I prezzi raddoppiano, i servizi peggiorano: benvenuti al solito Vinitaly

I prezzi raddoppiano, i servizi peggiorano: benvenuti al solito Vinitaly

di Antonio Tomacelli

Ai nastri di partenza dell’indignodromo “Vinitaly 2016”, il deputato europeo Matteo Salvini è partito con un certo scatto, ma chi frequenta la fiera da qualche anno sa che il problema non sono le dichiarazioni del presidente Mattarella sulle frontiere ma le code (ai parcheggi, ai bagni, al bar) e i disservizi.

Ecco, se proprio vogliamo lamentarci di qualcosa cominciamo dal costo del parcheggio che è passato da 10 euro al giorno a 25. Aggiunti al biglietto d’ingresso, raddoppiato pure lui fino a 80 euro (e ci siamo giocati l’aumento di Renzi), siamo alla fantastiliardica cifra di 105 cucuzze per un’allegra scampagnata tra smog, file e panini gommati.

Che siano queste le innovazioni tanto strombazzate dai comunicati stampa del Vinitaly? «Dal nostro osservatorio privilegiato – dice Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – abbiamo visto il vino raggiungere un livello qualitativo medio assolutamente inimmaginabile fino a venti anni fa. Oggi si parla di contenuto etico, nuove tecnologie e di cambiamenti nelle tendenze di consumo, tutti aspetti centrali quest’anno a Vinitaly».

Ecco, rileggendo Mantovani, il dubbio ti sale come una carogna: stai a vedere che tutto il mondo del vino si innova tranne il Vinitaly?

Le linee telefoniche sono le stesse dei tempi di Meucci, l’Internet devono ancora scoprirlo e, come al solito ci vogliono due ore per entrare, due per pisciare e mangiare e due per uscire e tornare in albergo. Che a 105 euro non sono neanche tante.

Ricapitolando: nell’indignodromo Salvini è scattato per primo ma sono sicuro che possiamo riprenderlo facile, elencando nei commenti gli sbattimenti del Vinitaly. Sono ammesse anche i commenti positivi, per carità, ma sarebbe la prima volta che accade.

A voi la parola, dunque, ché sfogarsi non vi ridarà indietro quelle ore di vita perse in coda ai cessi ma almeno vi rilasserà un attimo.

avatar

Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

33 Commenti

avatar

antonio

circa 8 anni fa - Link

preferisco comprarmi una bottiglia con 105 euro e bermela con calma a casa... fortunatamente è una passione, ed essere accalcato in una manifestazione a fare a cazzotti per un paio di CL di vino per poi doverli sputare lo lascio agli addetti ai lavori o ai collezionisti di assaggi!!

Rispondi
avatar

Daniele Longhi

circa 8 anni fa - Link

E pensare che la London wine fair a maggio, moolto piu grande in termini di produttori presenti e vini da assaggiare, è gratis...DA PAIUUUURA.... Come dice Antonio con 105 danari mi prendo una bella bottiglia e la bevo a casa.

Rispondi
avatar

GiovanniP

circa 8 anni fa - Link

Sono proprio curioso di sapere su quali presupposti basa le sue affermazioni visto che , dando un'occhiata sul web ho visto che i produttori sono stati nel 2015 circa 750 ed i visitatori circa 12000.....

Rispondi
avatar

Mahee Ferlini

circa 8 anni fa - Link

Che peccato!!

Rispondi
avatar

alessandro c.

circa 8 anni fa - Link

Allora si parla di Vini Veri e c'è un articolo neutro ma ovviamente senza nemmeno mezza nota stonata anzi... Si parla di Vinitaly, dove ci sono centinaia di viticoltori rispettabilissimi ed è solo ed esclusivamente polemica, anche se non riferita ai produttori. Ora, visto da fuori, per uno che ogni giorno ha difficoltà a vendere (ed ultimamente anche a comprare...visti i prezzi di molti) vini naturali perchè il consumatore medio (e non solo) li trova difettosi (e talvolta in effetti lo sono, soprattutto con le effervescenze e con le ossidazioni) non pensate che, nel caso di Vinitaly, si possa parlare anche di altro? Non simpatizzo per l'organizzazione veronese ma, riferendomi al post precedente, avete visto di cosa sono capaci i ragazzotti italiani che prendono d'assalto gli stand ed alle cinque del pomeriggio se ne stanno stravaccati fuori dai padiglioni? L'ingresso gratuito sarebbe migliorativo?

Rispondi
avatar

Luca

circa 8 anni fa - Link

Sono rimasto letteralmente basito dal fatto che gli usi e costumi di certi produttori e distributori non cambiano, a fronte di un prezzo di ingresso raddoppiato per il comune mortale: certi vini continuano ad essere inaccessibili e riservati ad addetti del settore che hanno inviti ad hoc. Osceno. Con quella cifra pagata, il produttore/distributore dovrebbe avere L'OBBLIGO di mettere i propri vini all'assaggio di tutti. Inutile pubblicare un elenco visibile a tutti dei produttori presenti se poi non si possono assaggiare...quanti stand ancora con lo spazio solo interno...mah

Rispondi
avatar

Lorenzo

circa 8 anni fa - Link

L'obbligo? E perché? Io sono un produttore, e le dico che di quei 105 euro noi non vediamo un centesimo, sarebbe una beffa oltre al danno. Già così non riusciamo a lavorare a causa delle orde di ubriaconi che pretendono bicchieri colmi mentre sto cercando di spiegare le nuove annate a qualche distributore. Cosa crede che per noi la fiera sia gratis? Noi paghiamo cento volte i vostri biglietti per avere disservizi ancora maggiori. Credete che in coda in macchina non ci siamo? Che non usiamo i bagni o che usiamo internet per postare selfie con bottiglie di vini che non capite, ma che comprate a caro prezzo instupiditi dalle assurdità che dicono certi produttori snob e arroganti? Si può parlare di cose che si conoscono, lei stia a casa e beva il tavernello. Sono gli addetti del settore che ci permettono di lavorare, non quelli come lei che pretendono cose assurde perché vivono sulla luna.

Rispondi
avatar

vinogodi

circa 8 anni fa - Link

CITO: "...che usiamo internet per postare selfie con bottiglie di vini che non capite, ma che comprate a caro prezzo instupiditi dalle assurdità che dicono certi produttori snob e arroganti?" ... RISPONDO: ...capisco lo sfogo , la frustrazione imprenditoriale di investire per non avere un ritorno adeguato che fa il paio con quella del cittadino che paga le tasse (tante) per non avere quasi nulla in cambio in termini di servizi. Il generalizzare troppo e spingersi ad una contumelia quasi al limite dell'offensivo , non mi sembra comunque il caso. Fra gli appassionati c'è gente con palato più educato di tanti produttori che hanno poca discriminante del proprio prodotto e di quello del mercato, perché chiusi ad ogni stimolo dall'esterno, con la disponibilità a spendere in base al proprio gusto e contestualizzazione qualitativa di ciò che acquistano, non solo "instupiditi" dalle chiacchere dei produttori snob e arroganti. Ma quando mai... PS: personalmente , chi si fa selfie lo ritengo un cretino, indipendentemente che se li faccia con la bottiglia che "non capisce" così pure con il personaggio pubblico da ostentare sui socials . Per cui, amico produttore, un attimino di self control scribendi...

Rispondi
avatar

bruno

circa 8 anni fa - Link

Se tutti accogliessero il suo invito a bere il tavernello il suo vino se lo berrebbe lei. Capisco le sue motivazioni anche giuste ma mi sembra eccessivo da chi come lei da dell'arrogante e dello snob ad altri produttori. Suvvia si contenga e si guardi bene dal menzionare il vino che produce altrimenti perderebbe sicuramente come clienti almeno i lettori di questo post

Rispondi
avatar

Luca

circa 8 anni fa - Link

Lorenzo: non vivo sulla luna, partecipo ad altre manifestazioni dove con quel prezzo del biglietto i produttori fanno assaggiare i propri vini. Il suo problema lo dovrebbe vedere con gli organizzatori dell'evento dal momento che fanno pagare un prezzo del biglietto cosi elevato/fanno entrare dei "non" professionisti, non con il consumatore/appassionato/sommelier, che proprio tanti problemi non ne dovrebbe creare.

Rispondi
avatar

Emanuele

circa 8 anni fa - Link

Caro "produttore" Lorenzo, si ricordi che il suo vino, alla fine, è il consumatore finale a berlo, persone proprio come Luca. Appassionato, sommelier o altro. E se i suoi cari distributori il vino non lo piazzano, lei un secondo ordine lo vede col binocolo, ok? Non inciti troppo alla beva del Tavernello, magari rischia di non avere più mercato una volta assaggiato..

Rispondi
avatar

fabrizio

circa 8 anni fa - Link

quelli che vi fanno lavorare sono quelli che comprano le bottiglie e le bevono e se non ci fossero "gli addetti del settore" forse prenderestevoi qualche euro in piu, e noi ne spenderemmo qualcuno in meno. Meditate.....

Rispondi
avatar

Rob

circa 8 anni fa - Link

io ridurrei tutto all'incomprensione principale: i produttori vedono Vinitaly come una fiera professionale e non vorrebbero gli appassionati, ma solo importatori, distributori, agenti, ristoratori... I visitatori accorrono in massa alla più importante fiera del vino italiana e si vedono quasi rifiutati dalla maggior parte dei produttori. Un incomprensione irrisolvibile sino a che Vinitaly non decide cosa vuole essere: una fiera per addetti ai lavori o per appassionati (anche di altissimo livello).

Rispondi
avatar

Luca

circa 8 anni fa - Link

Sono anni che non ci vado per questo motivo Farsi prendere in giro pagando non lo trovo divertente Attendo novembre e vado a Merano col freschetto

Rispondi
avatar

Sergio

circa 8 anni fa - Link

ah, perchè Merano costa poco, vero?

Rispondi
avatar

Luca

circa 8 anni fa - Link

Sono il primo Luca... Merano non costa poco, certo che no. Ma la differenza è sostanziale: se un produttore aderisce, è OBBLIGATO a fare assaggiare le etichette selezionate dall'organizzazione. Pertanto il prezzo del biglietto è ampiamente giustificato. Al Vinitaly ho fatto fatica ad assaggiare dei vini da 10€! Manco fossero dei Montrachet...

Rispondi
avatar

Granocchiaio

circa 8 anni fa - Link

É sempre stato così, fin dall'inizio, poi ovviamente SEMPRE PEGGIO

Rispondi
avatar

Luca

circa 8 anni fa - Link

Caro Sergio, per il servizio percepito e avuto è il giusto prezzo. Onestamente visitare 1400 cantine in 4 gg non lo ritengo possibile al Vinitaly. Visitarne 380 selezionate da un test di ammissione a Merano si . A Merano pur con molti visitatori è possibile arrivare , parcheggiare a costi civili , non fare code, pranzare all'interno e all'esterno con poca fatica . E visitare la città a piedi

Rispondi
avatar

vinogodi

circa 8 anni fa - Link

... indipendentemente dai disservizi, chi è abituato alle grandi fiere anche dell'alimentare ne sarà poco sorpreso (non è molto meglio il Cibus, o Alimentha o Anuga o Vinexpo o .... ecc , ecc) , una cosa mi ha veramente sorpreso : nonostante fosse a pagamento (80 centesimi , e senza resto) al cesso della stazione ferroviaria 20 metri di coda per "fuoriusciti" dal Vinitaly impossibilitati ad espletare in fiera per code epiche . Penso che se ci fosse una parola caratterizzante questa fiera , "coda" sia inequivocabilmente la più gettonata: - Coda pazzesca al casello autostradale per gli sventurati (prevedibile , quindi ho posteggiato l'auto a Mantova e me ne sono venuto, tranquillo, in treno) - Coda all'ingresso (per fortuna avevo il pass "stampa") - Coda ai cessi chimici - coda agli stands - coda ai (pochi) bar disponibili per mangiare (ma qui l'amicizia con i produttori è strategica) - Coda persino per attraversare i padiglioni PS: tanta gnocca e di buon livello . Alcune (non così poche) con la scritta "escort" fosforescente sulla fronte , ma comunque professionali ed assertive , seppur in doverosa mostra della "mercanzia" , con sempre sobrio e disincantato atteggiamento ...

Rispondi
avatar

Manuel

circa 8 anni fa - Link

Io provo a fare il simil positivo Cosa Bene Entrato lunedi 11. Fila all'entrata onesta (15 min) alle 9,45. Rispetto anni passati no fila per bagni e mediamente puliti ( due anni fa fu tragico..) No fila per mangiare Cosa male Trovo scandaloso, come detto da post precedenti, che i produttori selezionino la clientela. devi sempre giustificare con la professione l'eventuale accesso ai prodotti migliori e, col biglietto a 80 euro, la cosa fa ridere...anzi fa voglia di non tornare più Caldo e spazi degustazione risicati; basta un ubriaco (regolarmente con pass....) che ti rovina il produttore. Ieri sono scappato dallo spazio Vivit..pareva l'assalto ai forni di manzoniana memoria. Bevuti tre vini che ricordavo validi..sono risultati una schifezza. Viabilità: arrivare alla fiera è una presa per il...io ero su un autobus e come sempre ho dpvuto attraversarla tutta....incredibile..per non parlare dell'uscita al casello pensata per un comune di 1000 persone... Infine la cosa peggiore: il comportamento di certi "distributori" che non fanno nulla per mascherare la loro provincialità..interrompono discussioni, tirano produttori per la camicia, parlano inglese in modo ridicolo. Andrebbero "fermati" nei loro stand, oppure gli andrebbbe deidicata una giornata Voto finale: io la sufficienza la dò, perchè reputo l'occasione comunque importante e l'organizzazione difficile. Anche se all'articolo successivo risponderò chiaraemente: via da Verona, milano ok..bologna meglio

Rispondi
avatar

Enrico

circa 8 anni fa - Link

A livello professionale , Verona non e’ piu’ adatta. A parte questione logistica e di parcheggio ( 25 euro, sono 25 euro ) Stand in cui la temperatura e’ mille gradi , che non aiutano di certo a degustare maniera professionale , manca un’area relax o di decopressione per chi sta tutto il giorno , nemmeno delle panchine per potersi sedere fuori dagli stand , con persone sedute per terra come i peggiori bar di Caracas. I soliti bar della fiera con panini a prezzi esorbitanti e una fetta di prosciutto si e no ( ma che bello sarebbe se fuori gli stand , ci fosseri i track food , magari inerenti alle regioni degli stand stessi ). il solito problema con linee telefoniche ( ma scherziamo , nel 2016 , scandaloso ) e ancora peggio , in piena epoca 2.0 , nemmeno delle stazioni di ricarica per smartphone , quando ormai tutta la comunicazione passa attraverso i social. Expo insegna ( ed era solo la “povera Polonia ) che bastano 3 assi di legno e un pannello solare per offrire un servizio fondamentale. Poi non parliamo del disagio che ha creato quel pagliaccio di Renzi , ad un certo punto , non si poteva piu’ passare per certi Stand. E’ ora che ci svegliamo , urgono cambiamenti , il resto del Mondo ci sta mangiando la pappa in testa . Dimenticavo… io acquisto più di centomila euro di vino per la mia attività.. e se non elemosino 2 biglietti a a qualche rappresentante , mi toccherebbe pagare 80 euro. Alle grandi fiere francesi , gli operatori del settore , entrano gratis. Qui in italia , basta che hai un blog ( con tutto rispetto , ma quanta merce comprano o movimentano ) e ti accreditano per tutti i 4 giorni. Per non parlare dei biglietti gratis alle varie associazioni ( Confartigianato ecc.. ) , con relative “gite ” di persone che si e no , al ristorante , bevono vino sfuso. Povera Italia…

Rispondi
avatar

Paolo A.

circa 8 anni fa - Link

Ma davvero qualcuno decide dove investire più di 100 mila euro basandosi sugli assaggi fatti al Vinitaly, in quelle condizioni, con vini caldi, ressa, rumore, escort profumate come...escort? Diciamo che Vinitaly è una grande giostra in cui si va perché si deve andare e per mantenere una rete di relazioni sociali, ma sostenere che sia il luogo adatto per degustare dei vini, suvvia. E infatti hanno ragione gli organizzatori: sono anni che la situazione è quella ma gli stand continuano a essere sovraffollati, quindi, se il metro del successo di una manifestazione è la calca, perché si dovrebbero investire ingenti somme di denaro per cambiarla?

Rispondi
avatar

Enrico

circa 8 anni fa - Link

Ma chi le ha detto che io scelgo dove investire i miei soldi al Vinitaly... Allora che la chiamino "Festa del Vino"... dove la gente va a farsi la gita e bere senza un senso... Anche se a mio modesto parere , la fiera sarebbe rivolta ad addetti del settore... se poi , in un colpo solo , ho occasione di poter incontrare ed assaggiare tante cantine che mi interessano ... perchè non fare le cose per bene ?? Come dice lei , se fanno "cassetto" , tanto di cappello... spero vivamente che qualcuno gli faccia della sana concorrenza, e che se ne accorgano tardi a Verona.. P.S: mettere a disposizione delle panchine fuori dagli Stand , o cmq creare una zona relax, non credo che gli costi molto ... basta andare dal parroco della chiesa li vicino , che gli presta lui le sedie !!!!!

Rispondi
avatar

Luca

circa 8 anni fa - Link

È vero Enrico, la fiera è ancora allo stato primitivo e tutti ci vanno ancora però . Trovo le fiere un momento professionale e quindi solo per operatori . Se vuoi assaggiare il prosecco ti fai una gita il sabato e la domenica . Oppure vai nella enoteca e assaggi , sganci un deca e apri una bottiglia. Ma sono tutti braccini corti . Un paio di volte mi sono presentato ad alcuni produttori e sono stato "servito" con sufficienza al Vinitaly. Al Merano mai , ho assaggiato tutto quello che mi ero prefissato , con calma e tranquillità . La fiera serve agli agenti dei produttori per risparmiare sulle riunioni . o per farsi pagar le provvigioni . Trovo inutile lo sfarzo degli stand progettati da presunti architetti: io ce l'ho più grosso e lungo Ripeto: il Merano lo fanno a novembre , bella stagione e dopo la vendemmia e si sa che la vendemmia è un grosso problema per tutte le cantine , per lo meno per quelle poco organizzate Stand tutti uguali , biglietto obbligatorio per tutti . Lo facessero anche a Verona , ma non lo faranno mai , troppo sicuri che le aziende ritorneranno perché al Vinitaly ci vanno tutti , vuoi non andarci ?

Rispondi
avatar

Enrico

circa 8 anni fa - Link

Ma guarda Luca che , se fosse anche a Bologna o Milano , niente cambierebbe. E lo dico io che sono pure comodo visto che dista 90 km da me. Anche perche' , i produttori ci vanno solamente perchè in quei 3/4 giorni , hanno occasione per incontrarsi con i loro importatori in un'unica volta. Però ci vuole tanto poco per fare le cose bene... perchè accontentarsi sempre ??? Pensa solo a mettere a disposizione uno stand, anche fra i più piccoli , dove magari di solito c'e enolitech ( ma chi ci va a quelli , vorrei proprio saperlo ), dove poter far trovare , ad addetti del settore , tutte le referenze del vinitaly , cosi da poter permette un percorso coerente ad una persona interessata... forse sono un sognatore !!!!!!!!

Rispondi
avatar

Andrea

circa 8 anni fa - Link

Sig. Lorenzo comprendo il suo sfogo, ma si ricordi che il suo vino non lo comprano gli addetti del settore, ma quei consumatori\appassionati che magari approfittano del Vinitaly (purtroppo in mezzo a orde di ubriaconi) per conoscere nuovi produttori o altre realta'.

Rispondi
avatar

Giancarlob

circa 8 anni fa - Link

Visto da lontano, al Vinitaly non ci metterò mai piede, sembra quasi che per risolvere I problemi delle file, degli sbevazzatori, dei bagni, dei telefoni, ...abbiano scelto di selezionare il pubblico tirando mazzate sul prezzo del biglietto e del parcheggio. Ma a quanto pare la missione è fallita.....hanno portato a casa I soldi senza dare nulla in cambio, all' italiana.

Rispondi
avatar

Luca

circa 8 anni fa - Link

Ci sono molte fiere e sagre del vino Basta informarsi Ogni anno le solite lamentele , ma tutti ci vanno Verona non vuole mollare l'osso Ha "rubato" a Padova fiere parte del loro personale e alcune "fiere" di altri settori La guerra mi sembra Aperta Se il posto non va bene, i produttori dovrebbero consorziarsi per non andarci al Vinitaly , cosa molto poco probabile . È il cliente che sceglie il vino Il produttore ( come cliente ) sceglie la fiera Se l'offerta è il Vinitaly , evviva io Vinitaly C'è altro ? Certo , basta avere la voglia di informarsi e di non fare le pecore Luca

Rispondi
avatar

Simeone

circa 8 anni fa - Link

La polemica è inutile. Perchèp basterebbe non permettere semplicemente l'ingresso ai non addetti ai lavori. Come tutte le fiere serie del mondo, vedi alla voce Prowein e Vinexpo. Punto. E nel delirio solito, c'è stato addirittura un barlume di civiltà inaspettata: il bagno dedicato ai produttori, pulito, senza code e profumato. Per il resto speriamo presto che la fiera crolli e siano obbligati a spostarla in altri luoghi più adatti, vedi Milano, Bologna o Rimini (a cui ci si arriva volendo davanti in treno, così tyanto per...)

Rispondi
avatar

Andrea

circa 8 anni fa - Link

Nel frattempo il giornale "L'Arena" (il giornale di Verona) espone i numeri del successo dell'edizione appena conclusa... http://m.larena.it/territori/citt%C3%A0/vinitaly-da-record-in-crescita-i-top-buyer-esteri-1.4786815

Rispondi
avatar

Pietro Casarotti

circa 8 anni fa - Link

Buongiorno, Vinitaly,perchè parteciparvi come produttore? Una vetrina sul mondo. In 50 anni il Vinitaly ha vissuto giorni più o meno bui, fino a qualche anno fa andavo a visitarlo per scoprire nuove cantine o assaggiare prodotti particolari e non facilmente reperibili nelle vicinanze di Verona dove abito (ho 23 anni e abito in provincia di Verona, sì non sono un grande esperto ne un sommelier ma ho da sempre lavorato nei campi di mio padre in Valpolicella, mio fratello è enologo che ha lavorato in Sud Africa, Australia, Ungheria, Napa Valley e chiaramente in Italia ed ho sempre cercato di farmi spiegare da lui che "ne sa di più"), da circa un anno lavoro per il primo Network Italiano del vino, ho partecipato nel 2015 e 2016 insieme al gruppo come espositore, ammetto di aver trovato questo Vinitaly migliore dello scorso anno. Effettivamente a livello personale ci si deve organizzare, la mattina prendevo il treno e poi la navetta, mai avuto problemi (tranne la sera che dalla stanchezza mi sono addormento sul treno di ritorno ritrovandomi a Vicenza!). Al Vinitaly si trovano nuovi contatti e si fa "Salotto", difficilmente si arriva a firmare qualcosa ma (a mio parere) meglio farsi vedere che far di tutto per star nascosti e forse la magia arriverà. Tutti i problemi che avete riscontrato effettivamente esistono nei principali padiglioni, noi eravamo in "esposizione" nelle tensostrutture e non si ha avuto problemi di accesso al bagno al cibo unica pecca gigante, il servizio telefono e internet impossibile da utilizzare se non al mattino e alla sera. Durante la manifestazione si è presentato al nostro capezzale un gentile signore che per via del suo aspetto a SUO dire "trasandato" non ha avuto la possibilità di assaggiare i prodotti per la quale era venuto (es. amarone di varie cantine), ho trovato ingiusto che in una vetrina non si presentassero i prodotti, è un po'come tirarsi una zappa sui piedi.. Per finire il prezzo.. solitamente tutti quelli che conosco sono sempre riusciti bene o male ad avere accesso alla manifestazione aggratis, quest'anno ci sono stati più controlli e più difficoltà nell'entrare ma è sempre vero che Vinitaly è Vinitaly e nella tradizione veronese "se va par ber", per cui chi è entrato con quell'intento sia che abbia pagato che sia entrato gratuitamente lo avrebbe fatto comunque. (probabilemente è un po'confusionario, volevo dire tante cose, spero che riuscite a recepirle =)

Rispondi
avatar

Simeone

circa 8 anni fa - Link

Ecco, nella chiosa finale hai riassunto il motivo sacrosanto per cui o chiudono sta fiera ai bevitori, o bisogna incominciare a boicottare in massa.

Rispondi
avatar

Bruno

circa 8 anni fa - Link

Perdonatemi, ma paragonare Vinitaly e Merano non ha senso. Al di là della dislocazione geografica e dei mezzi di collegamento, il Vinitaly dovrebbe essere una fiera per operatori, non per consumatori e viceversa.

Rispondi

Commenta

Rispondi a Simeone or Cancella Risposta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.