Che mondo sarebbe se su OGM, agricoltura e pesticidi il buon senso non stesse dalla parte di Slow Food

di Alessandro Morichetti

Tutto inizia da questa lettera della sen. Elena Cattaneo riassunta nel titolo “La scienza è d’accordo: meno Ogm più pesticidi”. E già qui, se hai la tessera Slow Food o un potente spirito anti-OGM anti-multinazionali anti-Kapitale sai che non potrai essere d’accordo per principio con quanto segue. E questo è male.

Ma io che sono simpatizzante Slow e curioso leggo fino in fondo e mi chiedo come si possa non essere d’accordo. Per farlo riporto alcuni passaggi chiave.

Dice Cattaneo: “Tutti – ripeto tutti – gli scienziati internazionalmente qualificati e che hanno pubblicato secondo gli standard internazionali ricerche sperimentali concordano che gli Ogm sono una alternativa valida all’eccessivo uso di pesticidi, per l’incremento della qualità delle produzioni alimentari ed anche per la tutela dell’ambiente. (…) Le maggiori società scientifiche italiane, i vertici delle accademie e moltissimi dei più prestigiosi scienziati italiani (Levi Montalcini, Dulbecco, Rubbia, Garattini, Hack, Veronesi, etc.) hanno concordato con le tesi degli esperti sugli Ogm.”

La fame nel mondo con la questione OGM non c’entra niente e chi usa l’argomento o è informato male o è in malafede: tertium non datur. Segnatevelo, serve sempre.

“Le strategie di spaventare i consumatori sugli Ogm mentre li mangiamo da decenni senza essere informati con adeguate etichette, è una pratica che penalizza i paesi meno fortunati. I colleghi scienziati mi fanno notare solo che in quei luoghi non si usano né agrofarmaci né fertilizzanti di sintesi e la situazione non é davvero invidiabile, ma pur di combattere sulla loro pelle una battaglia tutta ideologica che dovrebbe restare da noi, si strumentalizza la loro insicurezza alimentare.”

E già qui potremmo aprire un altro bel capitolo. E se essere contro gli OGM non avesse nulla a che fare con un ambiente salubre? E fin qui la lettera di cui consiglio la lettura integrale su Europa. Ora un paio di commenti.

Prima Maurizio Gily, cui di certo non si può dire che sia al soldo delle multinazionali. Così scrive su Facebook in calce al testo:

“La cosa più importante che dice è che sono scelte che spettano alla politica. Per ora la politica ha deciso che non si possono seminare e lo ha fatto sulla base dell’opinione della maggioranza, che non è quella rispettabile della sen. Cattaneo. La quale peraltro fa capire correttamente che lei ne sa poco o nulla della materia (gli specialisti mi dicono).

La riduzione dei pesticidi vale per alcuni OGM, non per altri, dove anzi se ne aumenta il consumo, in particolare quelli resistenti ai diserbanti. Quella della fame nel mondo è una tale troiata che non vale nemmno la pena di parlarne, infatti anche lei ammette che non è questo il punto. Il fatto che da anni “mangiamo OGM” è una baggianata, al massimo mangiamo prodotti di origine animale da animali che hanno mangiato mais o soia GM, ma il DNA di quello che mangiamo è quello della bestia, non quello del mais o della soia. Sull’etichettatura sono d’accordo, oggi ci sono filiere etichettate no OGM con una certificazione esterna, mentre nessuno è obbligato a scrivere “contiene GM” oppure “gli animali possono aver mangiato organismo GM.

Io non ho mai detto “sono contro gli OGM”. Innanzi tutto bisogna valutare caso per caso, e poi vanno valutati pro e contro non solo da un punto di vista strettamente scientifico. Gli scienziati fanno gli scienziati, i produttori italiani vendono prodotti italiani nel mondo e oggi ritengono in maggioranza, a torto o a ragione, che una nazione “senza OGM” li aiuti a venderli meglio. Almeno questa mi pare la posizione della Coldiretti. Per quanto riguarda i consumatori poi la maggioranza contraria è schiacciante. Cattaneo fa bene a dire la sua e cercare di convincere i contrari che stanno sbagliando. Quando saranno diventati minoranza ne riparliamo. Nel frattempo il Sig. Fidenato e soci la smettano di comportarsi da arroganti come chi parcheggia il SUV sulle strisce dei disabili. In un paese civile le regole si possono cambiare, ma intanto si rispettano.”

Sugli OGM è persino difficile trovare una immagine non tragica. Tra pesci a forma di pomodoro, mais multicolor, mele siringate e allarmi di ogni genere c’è solo l’imbarazzo della scelta. Intanto ripassate i pericoli a cui andate incontro.

 

Anche Gianpaolo Paglia, produttore di vino ed ex ricercatore aggiunge una postila:

“La politica decide ma quando si tratta di argomenti scientifici ha il DOVERE di ricercare un’informazione completa e approfondita. Dire che la comunità scientifica è divisa sull’argomento OGM è una balla, perché il modo per capire l’atteggiamento della comunità scientifica su un argomento controverso è “contare e pesare” le opionioni, e nel caso OGM l’evidenza è che le opionioni contrarie sono poche e sono poco rilevanti. La politica ha anche l’obbligo di prendere decisioni poco popolari perché, come in questo caso, se i politici sono male informati, figuriamoci l’opinione pubblica frastornata da anni di terrorismo psicologico sull’argomento.”

La mia sensazione? Lo scioglilingua per cui gli OGM siano IL male assoluto, a prescindere, ha i giorni contati perché non è supportato da prove, semmai da dubbi e piste di ricerca. Perché le suggestioni targate Slow Food e le certezze granitiche senza fondamento non bastano più. Anche se poi non ne sono così certo.

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

34 Commenti

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gianpaolo

circa 10 anni fa - Link

grazie della ripresa della conversazione su Facebook Alessandro. Quello che e' importante della lettera della Cattaneo, che non e' una esperta di biotecnologie applicate all'agricoltura, non e' il merito in se per se (ovvero se gli OGM sono dannosi o sono utili, anche se lei ci da la sua opinione), ma e' il tentativo di spiegare il metodo scientifico, e di come la politica dovrebbe relazionarsi con esso. E' vero, come dice Gily che il primato della politica sulle leggi e' sacrosanto, ma e' anche vero che, specialmente nel nostro paese, la politica agisce e reagisce piu' per calcolo elettorale, per massaggiare la pancia delle gente, che per cura dell' interesse generale del paese. Il caso "stamina" docet. Allora dobbiamo passare dalle sentenze del TAR del Lazio che entrano a piedi uniti su questioni dove la competenza e' scientifica, a dibattiti informati, che prendano in considerazione seriamente quella che e' lo stato dell'arte. Questo e' un paese che rifiuta la scienza, la mortifica, e non riesce a coglierne l'essenza di progresso che rappresenta per il futuro di tutti, specialmente in una societa' dove la manualita' a basso costo non ha futuro. I cervelli emigrano e non tornano, chiedetevi perche' e chiedetevi perche' l'Italia, paese di nobili tradizioni agronomiche, non abbia oggi un industria sementiera degna di questo nome.

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Federico

circa 10 anni fa - Link

La scienza in Italia è davvero bastonata. L'Italia anche per questo è un paese poco moderno, con il freno a mano perennemente tirato. Un divulgatore scientifico molto impegnato in questo campo è Dario Bressanini, per chi ha voglia di informarsi. Anche io sono Slow Food simpatizzante, ma certe barriere imposte me ne ricordano altre, religiose, che molto contribuiscono alla situazione attuale. Pensare alle piccole produzioni e alla biodiversità è bello e buono. Ma, senza andare a guardare la fame nel mondo, quanta superficie agraria sarebbe necessaria oggi in Italia se tutti ci volessimo solo sfamare con farro, prodotti bio, specie antiche di grani, frutta e verdura a basse rese? Quanti boschi dovremmo tagliare? E intanto la popolazione aumenta senza che nessuno tenti di far capire che siamo già in troppi. Discorso scomodo anche questo. Qualche soluzione per tutti bisognerà trovarla e non è guardando indietro che si potrà, usando le conoscenze del passato sì, ma guardando avanti e alla scienza e fidandosi di lei.

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Antonio Tomacelli

circa 10 anni fa - Link

Usate tutti gli argomenti che volete a favore degli OGM ma non quello della "Fame nel mondo". Lo sanno anche le pietre che finisce nell'immondizia il 40% del cibo prodotto.

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Federico

circa 10 anni fa - Link

Non ho parlato di OGM nel mio commento e neanche di fame nel mondo. Anzi su quella anche io ho detto 'senza andare a guardare...'

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Antonio Tomacelli

circa 10 anni fa - Link

Come se l'avessi fatto :) "quanta superficie agraria sarebbe necessaria oggi in Italia se tutti ci volessimo solo sfamare con farro, prodotti bio, specie antiche di grani, frutta e verdura a basse rese? "

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Stefano Cinelli Colombini

circa 10 anni fa - Link

Sono sostanzialmente d'accordo con Gianpaolo, ma più di tutto vorrei che il dibattito sugli OGM fosse pacato e razionale. Purtroppo spesso non è così.

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Nic Marsél

circa 10 anni fa - Link

Se esistono OGM resistenti ai pesticidi automaticamente se ne potranno utilizzare (di pesticidi) a piacere senza recare danno alla pianta ma distruggendo solo i suoi nemici naturali col risultato di portarci in tavola un bel prodotto altamente contaminato e magari spingendo la natura a reagire con fenomeni di sensibilizzazione (principi attivi che non fanno più effetto come per gli antibiotici). Allo stesso modo, magari si potrà creare un clone di barbera resistente alla flavescenza dorata, e la cosa potrebbe non essere male. In mezzo ci sono infinite sfumature. In questa zona grigia chi decide cosa è giusto e cosa no? Cosa è moralmente, eticamente, accettabile e sostenibile?

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Carlo

circa 10 anni fa - Link

Premetto che sono un iscritto e attivista slow food e quindi sono di parte. Non avendo competenze scientifiche preferisco riportare qui la confidenza di un mio amico agricoltore, lontanissimo dalle idee S.F., che qualche giorno fa mi ha confessato che era particolarmente arrabbiato e deluso per la situazione creatasi nei suoi campi di orzo coltivati in maniera "convenzionale". Avendo scelto le sementi di una grossa multinazionale si è accorto che poi è stato costretto ad utilizzare costosi diserbanti e trattamenti della stessa ditta perchè sono gli unici efficaci con quel tipo di orzo. Chiaramente non si tratta di sementi OGM, ma quei semi sono stati selezionati dalla multinazionale in questione perchè possano dare risultati se e solo se trattati con le sostanze chimiche a loro associate in laboratorio. Il tutto nell'ottica di massimizzare il loro profitto, altro che benessere della popolazione. Figuriamoci che potrebbe fare la multinazionale se avesse anche la possibilità di modificare geneticamente quei semi.

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Stefano Cinelli Colombini

circa 10 anni fa - Link

Il livello della scienza non è nemmeno vicino al poter realizzare semi che reagiscono solo ed esclusivamente a un particolare diserbo. E, incidentalmente, nessuna ditta che produce "diserbanti o trattamenti" commercializza semi. Proprio a queste inverosimili leggende metropolitane mi riferivo quando auspicavo che il dibattito fosse razionale.

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Carlo

circa 10 anni fa - Link

Ho riferito quella che mi ha detto il mio amico che, ripeto, è un coltivatore convenzionale, molto lontano dalle mie idee. Se vuoi ti ci metto in contatto.

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Stefano Cinelli Colombini

circa 10 anni fa - Link

Basta il nome della ditta sementiera e del seme, e anche nome dei diserbi e dei prodotti. Sono dati interessantissimi, se putacaso esistesse un genio così in anticipo sui tempi da fare semi e prodotti con caratteristiche da fantascienza come quelli di cui hai scritto, dobbiamo scoprirlo; cavoli, uno con una testa così va finanziato, lo paghiamo e ci facciamo progettare l'uva che si vendemmia da sola!

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Carlo

circa 10 anni fa - Link

Certo che, visto il SUO tono, non mi sembra che gli integralisti siano solo tra le fila di chi è contrario agli OGM.

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Stefano Cinelli Colombini

circa 10 anni fa - Link

Forse lei ha percepito il mio tono come intollerante, e se è così mi spiace perché intendeva solo essere ironico. E un sorriso non è mai intollerante. Resta comunque il fatto che dei semi di orzo così profondamente modificati da rispondere solo a certi specifici prodotti di una sola ditta non esistono, semplicemente perché sono molto oltre ogni capacità della scienza odierna. Se mi permette, e senza nessuna intolleranza, credo che la causa ambientalista si serva molto di più combattendo contro i tanti distruttori esistenti dell'ambiente piuttosto che contro bersagli vaghi e quasi certamente inesistenti. In altre parole, se mi manda una foto di uno che versa un camion di robaccia nell'ambiente con luogo, nome e data sarò con lei e contro quel farabutto fino alla morte, ma contro una nebulosa multinazionale che si suppone fare cose che la mia esperienza mi dice impossibili no.

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Gillian

circa 10 anni fa - Link

In Italia, stato dove vincoli morali e ignoranza imperversano, dove un partito ha chiesto il blocco dell'importazione del grano saraceno... sia stato un refuso o no, Ansa così ha battuto la notizia una decina di giorni fa, parlare di OGM in maniera pacata e costruttiva è ovviamente impensabile. A parlare di OGM, in ogni caso, dovrebbe essere qualcuno che della materia se ne intenda veramente e non che ne parli per sentito dire, anche se dai più illustri colleghi; per cui ciò che dice o meno la rispettabile senatrice a vita lo lascerei nel dimenticatoio insieme a tante altre opinioni per sentito dire redatte nel tempo. In Italia prima di parlare di OGM in modo serio e costruttivo, si dovrebbe parlare di educazione alimentare, si dovrebbe insegnare a scegliere accuratamente il cibo che viene comprato, si dovrebbe puntare il riflettore su tutta la frutta che viene fatta marcire sugli alberi per via dei costi, di tutta quella che importiamo dalla Spagna, Nuova Zelanda, Israele, Cile ecc.. Insomma, iniziamo ad insegnare agli italiani a mangiare italiano, valorizzando le nostre produzioni e poi, solo poi, potremo parlare di OGM. Vedreste lo slancio che avrebbe il comparto agroalimentare se, non dico tanto, 5 italiani su 10 decidessero di fare 'la spesa italiana', lasciando marcire sui banconi dei supermercati e delle bancarelle tutti quei prodotti importati a basso prezzo e di scarsa qualità.

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Paolo

circa 10 anni fa - Link

Temo, Gillian, che tu cada di nuovo nell'equivoco di cui sopra. La tua chiusa proprio non torna: "Vedreste lo slancio che avrebbe il comparto agroalimentare se, non dico tanto, 5 italiani su 10 decidessero di fare ‘la spesa italiana’, lasciando marcire sui banconi dei supermercati e delle bancarelle tutti quei prodotti importati a basso prezzo e di scarsa qualità" Temo proprio che _non_ sia materialmente disponibile una produzione alimentare nazionale per il 50% della popolazione, per 5 italiani su 10. E comunque: se mi togli la noce moscata, potrei impugnare lo spadone di Carlo Martello al ritorno dalla battaglia di Poitiers :)

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Gillian

circa 10 anni fa - Link

Carlo, ovviamente ci sono prodotti che non possiamo produrre in Italia, oltre alla noce moscata il caffè, il tè e le banane e via dicendo.. e sai quante noci di cocco mi tirerebbero dietro gli italiani senza il caffè? Però il mio punto è semplice, forse troppo aihmè. Più richiesta porterebbe ad aumentare le coltivazioni, a sfruttare quei terreni incolti, riporterebbe anche speranza in territori vocati alla agricoltura ma piegati dagli eventi. Non basterà per 5 italiani, forse per 4, ma ad essere franca il cuore mi si spezza quando per esempio leggo arance spagnole.. la calabria è terra di aranceti e le arance lì sai che fine fanno? una tristezza infinita ed è sola la punta di un iceberg.

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Homo

circa 10 anni fa - Link

Ottima idea. Si potrebbe fare anche con le automobili e perchè no, anche con l'abbigliamento, con i mobili, con i giocattoli .....dai! Sai come sarebbero tutti più contenti, oltre che gli agricoltori, anche i buoni operai e industriali italiani! ....poi però non dimentichiamoci che tutto il mondo deve comprare i nostri prodotti alimentari e il nostro Made in Italy, che sono i migliori di tutti!

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Gillian

circa 10 anni fa - Link

@Homo ecco la tragica caduta nel qualunquismo. Ottimo contributo. Soprattutto molto costruttivo.

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Federico

circa 10 anni fa - Link

@Antonio Probabilmente non sono riuscito a farmi capire. Parlare di superficie agraria italiana e fame del mondo a mio avviso sono cose ben diverse. La mia riflessione sosteneva che la diffusione di culture e allevamenti a bassa resa, implica una necessità di maggiore superficie coltivabile, ovviamente a parità di consumi. Non voglio scomodare altre realtà se non quella italiana. Mi sembra una deduzione logica e matematica Si parla di sostenibilità, ho il forte dubbio che la diffusione di queste culture "antiche" se tornasse su larga scala non sarebbe più sostenibile, essendo la popolazione aumentata notevolmente da quando venivano utilizzate. Poi ripeto, anche a me piace andare a cercare il fagiolo di Badda o il salmerino del Corno alle Scale, ma sapendo che si tratta di prodotti di nicchia e che rimangano tali. Altro discorso è la scienza che invece trovo giusto lasciar operare nella ricerca di una reale sostenibilità e razionalizzazione. Senza preconcetti su OGM o altro.

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gianpaolo

circa 10 anni fa - Link

argomenti ricorrenti sugli OGM, prendiamone un paio. - non servono a sfamare il mondo, il 40% del cibo viene gettato 1) nulla di quello che viene coltivato in Italia serve a sfamare il mondo, ma non per questo lo si proibisce. 2) in generale le specie coltivate vengono migliorate geneticamente per renderle migliori (pu' produttive, piu' resistenti, migliore qualita' tecnologica, ecc.) e non per sfamare il mondo. 3) il fatto che in alcune parti del mondo il cibo si sprechi, cosi come l'energia, l'acqua, ecc., non vuol dire che si debba smettere di fare miglioramento genetico. 4) in realta', gli esempi per i quali il miglioramente genetico hanno fatto molto per la fame del mondo sono tanti. Norman Bourlaug, per dirne uno, prese il nobel per la pace con la motivazione di aver salvato dalla fame centinaia di milioni di persone negli anni 70 (non uso' gli OGM perche' la tecnologia non era pronta, ma si pronuncio' sempre a favore piu' tardi nella sua vita). -gli OGM portano ad un uso maggiore di sostanze chimiche 1) non e' vero, non per tutti. Se si introduce la resistenza che e' gia' presente in natura non servono i pesticidi. Per es. nel caso della vitis vinifera, che non si e' evoluta con i patogeni come Oidio, Peronospora (e anche Phyllosera naturalmente, ma per questo un rimedio senza pesticidi c'e'), la resistenza esiste in altre specie del genere Vitis, e puo' essere in modo mirato introdotta nella vite da vino. La superfice coltivata in vigneti in rapporto a quella coltivata totale in Europa e' del 3%, ed e' responsabile per l'uso del 15% degli agrochimici. (pesticide action network) 2) a volte i pesticidi vengono usati, ma al posto di altri che verrebbero in ogni caso usati, e che hanno un impatto sull'ambiente anche maggiore.

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gianpaolo

circa 10 anni fa - Link

se qualcuno fosse interessato a conoscere la figura di Norman Borlaug (miglioratore genetico e premio nobel per la pace), che nella discussione ci sta bene, vin indirizzo ad una traduzione di un articolo apparso sull'Economist poco dopo la sua recente scomparsa. https://www.vinix.com/myDocDetail.php?ID=4166&lang=ita

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Paolo Cianferoni

circa 10 anni fa - Link

Avete presente quando si compera una macchina o un trattore e si è convinti di aver fatto un affare e poi quando si rompe ci si accorge che i ricambi costano moooolto più di quanto si poteva immaginare? Molti OGM potrebbero essere come la macchina e il trattore: i costi dei ricambi potrebbero far arricchire qualcuno.

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Francesco

circa 10 anni fa - Link

e dai Paolo, tutti cercano "di arrichirsi", anche chi vende vino. perchè i semi che prendi al consorzio non li fa una ditta sememtiera che "si arrichiesce", e le barbatelle di rauscedo, fatte per arricchirsi, no?

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Paolo Cianferoni

circa 10 anni fa - Link

Francesco, arricchirsi è lecito. Però arricchirsi in modo subdolo, no. Provavo solo a dire che i vantaggi apparenti degli OGM, potrebbero essere vanificati da costi ambientali e sociali più elevati, come chi compra una stampante dal prezzo economico e poi scopri che l'inchiostro ti costa tantissimo vanificando il risparmio iniziale. :)

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Eretico Enoico

circa 10 anni fa - Link

Da profano aver letto ( in un sito sensibile alla vitivinicoltura al naturale ) così tanti interventi appassionati per una apertura ogm,una sostanziale contrarietà verso le scelte italiane,mi ha demoralizzato profondamente.Non voglio fare un discorso dogmatico ne supponente ma di buonsenso esistenziale e commerciale e mi chiedo ( vi chiedo operatori,vignaioli,pensatori ) che senso ha MANIPOLARE se esiste una alternativa tradizionale "naturale"(l'agricoltura per sua stessa ontologia non e' natura ma l'attività umana che la modifica,seleziona,piega etc) in grado di dare" frutti ".In campo medico la scienza ha risolto dando la vita ove prima senza vi era la malattia ,la morte.Nessun medico ,deontologicamente corretto ,dovrebbe dare troppa scienza invasiva ad un paziente che ha una alternativa efficace seppur più lenta e faticosa...Perché si cerca un formaggio di latte di alpeggio ( vero!) artigianale e lo si paga non perché si è citrulli ma perché ci piace.Perché ci suda la lingua alla sola idea di gustare qualcosa di genuino ,magari imperfetto...perché il mondo acquista le nostre magnifiche produzione enogastronomiche ed ha fatto la fortuna di molti che leggono,chiedeteveloooo e non fate i tafazzi italiani disquisendo di ogm si o no. Ora come ora COMMERCIALMENTE sapere che l'Italia e' ogm free e' un grosso vantaggio e questo da solo dovrebbe essere un motivo valido per non cambiare.Il dibattito e' sacrosanto come la ricerca ma perché se il vostro apparato sessuale funziona volete considerare il viagra.

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gianpaolo

circa 10 anni fa - Link

Ma l'Italia non e' OGM-free. L'80% della soia e' importato, e questo e' per la maggior parte materiale OGM. La maggior parte delle produzioni che fanno giustamente famoso il paese, ovvero le DOP piu' importanti anche dal punto di vista economico dell'export agroalimentare, come il parmigiano, il grana e i prosciutti di parma e san daniele, sono prodotti con animali alimentati da mangimi per la gran parte OGM. Da molti anni. Come dicono gli inglesi, the proof is in the pudding.

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Stefano Cinelli Colombini

circa 10 anni fa - Link

Non è che sono favorevole agli OGM, è che sono contrario ad argomenti sostenuti da dati inesatti o da pregiudizi. Ma ci si rende conto che ogni cosa che mangiamo o beviamo è stata selezionata nella genetica per secoli, ed è diversissima dai suoi antenati naturali? Comprese le mucche degli alpeggi. Il Creso, la varietà di grano più diffusa trent'anni fa (quando ho iniziato a fare agricoltura) non era OGM, però era "irradiata" e non credo che la cosa fosse molto diversa. Ma non mi risulta che nessuno abbia mai protestato. Detto questo, che si debba ragionare sui limiti da porre è doveroso. E personalmente il viagra non lo uso.

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Davide

circa 10 anni fa - Link

- Se esistesse il "buon senso" crederemmo ancora che il sole gira attorno alla terra. Che cos'è il buon senso? Chi stabilisce cosa sia di buon senso? - Massimizzare la produzione attraverso l'agricoltura intensiva non vuol dire razionalizzarla. Bisogna produrre di più e a minor costo (anche con ogm - a proposito, i brevetti? - e pesticidi) per aumentare il profitto, non per sfamare i bambini poveri, sostenibilità o economia del sistema (argomenti che servono a legittimare il profitto). Infatti continuiamo a produrre sempre di più per buttare via sempre di più. Se non fosse così investiremmo una misera parte dei soldi ideologicamente spesi in guerre e armamenti per sfamare volentieri chicchessia, probabilmente produrremmo anche più indotto e ricchezza. - Ah, l'alternativa agli OGM non è "il farro". Affermazione che serve a rendere massimaliste posizioni che non lo sono. - Sento parlare di fede e speranza nella scienza come se fossimo negli anni dieci. A questo pro ricorderei agli amici positivisti che con argomenti suggellati dalla "scienza" si può dimostrare, come è stato fatto, tutto e il contrario di tutto. Dall'appropriatezza dei lager alle rassicurazioni sul terremoto de L'Aquila. Il discorso scientifico, come tutti gli altri, fede e magia comprese, è prodotto culturalmente e si dà sotto l'influenza di molteplici fattori contingenti. Se un paradigma dominante di tipo neo-liberista condiziona, ai tempi d'oggi, l'affermazione di posizioni "scientifiche" pro ogm, non vuol dire che queste siano più "vere" o più "razionali" solo perché più numerose. Quando si è scelto, con questo principio, di affidarsi ciecamente alla "scienza" perché depositaria di verità le conseguenze sono state disastrose. Quindi mi sembrerebbe auspicabile che la politica avesse un primato di scelta rispetto alla "scienza", perché anche dietro il paravento della scienza rimane la necessità di scegliere tra più opzioni, e quindi un problema di sovranità.

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Nic Marsél

circa 10 anni fa - Link

Grazie Davide, questo risponde alla mia domanda :-)

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Eretico Enoico

circa 10 anni fa - Link

Forse non si capisce ciò che il buonsenso suggerisce: nessun Savonarola contro il progresso ,nessuno oscurantista ( ma dai non e' la terra che gira intorno al sole,cosa mi dite mai),nessun "per sentito dire" etc...ah grazie per le illuminate precisazioni su soia importata,San Daniele etc ma già sapevo,sapevamo e sallo!( scherziamo)...si selezionava,incrociava e sperimentava 20,30....secoli fa ed anche questo lo ,lo sappiamo e quindi? Modificare geneticamente e' male o bene ? NON mi interessa perché possiamo ottenere comunque in modo più naturale gli stessi risultati.Lo possono ottenere ,magari con più fatica,tutti coloro che con antica sapienza si cimentano,senza il nobel per la scienza,senza brevetti,senza dibattiti.Il progresso e' qualcosa che non ha sempre un significato legato ad una tangibilità futurista ma a volte e' estremamente progressista la libertà della lentezza naturale ( o mi volete aprire un dibattito anche sulla notte ed il giorno ,le stagioni etc)e forse poco aperto e oscurantisti sono proprio coloro che cercano il limite estremo . Voi che fate vino dovreste sapere cosa fate e perché . Dovreste percepirvi ,a mio avviso,come onorati guardiani della memoria umana ,fare vino non vuol dire fare una bevanda x . La scienza può e deve dare, ad esempio, figli a tutti coloro che non hanno altri mezzi per averli ma non avrebbe senso( si può non si può non mi importa )per coloro che in modo naturale potrebbero . Vi e' un progresso che onora la parola ed uno che la violenta ma non facciamo filosofia e ve lo ripeto ( con tutte le spurie,truffe etc) il non ogm italiano fa vendere di più il Made in Italy e ciò dovrebbe bastare a non fare i "soliti italiani" .I super grappoli bionici ariani indistruttibili li lascio volentieri bere a chi beve i supertuscans e affini.La tradizione se fornisce ottimi frutti ,non è becera e violenta non sempre e' il demonio.

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Stefano Cinelli Colombini

circa 10 anni fa - Link

Caro eretico enoico, mi puoi giustamente attribuire mille difetti, ma non di non essere un onorato guardiano della memoria umana. Io ho messo in gioco tante volte la mia persona e la mia azienda in difesa del territorio e della sua tradizione, e tu di bello che hai fatto? Ho pagato prezzi altissimi per questi valori in cui credo, e non accetto di essere trattato con sufficienza da uno che non ha nemmeno il coraggio di firmare le sue accuse con il suo nome. Quanto al violentare il progresso, prima di prendere la penna e fare lezioni senza averne il merito morale prenditi la cura di leggere tutto quello che ho fatto e faccio, e informati sul tempo e le risorse aziendali che spendo per aiutare la ricerca che evolve la tradizione senza snaturarne la sostanza. Sono stato (a piene mie spese, mai rimborsate)nil coordinatore di due progetti intrauniversitari europei, uno per sviluppare kit di analisi anti sofisticazione del vino ed un altro per analisi che determinino la percentuale delle diverse uve dentro ogni vino. Guarda caso, vitali per scoprire truffe nel Brunello. Sono nel gruppo che per primo sta sviluppando l'uso della CO2 naturale e del freddo che genera per fare vinificazioni ottimali senza interventi chimici. Di robe così te ne potrei citare un'altra mezza dozzina, e qualche decina di ricerche innovative fatte da questa azienda nell'ultimo secolo. E tu che mi accusi, di bello che hai fatto? Io la tradizione l'ho difesa sempre, e per questo c'é chi ha fatto e fa pressioni (con pieno successo) per tagliarmi fuori da tante cariche e tanti premi. Ma vado avanti lo stesso, nonostante gli industriali e il "fuoco amico" di gente come te. E continuo a fare ottimi vini TRADIZIONALI.

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Eretico Enoico

circa 10 anni fa - Link

Scusa e senza offesa ma chi ti ha tirato in ballo Cinelli Colombini ? Sembrerebbe a voler fare le comari che tu stesso ti voglia infilare in riferimenti ( ironici) quali quelli de viagra. Come Consumantore e solo come tale e nulla di più esprimo il mio parere ovvero no OGM e no vini frutto di manipolazione legale ma viva ciò che si può fare e bene con la tradizione più vicina alla natura . Cinelli Colombini nessuno ti ha accusato e nessuno ti ha considerato non tradizionale e visto che mi sembra di capire che sei parte in causa in molti ambiti sarebbe utile sapere se come dicono a Roma " hai la coda de paja" ...non capisco questo tuo tono da singolar tenzone rispetto ad opinioni che non accusano nessuno ma invitano al buonsenso ( che costa meno della genetica ) in grado di offrire ottimi risultati . Giuseppe Bertini ,vuole anche il mio numero telefonico...con affetto p.s. spero che in nervosismo possa essere in futuro geneticamente modificato ( sempre con ironia per chi non lo capisse)

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Eretico Enoico

circa 10 anni fa - Link

E comunque Cinelli Colombini la mia non era una critica ma un atto di considerazione positiva verso chi appunto fa vino in un certo modo e diventa una sorta di baluardo difensivo...la violenza era riferita alla interpretazione che esprime la parola progresso non al significa ontologico ...semantica non di azioni pratiche per bocca o mano di qualcuno. Per avere una opinione senza entrare in ambito di competenze specifiche non bisogna essere qualcuno e sulle modifiche genetiche credo che in qualità di essere umano , cittadino italiano e consumatore posso avere il diritto di dire la mia. Giuseppe Bertini che non si nasconde ma usa l'Eretico Enoico come suo marchio( umilmente e forse banalmente) in questo ambito signor Cinelli Colombini e avendo speso più di una volta soldi per le sue bottiglie cercherò di pensarla mentre degusterò i suoi bicchieri in futuro.

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Stefano Cinelli Colombini

circa 10 anni fa - Link

Mi sono irritato, e non ci si deve irritare per cui mi scuso, perché non ne posso più di trovarmi sbattuto tra speculatori troppo furbi da un lato e puristi troppo intransigenti dall'altro. Le polemiche sugli OGM mi sanno di questo, non ho dubbi che le ditte che li fanno sono prive di scrupoli, ma meglio imporgli regole che cercare di ucciderlai; tanto il coperchio al vaso di Pandora non c'è verso di rimetterlo.

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