Anteprime toscane 2014. A Benvenuto Brunello gli assaggi della vendemmia 2009

di Andrea Gori

Un’annata ricca di sostanza e materia, pure se da una vendemmia problematica: nel 2009 un mese intero di vento caldo ha messo a dura prova la maturazione ottimale dei tannini e delle uve a Montalcino e abbassato drasticamente l’acidità totale (vedi grafico). Qualche pioggia ristoratrice ha mitigato la situazione, in alcune aree (sud ovest e sud est), mentre in altre c’è voluta la mano salda del vigneron per salvare la baracca. Nei bicchieri si è goduto meno che per i 2008, ma le belle conferme e qualche sorpresa non sono mancate.

La cifra è quella dei vini con alto tenore alcolico (quasi pari al tremendo 2011), che hanno comunque un loro equilibrio fatto di grande frutto, tannino (discreto ma non eccessivo) e più sapidità che acidità. E’ chiaro che non ci sarà la longevità di altre annate, ma qualche sorpresa piacevole la avremo anche in questo senso. Tra quelli che spiccano ci sono vecchi manici in posizioni favorevoli e aziende che si sono sempre distinte per la loro misura, oltre a quelle che hanno imparato ad usare in maniera intelligente la tecnologia in cantina (criomacerazioni e pressatrici soffici).

In compenso il 2009 si può definire realisticamente, nei bicchieri, un’annata a tre stelle (contro le quattro attribuite al momento della vendemmia) che ci consegna vini tutto sommato sorprendenti, adatti alla beva veloce in pochi mesi, assieme a qualcuno che invece saprà vincere lo scetticismo e la diffidenza. Di seguito, ecco gli assaggi di Brunello di Montalcino 2009, annata e selezione, durante l’ultimo Benvenuto Brunello.

Biondi Santi è carico e di struttura, molto floreale, elegante e goloso, carcadè, rabarbaro e menta, lamponi e fruttato ricco in bocca, tannino fine e sottile che si armonizza, ginger e resina. Un equilibrio spostato sulla giovinezza ma un vino sontuoso e già pronto, bella interpretazione dell’annata difficile (vendemmia il 17 settembre…) 93
Canneta ha visciola sotto spirito e menta, bocca con certa rotondità e spessore, frutto non presentissimo. 83
Cantina di Montalcino intenso di amarena e durone, bocca soffice, distinta, anche se tannino ruga un poco. 85
Capanna classico e felpato, tannino ficcante ma ben colto, passo marziale ma con frutto molto vivo. 89
Capanne Ricci si presenta muschiato e con alcol che spinge, bocca dissetante e scontrosa con carattere ma non piacevolissima. 82
Caparzo è piacevole, fine e distinto, fruttato lieve ma con spezia fine tra cardamomo e resina, bel finale un po’ asprigno. 87
Caprili ha incenso e frutta sotto spirito, è baritonale e affascinante, aggraziato ma forzuto, bellissimo. 92
Casanova delle Cerbaie floreale, ginestra e rosa, bocca in divenire ma di tanta sostanza e profondità. 89
Casanova di Neri grande forza e sostanza, calore di frutto maturo lamponi e ribes, bocca ficcante saporitissima con una nota dark tostata molto apprezzata, forse frenato dalla troppa esuberanza di tannino per il momento. 89+
Casanova di Neri Tenuta Nuova è ampio, aromatico e piccante con tostature e dolcezze di legno, bocca ricca e completa, pulsante e comoda, sul finale arancia sanguinella e lamponi, tra i migliori ma con note dolci molto accentuate: attenzione. 93
Casa Raia ha sottobosco e humus, e appare asciugato dal legno, bocca con mallo di noce ma non ben chiusa. 82
Casisano Colombano roccioso e floreale, bocca un poco compressa. 84
Castello Romitorio etereo e fruttato sotto spirito, prugna e anice, bocca non corposissima ma elegante e bevibilissima. 87
Castiglion del Bosco presenta rosa e visciola, sottobosco, bocca di frutto e sostanza, ben calibrata anche se sul dolce. 86
Cava d’Onice agrumato e floreale, bocca aggraziata di frutta ma non molto lunga, strozzata dal tannino. 81
Citille di Sopra scorza d’arancio candito e lavanda, bocca pronta e schietta, bel tannino pure se l’alcol rovina un poco il quadro. 87
Col di Lamo è austero ma con nota fruttata di lampone ben evidente, bocca sapida e elegante. 87
Poggio il Castellare con naso un po’ stanco ma balsamico, bocca presente e solida anche se senza slanci. 85
Col d’Orcia austero ma di grande sincerità, aperto e beverino, bocca serena e saporita. 85
Collelceto naso non molto vivo, bocca semplice, floreale e appuntita. 84
Collemattoni è sapido, distinto, molto austero, ma per gli amanti della roccia non è male. 84
Collina del Sole Il vino dei Poeti Bottega naso di fiori ed erbe di campo, bocca asciutta e filante con frutto non molto presente. 84
Corte dei Venti viola e rosmarino, bocca un poco smorta con poca spinta. 82
Cupano è il solito incantesimo di spezia, canfora, cardamomo, piccante e lascivo, bocca con tanta sostanza e alcol, ma chi lo ha sempre apprezzato lo amerà anche in questa annata. 90
Donatella Cinelli Colombini sapido e minerale, salvia, ginepro, molto solare, bocca ancora da esprimersi ma solida. 85
Fanti mela rossa e rabarbaro, nota lattica di yogurt ai frutti di bosco, bocca di buona spalla con dolcezza e frutto. 87
Fattoi iris e lavanda, ribes rosso, bocca completa ma esuberante d’alcol. 85
Ferrero arancio e menta, bocca che riscopre un frutto di fragola e mirtillo, non lunghissimo però, un poco esangue. 83
Fornacella ribes e lamponi, bocca un poco arcigna e limonosa. 80
Fornacina frutta piuttosto matura e cangiante, bocca piena e decisa, vino goloso. 87
Fossacolle ha ricchezza ed estratto, è balsamico e cangiante, bocca vitale rabbiosa ed energica, per gli amanti delle emozioni forti, e delle grigliate. 90
Fuligni etereo e classicissimo, misurato ma forte, elegante e sfaccettato, godibilissimo. 92
Gianni Brunelli Le chiuse di Sotto fine e sottile, floreale, con vetiver, china e ribes nero, bocca fine sapida e misurata ma non lunghissima. 89+
Grazia scuro e cupo, esile e appuntito, bocca piacevole ma alcolica 84
Greppone Mazzi Ruffino presenta un bel mix tra frutta ciliegia amarena e ginepro, bocca completa con tannino ben dosato e finale sveglio. 88
Il Colle asciutto e troppo esile, naso di carne arrosto, chiude veloce. 78
Il Marroneto fine e speziato, anice e visciola, rosmarino e pepe, bocca sapida e ritmata, finale balsamico. 88
Il Palazzone incenso e antiquariato, frutta un po’ evanescente, bocca non lunghissima ma salda e da aspettare un poco. 84
Il Paradiso di Manfredi è rabbioso e ricco, dalla pulizia non esagerata, bocca giovanissima ma ha una polpa molto particolare, affilato e sapido, che evolverà in maniera intrigante, da seguire senz’altro. 88+
Il Poggiolo Bramante brace e ferroso, intenso e fine, bocca di buona polpa, pepe e salvia, finale roccioso. 85
Il Poggiolo Terra Rossa aromatico e mentolato, mela e lamponi, piccante e arcigno. 83
Il Poggiolo Annata bocca completa e con tanto grip e tannino ben messo e finale nella frutta fresca. 88
Il Poggione mostra frutta molto ben definita, fragola e ribes rosso, floreale rosso, legno di ciliegio e mallo di noce, bocca classica con nitore di frutto e calore misurato, tanto tannino ma ci vuole, per riequilibrare. 88
La Fiorita è scuro e pepato, mirtillo mora e ginepro, bocca che incalza e appaga, bello il finale anche se deciso e forte. 87
La Fornace menta e crostata di albicocche, bocca speziata ma con poco frutto. 83
La Gerla ricco e solare, lamponi e cassis, bocca agile e scattante. 88
La Lecciacia fiori di campo e susina, tostatura e finocchietto, bocca esile ma ben dosata, tannino simpatico, alcol misurato. 88
Tenuta Crocedimezzo naso non pulitissimo, piuttosto alcolico anche in bocca dove agrumi e lamponi dialogano ma il tannino serra troppo il sorso. 81
Tenuta di Sesta agrumi china e lamponi, caramello per un naso davvero sorprendente, bocca di spessore ma salda e affilata, grande beva. 90
Tenuta la Fuga scuro di pepe mora e prugna, bocca di sostanza con tannino ben presente. Tutto sommato equilibrato ma decisamente “vinone” anche se meno che in passato, la mano di Bernabei si sente già. 88
Tenuta le Potazzine grazioso e fine come spesso gli accade, floreale di iris e lavanda, bocca senza eccessi ma di un equilibrio e una beva particolari. 90
Tenuta San Giorgio caldo e avvolgente con note affumicate leggere, bocca più easy e che allunga benino. 86
Tenuta Vitanza naso vegetale rafano e lamponi, bocca con nota fruttata un poco gommosa. 77
Tenute Silvio Nardi delicato ma finissimo, viola e prugna, bocca vispa e vivace, croccante e sapida. 86
Terrealsole si segnala per camemoro e carcadè, bocca meno speziata, frutta troppo leggera, poca persistenza. 79
Terre Nere carne grigliata e pomodori secchi, bocca agrumata, discreto equilibrio. 85
Tiezzi Poggio Cerrino apre con naso un po’ stanco e cimiteriale, si riprende poi con spezie orientaleggianti e ciliegia al palato, bocca però asciuga troppo. 81
Uccelliera esplosivo come sempre ed entusiasmante, bocca rabbiosa e fine con spessore e classe anche se in altri anni c’era più equilibrio. 91
Val di Suga ha naso non molto intenso ma classico e completo, bocca di stile e sostanza che fa il compitino ma non delude. 85
Vasco Sassetti affilato e roccioso, bocca compressa leggermente floreale. 83
Verbena frutto surmaturo ma netto, pepe e macis, finale troppo incalzante. 83
Villa a Tolli etereo, erbe aromatiche, bocca arcigna ma frutto c’è eccome. 82
Villa i Cipressi lavanda e rosa thea, grande intensità e passo da grandeur, bocca che stuzzica e fa salivare. 89
Villa Le Prata sale e viole, senape e more, bocca non lunghissima, tannino che ruga un poco. 84
Villa Poggio Salvi ciliegia matura e rafano, nota cruda di carne e spezia di pepe, un poco banale in bocca. 82
Vini Italiani da Sogno Carillon tostato e croccante, nota verde molto invadente al palato. 78
Vini Italiani da Sogno La Togata floreale con cacao e oliva, bocca durissima e sferzante con legno troppo presente. 77
Aglieta Roberto ginger e china, mentolato e mon chéri, bocca un poco sfuggente con tannino che chiude il sorso troppo presto. 83
Agostina Pieri simpatico e brioso, naso di cipria e accordo di arancio, bocca con tannino giusto e finale arioso. 89
Agricola Centolani Friggiali lamponi e mirtilli, bocca semplice ma ben fatta, finale veloce. 84
Agricola Centolani Pietranera denso e cupo, bocca densa e compatta , anche troppo. 84
Agricola Centolani PoggioTondo ribes rosso, aromatico e speziato ma bocca senza allungo. 81
Albatreti bella sopresa per questa quasi new entry, concentrazione e intensità, tanti aromi floreali, bocca speziata ma dolce con ciliegia candita, ribes nero e finale di liquirizia. 88
Argiano è assolato e floreale, lavanda e mirto, bocca saporita ma un poco asciutta. 84
Armilla caffè e note verdi, castagna e verde, bocca discreta. 84
Baccinetti Saporoia asciugato e con frutto fresco ma bocca corta. 81
Banfi solare ed energico, fragola e tabacco, bocca piacevole che scorre veloce ma misurata. 85
Banfi Poggio alle Mura molto ricco in spezie, ricco e definito, mora mirtillo e senape, bocca carica e in via di assestamento ma tanto estratto, da seguire. 89+
Barbi si presenta austero, classico ma completo, bocca non lunghissima, finale lavanda e alloro. 85
Bartoli Giusti Tenuta Comunali accattivante di rosa e ciliegia, bocca con tabacco biondo e resina, finale piacevole. 85
Bellaria caramello e charms agli agrumi, bocca ben contrastata, tannino un poco aggressivo. 83
Bellaria Assunto naso dolce di lychees e visciole, finale pepato e niente male. 87
BelPoggio vetiver e ciliegie, liquirizia e sedano, finale strozzato. 78
Bonacchi asciutto e poco rifinito, bocca ispida. 78
Brunelli arioso e floreale con tanta spezia e menta, bocca piacevole ma di poco frutto e finale verde, forse da aspettare. 84
Camigliano iodato e marino, salvia e vetiver, bocca incalzante con tannino brusco ma saporito. 87
Campogiovanni frutto non freschissimo di amarena e mirtillo, tabacco e tocco smaltato, bocca con alcol esuberante e tanto frutto, il tannino ci mette una pezza ma più di tanto non risolve. 86
Canalicchio di Sopra è schietto e diretto, con frutto molto bello e maturo, bocca divertente, stimolante. 88
Tenuta Vitanza Andretta molto scuro di mirtillo e more, susina e cacao, bocca un po’ troppo tostata. 78
Tenute Silvio Nardi Poggio Doria 2007 sostanza e sapidità, vino asciutto tagliente ricco di roccia, lavanda e sensazioni balsamiche. 90+
Tiezzi Vigna Soccorso ha brezza marina e ciliegie, cardamomo e alloro, finale lungo e dissetante. 89
Val di Suga Vigneto Spuntali (da riserva diventa annata) sensazioni marine e mediterranee bocca saporita di lamponi e fragole in confettura, finale appuntito. 90
Val di Suga Vigna del Lago la vigna più giovane e sbarazzina sorprende con oliva e prugna, mora di gelso, bocca incalzante finale un poco caldo. 87
Val di Suga Poggio al Granchio speziato fine e lacustre, mela e arancio rosso, finale non lunghissimo ma piacevole. 86
Villa i Cipressi Selezione Zebras sandalo e mora, mallo di noce e aneto, nota ematica, bocca un poco chiusa ma stimolante e passionale. 88
Vini Italiani da Sogno Togata dei Togati dolcissimo di mon chéri e ambra, vetiver bocca molto carica ma tanta sostanza è ben animata da tannini e freschezza. 88
Cantina di Montalcino Da Vinci resine e lamponi in confettura, bocca semplice e convincente anche se non molto complesso. 84
Castiglion del Bosco Campo del Drago erica e sandalo, tostatura ben dosata, marron glacé, bocca che non slancia ma tanta materia. 87
Citille di Sopra Vigna Poggio Ronconi con tanto frutto rosso e nero, bocca con tabacco kentucky e sale, finale discreto. 85
Il Marroneto Madonna delle Grazie cassis e menta poi alloro e cardamomo, bocca tagliente con giusto quel poco di ciccia in più che si confà all’annata ma con la consueta classe e piccantezza. 92
San Polino Helychrysium sassoso e austero, bocca fiera e intensa, ma in fondo è dolce confortante e commovente di uvaspina, menta e durone. Finale in crescendo e promettente per il futuro. 92
San Polino Annata nota alcolica e canforata, lampone croccantissimo, amarena, bocca di rosa tea completamente spiazzante, strano per il fiore spinto; buon tannino fine e di grip. 86
La Magia naso pieno intenso e marmellatoso, caldo e denso, note di cacao e more dolci, bocca calda e piena, frutto scuro e denso, un po’ di tannino. 79
La Mannella naso caldo di cuoio e note di frutta scura e uvetta sotto spirito, bocca con un tannino un po’ appiccicoso, manca continuità di frutto, tende a vuotarsi. 82
La Mannella I Poggiarelli naso fragrante, note di rosa e scorza di arancia, ibisco e vetiver, bocca morbida e suadente ma con freschezza e buon tannino. 91
La Melina naso di belle violette e marasca, molto sottile e fine, con una leggera nota di spezia dolce, bocca delicata, cede un po’ sul finale. 86
La Poderina naso piuttosto intenso, note di melograno e resina con un leggero vegetale sul fondo, bocca succosa, con un tannino ben presente ma rifinito. 87
La Rasina naso di minestrone, anche un po’ di puzze animali. SV
La Velona naso di frutto maturo, visciole sotto spirito, maggiorana, bosso, bocca un po’ morbida e calda, vellutato. 86
Lambardi naso di susine sotto spirito, salvia e spunto alcolico, in bocca qualche nota animale un po’ sporca, e un po’ di polvere. 79 (ma forse bottiglia da rivedere…)
Lazzeretti naso misurato, note di bucce di mele, bocca di vino vintage con un’alcolicità esosa. 79
Le Chiuse naso un po’ austero, marasche e susine rosse, bocca alcolica ma bilanciata da buona freschezza, setoso, note di erbe officinali e lavanda, finale con un po’ di calore. 92
Le Macioche naso elegantissimo, fiori delicati, giuggiole, ciliegie duroni, bocca bellissima, raffinata vivace suadentissima, di buona fattura. 88
Le Ragnaie naso molto elegante, raffinatissimo e succoso, bocca progressiva con un tannino molto curato e una freschezza delicata e appagante, bella lunghezza. 88
Le Ragnaie Vecchie Vigne naso splendido, floreale di pout pourri, radice di liquirizia, visciole, marasche, rabarbaro, talco, bocca un po’ più carente rispetto al naso ma fine e tannino setoso. 92
Lisini naso di amarene sotto spirito, una bella nota di erbe aromatiche, timo, bocca con una buona consistenza, una nota quasi minerale e balsamica. 91
Loacker Corte Pavone naso molto alcolico, ricco, mela cotta e prugne sunsweet, bocca di frutto dolce ma con scompensi di calore. 85
Madonna Nera naso un po’ antico, note officinali, canfora e susine rosse, bocca con alcolicità pronunciata e asciugante. +79
Mastrojanni naso un po’ anticato, stucchi e lacca su giuggiole sotto spirito e alloro, bocca decisamente fine, elegante e setosa anche nei tannini, una succosità delicata. 92
Mastrojanni Vigna Loreto naso di nespole e fiori, note di lavanda, leggera radice di liquirizia, bocca espressiva e fine, finale con leggere sapidità minerali, lunghezza. 90
Matè naso di lampone con leggera buccia di mela, albicocche in confettura e buccia di pesca matura, bocca un po’ stiracchiata, ma con succo e un bel tannino ordinato e buona armonia. 89
Mocali naso speziato con erbe aromatiche, malva e rovo, bocca pulsante e vitale, buono il tannino, succo di mandarino, completo, finale curatissimo. 91
Mocali Selezione naso pulito, interessante, non molto emozionante la bocca ma curato tra speziature e note di marasca. 88
Pacenti Franco Canalicchio ha note di mela annurca, melograno, visciole sotto spirito, bocca progressiva ma potente in alcol, bella la speziatura e anche il tannino. 87
Padelletti naso con un po’ di volatile, note smaltate e bocca scomposta. 79
Palazzo naso poco tipico, dolce di frutti quasi tropicali maturi e un po’ di caramello, bocca scomposta e difficile. 78
Pian delle Querci naso pulito e delicato, note di caffè d’orzo, marasca e susina, bocca piacevole, con una buona tridimensionalità e uno spunto balsamico e minerale. 93
Pian delle Vigne naso delicato e dolce, sottile ma curato, bocca acquosa, e tendente a cedere. 86
Pietroso naso un po’ etilico, bruciato e smorto, forse bottiglia da rivedere. 79
Pinino naso con volatole e note acetiche. 78
Piombaia naso semplice ma compiuto, note di ribes e arancia rossa disidratata, un po’ di ciliegia rossa, bocca non particolarmente complessa ma corretta. 86
Podere Brizio naso carino di melograno e petali di rosa, giuggiole e ciliegie al maraschino, bocca con toni mentolati. 87
Poggio Antico naso dolcino, note lievi e sensuali, acqua di rose e fior d’arancio, bocca abbastanza fine e sottile. 88
Poggio Antico Altero naso abbastanza floreale di rovo con spunti di canfora, note pulite ma con un po’ di legno, bocca austera ma tesa. 90
Poggio di Sotto naso con una leggera volatile, note tipiche di erbe medicinali, violette e nespole, bocca tesa e serica, accenni di mentolato, tamarindo, finale un po’ piccantino. 92
Poggio Rubino naso con leggere note vegetali, ramo di pomodoro, un po’ di spezie, bocca con una discreta vivacità o poco più. 80
Querce Bettina con naso legnoso e pepato, un po’ di sottobosco, bocca un po’ asciugante e leggera. 81
Quercecchio naso abbastanza alcolico, caramello con petali in infusione, bocca un po’ pepata ma vuota di frutto e corpo. 79
Renieri presenta un naso alcolico e cacaoso, un po’ di carico alcolico. 83
Ridolfi naso di modernariato, bocca abbastanza scarna. 79
Salvioni naso molto fine e tipico, ciliegia e marasca, bocca con un tannino piuttosto pronunciato ma sostenuto da un bel lampone e da una buona alcolicità non invasiva. 95
San Lorenzo naso di frutto fresco, lampone e ribes, bello succoso anche in bocca, confermata la tensione nonostante l’alcol. 92
San Polo naso dolcione e legnoso, sa di zucca, concentrazione e vaniglione. 84
Sancarlo naso piuttosto intenso con note di frutto, bocca abbastanza carica ma senza stile. 82
Santa Giulia naso di acciughe e capperi, bocca un po’ pungente e amaricante. 84
Sasso di Sole naso abbastanza lineare con un po’ di fiore e speziatura, bocca con tannino un po’ aggressivo e verde. 84
Scopone ha naso un po’ canforato con karkadè, bocca un po’ acidula e scarna con un po’ di verde. 79
Sesta di Sopra naso monocorde, bocca statica zero tannino niente acidità. 77
Sesti naso meno pulito con note un po’ di cassetto, tannino un po’ amaricante. 80
Solaria naso di amarene sotto spirito, un po’ pieno. 81
Talenti è un po’ pienotto e con cacao del Madagascar, bocca che si muove bene considerando l’estratto ma non esalta. 85
Tassi Franci Tassi resina e lamponi in confettura, dolce di mon chéri e vaniglia, bocca con alcol che spunta e rovina il bel quadro complessivo. 85
Tassi Franci Franci molto dolce di zucchero filato e croccante di mandorla poi mela candita e zenzero, bocca sapida e asciutta, piacevole. 86
Tenuta Buon Tempo ha naso stanco e cotto, bocca con intensità di tannino e buona freschezza, ma comunque magra. 82

Infine ecco i Brunello presenti all’Osticcio, l’enoteca che ospita i dissidenti da Benvenuto Brunello, tra cui aziende cult per i bio, ed altri. Tutti vendemmia 2009, tranne dove precisato.

Altesino ha spinta e sapidità, bocca balsamica e dolce, alcol presente, bene. 86
Altesino Montosoli presenta mallo di noce e pepe, tanta soddisfazione e balsamicità, si capisce come mai Suckling si sia esaltato così tanto. 92
Ciacci Piccolomini d’Aragona lamponi in confettura, pepe e aneto, tendenza non al consumo veloce, non molta ciccia in bocca ma stuzzicante. 85
Costanti rabbioso ed energico, tanta materia e forza, estratto e sapidità, potenza fruttata e tostature piccanti, sente l’annata ma ne esce di par suo. 89
Campi di Fonterenza giuggiole sotto spirito, bocca sapida e tagliente, alcol molto presente e finale di alkermes, per i fan del genere niente male e più pulito e netto del solito. 86
Il Paradiso di Frassina è sapido e floreale, bocca con agrumi e fragola, con il tannino un po’ troppo in evidenza. 84
Pian dell’Orino freschezza di colore e profumi, tra canfora e lavanda, un bel fondo di erbe officinali, trama tannica di rilievo, alcol dell’annata ben interpretato, finalmente torna sui livelli del 2005. 90
Podere le Ripi Lupi e Sirene Riserva 2008 pesca e agrumi, ribes rosso e nero, grosso e monolitico in bocca ma impressiona. 88
Podere Salicutti Tre Vigne naso sottile quasi evanescente, pulito e diretto molto più del passato, genuino e sornione. 87
Siro Pacenti scuro e concentrato, mirtillo e more, saporito e carico, forse troppo. 85

Immagini: Elisa Mazzavillani

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

44 Commenti

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davide G

circa 10 anni fa - Link

ottima sintesi e concordo con i voti! bravo gori :)

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Francesco Annibali

circa 10 anni fa - Link

pienamente daccordo a metà col mister, mastroj e lisini paura, non mi è piaciuto manfredi (sfocato) e poggio di sotto (sembrava un barolo sottoestratto alto di vol), mi è piaciuto parecchio uccelliera e tenuta di sesta

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Andrea Gori

circa 10 anni fa - Link

Poggio di Sotto anche quest'anno ha fatto discutere...di certo la volatile non era bassa e per molti addirittura fastidioso. A me danno fastidio le puzze tipo Paradiso di Manfredi mentre invece sono molto tollerante con la volatile di qui il punteggio alto...mentre altri si sono regolati in altro modo. Ma appunto, confermo la volatile un poco fuori registro...

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Francesco Annibali

circa 10 anni fa - Link

Per carità un signor vino, non l'ho paragonato a un Vomitone di Roccacannuccia di Meschini&Lestofanti, ma a un Barolo. Comunque, volatile a parte che a quei livelli (di professionalità) è una evidente scelta aziendale, mi sembra molto più 'Poggio di Sotto' che 'Castelnuovo dell'Abate'. Detto questo, avercene

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luciano

circa 10 anni fa - Link

Andrea .......il Bramante ringrazia

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gabriele succi

circa 10 anni fa - Link

Si può discutere di tutto e di niente... Ma 79 a Lambardi grida vendetta. Sicuro che la bottiglia fosse a posto Andrea? Oh... si fa per alimentare la discussione eh...

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gp

circa 10 anni fa - Link

Stavolta sono 162 vini, salvo errore (li ho contati in automatico). In mancanza di indicazione contraria, dobbiamo pensare che gli assaggi vadano tutti attribuiti a "un uomo solo al comando", quello che firma il post (e che ha da poco assaggiato 135 Chianti Classico, vedi altro post di 4 giorni fa). I punteggi sono secchi, non "in oscillazione" come in genere fanno i professionisti alle anteprime, come quella di Bordeaux (per esempio 87-89). Questo non comunica affatto l'approssimazione insita in questo tipo di maratona "mastica e sputa", così come ammessa dallo stesso Gori: "nel tempo i degustatori professionisti acquisiscono una sensibilità che gli permette di dare giudizi sufficientemente affidabili anche attorno a cifre come queste. Si tratterà pur sempre di prime impressioni da verificare ma l’esperienza aiuta a non sbagliare più di tanto" (risposta a un commento al post sul Chianti Classico). Ancora più sintomatico secondo me: non c'è un solo punto interrogativo, neanche come accompagnamento di un punteggio. E' quasi impossibile che su 162 vini nemmeno uno abbia dato l'impressione di essere non a posto, o ancora meglio non giudicabile con un voto secco nel poco tempo a disposizione: come sappiamo, ci sono vini che in pochi minuti alternano facce diverse senza assestarsi su nessuna di esse. Questo ci porta diritti diritti alla dimensione temporale: come consueto in questo tipo di "lenzuolate", manca qualsiasi indicazione in proposito: un pomeriggio, una giornata...? Da un'indicazione precisa si potrebbe ricavare il tempo dedicato a ogni vino: per esempio, con 2 minuti a vino saremmo già a 5 ore e mezzo. Credo che, tanto più per un vino complesso come il Brunello, la durata di un assaggio professionale dovrebbe essere tutt'altra. Poi naturalmente le acrobazie da circo Barnum si possono sempre fare, ma sono un'altra cosa. Una soluzione? L'ho scritto in un commento al post sul Chianti Classico: "Cento volte più affidabili 5 persone con una competenza sulla zona che assaggiano attentamente alla cieca 30 vini ciascuno, con 3 vini in comune su cui confrontarsi (numeri puramente indicativi che servono a far tornare i conti rispetto ai 135 vini del caso)". Oltretutto, sarebbe molto più divertente per i lettori di Intravino, rispetto alla noia di queste lenzuolate, leggere i giudizi e i rispettivi voti dei diversi assaggiatori sui vini in comune, che dovrebbero essere lasciati rigorosamente come sono, senza forzare convergenze ex post. Così si capirebbe fino a che punto è vero che "l’esperienza aiuta a non sbagliare più di tanto", e oltre alle differenze di valutazione ci si troverebbe di fronte molto probabilmente a differenze di descrizione che finalmente solleverebbero qualche interrogativo e solleciterebbero un approfondimento. I punti interrogativi li puoi anche buttare fuori dalla porta, ma poi ti rientrano dalla finestra...

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Andrea Gori

circa 10 anni fa - Link

sono stato a Montalcino da venerdì sera a sabato sera, due giornate piene bastano in genere a farmi un'idea precisa dei vini. Ovvio che ai tavoli ho assaggiato i vini insieme ad altri e ci siamo confrontati su alcuni vini sia in alto che in basso. Come sempre, anche se non metto le forchette come Parker etc a Bordeaux, questi punteggi essendo "prime impressioni" sono da considerare +/- 2 punti verso l'alto o verso il basso.

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gp

circa 10 anni fa - Link

Gori, lei ha un rapporto complicato con l'aritmetica. Due giorni "da venerdì sera a sabato sera"? Alla fine, comunque, quanti minuti a vino ne sono usciti in media, se ha voglia di dircelo? Ancora sull'aritmetica: a parte che +/- 2 punti mi sembra un po' tanto, e non mi sembra scontato che sia lo stesso per tutti i vini, non si capisce perché non scriverlo. Se per "86" a un'anteprima lei intende "84-88", ci vuole tanto a scrivere direttamente "84-88"? Chiedo scusa per il terzo punto interrogativo, non vorrei causarle una crisi allergica... Precisazione: non pensavo a Parker, ma agli italianissimi che erano andati a Bordeaux anni fa per la rivista Gambero Rosso e a Masnaghetti che ne scrive tutti gli anni su Enogea (per esattezza, lui in quell'occasione usa le stelle invece dei 100mi che usa abitualmente). Resto dell'idea che queste lenzuolate di giudizi formulati da un singolo assaggiatore seriale in base al metodo "mastica e sputa" (copyright De André) andrebbero relegate al passato.

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Andrea Gori

circa 10 anni fa - Link

gp che le devo dire faccia come crede, se li assaggi e valuti lei se ho ragione oppure no, è l'unica cosa che conta alla fine, no? se un vino non è di buon livello, 86 ad esempio, non diventa eccellente, se è un 88 può diventare eccellente se è 90 è sicuramente eccellente. comunque volevo dire giovedì sera, quindi due giorni pieni di assaggi

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arnaldo

circa 10 anni fa - Link

Beh..oddio.....pure Masnaghetti con quella sfilza di 88 in serie (spesso 15/20 vini) o di 87 in serie (e vale un po' per tutti i vini) spesso con giudizi ben diversi tra loro (ma con gli stessi voti) manda velocemente in confusione e genera mille dubbi nel lettore....eh....

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gp

circa 10 anni fa - Link

(ho risposto sotto al doppione di questo messaggio)

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Andrea Gori

circa 10 anni fa - Link

in molti in effetti mi hanno segnalato Lambardi tra i preferiti. La bottiglia che è toccata a me forse non era di livello. Cosa successa anche per altre 3-4 cantine che sono poi andato a ri-assaggiare ai banchi e dopo averne richiesta un'altra ai sommelier. Per Lambardi purtroppo non ho potuto fare la riprova, vado a metterci il punto interrogativo...in attesa di risentirlo!

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Montosoli

circa 10 anni fa - Link

Andrea....in generale e la parte Nord della collina ha dato risultati piu positive in quest'annata....giusto ? Grande prova lo e la "sconosciuta" Pian delle Querci.... Grande dissappunto lo e Sesta di Sopra........sembra che diverse aziendine dopo che si sono avventurati con la Riserva......hanno perso la formula per il base Ci puoi dare qualche spunto per il Rosso 2012 ? Grazie

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Andrea Gori

circa 10 anni fa - Link

per il rosso 2012 sono in arrivo le valutazioni di Leonardo ROmanelli che ho visto molto felice (la 2012 è stata annata a 5 stelle, probabilmente meritate). Per qualcuno è stata la parte Sud Est a beneficiare e le esposizioni meno elevate ma in realtà i risultati sono stati molto a macchia di leopardo, troppo diversi i manici e troppo varie le tecniche di cantina per trovare una uniformità elevata nei risultati zona per zona secondo me.

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Fabio

circa 10 anni fa - Link

Gori,questo sito è veramente singolare ,mi sfugge qualche cosa, nelle scorse settimane sono stati pubblicati circa una trentina di post consecutivi senza mai parlare di vino ma di contorni vari su persone ,sesso degli angeli e puzzi e puzzette varie. Ora che metti un post sul brunello e prima sul chianti ti attacano e mettono in discussione quello che scrivi e la tua capacità di degustare o giudicare. Forse perche non sei BIONDA e non fai post su vini che pochi possono confutare per non averli mai degustati/bevuti ?

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Andrea Gori

circa 10 anni fa - Link

Grazie Fabio, ma le critiche mi piacciono! aiutano a mettere in evidenza alcuni aspetti di questo lavoro che molti ignorano. E non mi lamento, mi piace mettermi in gioco e confrontarmi, Cristiana viene attaccata anche più di me! Va così ormai...

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gp

circa 10 anni fa - Link

Chi legge in buona fede (quindi temo che non possa essere il suo caso) ha capito benissimo che le critiche sono rivolte al metodo della "degustazione seriale" e non alla persona, che non ha certo il monopolio di questo metodo.

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Hansen

circa 10 anni fa - Link

Ma dov'era sta manifestazione? A Bombay? tra cardamomo vetiver sandali karkade zenzero ecc..sembra più una fiera dell'est che un assaggio di brunelli  

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Montosoli

circa 10 anni fa - Link

Grazie ......apettiamo I suggerimenti di Leonardo ... Avete anche Vino Nobile in lista di publicazione ?

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Andrea Gori

circa 10 anni fa - Link

sono in arrivo!!! domani o dopodomani al massimo, abbi fede...;-)

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arnaldo

circa 10 anni fa - Link

Beh..oddio…..pure Masnaghetti con quella sfilza di 88 in serie (spesso 15/20 vini) o di 87 in serie (e vale un po’ per tutti i vini) spesso con giudizi ben diversi tra loro (ma con gli stessi voti) manda velocemente in confusione e genera mille dubbi nel lettore….eh….

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gp

circa 10 anni fa - Link

Se ne può parlare, soltanto che non c'entra praticamente nulla col discorso che si faceva qui, che riguarda il tipo di valutazione che di solito si usa nelle anteprime (non "secca" ma con una forchetta). Quei voti che dici vengono usati negli altri articoli della rivista.

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Teseo

circa 10 anni fa - Link

Grande Andrea, sempre preciso e lucido nella descrizione!

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Flachi10

circa 10 anni fa - Link

Piancornello?!

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Andrea Gori

circa 10 anni fa - Link

era all'Osticcio ma l'ho saltato! mi dicono grandi cose ma di persona non l'ho provato. A me piace quasi tutti gli anni quindi ci sta che si siano ripetuti alla grande anche per il 2009

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Tommaso Farina

circa 10 anni fa - Link

Dunque gran conferma per l'ottimo Campinoti?

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Andrea Gori

circa 10 anni fa - Link

quest'anno meglio l'annata che la selezione VV ma di certo una bella realtà consolidata ormai! aspettiamo curiosi il 2010 adesso...

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dario

circa 10 anni fa - Link

Grazie per il giudizio del mio primo brunello...

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Andrea Gori

circa 10 anni fa - Link

prego Dario! non sono stato il solo a rimanere colpito dal tuo Brunello...me l'ha segnalato anche un bravo e valente sommelier, se era il tuo primo, complimenti doppi! adesso vogliamo sentire il 2010...

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Cristiana Lauro

circa 10 anni fa - Link

Ero a Montalcino all'anteprima e mi pare che una fotografia migliore dell'annata 2009 non si potesse fare, caro Andrea. Ha lavorato molto bene chi ha rispettato l'uva senza forzare prestazioni performanti in un'annata non spettacolare. Probabilmente la ricerca del colore ha portato, in alcuni casi, a un risultato stressato, affaticato. Alcuni vini erano già stanchi, dubito che quel frutto possa resistere nel tempo. Vale il solito discorso che i bravi produttori si riconoscono nelle annate più difficili. P.s sei il solito invidioso: io vengo attaccata più di te proprio perché sono bionda. Fatti biondo anche tu, non sai che figata! ;-)

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Andrea Gori

circa 10 anni fa - Link

infatti ricordo con entusiasmo un'annetto di fine università passato da "biondo"...meno male allora avevo il fisico! ;-)

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gianpaolo

circa 10 anni fa - Link

è la stessa impressione che ho avuto io, i vini migliori mi sono sembrati quelli fatti senza "sforzo", mentre quelli dove si è voluto spingere verso qualcosa che l'annata non poteva dare (potenza, concentrazione) hanno finito per esaltare l'alcol, veramente molto in evidenza, anche forse per colpa delle temperature alte che finiscono per avere nei banchi di assaggio.

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Franco

circa 10 anni fa - Link

Qualcuno di voi ha degustato l' Azienda " La Melina " ??

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gp

circa 10 anni fa - Link

Se capisco bene, è stata mantenuta l'etichetta della vecchia proprietà (Podere Scopetone) in cui sono confluite le vigne della nuova, quindi magari non tutti hanno presente l'azienda nuova. Enologo della vecchia: Gambelli, della nuova: Castelli. Suona interessante!

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Andrea Gori

circa 10 anni fa - Link

"La Melina naso di belle violette e marasca, molto sottile e fine, con una leggera nota di spezia dolce, bocca delicata, cede un po’ sul finale. 86"

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Francesco

circa 10 anni fa - Link

Devo dire che leggendo avevo qualche dubbio, visto il numero dei vini, ma mi sono dovuto ricredere vedendo i voti e i miei appunti presi in 3gg di degustazioni, praticamente ho gli stessi gusti di Andrea Gori. Mi devo preoccupare? :-)

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gianpaolo

circa 10 anni fa - Link

Io contesto queste lenzuolate di degustazioni, che poi non vuol dire nulla che uno è stato due giorni a Montalcino, quando per un giorno è mezzo è stato visto stazionare al buffet :)

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Andrea Gori

circa 10 anni fa - Link

infatti sono ingrassato 2 kg in una settimana!! ma sto anche scrivendo un pezzo sui buffet che nessuno recensisce mai a parte Carlo Macchi...;-)

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Daniele

circa 10 anni fa - Link

Casanova di Neri e Biondi Santi li hanno serviti quando e dove ???

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Andrea Gori

circa 10 anni fa - Link

Nelle rispettive cantine, abbiamo integrato gli assaggi del BB con alcuni tour, BS e CN non mandano mai i campioni nel chiostro purtroppo, anche perchè rimangono dei capisaldi ilcinesi senza i quali è difficile valutare l'annata nel complesso

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Daniele

circa 10 anni fa - Link

Ah ecco, mi pareva. .

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maurizio valeriani

circa 10 anni fa - Link

Scusa Andrea, ma il brunello di Biondi Santi non era presente alla manifestazione nè all'Osticcio? dove l'hai assaggiato?

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