Guida al fenomeno dello scontrino estivo. Con punti di stile per blogger e commentatori

Guida al fenomeno dello scontrino estivo. Con punti di stile per blogger e commentatori

di Fiorenzo Sartore

Tra i riti estivi che amiamo odiare c’è la pubblicazione dello scontrino folle. Normalmente si accompagna a titolazioni sul genere “scontrino folle” e “turisti spennati”, e altre simili lamentazioni, e consiste appunto nell’ostensione del documento seguita da considerazioni socio-economiche di una certa profondità. Ormai non è estate senza i numerosi scontrini folli che evocano vacanze da nababbi. Ci sarebbero tanti altri riti estivi molto più interessanti, dalla fellatio in cabina al rientro col bollino rosso, ma a noi piace quello.

Ci piace scrutare uno scontrino con cifre iperboliche. E’ come guardare dal buco della serratura, è quasi the real thing. Tipicamente ti teletrasporta in Costa Smeralda o nelle maggiori città d’arte, Venezia Roma Firenze (raro che succeda a Forlì). Tanto che ormai potremmo definire un po’ di punti di stile, di elementi che ritornano, sia nello scontrino che nei commenti possibili. Ecco come si manifesta il rito estivo dello scontrino folle.

E’ uno scontrino o no? Trattandosi di materia fiscale, siate fiscali: a volte pubblichiamo scontrini, a volte pre-ricevute, ma finiamo spesso per chiamare scontrino qualsiasi cosa, anche il pizzino con la mia lista della spesa. Giustamente, siate spietati nei commenti, e fatelo rilevare. Per esempio, quello pubblicato qua sopra è uno scontrino.

E’ folle o no? Non lo è quasi mai. Spesso questi scontrini sono emessi nella splendida cornice di locali fighetti per ricchi-e-famosi (o wannabe) quindi il conto è quello che è. Poi ci sono quelli che scelgono il solito Krug, per dire, che costa un’enormità di suo. Facile che arrivi al tavolo con i dovuti ricarichi a cifre pesanti. Bevete gazzosa, no?

La splendida cornice. Si paga quella: bere gazzosa ad un tavolo in Piazza San Marco o Portofino non è come farlo al bar sport di Luino. Da qui discendono le considerazioni ovvie: ma che ti aspettavi? E soprattutto arriva l’argomento centrale, ovvero:

C’era il listino prezzi. Cioè, era chiaramente scritto che per un caffè dovevi vendere un rene. E ora che fai, pubblichi lo scontrino? Ti indigni? A pensarci bene è notevole: esiste gente in grado di usare uno scanner o downloadare una pic da uno smartphone e uploadare il tutto su un social network, ma ops, non legge i listini al tavolo. Tuttavia:

Indignarsi è bello. La seconda cosa interessante, oltre a guardare dal buco della serratura, è indignarsi per i prezzi elevati. Per esempio nello scontrino oggetto di questo post, un bicchiere di bianco a venti euro pare davvero un botto. Ma il punto è esattamente questo: pare. Se mi seguite nel mio relativismo, vedrete che venti euro sono un botto per un barbone come me, mentre il mio amico che ha appena cambiato modello di Cayenne con venti euro si accende i sigari. E’ un mondo ingiusto? Sì, da qualche migliaio di anni.

L’hai fatto apposta. Una deriva cospirazionista dello scontrino folle che a me piace particolarmente prevede che lo scontrino folle venga messo in giro direttamente dall’esercente, magari inventato di sana pianta per motivi astutamente virali: è tutta pubblicità. Poi non ditemi che non siamo gente creativa.

Maledetti evasori. Un altro esercizio rituale è la lettura dello scontrino, sempre per mantenere alto il tasso di indignodromo: l’esercente come sta messo a scontrini? Un parametro è il numero progressivo dello scontrino emesso. Nel nostro caso, è il 42, alle 19,30. Ma siccome risulta che il locale “accoglie una media di 5mila clienti al giorno nel mese di agosto”, a quell’ora aveva emesso solo 42 scontrini? Spiegazioni possibili: il locale apre tardi e lavora nottetempo. O dispone di numerosi altri registratori di cassa. Oppure, bang! Indignatevi.

 

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Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

13 Commenti

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DarioSpezza

circa 11 anni fa - Link

Oppure in un paese come l'Italia se un commerciante non fa un pò di nero chiude. Matematico. Ho cambiato due commercialisti in due anni e me l'hanno confermato. Poi chiaramente se rincari 10 volte le bibite magari non ne hai bisogno eh..

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Adriano Aiello

circa 11 anni fa - Link

Oppure lo fa e vende la macchina da 80.000 euro, la casa al mare e quella in montagna. E basta con sta storia del se non fai un po' di nero devi chiudere: sto paese si prodiga in politiche assistenziali per la piccola impresa da un trentennio abbondante ma ancora bisogna sentire sta messa

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Andrea Fontana

circa 11 anni fa - Link

E quali sarebbero, di grazia, queste politiche assistenziali verso il piccolo imprenditore? Quelle che se il mio dipendente decide, in un impeto di umanità, di iscriversi all'avis, per mezz'ora di prelievo io gli devo pagare una giornata di lavoro? Oppure che mi lavora 11 mesi e prende 14 stipendi? O ancora che se si alza una mattina e decide che non ha voglia di lavorare se ne sta bello bello nel letto e io gli pago la malattia? Belle...

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DarioSpezza

circa 11 anni fa - Link

Allora parlo ovviamente per me, la mia ex attività aveva 20 coperti, 34 mq di locale IN TUTTO compreso wc e spogliatoi e wc dipendenti. Oltre a mutuo e affitto (5000 euro ca mese), le spese fisse più o meno erano 1500 euro di enel, 1500 euro di acqua, 30 euro al mq di raccolta rifiuti, forniture MINIME (senza vino mettiamo) 6-8 mila euro al mese, poi aggiungici IVA se ti va male, Inail tua e dipendenti, Commercialista, Consulente del Lavoro, Magazzino, Dipendenti (nel mio caso un 4000 euro al mese) e immagina che senza problemi 500 euro al giorno di imprevisti li hai (manutenzione macchine in primis, ma anche corsi HACCP, RSPP, ecc., registratore di cassa, rifare il layout, rifare il manuale haccp, rinnovare l'imposta sul contratto d'affitto, rinnovare concessioni del suolo pubblico, per inciso non avevamo nemmeno tavoli fuori, solo insegna e lanterna, Associazioni di categoria, RAI, SIAE, simpatiche visite dell'ufficio igiene e chi più ne ha più ne metta). Non sembra molto appetibile come prospettiva no? :-)

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Nelle Nuvole

circa 11 anni fa - Link

Dietro ogni scontrino folle ci sono un paio di pirla. Come in questo caso, i pirla non si fanno propinare scontrini folli da soli. nel caso la pirlaggine non è di aver pagato 1 bicchiere di vino bianco a cranio 20 euro, ma di non averne ordinati di più, ostinandosi invece a bere ACE e succo di ananas per lo stesso prezzo. Fiorenzo Sartore, un appunto, la fellatio in cabina non è un rito estivo, bensì una fantasia estiva. C'è una differenza.

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la linea (mauro)

circa 11 anni fa - Link

e questo post e' bello :-)

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Pietro

circa 11 anni fa - Link

Bella questa gara tra Intravino e Dissapore su chi pubblica prima lo scontrino folle. Toglietemi una curiosità, ma vi chiamano di notte per farvi scrivere il prezzo appena alzati? :) Oggi vince Intravino per un'oretta circa.. siamo 1 pari o mi sono perso qualcosa mentre tra i monti mi mancava l'etere (non quello etilico)? Peccato non avere più con me quello scontrino con l'orzo macchiato da 14 euro dove il caffè costava regolarmente 1 euro... ahimè in quel caso era solo un baco del software di gestione anagrafica...

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Davide G.

circa 11 anni fa - Link

anche un tonno in scatola capirebbe che questo e' uno scontrino di un locale con consumazione minima di 20 euro. probabilmente c'era musica dal vivo o discoteca.

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Giò

circa 11 anni fa - Link

Il Phi Beach ha 8 (otto) casse, 2 per la spiaggia, una per il ristorante, le altre suddivise tra bar e privè! Ovviamente quella dei bar o dei privè alle 19,30 hanno appena aperto.

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ErreCi

circa 11 anni fa - Link

Ogni anno saltano fuori gli scontrini folli ma la memoria è corta. Nessuno ricorda lo scontrino di oltre 100 mila euro per 16 persone dell'estate scorsa? Mi pare fosse Costa Azzurra o già di lì...

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Dibbo

circa 11 anni fa - Link

ErreCi,ti riferisci al Nikki Beach?

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massimo sacco

circa 11 anni fa - Link

Fossero solamente 100 mila euro, a volte é il prezzo che viene venduta una bottiglia formato Mathusalem di Champagne. In Costa Azzurra e Montecarlo si vivono momenti di ordinaria follia....Ultimamente ho servito due avvenenti ragazze russe per il lunch: 2 semplice insalate e bottiglia Cristal Roederer Rosé, ovviamente a prezzi stratosferici.Non voglio addentrarmi nei particolari ma ho visto vari episodi dove ci si rende conto che per alcuni il valore del soldo non é paragonabile al mio. Dal canto mio dico che meno male che ci sono persone che spendono perché permettono a me ed ai miei colleghi di continuare ad esistere; inoltre le persone che si offrono spese folli in bevande conoscono perfettamente i prezzi e non battono ciglio solo perché devono essere nel place to be :)

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