C’è un solo vino al comando di tutte le classifiche italiane: l’Es di Gianfranco Fino

di Antonio Tomacelli

È qualcosa a cui non mi abituerò mai: sei guide del vino italiano (l’Espresso, Gambero Rosso, Ais-Bibenda, Veronelli e Slow Food, Luca Maroni), migliaia di bottiglie degustate da centinaia di assaggiatori e alla fine UN SOLO vino che mette d’accordo tutti: l’Es, il primitivo di Manduria chez Gianfranco Fino. Che sia mostruosamente buono è fuori di dubbio, ma è possibile che sia l’unico piaciuto all’unanimità? Cos’è che non funziona nelle commissioni di assaggio? A dire il vero la situazione migliora leggermente se escludiamo dai conteggi la guida di Luca Maroni ma cinque vini restano comunque pochi se li raffrontiamo alla produzione vinicola italiana.

Eccoli in dettaglio:
Barolo Villero Riserva 2006 Vietti
Bolgheri Sassicaia 2010 Tenuta San Guido
Brunello di Montalcino Riserva 2007 Biondi Santi
Il Caberlot 2010 de Il Carnasciale
Primitivo di Manduria Es 2011 Gianfranco Fino

Considerando che questa non è la prima volta di Gianfranco Fino, direi che per molti è venuto il momento di mettersi l’animo in pace e accettare l’amara verità: l’Es è un grande vino e voi avete torto (faccina). Intravino, però, è uno spazio democratico, per cui vogliamo darvi l’ultima possibilità di urlare il vostro sdegno contro le ingiustizie del mondo. Insomma, chi ha qualcosa da dire, parli ora o taccia per sempre.

Occhio però, chi controlla i commenti è un pugliese che di Es ne ha tracannato tanto. Ci metto un attimo a bannare gli eccessi, eh!

avatar

Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

36 Commenti

avatar

Luca Miraglia

circa 10 anni fa - Link

Due aspetti della questione: la Puglia, in campo vinicolo, è forse la regione che ha fatto i passi più lunghi verso un'elevata qualità media dei prodotti (ovviamente l'Es rappresenta la punta dell'iceberg); posso assicurare tutti che, quando nei primi anni '80 mi occupavo, in quella zona, di consulenza alle imprese (e quindi anche nel settore vitivinicolo), in generale si bevevano vini pessimi,dalle gradazioni inumane, che macchiavano per sempre il bicchiere (e quante cisterne sono andate a "rinforzare" i Barolo e gli Amarone dell'epoca!). Seconda osservazione: pur essendo buonissimo, faccio ancora fatica a pensare all'Es come ad un vino che ha sbaragliato veri capolavori enologici di Piemonte e Toscana, ma tant'è: da meridionale ne sono orgoglioso, questo è chiaro, ma non riesco a convincermi che l'Es possa essere il "vino della vita"!

Rispondi
avatar

Giovanni

circa 10 anni fa - Link

Non mi stupisce più di tanto che oggi giorno (con tutti i miglioramenti che ha fatto l'enologia) si vada a "pescare" anche fuori da Piemonte e Toscana e quindi ben vengano Es e vini delle più disparate zone (se ne hanno le qualità) .. sono d'accordo sul fatto che nelle commissioni ci siano delle "stranezze", forse riguardano i parametri di giudizio, forse influenzati da "miti enologici" .. ma anche se così fosse, chi può dettare nuovi canoni?? Nessuno è portatore di un sapere universale!! Io credo che in fondo quelle classifiche rispecchino la realtà dei fatti

Rispondi
avatar

LamorraDK

circa 10 anni fa - Link

Scusate non capisco il criterio usato,letto cosi´l ´articolo si capisce che il primitivo di Fino e´il miglior vino italiano,se non sbaglio é un vino che supera i 16 gradi in alcool vero che ha una buona fraschezza che bilancia il tutto ma lontano da un vino equilibrato e elegante.Capirei considerarlo il miglior primitivo ma il vino che rappresenta l ítalia propio no,altrimenti il messaggio che diamo all´estero é che produciamo e ci piacciono solo i "morbidoni".persino in California hanno stancato figuriamoci da noi..

Rispondi
avatar

Enzo Pietrantonio

circa 10 anni fa - Link

Se penso a quanto poco e male le guide premiano i vini pugliesi non posso che essere doppiamente felice. Sono contento per Gianfranco e Simona!

Rispondi
avatar

Enrico Sarti

circa 10 anni fa - Link

Il Caberlot 2010 tra i migliori vini d' Italia è un affronto all'enologia..

Rispondi
avatar

Montosoli

circa 10 anni fa - Link

A dire il vero la Puglia ......sulla punta del Iceberg....ha anche altri prodotti, non solo Es... Ma forse i proprietari di Es sono piu bravi a fare marketing...... L'ho bevuto.....ma preferisco il Primitivo di Pichierri.......vera anima di questa terra..

Rispondi
avatar

Trescolli

circa 10 anni fa - Link

Sono della opinione che queste cocnordanze nascano molto dagli assaggi fatti in comune presso i consorzi e le varie manifestazioni tra rappresentanti di varie guide, ho notato sepesso un effetto di osmosi tra i degustatori che poi , ancora più sspesso hanno paura di" rimanere indietro" rispetto alla guida concorrente. Assaggi veramente alla cieca ( un esempio tra tutti i concorsi sul pinot nero a Egna) hanno a volte dato risultati inattesi rispetto al blasone dei partecipanti. Ma tant'è!

Rispondi
avatar

Adriano Anglani

circa 10 anni fa - Link

Se fosse vero che i giudizi delle diverse Guide sono influenzati da assaggi comuni fatti presso consorzi o in manifestazioni varie, ci dovrebbe essere un appiattimento dei giudizi ben più largo di quanto mette in evidenza l'articolo, tant'è che un solo vino, ES appunto, mette d'accordo tutte le guide e solo altri 4 sono tra le eccellenze di cinque guide su sei.

Rispondi
avatar

Mr. babo*

circa 10 anni fa - Link

I fattori in campo che determinano una vittoria sono tanti, non ultimo il marketing. Tali elementi sono necessari tutti affinche' un vino sia considerato un ottimo prodotto. I coniugi Fino sono produttori bravi e persone che si prodigano in una complessa opera d'informazione e promozione che alla fine li premia. I produttori pugliesi dovrebbero prendereli ad esempio sopratutto per queste doti. Circa la Puglia enologica riscoperta... Alcuni dimenticano che tale aria era chiamata enotria. Chi non conosce il Primitivo si puo' anche stupire... Ma ha leggere bene le classifiche se ne troveranno alcuni con score molto alti ma dal prezzo assolutamente accessibile, cio' dimostra che tale vitigno se bene coltivato e traaformato e' in grado di produrre vini per tasche ed esigenze diverse. Vedasi etichette prodotte nella DOC Gioia del Colle, dove tale vitigno e' stato selezionato 5ue secoli fa (Don F. Indellicati frate primicerio di Gioia del Colle ne fu il selezionatore). Circa l'affronto che i vini pugliesi possono fare a "perle enologiche toscane o piemontesi", ricordo che dobbiamo liberarci da retaggi culturali che vedono il meridione come terra di ignoranti e truffatori ma iniziare a considerare i produttori di tale area geografica come seri operatori.

Rispondi
avatar

Il chiaro

circa 10 anni fa - Link

L'Es di Fino mi piace. E credo sia un vino capace di stupire le varie commissioni soprattutto quando messo in degustazione con altri primitivo. In Piemonte, dove si sta seguendo la linea borgognotta, ovvero dove quasi sempre da un vigneto si produce un barolo, succede che le aziende che fanno 3/4 barolo ad altissimo livello poi vedano premiato un barolo dalla guida X e l'altro dalla guida Y e così via. Da qui la frammentazione del giudizio delle varie guide sulla produzione delle singole aziende.

Rispondi
avatar

Anto

circa 10 anni fa - Link

Difficile dire che un vino è il migliore di tutti... Quali i criteri per l'attribuzione del titolo? Fermo restando che Es è un ottimo primitivo, personalmente preferisco lo Zinfandel di Ridge, da questo a dire che si tratta del miglior vino d'Italia?!?!? Ottimo anche il lavoro svolto da Girolamo Russo con il suo nerello mascalese, Luigi Tecce, e la bravissima Elena Fucci con Titolo....

Rispondi
avatar

ilmoralizzatore

circa 10 anni fa - Link

L'Es é ormai un mito, le degustazioni oltre che avvenire di concerto tra più guide, sono fatte non alla cosiddetta" cieca"...il gioco é fatto.

Rispondi
avatar

Orion

circa 10 anni fa - Link

Chi parla di Es come vino poco equilibrato e non elegante solo a causa della gradazione alcolica non ha mai assaggiato questo vino. Mi giocherei gli zebedei sul fatto che tutti quelli che apportano questa osservazione in una degustazione alla cieca fallirebbero miserevolmente, a domanda circa la gradazione alcolica direbbero al massimo che fa 14,5 gradi e mezzo. Quanto al riconoscimento credo sia stra meritato, magari non sarà il solo al comando ma che questo vino sia entrato ormai in pianta stabile nel gotha dei vini italiani è un dato inconfutabile.

Rispondi
avatar

LamorraDK

circa 10 anni fa - Link

14,5 alcool,credo dovresti dare un occhiata al retro bottiglia e fare un controllo alle papille gustative,sono pugliese é bevo molto spesso es e non solo.

Rispondi
avatar

Orion

circa 10 anni fa - Link

Caro LamorraDK, tu dovresti imparare a leggere con più attenzione invece, so benissimo quall'è la gradazione alcolica dell'Es (16,5), quello che intendevo dire è che l'Es quella vena alcolica la compensa benissimo con morbidezza freschezza e acidità, e che bevendo il vino alla ceca non si direbbe mai che la gradazione è di 16,5... -_-'

Rispondi
avatar

LamorraDK

circa 10 anni fa - Link

Alcool morbidezza....di cosa stiamo parlando?Un morbidone insomma!Nel mio primo intervento avevo solo detto che non credo che il primitivo di fino sia il miglior vino italiano,ripeto grande vino ma non il migliore.Il sig. Fino fa sicuramente un gran lavoro ma non dimentichiamo altri vini. Bartolo mascarello,rinaldi,conterno,ar.pe.pe,san giusto a rentennano,emidio pepe,valentini,librandi,terre nere e posso continuare allínfinito.Quindi signor Orion il consiglio che posso darle e che se non conosce alcune delle aziende sopra elencate vada nella piu´vicina enoteca e le beva...

Rispondi
avatar

Orion

circa 10 anni fa - Link

Esimio LaMorraDK, lei sbaglia sempre nell'approccio... dove? di grazia ha letto un commento del sottoscritto dove si afferma che l'es è miglior vino italiano in solitario? Le semplifico la vità e le copio e incollo la frase conclusiva del mio primo post: "Quanto al riconoscimento credo sia stra meritato, magari non sarà il solo al comando ma che questo vino sia entrato ormai in pianta stabile nel gotha dei vini italiani è un dato inconfutabile." Se ha qualcosa da contestare alla suddetta affermazione la prego di recarsi nell' enoteca a lei più vicina, riassaggiare l'es e magari riconfermare la sua opinione a me e a tutti i giudici delle maggiori guide vinicole italiane ;) Osssequi.

Rispondi
avatar

Francesco Amodeo

circa 10 anni fa - Link

Falso. Mi è capitato di servirlo alla cieca due volte (annata 2010) e tutti i miei ospiti l'hanno definito poco equilibrato sopratutto per via delle note dolci del residuo e del legno, e in minima parte per via dell'alcol. Non è piaciuto a nessuno, a me non piace, non lo ritengo un grande vino e continuo a preferire altri Primitivo. Del fatto che sia entrato "nel gotha dei vini italiani" me ne farò una ragione ma sinceramente non me ne frega una mazza..

Rispondi
avatar

Orion

circa 10 anni fa - Link

http://www.tradimento.net/images/imported/2012/10/7.gif

Rispondi
avatar

LamorraDK

circa 10 anni fa - Link

Signor Orion,questa sera come ogni mese ho avuto una cena con amici dove ognuno di noi porta una bottiglia alla ceca,l´unica cosa che sappiamo e´ che deve costare dalle 35 alle 50 €.Ne ho approfittato per avere un parere da altra gente "2 italiani,2 danesi,1 uk e un francese.Le posso solo dire che delle 6 bottiglie in gioco nei bicchieri era rimasto il mio ES 2010 e un amarone masi costasera 06.Posso garantirle che io e i miei amici(lavoriamo tutti nel settore)qualcosina ne capiamo,le faccio anche notare che sono stato io a portare a questa cena Es e che ogni anno compro qualche bottiglia perche´é uno dei miglior primitivi ma non nella top 10 dei vini italiani ..

Rispondi
avatar

davide g.

circa 10 anni fa - Link

il brunello biondi santi, il sassicaia e il caberlot a me proprio non piacciono....l'ES invece è buono buono buono....

Rispondi
avatar

Rossano Ferrazzano

circa 10 anni fa - Link

ammiratore critico della prima ora dell'ES e amico da diversi anni di Gianfranco e Simona, penso che queste classifiche vadano appunto lette in chiave differenziale, avendo ben presente che tutte le guide lavorano per zone, e non con una classifica unica che copre l'intero stivale, come fanno invece poi, erratamente, queste classifiche riassuntive succede così che chi spicca vistosamente in casa propria (denominazione o zona), per motivi vari, finisce per risultare per forza di cose premiato da tutti, con lo stesso riconoscimento di chi invece in casa propria non può spiccare perché deve vedersela con decine e decine di competitori agguerritissimi tanto per semplificare, il Monfortino in queste liste che mettono tutti d'accordo non c'è mai, ma quasi sempre ci sono il Granato di Foradori, il Terra di Lavoro di Galardi, il San Leonardo di San Leonardo, eccetera

Rispondi
avatar

Savonarola

circa 10 anni fa - Link

Al rogo i detrattori dell'ES. Povero vinoalzilio... cosa scriverà ora?

Rispondi
avatar

Marco

circa 10 anni fa - Link

Venissero fatte solo degustazioni alla cieca il mondo sarebbe diverso... molto diverso...

Rispondi
avatar

Maggese

circa 10 anni fa - Link

Savonarola, non ti conosco ma ti stimo... Le soddisfazioni arrivano e ritornano sempre! ES spacca tutto!

Rispondi
avatar

gp

circa 10 anni fa - Link

L'esclusione della guida di Maroni è sacrosanta, sono troppe le aziende di rango assenti da quella guida. Nella giuria a 5 guide da cui esce il famoso quintetto però è stato fatto un errore, perché le eccellenze secondo Slowine non corrispondono solo ai "Grandi vini" (vedi secondo link a Winenews), ma ai "Grandi vini" più i "Vini Slow". Correggendo questo errore, è possibile che al quintetto si aggiunga qualche altro vino. Se poi si ammette la possibilità che un produttore possa essere assente da una guida (agli alti livelli spesso il motivo è il mancato invio dei campioni e il loro mancato rimpiazzo, piuttosto che una valutazione così così), probabilmente si verifica qualche altro ripescaggio -- per esempio il famoso Barolo Ris. Monfortino citato qui da Ferrazzano.

Rispondi
avatar

Giancarlob

circa 10 anni fa - Link

Anzichè intersecare i risultati delle singole guide, chiedete che si mettano d' accordo tra loro per stilare la lista dei migliori vini Italiani. Secondo voi vince il vino in oggetto ?

Rispondi
avatar

gp

circa 10 anni fa - Link

E' una buona domanda, anche se le due procedure hanno entrambe un perché. Comunque prenderei come riferimento il quintetto ricavato sulla base delle guide meno lacunose, piuttosto che il "vino solo al comando" che risente delle peculiarità, diciamo così, della guida di Maroni. Come ho detto, c'è anzi il caso che il quintetto sia un realtà un sestetto, magari anche un ottetto...

Rispondi
avatar

gp

circa 10 anni fa - Link

Se si chiedesse alle varie guide di compilare una lista dei migliori venti rossi italiani, nella maggioranza dei casi il Primitivo Es di Fino resterebbe probabilmente fuori. Questo lo possiamo dire per certo rispetto all'Espresso, che ha il merito di pubblicare i punteggi in ventesimi insieme alle cinque fasce (le "bottiglie"), informazione reperibile anche in rete. L'Es 2011, con 18/20, è scavalcato già solo in Piemonte da 32 rossi dai 18,5/20 in su, e nella sua stessa regione risulta al terzo posto (ex aequo con altri). La stessa cosa si potrebbe verificare per la guida Veronelli, avendola però sottomano, dato che in rete i punteggi in centesimi che vengono assegnati insieme alle tre fasce (le "stelle") non si trovano. Per le altre guide, che pubblicano solo i punteggi in fasce, bisognerebbe invece interpellare i rispettivi curatori...

Rispondi
avatar

lorenzo

circa 10 anni fa - Link

Io l'ho bevuto e mi dico: se non ti dicessero che è fatto in Puglia, non lo scambieresti per un vino di altre zone...del mondo? (parlo dell?ES)

Rispondi
avatar

max perbellini

circa 10 anni fa - Link

perchè non è stata presa in considerazione anche la guida del Touring Club Italiano Vini Buoni d'Italia, che nelle vendite è sempre al secondo-terzo posto? solo per il fatto che giudica solo vini da uve autoctone italiane? Comunque l'Es è a Corona.....

Rispondi
avatar

Antonio Tomacelli

circa 10 anni fa - Link

Ti sei risposto da solo. In quella guida, ad es., il Sassicaia non ce lo puoi trovare.

Rispondi
avatar

Montosoli

circa 10 anni fa - Link

Anche il Primitivo Riserva 2008 di Giuliani ....in quell di Gioia del Colle...ha preso la Corona.... Stile..? parliamo di mondi diversi......da pura Murgia allo stato puro ...a stile Zinfandel Californiano... Costi..? Una bottiglia di ES.....ti paga 4 bottiglie di Giuliani Riserva Costo ?

Rispondi
avatar

Malakunin

circa 10 anni fa - Link

Buonasera a tutti. Solo una piccola precisazione di carattere storico-archeologico. Qualcuno, credo Mr Babo*, ha identificato la zona di Manduria con l'Enotria. Senza voler sembrare saccente è bene ricordare che quella di Manduria era un'area pienamente inserita nel territorio tarantino (chora) o al massimo riferibile alla popolazione messapica. L'Enotria infatti si trovava ben distante e corrispondeva a buona parte dell'attuale Basilicata e forse la porzione settentrionale della Calabria, fino a Sibari per intenderci. Buona serata

Rispondi
avatar

ruggero romani

circa 10 anni fa - Link

ma non era a manduria che i messapi massacrarono un esercito di taras e rhegion?

Rispondi
avatar

Fabio

circa 10 anni fa - Link

Non è una novità che esistano mode o filoni, ed il vino non ha mai fatto eccezione a queste regole, però anche vero che questi casi sono, a mio personale giudizio, un eclatante spechio dei lanci publicitari mascherati da guide !!!

Rispondi

Commenta

Rispondi a Enzo Pietrantonio or Cancella Risposta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.