cosa: l'unico vero auspicio è che magari diventi un ottimo esempio anche per la contrattualistica del lavoro visto che, al momento, non sembra esserlo. Ti segnalo solo un pezzo in cui parlati dell'argomento più approfonditamente, direi con tono misurato e scevro da eccessi ("Con Oscar Farinetti (e Bruno Giacosa) in copertina sul Wine Spectator mi sento orgogliosamente italiano") con una postilla: il baffo è capace di rapire l'interesse degli americani e di far uscire mia zia da Eataly facendole dire "Che figata, potresti passarci una giornata intera lì dentro".

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FP

circa 9 anni fa - Link

Permettemi l'intromissione : Premettendo che: Farinetti è un imprenditore e questa campagna di discredito è intollarabile in quanto lui si muove all' interno di leggi, che gli consentono di fare ai lavoratori quei contratti là. Allora se la prendessero con chi glielo permette. Però la recensione del personaggio è un po' buonista. Dire che lui fa l' imprenditore per il piacere di dare lavoro ai giovani ed il denaro è solo un mezzo, fa venire l' orticaria e lo colloca di diritto tra quelli che amano talmente i poveri da aver la voglia di aumentarli continuamente...

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Alessandro Morichetti

circa 9 anni fa - Link

Chi ha detto che fa impresa per il piacere di dare lavoro ai giovani? Non io, mi pare.

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FP

circa 9 anni fa - Link

Lui ad un intervista concessa a GianLigi Paragone dopo tutte le polemiche sui contratti. Mi sono espresso in maniera non chiara. Scusate

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Alessandro Morichetti

circa 9 anni fa - Link

Il lavoro di Paragone sul tema Farinetti l'ho visto di recente ed è davvero una roba vomitevole. Poi ci ha rimesso le mani ma insomma, boh.

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Federico

circa 9 anni fa - Link

Il controllo della temperatura è "vecchiocome l'uomo", solamente che sono migliorate le tecniche/tecnologie per ottenerlo. Non ci andavano da soli i formaggi in grotta o i salami, prima a sgocciolare al caldo e poi a stagionare al fresco. Anzi, si scavava e costruiva per ottenere le condizioni migliori, ora si utilizzano macchinari. E' ingenuo pensare ai nostri predecessori come a "beoni" in balia della natura e dei suoi fenomeni. Da sempre si è cercato di "condizionare" a nostro vantaggio. Si conoscevano meno i meccanismi che avvenivano internamente, ma grazie all'osservazione e al tempo si trovavano comunque soluzioni, con l'esperienza. Oggi lo si fa meglio, con la tecnica e la tecnologia conseguente.

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Francesco Garzon

circa 9 anni fa - Link

No, non son riuscito a raccogliere il suggerimento. Addirittura ignoravo questa tecnica. In merito all'articolo che ai segnalato, ma comunque il vs. blog in generale, solo come pochi altri sanno fare, aiutano a riflettere meglio sulle (mie) posizioni nel mondo del vino, autori ed attori compresi. ... Però vedendo la targa non ho potuto fare a meno di pensare a Sangiorgi e alla vicenda a lui legata che mi fa sempre sospettare che ci sia una frattura profonda in certi ambiti del mondo del vino che confonde (e personalmente dispiace).

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Dario

circa 9 anni fa - Link

Ma non è che l'intruso è Farinetti stesso? A me pare che questo signore, abilissimo nel marketing, faccia e porterà alla lunga più danni che benefici al mercato di qualità e al concetto di tradizione e tipicità. Posto che questi possano essere concetti volatili e soggettivi, pensate che sia positivo proporre al mercato di massa un Barolo anonimo come quello di Fontanfredda? Alla lunga, vincendo un certo modus operandi, rischia di vincere un'idea più facile e meno complessa di vino (per stile, per costi) a discapito dei piccoli produttori che esprimono il vero senso di un Terroir (in questo caso il più nobile d'Italia). E' la voragine in cui sono cadute molte denominazioni che, se all'inizio ringraziavano grandi produttori per l'attenzione che portavano sulla specifica produzione, in un secondo tempo hanno fatto precipitare qualità, costi e prezzi.

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