Dovendo scegliere tra il robot che fa i cocktail e un vero barman, io non avrei grossi dubbi

di Fiorenzo Sartore

Fa caldo, signora mia, e uno il refrigerio lo cerca un po’ dove capita. Per esempio sulla mia timeline gentilmente offerta dal signor Zuckerberg mi imbatto in The Inebriator, nome riprovevole per un macchinario che commette un fatto ancora più riprovevole, robotizza il bere miscelato. Si tratta di ordigno risalente, ma l’ho trovato oggi sulla pagina Facebook del Cucchiaio. Siccome da ‘ste parti siamo nati incendiari ma (con ‘sto caldo, poi) siamo finiti tutti pompieri, non posso che dire “aridatemi il barman”.

Come un umarell qualsiasi, questa robotizzazione imperante non mi piace nemmeno un po’, quindi per protesta le mie sinapsi si sono improvvisamente riattivate, ricordando il mirabile lavoro fatto dai ragazzi di Papille Clandestine: vi riciclo tre cocktail generati da un umano, Jonatan Abarbanel barman presso Les Rouges, a Genova. Perché appunto, “robot no grazie”.

Cominciamo con un grande classico, il Negroni:

Seguito dal Mojito cubano:

E per finire, l’Amaretto Sour:

Insomma, visti i filmati fate voi il confronto. Sempre meglio the real thing, per me. Bevete moderatamente che fa caldo, ve l’ho già detto, sì?

[Immagine principale: The Inebriator]

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Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

2 Commenti

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tom

circa 9 anni fa - Link

però considerando quante volta si sganciano 10 euro per un cocktail di merda, meglio un robot. almeno la qualità è standard, mica tutti i bar hanno un barman come quello del video che benedice il mojito!

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Fiorenzo Sartore

circa 9 anni fa - Link

E pure tu hai ragione. Humanity is overrated? :D

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