Fioccano i primi commenti calienti sui tre bicchieri 2015 del Gambero Rosso

di Redazione

Poi succede che un giorno inciampiamo in un commento così: “ormai è ben più che una barzelletta”. E pensiamo: parlarne o no? Come vedete, s’è deciso per il “sì”. Perché insomma, arrivano i tre bicchieri del Gambero, e puntuali arrivano anche osservazioni di questo tipo. E che sarà mai successo alla guida dei vini 2015 del Gambero Rosso? Il riferimento è allo stralcio di un articolo pubblicato su WineNews. Recita il testo:

“In termini di “Tre Bicchieri” assegnati ad uno stesso gruppo vinicolo, in prima posizione, c’è Domini Castellare di Castellina (del vignaiolo-editore Paolo Panerai), che ne colleziona quattro, con I Sodi di San Niccolò 2010, Baffo Nero 2012 e Rocca di Frassinello 2012, dell’azienda della Maremma Toscana, e con il siciliano Nero d’Avola Versace 2012 di Feudi del Pisciotto. Al secondo posto, un quartetto: Antinori, con il Poggio alle Nane 2011 (Tenuta Le Mortelle), il Cervaro della Sala 2012 (Castello della Sala) e il Castel del Monte Trentangeli 2011 (Tenuta di Tormaresca); Antonio Moretti, che guadagna i “Tre Bicchieri” nelle sue aziende toscane di Bolgheri, con l’Orma 2011, e di Arezzo, con l’Oreno 2011 di Setteponti, e in Sicilia, con il Saia 2012 di Feudo Maccari; il gruppo Zonin, con il Chianti Classico Gran Selezione Il Solatio 2010 del Castello d’Albola, l’Oltrepò Pavese Cruasé Oltrenero della Tenuta Il Bosco e il Deliella 2012 di Feudo Principi di Butera; il Gruppo Italiano Vini (Giv), con il Valtellina Sfurzat 2011 di Nino Negri, il Lambrusco di Sorbara Vigna del Cristo 2013 di Cavicchioli e l’Aglianico del Vulture Re Manfredi 2011 di Terre degli Svevi. In terza posizione, ColleMassari, con il Montecucco Lombrone Riserva 2010 e il Bolgheri Superiore L’Alberello 20110 (Grattamacco), ed il gruppo Moretti, con il Petra 2011 e il Franciacorta Brut Cuvée Alma di Bellavista.”

Le liste dei 3 bicchieri stanno iniziando ad uscire ma solo alla fine il quadro sarà completo. Però noi, qui, ci aggiriamo pieni di dubbi angoscianti. Ha senso essere così critici o in fondo la guida del Gambero Rosso, che ancora è la più influente specie sui mercati esteri, resta il nostro faro nel buio? E i blog, la smetteranno mai di fare domande alla fine dei loro post? (Scusate).

18 Commenti

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claudio

circa 10 anni fa - Link

Quando (finalmente) leggo la lista dei 3 bicchieri...mi scappa sempre un po' da ridere...e penso a quando definirono "imbevibili" i vini di gravner salvo poi innalzarli a vita eterna. Gruppi imprenditoriali gestiscono il mercato e le guide solo per i propri interessi.. . "il faro" si è spento tanto tempo fa, siamo sinceri...

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gian piero staffa

circa 10 anni fa - Link

Claudio sei un grande! bellissima sintesi

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Paolo Cianferoni

circa 10 anni fa - Link

Le guide servono ai grandi gruppi per supportare le vendite. Ai piccoli servono le guide per sopportare lo stress e continuare nell'impegno. L'unica questione è il numero troppo elevato delle guide...

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carolain cats

circa 10 anni fa - Link

io non sono in nessuna guida, non sono stressata e continuo nell'impegno ogni giorno....

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Fp

circa 10 anni fa - Link

Marketing si chiama marketing , ogni segmento di mercato a cui ci si rivolge ha le sue strategie. Anche i piccoli produttori che , magari , vanno a gridare ai quattro venti " ho le mani sporche di terra" sulla tv nazionale fanno marketing, come chi si riprendere dal regista di grido al grido del naturale fa marketing. Almeno secondo me.

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Montosoli

circa 10 anni fa - Link

Quando dall'altra parte del oceano si vedono vini che hanno preso i 3 Bicchieri e che costano meno di $20bt. ......perchi vuole capire....la faccenda si spiega da se

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Olimpia

circa 10 anni fa - Link

E' vero la solita frase che dice "i soliti noti" a me viene un grosso dubbio ma e' la potenza economica mediatica che ci parla sempre della solita azienda? Del solito vino? Oppure veramente non c'è altro sul mercato di così meritevole ? Oppure i piccoli non hanno un marketing così forte da imporre la loro presenza? Le guide sono un punto di riferimento per tutti : esperti e non, starebbe a noi sommelier, ,degustatori, addetti, giornalisti, esperti,imporsi e allargare l'orizzonte, il conoscere e' un bene prezioso e di tutti e deve essere rispettato vero e obbiettivo senza nulla togliere ai citati vincitori dei tre bicchieri sicuramente meritevoli di lodi.

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le baron

circa 10 anni fa - Link

A sti [bip] basterebbe solamente non mandargli Il vino e prenderli a [bip] cosi un giorno SI ritroveranno in guida solamente I soliti noti. Oh, e allora, e annamo :D [F.]

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danili

circa 10 anni fa - Link

il faro.,...una luce in fondo al tunnel...ma forse è solo una candelina...

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Giovanni Solaroli

circa 10 anni fa - Link

Faccio umilmente notare che in ogni guida, oltre a esserci tantissimi vini, ce ne sono anche di assenti. E magari tra questi assenti avrebbero potuto esserci i vs/ns beniamini, la cui mancanza a volte fa scrivere "...e checc...o, sempre i soliti..."

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marco

circa 10 anni fa - Link

Da quel che sento dire anche sul mercato internazionale queste guide iniziano a contare per quel che valgono.... Un mio amico invece mi ha detto che ancora contano eccome ;-) [ale]

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le baron

circa 10 anni fa - Link

Terapie d'urto urgesi :-) I bicchieribcontano solamente nei,mercati a monopolio canadese...ma là conterebbero anche le valutazione de "Il Mio Vino". Poi quakche ristoratore Italiano in Germania....io ritengo,che ormai tutte, o quasi, le guide siano operarazioni egotistiche di chi le cura...

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ennio

circa 10 anni fa - Link

la miglior guida sono sempre io....il mio giudizio è imparziale...i vini ne compro prima una bottiglia e poi giudico, non mi incantano ne bicchieri, ne grappoli o quanto altro

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Fabrizio

circa 10 anni fa - Link

Complimenti!!! Tutti a dire: le guide sono superate, le guide non servono, le guide sono di parte, le guide trascurano quello... trascurano questo... Ma ditemi come fa un povero appassionato conoscere tutti i vini italiani, acquistare vini sempre a colpo sicuro e mettersi in cantina sempre il meglio del mercato??? Dovrebbe aver fatto 15623 degistazioni, aver girato tutta l'Italia e comprato 12625 bottiglie per assaggio!!! E' chiaro che ogni guida è fatta con idee diverse, forse interessi diversi e mancanze, omissioni e inserimenti di favore... Ma un'occhiata, quando vado in una zona vinicola che conosco poco, gliela do sempre... magari a più di una guida contemporaneamente... così un'ideuzza dove andare per acquistare qualche buon vino me la faccio!

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Alessandro Morichetti

circa 10 anni fa - Link

Infatti per quando mi riguarda "le guide sono superate" è una generalizzazione stupida: io le uso per gli stessi motivi che dici tu. Non conosco alcune zone e mi affido: di certo seleziono, e molto, le fonti. Molto poche quelle di cui mi fido e che consulto. L'onere della selezione delle fonti spetta al lettore, ed è interessante farlo. Mica solo nel vino.

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Fabrizio

circa 10 anni fa - Link

Se uno legge fra le righe delle guide, trova anche il produttore inserito per la prima volta, il piccolo produttore che vende alcune chicche interessanti. Per me un soddisfazione estrema è trovare un produttore (spesso piccolo e comunque poco conosciuto) che mi da qualche emozione nuova, vini fatti bene e.. perchè no, prezzi più contenuto di produttori affermati e multi blasonati. Certo bisogna usare raziocinio e voglia di documentarsi. Ma i risultati sono molto interessanti!

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gp

circa 10 anni fa - Link

Il senso di una guida, qualunque sia il suo argomento, è esattamente questo, fin dall'etimologia. Ridurla a un premificio significa mortificarla. E' significativo in questo senso che alcune guide dei vini diano meno enfasi alla lista dei "vincitori" rispetto ad altre: per esempio la guida dell'Espresso, che guarda caso è anche quella che assegna il minor numero di premi.

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gian piero staffa

circa 10 anni fa - Link

Ricordo una testimonianza trovata online di Stefano Bonilli il quale affermava che il vero nuovo padrone del Gambero Rosso era in realta' Paolo Panerai. Lo steso che oggi ha preso piu' bicchieri di tutti. Tutto qua...

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