Il meglio della settimana con un commento su I Signori del Vino nelle Marche*

Il meglio della settimana con un commento su I Signori del Vino nelle Marche*

di Alessandro Morichetti

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* Ieri alle 18 mi sono visto la puntata de I Signori del Vino con tappa nelle Marche, successiva a quella in Campania. Se ve la siete persa, qui trovate anche tutte quelle della scorsa stagione.

Anzitutto, notevole passo avanti nella collocazione in palinsesto: dalle 23:45 che furono alle 18 c’è un abisso. Ed è ora che il vino in tv venga sdoganato anche nei posti che contano quindi un bravo di default Marcello Masi e Rocco Tofa se lo meritano.

Ma veniamo al dunque: il meglio della puntata sta all’inizio. Giusto, necessario e sacrosanto il rilievo in apertura sul Verdicchio e azzeccata l’intervista a chi in questi anni ha indubitabilmente contribuito e rendere questo vino un simbolo riconoscibile nel mondo: Ampelio Bucci. (Nonostante qualche versione interlocutoria, un po’ impomatata, si nutrono grandi aspettative per Villa Bucci 2013, anno d’oro per il Verdicchio. E chiunque abbia mai bevuto Villa Bucci 1988 sa che Dio esiste e Gesù prima di fermarsi ad Eboli si è fatto un week end a Cupramontana e dintorni). Con Ampelio, il duo Masi-Tolfa intavola una serie di argomenti topici: quantità-qualità, artigianale-industriale, scelta biologica, disciplinari di produzione. Temi ovviamente non esauribili in una chiacchierata ma adatti per suscitare curiosità in un pubblico mainstream.

Dopo Bucci, il canovaccio della trasmissione non deraglia da binari politico-istituzionali consolidati e grandi nomi ci sono quasi tutti: da Michele Bernetti (Umani Ronchi) ad Alberto Mazzoni (Istituo Marchigiano di Tutela), da Angela Velenosi  (Consorzio Vini Piceni) a Doriano Marchetti (Moncaro), passando per Paola Cocci Grifoni e Serenella Moroder. Purtroppo manca completamente quella schiera – una vera schiera – di giovani viticoltori che sta facendo parlare di sé in tutto il mondo e che avrebbe meritato le luci della ribalta accanto ai big brands. (Già sull’Intravino-Bignami dedicato al Verdicchio ne trovate in quantità). Peccato.

Quando poi in qualità di esperto regionale è apparso Luca Maroni confesso di aver meditato l’autocombustione, ancora prima che promuovesse senza menzionarlo un vino premiato proprio da lui (che tra l’altro è verdicchio tagliato con sauvignon e moscato, come raccontammo), individuando nel sangiovese la varietà rossa di riferimento in regione: qualcuno gli dica che è il montepulciano, se possibile. Vabbè, pazienza.

W le Marche (w l’80% bio della produzione picena, Angela Velenosi dixit) e buon proseguimento ai Signori del Vino, sabato ore 18 su Rai Due.

[Foto: Angela Velenosi]

 

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

5 Commenti

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Rinaldo

circa 8 anni fa - Link

A mio parere non è facile fare una trasmissione sul vino in Tv per due ordini di motivi: in primo luogo perchè il tema è vasto e il tempo è poco, in secondo luogo perchè la questione della pubblicità rappresenta un impedimento all’informazione. Il tempo risicato impedisce approfondimenti tecnici, i quali però sono un aspetto imprescindibile all’interno di un’iniziativa divulgativa sul tema. La questione legata alla pubblicità, rende la trasmissione monca dell’identità dei suoi protagonisti. Posto ciò, una trasmissione sul vino è comunque destinata a subire critiche, oggettivamente giustificate, a meno che non si tenga conto delle attenuanti strutturali di cui sopra. Per ciò che concerne specificamente la serie “Signori del Vino” in onda su Rai 2, un modo per alleviare tali criticità, sarebbe secondo me, l’utilizzo appropriato degli spazi social di riferimento, da riempire con quei contenuti tecnici e informativi che non sono stati inseriti nelle singole puntate. In questo modo si offrirebbe un servizio più completo, si darebbe un seguito alle puntate, si alimenterebbe una discussione critica, si limiterebbero gli spazi per compiacimenti di rito, formali, stucchevoli, pesanti, per nulla costruttivi.

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massimo

circa 8 anni fa - Link

Come al solito, l'intenzione e il format della trasmissione sono apprezzabili, ma i contenuti e i "Signori del vino" intervistati sono un po' scontati, e quindi noiosi (parere personale, intendiamoci). In questa puntata in particolare, la cosa più bella è di gran lunga la scollatura della signora Velenosi

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Giuseppe

circa 8 anni fa - Link

Alessandro non smetto mai di seguirti.immenso

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amedeo

circa 8 anni fa - Link

Hai ragione Alessandro, la supercazzola di Luca Maroni è meravigliosa, sembra uno spezzone dei film di Totò. E poi quel riferimento al Tabano si commenta da solo. Possibile che la Rai non abbia trovato un altro "esperto" delle Marche?

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Elvio

circa 8 anni fa - Link

Ti confesso che non sapevoe neanche l'esistenza della trasmissione. Ho cliccato per vederla, ma mi sono fermato alla frase "..le Marche gentili.." Mi è venuto un conato.

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