Champagne Bio e Biodinamici a Roma, l’altro lato del vin mordace d’Oltralpe

di Andrea Gori

Non bastassero due (anzi tre) manifestazioni italiane dedicate allo Champagne in pochi giorni, ecco spuntare quest’anno a Roma un altro nutrito banco di assaggio: stavolta in scena c’erano gli Champagne dei Récoltant-Manipulant, i veri game changer della denominazione, quelli che hanno costretto un ripensamento della Champagne come regione e come terroir con le loro scelte controcorrente e coraggiose in senso bio e biodinamico.

Alcuni nomi hanno fatto la storia, almeno in Italia, come Jaques Beaufort; qualcuno è già diventato grande e noto come Bedel, Leclapart, Benoit Lahaye, George Laval; tanti altri, speriamo, lo diventeranno. Grandi però come nome, molto raramente come numero di bottiglie perché in una regione dove ci sono colossi da milioni, qui si parla al massimo di poche decine di migliaia di bottiglie. E soprattutto si parla di artigianalità, senso del territorio e per quanto possibile rispetto della natura con coltivazioni in regime biologico e biodinamico quasi sempre certificato Demeter.

Altre caratteristiche sono i bassi o bassissimi dosaggi quasi sempre con liquer di vino e zucchero non raffinato, l’uso di legni di varia origine e il minore ricorso possibile alla solforosa: molti gli esempi “sans soufre”. Un modo di lavorare che restituisce dignità e gusto a tanti lieux dit e cru che finiscono di solito relegati ai margini dei Grand Cru più celebrati, per non parlare della tanto ingiustamente bistrattata Champagne del Sud (Aube e Cotes de Bar e de Sezanne) che invece qui trova attori in grado di tirarne fuori prodotti interessanti e di livello.

Un grazie al team di Le Migliori 99 Maison di Champagne e l’Associazione Champagnes Biologiques (ACB) per l’organizzazione: spazi ariosi e pieni di luce, produttori tutti presenti arrivati dalla Francia per l’occasione, temperature di servizio precise e un buffet meraviglioso offerto dai ragazzi di Romeo, davvero le condizioni ideali per lavorare e assaggiare. Come d’uso, vi segnalo le abbreviazioni dei componenti nelle cuvée: pn sta per pinot nero, pm per pinot meunier, ch per chardonnay e pb per il (rarissimo) pinot bianco.

Robert Barbichon et Fils Blanc de Noirs della Cotes de Bar. E’ un 2010 non dichiarato: senape e nocciola, mela rossa e lamponi, preciso e sapido, bocca fruttata ma fine, finale asciutto e ben maturo e dinamico. 85

Robert Barbichon et Fils Blanc de Blancs. 2009 non dichiarato, al naso sambuco e fior di loto, bocca di agrumi e menta, fresca e saporita con una pungenza particolare e bell’equilibrio per la tipologia. 88

Robert Barbichon et Fils Reserve 4 cepages. 70% pn, 10% pb, 10% ch, 10% pm. 2010 non dichiarato: note dolci, camomilla e menta, cicoria, eucalipto, charms agli agrumi, bocca ampia anche se un poco compressa, finale di melograno e lamponi. 82

Robert Barbichon et Fils Rosé de Saignée. Un 100% pn rabbioso e croccante, vinoso e pieno, non dolcissimo ma con bocca di ciliegia, menta e ginepro: originale e sudista. 85

Jacques Beaufort Polisy millesimèe 2009. 80% pn, 20% ch. Floreale piccante, zenzero, cedro candito e iris; bocca con crema e struttura da vino, mandarino e fragola, sapido e croccante anche se l’acidità non è al massimo. 88

Jacques Beaufort Ambonnay millesimèe 2009. 80% pn, 20% ch. Naso etereo e balsamico, lacca e lavanda, ossidativo ma non stanco, agrumi e pepe nero; bel finale compassato e brioso allo stesso tempo. 90

Jacques Beaufort Ambonnay millesimèe 2003. 80% pn, 20% ch. Torta di mele e fieno, ebanisteria e SPA, bocca arresa e vino con bollicina esangue eppure bastevole ad animare il sorso e completare la dolce salinità complessiva, molto personale ma incantevole. 88

Francoise Bedel et Fils Originelle. Base 2007: fieno e ginestra, arioso e saporito, floreale e frutta gialla matura; bocca fine e distinta, originale e caratteristica, bel finale solare ed energico. 87

Francoise Bedel et Fils Dis “Vin Secret”. Base 2005, 80% pm, 10% ch, 10% pn. Selezione da particelle limose, resina e zafferano, mandarino e arancio rosso, bocca vinosa molto bevibile e gessosa, piacevole e originale. 88

Vincent Bliard Cuvée Prestige Brut. Da Hautvillers, lo stesso assemblaggio ma diverso affinamento, però tutto legno per vinificazione e affinamento: mela alpina e robinia, gelsomino, agrumi e pera in bocca, finale veloce ma ricco di spezia e frutta rossa. 87

Vincent Bliard Cuvée Rosé Brut. Un 10% di pn rosso per un naso fine esile e appuntito, con nota di fior di loto e fragola, bocca meno dolce ma ben sapida, finale arioso pulito e salino. 89

Vincent Bliard Cuvée Excellence Brut. 1999 e 2000: toffee e spezia, caffè e resina, ossidativo e complesso, cremoso, humus e sottobosco, finale veloce. 83

Vincent Couche Eclipsia Extra Brut. 82% pn, 18% ch. 2011 non dichiarato, solo 12% in legno, mandarino e mallo di noce, bocca asciutta fine e freschissima, finale di mandorla e sambuco, fine e squillante. 88

Vincent Couche Eclipsia Rosé. 80% pn, 20% ch. 2011 di cui 30% legno da Kimmeridge di Boxeuil e craie di Montguex: lampone e mirtillo freschissimo, solare e confettoso, bocca fresca diretta ed esile. 85

Vincent Couche Chloè Extra Brut. 66% pn, 34% ch. 2011 non dichiarato, 50% in legno senza zolfo: biancospino e acacia, ginestra e mirabelle, bocca di pancia e sostanza anche se fresca, finale agile e sapido. 83

Marie Courtin Concordance. 100% pn pas dosé nella Aube, da vendemmie 2010 e 2011: mela rossa e fragola, senape e canditi, bocca animata e incalzante, fresca e fruttata, corpo e equilibrio sapido. 87

Marie Courtin Efflorescence 2009. Pas dosé: mela candita, orzo e pesca, spuma bionda e peperone; bocca vinosa e di sostanza, bella acidula con finale gourmand coinvolgente. 89

Demarne-Frison Goustan 2011. 100% pn pas dosé: more di rovo, lavanda e ribes bianco, asciutto sapido e con nota vinosa piacevole, discreta cremosità e finale di mela croccante rossa. 88

Demarne-Frison Lalore 2011. 100% ch pas dosé: grande solarità e passione, canditi e menta, bocca complessa e sfaccettata con toni balsamici di eucalipto e rafano, nocciola e rosmarino, in crescendo. 91

Demarne-Frison Goustan Magnum 2010. 21 mesi barrique e tre anni sui lieviti: naso sorprendente di fico, melone e zenzero, bocca originale da savagnin, freschezza e balsamicità, sottile ma irresistibile. 93

Pascal Docquet Horizon Bdb da Cotes du Perthois. Annate 2011 (67%) e 2010 (33%), ha glicine e tiglio, menta e mela, bocca croccante saporita e pepata che spinge e seduce per freschezza e complessità. 89

Pascal Docquet Arpege Premier Cru Bdb. A sud verso Vertus Villeneuve e Le Mont Aimè, 2011 e 2010 (67%). Naso di mele e uvaspina, piacevole e di sostanza, volume insospettabile e classe senza eccessi acidi, vino geniale e compiuto. 92

Fleury Père et Fils Brut Nature Fleur de l’Europe. Sale e mare, ostrica e salvia, pompelmo, bocca incalzante e lieve, precisa e pulitissima anche se veloce. 86

Fleury Père et Fils Blanc de Noirs. Lamponi e fragole, acacia e pesca gialla, bocca piacevole e sapida con finale leggero ma non banale. 85

Fleury Père et Fils Rosé de Saignée. 100% pn: acciuga e olive, melograno e resina, bocca piaciona e fruttata ma poco dosata, finale brioso e gourmand, molto centrato. 88

Fleury Père et Fils Sonate n.9 Extra Brut 2009. Un 100% pn sapidissimo e giallo nei toni, pompelmo e agrumi, bocca acidissima e appuntita, molto aggressiva. 82

Fleury Père et Fils Extra Brut 2002. 80% pn, 20% ch, con toni di pasticceria e mandorle, acacia e tiglio, melograno e tabacco, pepe bianco, bocca affilata e saporita: il lato fresco dell’annata interpretata in levare, di grande eleganza. 94

Benoit Lahaye Violaine. 50% ch, 50% pn senza solfiti: floreale un poco passito ma solare, ginestra e melone giallo, bocca di piacere acido e finale agrumato, diretto. 84

Benoit Lahaye Blanc de Noirs. Un 2011  non dichiarato, rosso delicato nei toni e nei modi, felice e allegro, bocca completa con frutto in evidenza pulito e saporito: piacere e rigore, gran vino oltre che Champagne. 93

Benoit Lahaye Rosé de Maceration. 100% pn 2011 da Le Julien Bouzy, deg 8/2014, 3gr/lt in anfora dell’Impruneta: quasi un rosso per naso e sensazioni al palato, arancia sanguinella, talco, fragola e lamponi, bocca splendida per ritmo sapidità e cremosità. 90

Georges Laval Brut Nature Cumieres. Da vari lieux dit, 50% ch 35% pn, 15% pm: maturità e freschezza, agrumi e mela golden, orzo, peperone verde, leggero e vivace; bocca durissima me saporita, asciutta e diretta, finale salino e iodato con cenni rossi. 86

Georges Laval Les Chevres 2009. Un 100% ch calcareo e argilloso, legno dolce e sinuoso ma senza mollezze, canditi e mirabelle, vanigliato e balsamico; bocca ricca soffice e ampia, di soddisfazione e finezza superiori. 90

Georges Laval Les Hautes Chevres 2009 Vieilles Vignes. 100% pn a est verso Hautvillers, più argilloso: lamponi e mirtillo ma come sospesi, bocca cremosa e distesa con idea di tannino, finale arancio e ribes rosso, duro e asciutto con evocazione di frutto che rimane a lungo: bella interpretazione del vitigno e del terroir, peccato sia l’ultima edizione. 93

David Léclapart L’artiste 2009 Extra Brut. 100% ch, affinamento per metà in legno: note appena ossidative, mela matura e mandarino, camomilla e rafano; bocca pacifica e cremosa con finale speziato e floreale, veloce e personale. 86

David Léclapart L’apotre 2007 Extra Brut. 100% ch, affinamento tutto legno: maturità e dolcezze, ciclamino e pepe; bocca complessa e sfaccettata, menta e arancio giallo, con bella crema e finale fruttato e salino. 88

David Léclapart L’alchimiste. 100% pn 2009: etereo e vinoso, semi di sesamo nero, bocca originale di melograno e ribes rosso, dinamica molto vinosa e saporita, elegante e snello con finale in crescendo per nitore di frutto e coinvolgimento. 92

Leclerc Briant Brut Les Chevres Perrieuses Cumieres. 40% ch, 40% pn, 20% pm: 48 mesi sui lieviti, sapido e solare, anche molto bosco e frutto rosso, completo e di struttura, fine di bollicina e agrumato, e finale lunghissimo. 92

Leclerc Briant Brut. 70% pn, 30% pm, blanc de noirs 24 mesi sui lieviti: bizzoso e ispido, pompelmo e rugiada, lime e pesca bianca; bocca nervosa e freschissima, nocciola nel finale, meno aggressivo di quanto sembri. 86

Leclerc Briant 2006. 70% pn, 30% pm, 72 mesi sui lieviti, 4gr/lt: ostrica sale e iodio, ferro e menta, croccantissimo e roccioso, susine e pere, cioccolato bianco, complesso anche se non lunghissimo. 85

Leclerc Briant Rosé. 75% pn, 25% pm di cui 15% pn vinificato in rosso da Cumieres: naso arcigno e terroso, frutta di bosco liquirizia e sale, bocca con spiragli sulla dolcezza, grande ritmo e personalità data dal grande pinot noir del 2004. 88

Franck Pascal Reliance Brut Nature. 70% pm, 25% pn, 5% ch: 2010 con lieve nota caseica poi burro, noci e frutta gialla; bocca fresca ma con grande maturità di frutto, che porta una traccia di morbidezza in un vino altrimenti troppo sapido e terroso. 86

Franck Pascal Tolerance Rosé. 74% pm, 16% pn, 10% ch, 4g/litro: lamponi e fiori di campo, lavanda e menta, sottobosco autunnale, bocca che spinge e graffia, sottile e incalzante, finale di mandarino. 86

Franck Pascal Harmonie 2009 Extra Brut. 50% pm, 50% pn ,2 gr/litro: gesso e menta, sambuco e pepe, bocca completa, fruttata con ribes bianco alchechengi e pittosporo, finale fresco ma profondo, in evoluzione. 88

Yves Ruffin Cuvée Thierry Ruffin 2006. 80% ch, 20% pn in legno d’acacia: spezie e floreale di campo, mela golden, liquirizia e tabacco dolce, legno e dolcezze, pieno e deciso con mollezze piacevoli. 85

Yves Ruffin Cuvée Brut. 80% pn, 20% ch, 2010/2011 da botti di rovere: mela rossa e mirtillo, bocca complessa e armoniosa con ritorni fruttati piacevoli. 86

Yves Ruffin Cuvée Extra Brut. 80% ch, 20% pn, 2008-2010 in botti d’acacia, floreale e sapido, agrumi e mandarino, equilibrio e sapidità, rotondità di aromi ma freschezza di gusto, distinto e balsamico. 88

Yves Ruffin Cuvée Preciueuse 2008. 75% ch, 25% pn in barrique, 6 gr/lt: lieve caseico poi arachidi sambuco e uva spina, bocca sapida e incalzante con lieve grassezza da legno, che aumenta volume e persistenza, finale maiuscolo. 92

Yves Ruffin Cuvée Demi Sec. Arancio giallo e mandarino, dolce ma fresco, bocca frizzante e piacevole, disimpegnata. 85

Vouette et Sorbée (Aube) Blanc d’Argille. 100% ch: biancospino e tiglio, arcigno e amarognolo, bocca sottile e acuminata, mandarino nel finale. 84

Vouette et Sorbée Fidele. 100% pn: frutta di bosco, lamponi e alchechengi, colore intenso, bocca di sostanza e respiro minerale, finale fragole e lamponi, vispissimo. 87

[Immagine principale: 99 Champagne su Facebook]

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

4 Commenti

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Francesco Annibali

circa 9 anni fa - Link

a proposito di zucchero, un produttore di prosecco mi faceva notare l'importanza della qualità del saccarosio (esistono moltissime qualità, cosa che non sapevo) usato per la rifermentazione, aspetto a suo parere decisivo per la purezza espressiva di una bolla [mi ha detto anche che se vuoi fare uno charmat un sacco fico puoi aggiungere anche certi sali MINERALI quando metti lo zucchero per la rifermentazione, ma questa è un'altra storia]. Lo so con lo champagne c'entra e non c'entra, ma non sapevo dove scriverlo

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Andrea Gori

circa 9 anni fa - Link

non sei così tanto fuori tema...le modalità di composizione della liquer e del dosaggio sono molto variabili in Champagne, dal saccarosio all'MCR, zucchero grezzo e vini di varie annate zuccherate e invecchiate in precedenza. Certi produttori come Drappier hanno decine di botti con le liquer di varie annate poste ad invecchiare in maniera da poter usare ogni volta quella "giusta"...

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Gianni Ruggiero

circa 9 anni fa - Link

I miei personali complimenti ad Alfonso Isinelli,Fabrizio Pagliardi ed a tutti coloro che l'hanno promossa

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Matteo

circa 9 anni fa - Link

Ciao, i vs articoli sono sempre molto interessanti. Conosci alcune marche che sono senza solforosa?

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